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Autore: bacinaru    07/12/2010    5 recensioni
Partecipante al “Camelot Challenge” Indetto da LyndaWeasley & vogue91
C'è qualcosa dentro di te.
Si muove, si agita, non riesci a controllarla.
Hai cercato di legarla con delle catene, ma queste ti si sono spezzate tra le mani.
Hai tentato di chiudere la porta, ma la chiave si è persa nel vasto oceano del tuo cuore.
Le dita scivolano nel tuo stesso sangue e stringi le labbra, infastidito.
Perchè quel qualcosa ti appartiene, ma al contempo si ribella al tuo volere.
Non puoi accettare un simile affronto, non puoi, devi fare qualcosa.
Riprova, Arthur Pentragon.
Ancora una volta.
Una soltanto.
E alla fine cadi, disperato, solo, arrabbiato.
Non puoi battere te stesso.
Non puoi.
E non ti accorgi del suo esile corpo che, contro ogni aspettativa, regge il tuo peso e ti dice di non mollare. Riprova, anche se è tutto inutile.
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Principe Artù
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più stagioni
- Questa storia fa parte della serie 'Camelot Challenge'
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Personaggio: Arthur
Prompt: Rabbia

Riprova







Avverti delle grida, ma non riesci a distinguerle.



Non sei riuscito a dormire.
Il perchè ti sfugge, ma poco importa.
Capita, ogni tanto.
Hai soltanto bisogno di un getto d'acqua gelida e una maschera invisibile per nascondere le occhiaie.
Nessuno se ne accorgerà o oserà chiederti qualcosa, anche se Uther ti guarda, uomo ricco e chiuso nel suo stesso rancore, ma che ha anche gli occhi di un padre, e forse ha intuito, ma tu ti limiti a fingere, mettendo su l'ombra di un sorriso, e vai avanti, perchè questo è il tuo compito.
Poggi la fronte sul freddo vetro della finestra, cercando di calmare quel martellio insistente che attenta alla tua ragione, e chiudi gli occhi.
Nessuno può vederti, nessuno può sentirti, mentre il vetro si frantuma contro le tue nocche e qualcosa di caldo scivola fra le tue dita.
Non avresti dovuto rompere la finestra, aprendo così le porte a un soffio di vento gelido, che si insinua tra i tuoi capelli, congela i tuoi pensieri e ti penetra dentro.
Fa freddo e il cuore ha smesso di battere.
E non ti accorgi del calore delle sue mani, che con piccoli gesti accorti si sono avvolte attorno alle tue, ricoprendole con candide bende tinte di sangue.



Qualcuno sta ancora gridando, ma tu non vuoi ascoltare.



C'è qualcosa dentro di te.
Si muove, si agita, non riesci a controllarla.
Hai cercato di legarla con delle catene, ma queste ti si sono spezzate tra le mani.
Hai tentato di chiudere la porta, ma la chiave si è persa nel vasto oceano del tuo cuore.
Le dita scivolano nel tuo stesso sangue e stringi le labbra, infastidito.
Perchè quel qualcosa ti appartiene, ma al contempo si ribella al tuo volere.
Non puoi accettare un simile affronto, non puoi, devi fare qualcosa.
Riprova, Arthur Pentragon.
Ancora una volta.
Una soltanto.
E alla fine cadi, disperato, solo, arrabbiato.
Non puoi battere te stesso.
Non puoi.
E non ti accorgi del suo esile corpo che, contro ogni aspettativa, regge il tuo peso e ti dice di non mollare. Riprova, anche se è tutto inutile.



Le grida sono diventate più forti, ma tu non vuoi capire.




Ti sembra quasi di vivere in un'ampolla di vetro.
Chiuso entro i confini di un Regno adesso troppo stretto, soffocato da un'intera esistenza macchiata dal peccato.
Hai vissuto, ma non come uomo.
Sei soltanto un impostore, l'ombra di tua madre.
La vita che vivi non ti appartiene.
E tuo padre ha mentito.
La lama freme fra le tue dita, la senti pungere sulla pelle e vedi scie scarlatte, piene della luce del sole, immischiarsi col ferro e col sangue scuro che lo impregna.
Sangue del tuo sangue.
Hai ucciso tuo padre, perchè ti ha mentito.
E vorresti uccidere te stesso, perchè fingi che non te ne importi.
Vorresti trapassarti con quella stessa lama che ha trafitto il cuore di Uther, lasciando che tutta la rabbia contro il mondo intero possa scivolare via con il tuo sangue.
Forse riusciresti a vedere gli occhi di tuo padre e a sentire il calore di tua madre.
Tutto calerebbe nel buio più totale e tu potresti essere libero, finalmente.
E non ti accorgi della libertà che lui ti sta offrendo, mentre cauto ti toglie la spada dalle mani, tremando per la gioia di essere giunto appena in tempo.
 



