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Autore: unleashedliebe    08/12/2010    4 recensioni
Anna viene mandata a vivere con il padre in Germania perché frequentava Daniele, un ragazzo che la madre non approvava. Il trasferimento le sconvolge la vita: prima scopre d’esser stata tradita, poi incontra nella terrazza dell’hotel in cui alloggiava Bill Kaulitz. Dapprima solo amico, poi si scopre innamorata di lui. Il sentimento sfocia in una notte d’amore a Roma, dopo la quale il cantante non si fa più sentire. Anna, profondamente triste, si getta nel lavoro d’interprete e comincia a viaggiare con vari artisti in giro per il mondo. Continuò così per due anni, finchè il manager dei Tokio Hotel le propose di lavorare con la band e lei, seguendo i consigli della sua migliore amica Steph e della sorella Elena, accetta anche se titubante. Tra incomprensioni, gelosie, litigi e lacrime i sei mesi di tour si rivelano più intensi e difficili del previsto. Difficoltà che verranno però ripagate nell’immancabile happy end. Enjoч.♥
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Finalmente siamo giunti all'epilogo di questa storia. Se devo essere sincera non sono soddisfatta per niente di questa fanfiction u.u
Vabbe, c'est la vie! Coooomunque, vi indirizzo sulle altro due storie che sono in corso:

- Durch Raum und Zeit; 

- { Unter deiner Haut .  


Due anni dopo.
Fissavo la donna sullo specchio con sguardo assente. Vestito da sposa bianco che scendeva lungo il corpo snello e terminava largo, diadema che raccoglieva i capelli in un ordinato chignon lasciando qualche boccolo biondo a incorniciare il viso; orecchini d’argento e saldali con tacco. Viso naturale, solo un po’ di mascara e una linea di eye-liner. Era una donna stupenda. Ero io.
“Sorellina sei stupenda!” Esclamò la mia testimone, nonché sorella commossa.
“Non osare piangere capito? Sennò comincio anche io!” Dissi preoccupata.
“Ma che splendori di ragazze qui!” Fu il turno della mia damigella Stephanie, single da poco.
“Anche tu sei fantastica Steph! Non vorrai fare cose oscene col testimone dello sposo?” Chiesi sospettosa io.
“Ehm, no ma scherzi?” Rispose innocente lei provocandoci delle risate.
“Ragazze e se mi molla all’altare? Aiuto non ce la faccio!” Ero in preda all’ansia!
“No cara, ho appena sentito il testimone e mi ha riferito che il gemello è nello stesso tuo stato! Come mai così agitata? Vi amate. Ora alza il culo che fra due minuti si va in scena!” Disse Elena dolce.
Avevamo scelto di sposarsi in una piccola chiesa in Germania, una cerimonia intima senza fotografi. Tutto s’era svolto in gran segreto. In quel momento i Tokio Hotel sarebbero dovuti essere in sala di registrazione invece erano nella chiesa per il mio matrimonio. Il gruppo era sopravvissuto in quei due anni e aveva pubblicato un album, subito in cima alle classifiche. Gustav stava insieme a una ragazza da un anno, Georg era tornato single da poco mentre Tom fidanzato non lo era mai stato.
Salì sulla limousine accompagnata da Elena e Steph, pensando alla sera di sei mesi prima..

Primo gennaio.
C’era tensione nell’aria, Bill era strano da un po’. Lo vedevo borbottare sempre al telefono e era nervoso per qualcosa.
“Ehi amore, nevica! Usciamo?” Mi chiese sorridendo lui. Ovviamente annuì, colpa del suo seducente sorriso. Camminammo in silenzio e arrivammo al parco, ci sedemmo nella nostra panchina.
“Questo anno e mezzo con te è stato stupendo.” Gli dissi io. Non rispose e cominciò a canticchiare piano “That day”, gli sorrisi.
“Ti devo parlare. Non mi interrompere okay?” Mi chiese visibilmente nervoso. Ricordo che pensai mi volesse lasciare, tremai solo al pensiero.
“Da quando sto con te sono sempre felice, tu rendi le mie giornate meravigliose Anna. Mi stai sempre affianco e so quanto sia difficile sopportarmi. Sei la cosa più importante per me, non credevo mi sarei mai innamorato così, ma è successo. Per questo.. insomma.. mi chiedevo..” Tirò fuori dalla giacca una scatolina di velluto e l’aprì. Un anello, non si inginocchiò ma mi sussurrò all’orecchio:
“Vuoi sposarmi?” Ero partita. Non riuscivo a dire una parola, ero commossa. Lo baciai e lo sentì sorridere, staccatami da lui gli risposi di si e lo abbraccia di slancio, cadendo insieme a lui per terra fra la neve.

