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Autore: Franca    01/12/2005    1 recensioni
-ragazze- esordì una tipa con lunghi capelli d’oro mentre si metteva le scarpe -è arrivato un nuovo ragazzo in classe mia… ed è piuttosto caruccio…- sorrise maliziosamente; Francesca si mise la giacca ed uscì dalla stanza, mentre la ragazza cominciava a descrivere un ragazzo chiamato Giovanni Guardino. P.S.... XFAVORE COMMENTATE!!!! (tutto è ben accetto)
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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IX CAPITOLO

 

IX CAPITOLO

 

Chissà perché, ma mentre Francesca camminava verso casa, la pioggia non si sentiva quasi più. Era tutto cosi silenzioso, ovattato… viaggiava ancora nel mondo dei sogni, quando un clacson la fece sobbalzare. Era Stefano, suo fratello che tornava dall’università. Abbassò il finestrino e Francesca si avvicinò

-Fra….- disse lui lottando con la pioggia che cercava di entrare in macchina

-mi ha appena chiamato la mamma, ci sta aspettando al ristorante con papà…-

strano. Di solito all’ora di pranzo si mangiava a casa.

-ok…- disse Francesca salendo in macchina e bagnando con la giacca i sedili nuovi di zecca

-cavolo Fra… la macchina nuova… DAI!!- il fratello ebbe un sussulto quando vide la sorella, buttare sul sedile dietro l’ombrello zuppo.

-che sarà mai… tanto con tutto quello che ci porterai dentro, non durerà tanto sto splendore…- rispose Francesca accendendo lo stereo

Stefano grugnì e partì velocemente.

-come mai al ristorante?- chiese incuriosita Francesca osservando la pioggia che batteva aritmicamente sul finestrino, mentre i tergicristalli formavano strane forme con la pioggia

-non so boh… mamma era piuttosto eccitata.. chissà cos’è successo…-

in pochi minuti arrivarono davanti al ristorante. La ragazza con una mossa veloce, riprese l’ombrello dietro a sé, lasciando in tutta la macchina una scia di goccioline che fece rabbrividire Stefano.

Entrati nel locale, il caldo dei forni e il profumo di cibo li avvolse immediatamente

-siamo qui!!- la madre dei ragazzi gesticolava eccitata dall’altra parte della sala, mentre il padre guardava distrattamente il menù.

-ciao mà…- disse Stefano sedendosi

-come mai…..- chiese Francesca togliendosi il cappotto

-abbiamo una grande notizia da darvi!!- disse eccitata loro madre

-papà ha avuto una promozione e dovrà andare a lavorare per almeno 3 settimane a Londra..-

-quindi??- chiesero in coro i figli

-quindi andremo a LONDRA!!!!- rispose più felice che mai il padre

 

 

X CAPITOLO

 

-c.. come.. a Londra??- chiese preoccupata Francesca –e la scuola?? L’università, TUTTO???-

-pensavate di dover venire anche voi??- chiese accigliato da sopra il menù il padre

-andate solo voi due??- chiese Stefano con gli occhi che brillavano

-MA CERTO STEFANO!! 3 settimane!!!- urlò la madre

i due fratelli si scambiarono un grande sorriso: 3 settimane da soli, da non crederci…

Il giorno dopo Francesca non incontrò Giovanni, ma solo all’uscita

Tornarono a casa assieme. Parlarono del più e del meno, in che classe fossero, che vita facessero…

Arrivarono alla svolta, Giovanni abitava a sinistra, mentre Francesca doveva continuare.

-ti… ti accompagno se vuoi- gli disse Giovanni

-ah si grazie ma se devi andare a casa…-le rispose Francesca.

-no no, bè c’è mia sorella malata ma oggi finalmente è stata a casa mia madre con lei… sai ieri si stava per mangiare il mercurio del termometro..-

-o mamma mia!- le rispose Francesca ridendo.

