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Autore: LaNana    08/12/2010    5 recensioni
Liz ha ventidue anni, è solare, spigliata, bella e simpatica. Un giorno il destino le mette sulla strada il suo Mito: Dani Silva, famoso, dannatamente bello, allegro e gioviale, insomma, l'uomo dei sogni. Da lì un susseguirsi di situazioni esilaranti, comiche e nostalgiche. Che ne sarà di loro?
Dal primo capitolo.
Arrivata in corridoio, percorrendolo, incrocio altri due uomini FIFA e lì il mio cuore si ferma. Poi scalpita. Poi si ferma di nuovo. Poi…poi non lo so, so che sono rimasta impalata, bocca spalancata, lingua a terra e occhi fuori dalle orbite. Danilo Ricardo Dias Barros De La Silva. Meglio conosciuto come Dani Silva, portiere del Barcellona e della nazionale brasiliana. Non che il mio più grande sogno erotico, lo ammetto.
- Dani Silva.- bisbiglio più per autoconvincermi che sia lui che per altro. Mi passa a fianco e mi sorride. Sorriso bianco latte a duecentosettantasette denti. Ottantamila punti gratis per lei signor Dani Silva. Lo seguo con lo sguardo. Occhi neri e profondi, capelli corti e sempre spettinati, viso da Maschio, mascella squadrata, un metro e novantadue di muscoli e agilità, e tutto il resto che sbavo solo a pensarci. No non ce la posso fare.
- Ciao.
Mi sta salutando?
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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The Chance
Segui il cuore.


Chapter six.
Let's Kill Liz.

È incredibile come volino i giorni, come passino travolgenti ed estenuanti.

I ragazzi sono partiti da settimane per il ritiro, mentre noi donne ci destreggiamo tra palestre, allenamenti e serate tutte insieme.
L’atmosfera in squadra è fantastica, è diversa dalla mia vecchia Porthsmouth: non siamo tutte cresciute nella stessa città, non ci conosciamo da quando eravamo piccola, ma veniamo tutte da posti diversi e ci stiamo legando, siamo unite da uno stesso destino in un certo senso. Anche se penso che ci sia solo lo zampino del Creatore a mischiare le vite delle persone.
La mia piccola Harry è tornata in Inghilterra e ha deciso finalmente di stare tra le braccia di Owen da ora e per sempre, ma mi tengo il diritto di riserva con lei non si sa mai cosa succederà il giorno dopo.
-…e niente morale siamo andati da lui sai com’è qui quando piove, meglio stare al chiuso, no?! E invece aveva messo candele dappertutto, le lenzuola di seta cioè…non si resiste ad un uomo così.- ridiamo al telefono.
- No immagino non si possa dire di no.- mi risponde con un pigolio – Harry posso farti una domanda?
- Sicuro Liz, vai.
- Luke?- la sento sospirare.
- Sapevo me l’avresti chiesto prima o poi…ha smesso di chiedermi ossessionamene di te, si sta riprendendo ecco. È ancora un po’ sottotono.
- Capisco…- sussurro – Digli di stare su.
- Ceerto! Riportargli queste parole è come se un ladro dicesse alla sua preda di risparmiare un po’ che è un brutto periodo, dai cazzo!- ridiamo per un po’, cambiando discorso.
Mentre parlo mi preparo il pranzo, oggi è lunedì giornata libera dopo due settimane e mezzo di inferno.
- Allora quando torna Dani?- la sua domanda mi scuote dall’orda di pensieri che mi annebbia la testa, Luke in primis. Come potevo non essermene accorta prima dei suoi sentimenti?
- Mercoledì. E abbiamo una pizzata in programma con altra gente.
- Liz?- sento qualcuno mormorarle qualcosa – …niente devo andare, mi raccomando, mi fido di te. Testa sulle spalle. Ciao tesoro.- dopo qualche bacio via etere appoggio il cellulare sul tavolo e mi metto in bocca una forchettata di uova strapazzate. La colazione non si tocca, soprattutto se si tratta di uova strapazzate con bacon croccante e succo d’arancia. E non importa se sto facendo colazione alle tre di pomeriggio, avevo bisogno di dormire. Ecco.

