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Autore: Panenutella    08/12/2010    2 recensioni
Avete notato che l'ottava serie finsice con J.D che immagina di sposare Elliot e la nona serie inizia con Elliot che è incinta di sette mesi?
Vi siete chiesti che cosa è successo nell'intervallo di tempo che separa le due serie?
Genere: Generale, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Elliott Reid, John 'J.D.' Dorian, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Elliot, dopo il colloquio con J.D., se ne andò a stare da Carla e Turk, lasciando il suo fidanzato da solo con Sammy.
J.D. si sforzava in tutti i modi di trovare una soluzione, ma più si spremeva le meningi, più i suoi pensieri dirottavano verso unicorni e roba simile. Mentre faceva una passeggiata in centro a guardare le vetrine dei negozi, pensando a che regalo fare ad Elliot per convincerla a rimanere con lui, si ritrovò quasi per caso in un ippodromo a cavalcare a pelo una giumenta bianca - e i suoi gioiellini ne risentirono parecchio :P -.
Invece di tornare a casa dopo la fine dei suoi turni, J.D. passava la maggior parte del suo tempo al Sacro Cuore, insieme a Turk, che molto spesso cercava - e ci riusciva - di tirargli il morale almeno un pochettino sopra i tacchi, dov'era solito stare in quei giorni.
- Sono a pezzi, Coso. - Cominciò J.D., bevendo un sorso del suo caffè macchiato. - Non riesco proprio a trovare il modo per far tornare Elliot da me.
- C'è qualcosa che può farti dentire meglio? - chiese Turk. Si scambiarono un'occhiata complice.

- Dr. Cox, può darmi una mano con una paziente? Quanta medicina gli devo dare?
- Ragazzo, è IBUPROFENE. Dagliene quanti potrebbe mangiare il topo della mia vicina, anche se questo comporterebbe una sua morte ist.....
- VOLAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!!! -  Turk fece il suo ingresso in terapia intensiva portando  J.D. a cavalcioni, che se ne stava con un breccio proteso in avanti in una goffa imitazione di Superman. Dopo aver  fatto tre giri della stanza in questo modo, Turk se lo fece saltare sulla spalla come se J.D. pesasse quanto sua figlia Isabella, e gli fece fare un giro shackeratore, che si concluse con lo sfracellamento di J.D. contro il pannello delle radiografie, che si spezzò all'istante.
- Turklelton, lo avresti ubriacato di meno se gli avessi iniettato la cocaina direttamente nel cervello. - informò Cox.
- Beh, almeno ci è voluto un po' di..... Guy Love!
(Nda: ora parte la frase: "It's Guy Love between two guys..." :P)
- Sì sì sì, ora portatelo via. - tagliò corto Perry.

Un'estate, J.D. e Turk dovettero decidere se fare volontariato in un ospizio o seguire un corso di barman. Visto che per una volta la "tecnica del barman" aveva funzionato per Turk, adesso doveva anche funzionare per J.D.
Infatti, alle quattro e mezza del mattino, i due ragazzi erano ancora nel bar, acclamati dalla gente, a far roteare per aria i bicchieri pieni di Tequila.
- COSO! Mi è venuta un'idea!! - urlò Turk al di sopra della musica. - Elliot ha detto che ci doveva pensare, no? Il giorno in cui parlava di continuo del roseto, giusto? Ecco quello che devi fare: organizza tu il matrimonio! Così le farai capire che ci tieni a lei!
- Caspita, coso, hai ragione! Vado! - J.D. cercò di saltare il bancone, ma inciampò nella macchina del caffè e si ritrovò lungo disteso. Nella caduta, inoltre, si era trascinato dietro la gonna di una cliente, con il risultato che quella si era ritrovata in mutande, e J.D. che dovette scappare per non essere picchiato da un omone che sarebbe stato uguale a Randall, l'amico dell'Inserviente, se fosse stato più piccolo di almeno dieci volte.

la sera prima, a casa Turk, Carla stava preparando la cena massaggiandosi il ventre rigonfio, mentre Elliot leggeva una rivista di vestiti da sposa con malinconia.
- Elliot - la rammonì Carla. - Non ti aiuta continuare a leggere quelle riviste. Buttala via e bevi una Coca. - ma l'amica non sembrava ascoltarla.
- Guarda questo, Carla - Elliot le indicò un vestito bianco senza spalle con le balze lungo la gonna. Carla annuì.
- Già, è veramente bellissimo.
- Avrei scelto questo, se.... se....
- Ascoltami, Elliot. - Carla aveva assunto il suo tono autoritario di sempre. - Adesso tu te ne vai a dormire, ok? E domattina ci pensiamo.
Infatti, la mattina seguente....
- Elliot! ELLIOT!!! Sveglia! - urlò una voce maschile proveniente dall'ingresso.
Elliot saltò giù dal letto, credendo che fosse suonata la sveglia senza averla sentita. Poi guardò l'orologio: erano le sei. E il suo turno iniziava a mezzogiorno. Contariata, si diresse versò il salotto, ancora in pigiama, e lì trovò J.D., che sorrideva impacciato stringendo in mano un enorme mazzo di rose bianche. Elliot sorrise, ma non disse niente.
- Ho pensato che magari avresti preferito queste rose, al matrimonio. Si intonerebbero con il tuo vestito. Magnifico. E ho anche pensato a St. John. Sai dove si sarebbero dovuti sposar eTurk e Carla? Ha un roseto nel giardino privato. Potremmo, se vuoi, sposarci lì.
Elliot sorrise ancora, con le lacrime agli occhi, prese il bouquet e abbracciò J.D. L'altro sorrise.
- Allora ci sposiamo? - Lei annuì. "Grazie, coso" pensò J.D. baciandola. Quando si staccarono, Elliot lo osservò e disse:
- Perchè hai un occhio nero?
J.D. bofonchiò: - Lunga storia....
   
 
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