Le grida sono diventate insopportabili e tu vuoi soltanto farle tacere.




La felicità non esiste, la pace è soltanto una parola e l'amore una pura illusione.
Hai creato qualcosa con le tue sole forze, l'hai vista crescere, diventare sempre più forte, così luminosa da ferirti gli occhi.
Ti sei preso cura di essa, sei stato attento, ma la tua felicità è caduta a terra e si è frantumata nelle tenebre della notte.
Impossibile rimettere insieme i cocci, il turbine del tempo li ha portati via, uno ad uno.
E chiudi gli occhi, gridi, ti dimeni, perchè non vuoi guardare il suo viso, il viso di Guinevere, macchiato dalle lacrime del peccato.
Scappi via, mentre la testa gira e le orecchie sono piene del suo pianto e del tuo rancore.
E hai soltanto una voglia irrefrenabile di uccidere colui che ha osato privarti della tua esistenza, di quella fragile bolla d'amore che avevi costruito con tanta fatica.
La spada stretta al tuo fianco.
E' pulita, risplende di una luce propria.
E non ti accorgi delle sue mani premute contro il tuo petto, che ti portano indietro, ti impediscono di sbagliare, macchiando Excalibur del sangue di un amico, e ti dicono di non arrenderti, perchè c'è ancora qualcosa per cui vivere.


Grida...



Ti sei aggrappato con tutte le tue forze ad una costante e l' hai tenuta stretta al tuo petto, cullato dalle sue parole, dai suoi sorrisi e dalla sua semplice presenza.


 smorzate da un sussurro che porta il tuo nome.


Lui è luce nelle tenebre, acqua nella siccità, gioia nel dolore.
E' una ragione di vita, l'unica.


Merlin giace a terra, rannicchiato su se stesso.
Sorride.


Eppure anche lui ti ha mentito, ha permesso che le tue mani si macchiassero del suo sangue e, gridando al mondo il tuo stesso dolore, ha colto sul suo corpo la tua rabbia, per farti meno male.


Distrutto dal tuo rancore, vorresti soltanto chiedergli scusa.


Alla fine non ti importa.
Non importa se lui è un mago.
Non importa se ti ha mentito.
Non importa se il destino ti è avverso
Non importa se hai perso ogni cosa.
Non importa.
Non importa.
Perchè grazie a lui, puoi ancora riprovare.



Le grida scompaiono all'improvviso.
E la rabbia diventa soltanto un ricordo lontano.
Riprova, Arthur Pentragon.
Riprova.













 ANGOLO DELLA BACI ù.ù

Partecipante al “Camelot Challenge” Indetto da LyndaWeasley & vogue91
Allora, come spiegare questa cosa?
Bene, parto col dire che la fan fiction si è praticamente scritta da sola, ha preso una piega tutta sua o.O Cioè, io volevo scrivere una shot incentrata su Arthur che scopre il segreto di Merlin e si sente arrabbiato per quello che considera un tradimento, ma poi il concetto si è esteso a tutta la vita del Principe U.U
Quindi, Arthur, come abbiamo anche visto nella serie, si sente un po' sotto pressione, essendo il principe, e secondo me nei momenti più bui questa pressione, frustrazione può sfociare in rabbia (i primi due pezzi.)
Poi un piccolo riferimento alla 2x08, con un what-if secondo il quale Uther è morto (noo! ç_ç), ucciso da Arthur, poi il tradimento di Ginevra e la scoperta del segreto di Merlin.
Alla fine di ogni pezzo è sempre Merlin ad accorrere in soccorso del Principe.
Alla fine della fine (XD) tutta la rabbia accumulata, Arthur la sfoga picchiando Merlin (lo so, è una cosa troppo cattiva XD), che, anche se cerca di fermarlo, di farlo tornare in sé, continuando a gridare per tutto il corso della fic, lo lascia fare, così che Arthur possa sfogarsi e riprovare a farsi una vita, in poche parole dovrebbe essere questo, ma si può dire che ci capisco poco anche io di quello che ho scritto XD Spero comunque che vi sia piaciuta e spero soprattutto di essere riuscita a trasmetterà ciò che volevo :)
Un grazie grande quanto un castello a chi ha recensito la mia ultima fic “Possession” su Merlin e a chi troverà un po' di tempo per recensire questa... le risposte alle recensioni con il nuovo metodo di efp :)
Alla prossima, Baci <3

  
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