I pomeriggi sono fondamentalmente noiosi, sempre chiuse da qualche parte a far lavorare i muscoli, due volte la settimana al Camp Nou ma mai niente di speciale. Da quando sono partiti i ragazzi si respira un’aria monotona e piatta.
Spesso mi intrattengo ben oltre l’orario medio insieme a Crista e Saray per un film sul divano accompagnate da una vaschetta di gelato.
Le giornate si stanno lentamente accorciando, siamo ormai alla metà di settembre e anche se il caldo si attenua poco alla volta, le serate si allungano. Le ragazze mi hanno accompagnato molte volte in giro per la città di notte e devo ammettere che è suggestiva da morire con tutte quelle luci, i negozi che rimangono aperti fino a tardi, la movida e gli spagnoli che sono così simpatici…

E quindi sono passate le settimane e così stasera sono di fronte al computer con una conversazione e webcam aperta con mia madre appena tornata a casa da mio padre dopo la solita estate in Brasile dai nonni.
- Come sei dimagrita, Liz!- le sorrido.
- Non è che sono dimagrita mamma, si chiama tonificare.- mi liquida con un gesto della mano, riposizionando meglio le cuffie sulla testa – Papai*?- si gira e lo chiama, così lo vedo apparire nello schermo con un sorriso smagliante farmi ciao con al mano, saluto al quale rispondo altrettanto allegramente – E Matt?
- Ti saluta, sai com’è fatto. Ti manda i saluti strafottente come sempre, però si vede che gli manchi, ogni tanto fa finta di sbagliare stanza ed apre la porta della tua camera. Oh, meu filho**…- mi fa piacere che il mio fratellino per quanto faccia il duro senta la mia mancanza.
- Digli che mi manca la sua faccia da beota.- vedo i miei genitori fare una risatina dopo la quale ci congediamo, sono due ore che parliamo ed è molto tardi. Il fuso orario è uguale, ma le giornate si svolgono in maniera opposta, mattinieri gli inglesi, tardivi gli spagnoli. E io sono in Spagna, quindi la notte è ancora giovane, ma ai miei si chiudono gli occhi.
Mi vado a sdraiare sul divano con la tv accesa e sto quasi per addormentarmi quando sento bussare alla porta.
- Chi è?- chiedo alzandomi svogliatamente.
- Eu queria ver você***.- apro la porta e mi trovo Dani davanti con ancora la valigia da disfare al seguito.
- Siete già tornati? Non dovevate tornare mercoledì?
- Sorpresa!- sorride appoggiandosi alla cornice della porta.
- Entra, farai un solco sullo stipite di questo passo. Ma non sei nemmeno passato da casa a lasciare la roba?- gli faccio spazio ed entra portando dentro tutto.
- Naaa.- apre una tasca laterale della valigia e mi allunga un pacchetto di carta bianca da imballaggio – Per te. Viene da Miami, dal ritiro.- sbatto le ciglia qualche volta, incredula.
- Per me?- annuisce ridacchiando.
- Sì, non ci credi?
- Cos’è una zolla di terra del campo allenamenti?- corrugo le sopracciglia diffidente.
- Dai apri.- strappo cautamente la carta fino a trovarmi davanti una di quelle palle che se le giri nevica…solo che questa quando la giro si muove tutta la sabbia – Se la metti sotto una lampada o al sole ti riproduce un tramonto.
- Dai non ci credo!- mi avvicino al tavolo e la metto sotto al faretto del soggiorno – Che mi venga un colpo, è vero!- Dani ride alle mie spalle.
- Sei tu che sei una miscredente.
- Che parolone forbito.- si appoggia al tavolo e mi fissa.
- Ti piace?- annuisco.
- Sì, grazie Dani.- gli rispondo sorridendo.
- Bene.- e mi fa quel sorriso. Quel suo solito, pungente, seducente sorriso da bravo ragazzo che ha delle lenzuola che possono parlare per lui. Mi incanto sulle labbra e sui denti bianchi che appaiono tra loro, sugli occhi neri e sui capelli scarmigliati – Che c’è Liz?- faccio piano di no con la testa, non riuscendo a pensare o dire qualcosa di decente. Si alza dal tavolo e si avvicina di due passi, solo pochi millimetri d’aria a dividerci – C’è qualcosa che non va?- mi toglie il souvenir dalle mani e mi cinge la vita tra le braccia – Não fale mais pequena mulher com olhos o céu****?- percorre lentamente quel poco di aria che ci separa, sfiorando il mio naso col suo. Sento il suo respiro caldo sul viso, il suo profumo avvolgermi, e quegli occhi…croce e delizia, fissi nei miei. Appoggio le mani sul suo torace e sento l’abbraccio serrarsi di più ancora.
- Não*****.- bisbiglio piano e…succede. Mi sfiora piano le labbra, che schiudo automaticamente accettando il bacio che lentamente deposita. Un lambirsi delicato di labbra e sospiri, dolce e leggero. Sono totalmente soggiogata che non mi rendo nemmeno conto che mi ha trascinata fino al divano e mi sto lasciando stringere, mi sto lasciando baciare, lo sto baciando.
Delicatamente mi assaggia, mi attira a sé, mi metto a cavalcioni su di lui e quei baci casti si fanno sempre più passionali, mi trattiene il labbro inferiore tra le sue strappandomi un gemito sommesso, per poi approfondire il bacio, rincorrere la mia lingua, accarezzarmi i capelli sulla nuca.
- Dio.- scatto in piedi dal divano portandomi entrambe le mani alla bocca.