Arrivarono a casa. Sembrava che si conoscessero da una vita.

-bè allora ciao!- gli disse Giò

-ciao……..-le rispose Francesca mentre citofonava.

Giovanni si allontanò salticchiando felice.

-quali erano gli atteggiamenti di un uomo innamorato???- pensò Francesca salendo le scale.

-ma a cosa pensi Francesca!! Non lo conosci neanche, potrebbe essere un serial killer, un maniaco, un mafioso e tu ti chiedi se è già innamorato??? Ma roba da matti..- i suoi pensieri furono bruscamente bloccati dal fratello, che con atteggiamento bellicoso era sulla soglia di casa con strane pantofole ai piedi.

-CHI è QUELLO LI……….??? E COS’è QUELLO STRANO ROSSORE SULLE TUE GUANCIE???-

-c… c.. cosa scusa??- lo guardo sbalordita Francesca.

QUELLO CHI??!!

-quel tipo biondo che ti ha accompagnato a casa….- rispose Stefano mentre si levava dalla porta per far entrare la sorella.

-CHE COSA SCUSA???!!-ora Francesca urlava

FAMMI CAPIRE UNA COSA, tu mi guardi dalla finestra, MI CONTROLLI???!!- Stefano era il miglior fratello del mondo, ma quando faceva queste scenate di gelosia era insopportabile

-non è che ti controllo ma è che……… disse sottovoce Stefano guardandosi le tragiche pantofole rosse.

-MA CHE COSA STEFANO??!! CHE COSA?? TU MI CONTROLLI!! Già CI SONO PAPà E MAMMA… MANCHI SOLO TU!!

-TI CONTROLLO perché TENGO A TE FRANCESCA!!-

ora urlava anche lui

-TI VOGLIO BENE MOLTO Più DI QUELLO CHE TU TIENI PER ME!! È QUESTO! SOLO QUESTOOOO-

si guardarono negli occhi

aveva colpito nell’animo la sorella, molto profondamente. Non poteva pensare questo.

Buttò la cartella per terra, entrò in camera sua e sbattè la porta. Si sedette sulla poltrona. Calde lacrime scendevano sulle guance ancora arrossate, non per Giovanni, ma per la lite col fratello.

Le parole appena dette da Stefano gli pulsavano nella mente…

“ti voglio bene………… ma tu non tieni a me….. tengo a te. Chi è quel tipo…….” Sentì Stefano indirizzarsi verso la cucina. Oggi dovevano mangiare da soli in casa.

Ma Francesca non aveva per niente voglia di mangiare con un tizio che le aveva appena fatto l’interrogatorio.

-fra- si sentì dall’altra parte della porta – è pronto….-

-non ho fame- rispose secca Francesca.

Stefano si allontanò dalla porta. La sorella sentì che accese la tv.

Era colpita, ferita. Si sentiva stanca, debole. Nel giro di pochi minuti chiuse gli occhi e si addormentò.

Si risvegliò un’ora dopo. Le lacrime erano scomparse ma la ferita era ancora aperta. Una calda coperta di lana le copriva il corpo ancora intorpidito.

-strano, non mi ricordo di essermi addormentata con la coperta…..- pensò Francesca.

Si alzò, aprì la porta e si diresse in salotto. Sul divano c’era Stefano che guardava la tv con i piedi appoggiati al tavolino di cristallo.

Girò il viso, vide la sorella.

-vieni qui- sussurrò aprendo le braccia. Francesca si avvicinò e si buttò nelle sue braccia . Si abbracciarono.

-guarda che io tengo a te, ti voglio bene-

-lo so lo so bimba è che quando si è arrabbiati ti escono delle parole così, a vanvera…. comunque……. Chi era allora quel tipo??-

Francesca lo fulminò con lo sguardo, ma sorridendo. –un amico- rispose pacata.

-ooooooooh, cosi va meglio- disse stringendosi la sorella e dandole un bacio sulla fronte.

  
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