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Autore: LazioNelCuore 1711    08/12/2010    6 recensioni
[One-Shot partecipante al 18° turno dei NESA]
Questa one-shot è ambientata dopo la morte del sicario che ha ucciso la madre di Beckett
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ffff

COMINCIARE A VIVERE



Era morto.
L' uomo che le aveva rovinato la vita era morto. E lei non aveva provato gioia.
Non aveva provato gioia nell' ucciderlo. L' aveva semplicemente accettato. 
Aveva accettato che il sicario che aveva ucciso la madre anni prima fosse morto.
E l' avesse ucciso lei.
Ma non poteva gioire,
non poteva gioire sapendo che il VERO assassino della madre, colui che gli aveva affibbiato il lavoro. era ancora in libertà.
E la cosa più stressante era che lei non sapeva chi fosse.
Poteva essere un manager di una grande società, o un vicino stanco che le sue avance verso la donna non sortissero alcun effetto.
Poteva essere chiunque.
Magari un amico della detective o un suo familiare.
Ma lei non poteva più scoprirlo.
Il sicario era morto e il caso archiviato.
E lei della madre aveva solo il ricordo. Nient' altro.
La madre non l' aveva vista diventare poliziotto, ne' l' avrebbe mai vista innamorarsi e sposarsi.
Sua madre aveva perso la possibilità di vedere il volto della figlia illuminarsi dalla gioia vedendo il suo bambino appena nato piangere e, diventare così, nonna per la prima volta.
Kate non avrebbe mai visto sua madre, vecchia e rugosa, su una sedia a dondolo mentre accarezzava un gatto in veranda, come in quei vecchi film.
Da piccola Kate non aveva mai pensato molto alla morte dei suoi cari.
Come ogni persona sapeva che prima o poi i genitori sarebbero morti, che lei sarebbe morta, ma non aveva mai realmente considerato la morte di per se'.
Non avrebbe mai creduto che gli uomini fossero tanto cattivi da uccidere a lei, proprio a lei, la mamma.
Quando muore una persona cara ogni persona pensa a quello che le avrebbe voluto dire, a quello che non faranno mai insieme perchè non hanno passato abbastanza tempo con la persona cara.
Perchè, nonostante si sappia che la vita è breve e passa in un soffio, nessuno pensa a viverla in pieno con le persone care, visto che, secondo tutti, si ha ancora una vita davanti da vivere insieme.
Ma non è così.
E quando ci si accorge di ciò, è già troppo tardi.
Non si potrà più andare al mare insieme, o festeggiare il compleanno in un ristorante.
E le occasioni che ci sono state prima, non sono state vissute abbastanza.
Come Kate, che a 5 anni si fingeva malata per non andare a fare la spesa con la mamma.
O  a 14, quando invece di andare a comprare il regalo con la madre, preferiva uscire con le amiche, che vere amiche non erano.
Ma ormai la madre era morta, e nonostante l' "architetto" della morte della madre fosse ancora in libertà, Kate si era liberata di un enorme peso dal cuore.
Era sicura che ce l'avrebbe fatta.
Era sicura, che prima o poi non avrebbe più sognato un uomo senza volto che uccideva lei e la madre, e avrebbe iniziato a vivere la propria vita con serenità.
Si, era certa, che di lì a poco avrebbe cominciato a vivere.
A vivere davvero.


Note della PseudoAutrice:
Ok, questa fan fiction è stata scritta per i NESA di gennaio, visto che Berenike ha chiesto su facebook di partecipare, be' io parteciperò.
Contenta Berenike??? u.u
Questa fan fiction in realtà non doveva essere pubblicata, ma un' altra, molto più allegra, tuttavia, visto che questo è un momento orribile e dove la morte ci azzecca in un modo incredibile, ho scritto questa.
Chiaramente ringrazio in anticipo chi la leggerà.
Ciao ciao!!!
   
 
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