Cosa cavolo ho fatto…

- Liz cosa…- allarga le braccia sconcertato.
- TI HO BACIATO!- inizio a camminare per il salotto in preda a tremiti di nervosismo. Come cavolo ho potuto lasciarmi andare così? Con lui poi?
- E…e quindi?- si alza e si avvicina prendendomi per i polsi.
- SEI SPOSATO!- possibile che non si ricordasse?
- Non sono sposato Liz.
Ripenso a tutte le voci che si rincorrono su Dani. Un donnaiolo, un fedifrago, un traditore recidivo peraltro, un bugiardo. E io che imbecille ci sono cascata, mi sono lasciata affascinare.
- HAI DUE FIGLI! UNA COMPAGNA! Dovresti esserle fede al posto di fartele tutte cazzo!- inizio a riavviarmi nervosamente i capelli.
- Liz è stato un bacio…- mi tiene per le spalle, premendo con le dita.
- Carlos e Irene.- si tira su sfregandosi il viso con una mano.
- E’ meglio che vada nel mio appartamento, ora non sei in grado di avere questa conversazione.- prende il trolley, apre la porta e la richiude, portandosi via anche la bolla in cui ci eravamo chiusi.
- IO NON NE SONO IN GRADO?- urlo mentre mi accascio sul divano e riprendo a respirare regolarmente, con più calma - Mi serve Harry.- corro al pc e la vedo online, perfetto.

BARCELONA ON AiR!: Harry ci sei? Ho fatto un casino, ho bisogno di te.
                                        Harry!
                                        Harry ci sei?
                                        …
                                        …?
                                        …sei ancora fuori con Owen?
                                        Harry…
 

DON’T WASTE YOUR TiME: Non si può nemmeno andare a pisciare in questo mondo! Dimmi, che hai combinato?
 

BARCELONA ON AiR!: Io e Dani ci siamo baciati. Con la lingua per precisare.
 

DON’T WASTE YOUR TiME: E quindi?
                                                Cioè....il problema?
 

BARCELONA ON AiR!: Ha due figli!
 

DON’T WASTE YOUR TiME: Ah. quello.
                                                Beh lo sapevi già prima...
                                                Ma vi siete solo baciati? Sicura?
 

