Parte IV: Una
nuova vita
Passarono i giorni. Misa e Athena si incontravano ogni pomeriggio e la ragazza
con gli occhi verdi trascinava la sua migliore amica da una parte all’altra
della città: facevano shopping, passeggiavano per il centro, facevano
volontariato, andavano addirittura insieme alle riunioni dei Veri Illuminati e
a lezione di karate dal maestro di Athena. Quest’ultima era riuscita a
convincere Misa a riprendere gli studi e tra le tante facoltà lei aveva scelto
arte: quella materia la entusiasmava, la faceva sognare come da tanto non le
succedeva, la proiettava in nuovi mondi. Si scoprì una bravissima pittrice,
cosa che non aveva mai nemmeno sospettato. In quei giorni si sentì rinascere.
Era come se Athena, con la sua inesauribile energia positiva, l’avesse
riportata alla vita.
Si prese anche del tempo per riflettere sui sentimenti che la vicinanza
dell’altra ragazza suscitava in lei. Si rese conto, non senza un po’ di
sconvolgimento, che erano molto simili a quelli che aveva provato, e in parte
provava ancora, per Light, ma erano meno ossessivi, molto più puri e sinceri.
Aveva sempre pensato che non avrebbe mai amato nessuno dopo Light e invece
aveva dovuto ricredersi: all’inizio il fatto di essersi innamorata di una
ragazza l’aveva turbata molto, ma poi la trasparenza e la freschezza del
sentimento stesso l’avevano aiutata ad accettarlo e a lasciarsi andare di nuovo
a quelle dolci illusioni che dà l’amore. Le mancò però il coraggio anche solo
di sfiorare l’argomento con l’oggetto del suo desiderio: temeva più di ogni altra
cosa il suo rifiuto, non voleva che Athena la allontanasse perché, se così
fosse stato, lei sarebbe ritornata a quell’orribile e buia pseudo-esistenza che
aveva condotto nell’ultimo anno. Si accontentò quindi di percorrere quelle
forme morbide e perfette con lo sguardo, di mangiarsi con gli occhi quel
bellissimo viso, di accarezzare con la mente quei capelli rosso fuoco e di
specchiarsi di nascosco in quegli occhi smeraldo. Da parte sua, la giovane
”guerriera”, come amava chiamarla scherzosamente Misa, non si accorse
minimamente dei sentimenti della sua compagna, persa com’era nella ricerca
della strada per raggiungere i suoi obiettivi.
In quei giorni, inoltre, Misa trovò il suo sogno, ciò per cui combattere: una
vita serena, in viaggio intorno al mondo, lei, i suoi dipinti e soprattutto
Athena. Quell’idea e l’amicizia che la legava all’altra le diedero una forza
incredibile e finalmente il suo passato divenne tale, solo ricordi brutti ma
che non facevano più così male. “Insegui i tuoi sogni” le ripeteva sempre la
sua amica, e così lei fece.
Un pomeriggio, mentre le due erano sedute in un bar a mangiare un gelato,
Misa prese fiato e raccontò tutta la verità sé stessa. Parlò ad Athena del
fatto che il ragazzo che amava era Kira e che lei stessa lo aveva aiutato nel
suo folle piano. Le raccontò tutto quello che sapeva sugli avvenimenti del
caso, senza tralasciare nulla, tenendo lo sguardo basso, incapace di scontrarsi
con un eventuale giudizio scritto negli occhi dell'altra. Aveva deciso che
Athena meritava la verità, dopo tutto quello che aveva fatto per lei. Non aveva
più senso nasconderle quello che era stata.
“E questo è ciò che successe” concluse, senza avere il coraggio di guardarla.
“Se ora non mi vorrai più con te ti capirò. Avrei dovuto dirtelo prima. Mi
dispiace”.
Calò il silenzio per qualche minuto. La modella fremeva di impazienza e paura.
“Misa”la chiamò Athena. “Misa, guardami”. La sua voce non conteneva né rabbia
né disappunto, anzi sembrava felice.
Lei alzò lo sguardo e vide stupita che la ragazza con gli occhi verdi le stava
sorridendo.
“Misa, sono davvero felice che tu me lo abbia detto”disse quella, senza
smettere di sorridere. “Questo vuol dire che hai trovato la tua forza
interiore, che hai ripreso a vivere. E questo mi rende estremamente felice”. Le
mise le mani sulle spalle e gliele strinse. “Non mi importa quello che sei
stata. In fondo, non è tutta colpa tua: te l’ho già detto il giorno che ci
siamo conosciute, i sentimenti sono brutte bestie”.
“E l’amore è la più brutta di tutte!” commentò Misa sentendosi sollevata.
I loro occhi si incontrarono.
“Già, l’amore…” mormorò Athena. Fu un attimo: i loro visi si avvicinarono e la
modella sfiorò la guancia dell’amica con le labbra.
Arrossirono entrambe e distolsero lo sguardo.
“Ehm…shopping?” propose Misa, cercando disperatamente un modo per uscire da
quella situazione e trattenendo l’istinto di gettarsi sulla sua migliore amica
e baciarla.
“Uhm…certo!” si affrettò ad accettare l’altra, scattando in piedi:
“Vado a pagare!!”. E corse alla cassa. “Oh, Misa!”chiamò ancora da lontano. La
bionda guardò nella sua direzione. “Ricorda: a me puoi dire tutto senza temere
conseguenze”. Detto ciò sparì all’interno del bar.
“Tutto senza conseguenze, eh?” ripetè piano Misa con un sospiro. “Forse non
proprio tutto. Non potrò mai dirti che ti amo, Athena”.
La ragazza con gli occhi rosso fuoco affondò con dolcezza le mani nei
capelli dell’altra, mentre le due si baciavano con passione. Misa si sentiva in
paradiso, non avrebbe mai potuto desiderare di più: ora aveva tutto ciò che
voleva e che avrebbe sempre voluto. Sfiorò delicatamente i fianchi di Athena
con le mani e le fece scorrere piano sul suo corpo, sorprendendosi ancora una
volta di quanto fossero delicate e sode al tempo stesso quelle curve. I
movimenti della giovane coi capelli rosso fuoco erano così armonici da essere
quasi ipnotici. La modella si lasciò cadere sul letto e la sua migliore amica
le si sdraiò di fianco abbracciandola e baciandola. Poi le mani calde di Athena
si infilarono sotto la camicetta dell’altra e…
Misa si svegliò di scatto tutta sudata e
divenne bordeaux per l’imbarazzo. ‘Ma che razza di sogni vado a fare?!’ si
rimproverò turbata. Non era il primo di quel genere e sapeva che non sarebbe
stato l’ultimo. Ma sapeva anche che non poteva andare avanti così: prima o poi
a furia di fare quei sogni non avrebbe avuto più il coraggio di guardare Athena
in faccia o, peggio, le sarebbe saltata addosso. Dopo averci riflettuto
parecchio, prese una sofferta decisione: avrebbe parlato alla sua amica del suo
sentimento. Ormai si conoscevano da quasi tre mesi: era sicura che Athena non
l’avrebbe cacciata, ma, al contrario, avrebbe cercato di aiutarla.
‘Potrebbe anche ricambiarmi’ pensò cauta, ricordando l’intimità particolare di
alcuni momenti che avevano trascorso. Quel pensiero la infiammò. “E sia! Mi
dichiarerò!” esclamò convinta.
Ma ancora una volta il Destino, come da sempre faceva, ci mise il suo zampino e
le cose andarono in un modo che nessuno si sarebbe aspettato.