Ora camminavo lenta lungo la navata, preceduta da Stephanie e accompagnata dalla marcia nuziale suonata da Georg. Bill era perfetto, come sempre. Non aveva messo lo smoking, avevamo deciso così, lui non era tipo da smoking. Indossava un paio di jeans neri, una camicia nera e una cravatta bianca. I capelli nella solita cresta e gli occhi truccati di nero. Lui era mio.
La cerimonia fu semplice e breve. Ballai il primo lento fra le sue braccia. Sorridevamo come due ebeti. Avevamo ingaggiato un fotografo, il giorno dopo avremmo inviato la foto del bacio – dopo il momento del si – e l’avremmo venduta a un giornale, una sola. Il ricavato in beneficienza.
Partimmo per la luna di miele a mezzanotte: destinazione Malibù. Mentre tutti credevano fossimo a Parigi.  Un mese di vacanza. Un mese per noi.
Il giorno dopo eravamo seduti in spiaggia, spaparanzati in costume con un tabloid in mano.

Matrimonio in gran segreto per Bill Kaulitz e la sua Anna!
I due giovani ieri hanno convolato a nozze, unica prova di questa cerimonia la foto
inviataci dal cantante stesso. Ora i due sono in vacanza per tutto il mese a Parigi!
I paparazzi sono già pronti per immortalare i primo giorni da sposati della giovane coppia.

Fu una vacanza stupenda. Il mese più bello di tutta la mia vita. Il penultimo giorno andai da Bill per riferirgli la novità..
“Bill, ti devo parlare.” Dissi seria. Lui mi guardò curioso per un attimo.
“Prima di partire ho scoperto una cosa però.. volevo essere sicura prima di dirtela” Continuai.
“Che succede? Mi fai preoccupare così..” Disse in ansia.
“Ecco, sono incinta.” Dissi tutto d’un fiato. Rimase immobile per un attimo poi mi sorrise dolce.
“Avremo un bambino!” Esclamò tutto contento.
“No, non avremo un bambino.” Continuai io seria, lui mi guardò sbalordito e triste per un attimo. La sua espressione mi fece scoppiare a ridere.
“Non avremo un bambino Bill, ne avremo due!” Dissi io tutta entusiasta mettendomi a saltellare come una stupida.
Mi abbracciò felicissimo.
“Diventerò padre wow!” Era commosso.
Tornammo a casa felici come non mai e convocammo una riunione d’urgenza.
C’erano tutte le persone importanti.
La mamma e il patrigno di Bill, mia mamma e mio papà, Elena, Stephanie, David, Gustav, Georg e Tom.
“Allora, vi abbiamo “convocati” qui per darvi una notizia.” Dissi io con tono solenne.
“Credo che abbiate immaginato cosa stia succedendo.” Continuò con lo stesso tono mio marito.
“State per divorziare?” Chiese Tom scettico.
“No, cretino! È incinta no?!” Rispose Stephanie colpendolo al braccio.
“Oddio un altro Kaulitz noooooooo!!” Dissero insieme Gustav e Georg.
“Ehm..” Dissi io imbarazzata.
“In realtà due Kaulitz in miniatura!” Disse Bill allegro.
Fummo travolti da una marea di abbracci e congratulazioni.

Finalmente la mia vita era serena, dopo un adolescenza difficile e due anni d’infermo, potevo dirmi felice. Bill era capitato nella mia vita per caso e, da quel giorno sulla terrazza, non ne era più uscito. Aveva reso tutto più bello, ogni giorno con lui era magnifico.
Mia sorella sposò Manuel poco dopo il mio matrimonio. Poi fu Gustav ad accasarsi, seguito da Georg e Tom. Si, Tom. Lui e Steph, una coppia esplosiva e super.
A rendermi ancora più felice arrivarono Andy e Matt, due bellissimi gemelli; un anno dopo la famiglia si allargò ulteriormente, due bambine stupende: Daisy e Elisa entrarono nelle nostre vite.

E vissero per sempre felici e contenti.


   
 
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