BARCELONA ON AiR!: Sicura sì.

DON’T WASTE YOUR TiME: E perché tutti questi problemi per un bacio?
 

BARCELONA ON AiR!: Perché ha una compagna e due figli. Una famiglia insomma.
 

DON’T WASTE YOUR TiME: O il problema è che lui potrebbe davvero piacerti?
 

BARCELONA ON AiR!: Ti ho cercato per avere aiuto.
 

DON’T WASTE YOUR TiME: Io ti dico quello che penso non quello che vorresti sentirti dire.
                                                E Dani sono millenni che ti piace, dai Liz.
 

E in questo momento mi viene in mente Luke.
Forse è così che si è sentito lui quando gli ho detto che me ne sarei andata. Si sarà magari sentito un imbecille nell’avermi permesso di andarmene, un allenatore che non sa tenersi le ragazze in squadra.

No.

No, Luke è un grande allenatore, un bravo ragazzo e non si è sentito stupido perché io me ne sono andata. Luke sta male perché non gli ho dato nessuna possibilità di provarmi quanto fantastico sia. Ma io in realtà so com’è lui. Non gli ho dato questa possibilità perché sono andata in un altro stato a giocare, nella stessa società dove gioca Dani Silva, che lui crede essere il vero motivo della mia partenza, cosa che ho più volte prontamente negato. Motivo che però ho appena baciato.
E ora perché sto pensando agli occhi verdi di Luke? Perché questa tachicardia?
- Pronto Liz? È tutto ok?
- Ciao Luke.- Cristo l’ho chiamato per davvero.
- Ciao…posso…come mai…
- Volevo sentirti Luke, solo sentirti.
- Oh. Ehm, sì…- lo sento titubante. Certo io conscia della cotta pazzesca che ha per me lo chiamo dicendogli che voglio solo sentirlo, certo, complimenti Liz.
- Ti disturbo?
- No, no, no ma va, solo che…solo che mi fai sempre uno strano effetto Liz, dal vivo, per telefono, via mail, sarò sempre così quando avrò a che fare con te da ora. Non…non sei più una delle mie ragazze, non c’è niente che mi impedisca di innamorarmi di te sul serio.
- No, infatti.- evviva!, diamogli corda e speranze!
- E tu…perché hai chiamato?
- Mi manca averti intorno.
- Anche a me Liz, da matti.- sospiro.
- Ora vado a dormire Luke, ci sentiamo.
- Quando vuoi. E…ti voglio bene, ricordati.
- Anche io, da matti.- e chiudo la conversazione. Bene, ottimo.

*Papà?
** Oh, Figlio mio...
***Volevo vederti...
****Non parli più piccola donna dagli occhi del cielo?
*****No.

PICCOLO SPAZIO LaNana

Oh mio Dio! Non l'avrei mai detto!! Sono mesi che non ho fiato per poter scrivere e recensire decentemente, ma forse le feste, forse il nuovo lavoro sto tornando a vivere :)
In questo capitolo Liz comincia a incasinarsi, cosa che sapevo avreste previsto largamente...bacia Dani e pensa intensamente a Luke tanto da chiamarlo e forse, forse dargli false speranze, chi lo sa?
Ringrazio Chibi Bisquit per essermi sempre, SEMPRE vicina ed essere....biscottosa!
FallingInLove perchè mi segui, mi apprezzi sempre, mi sproni e diciamocelo, scrivi da dio e mi fai sognare sempre te :) Grazie!
Abbiamo poi rodney -PRO LUKE- perchè stai impazzendo quanto me *ride mostruosamente* in realtà i personaggi stanno prendendo vita, le dita scrivono da sole, sembra quasi incredibile. Guarda forse al reparto 18 ci sono i Dani Silva in offerta xD
E SoleloS -PRO DANi- malata di calcio come me che...non lo so mi sento stravicina a come mi scrivi e come la pensi, ci piace!

E voi? Pro Dani o Pro Luke? Fatemi sapere!!

A prestoooooo♥
LaNana

   
 
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