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Autore: Jessh    09/12/2010    0 recensioni
Avrei voluto stringerla forte a me e chiederle perchè piangeva. Se non poteva essere mia almeno avrei voluto essere un punto di riferimento per lei.
Non so come, ma Ginny capì i miei desideri. Corse verso di me e mi abbracciò forte. Potevo sentire il suo corpo a contatto col mio e sentii le sue calde lacrime scenderle lungo le lebbra.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Harry/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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The heart never lies
Mi ritrovavo seduto da solo nella Sala Comune e, con me, vi era solo il fuoco che mi scoppiettava di fronte agli occhi. Potevo sentire il calore scaldarmi tutto il corpo e, questo, era piacevole poichè la neve s'imbatteva violenta sulle mura del castello.
Quella sera tutti erano agitati poichè il ballo del castello era arrivato. C'era chi si muoveva per trovare il compagno ma c'era anche chi, ancora, non aveva un vestito da indossare. Per quando riguardava me, il problema non si poneva dato che quella sera non mi sarei presentato. Ed era proprio per questo che, ora, ero qua a sentire il rumore del fuoco. Tirai fuori la bacchetta e iniziai a giocherellare con un pezzo di carta presente nel fuoco che si presentava con un colore rosso accesso. Rosso come i suoi bellissimi capelli: lisci, profumati e perfetti.
Ed ecco che, come tutti i giorni, mi tornava alla mente lei, bella, simpatica e dolce. Vederla con Dean mi provocava una forte rabbia tanto che ogni volta che li vedevo insieme mi veniva voglia di tirare fuori la bacchetta per fare in modo che la loro storia finisse.
Hermione evitava di far capitare tutto ciò.
L'avrei voluta tutta per me. Avrei voluto abbracciarla di fronte a tutta la sala per poi passare alla sua bocca e poter assaporare ogni parte delle sue labbra rosee.
Avrei voluto toccarle i capelli e annusare, solo per un attimo, il loro profumo o poterle accarezzare la pelle liscia e i seni piccoli ma, lei, non era mia.
Quando il ritratto si aprìì sussultai non tanto per lo spavento ma perchè  da esso ne uscì Ginny. Aveva il viso arrossato e gli occhi gonfi di lacrime che chiedevano solo un minimo di amore in più. Lei che era così forte, si ritrovava li a piangere.
Senza accorgermene mi alzai dal divano ma non riuscìì a mobilitarmi verso di lei. C'era qualcosa che mi bloccava. I nostro occhi si scrutavano e io mi stavo perdendo nei suoi come mai mi era capitato prima.
Avrei voluto stringerla forte a me e chiederle perchè piangeva. Se non poteva essere mia almeno avrei voluto essere un punto di riferimento per lei.
Non so come, ma Ginny capì i miei desideri. Corse verso di me e mi abbracciò forte. Potevo sentire il suo corpo a contatto col mio e sentii le sue calde lacrime scenderle lungo le lebbra.
Il desiderio di baciarla aumentò sempre più ma non volevo approfittare dei suoi momenti di debolezza.
"Mi ha lasciata" - mi disse lei appoggiando la tesa al mio petto. Iniziai ad accarezzarle i capelli morbidi per poi passare al suo viso. Il mio cuore iniziò a battere forte.
Notai che i suoi singhiozzi diminuirono fino a cessare del tutto. Alzò il viso e iniziò a guardarmi. I suoi occhi erano stupendi anche quando erano ricoperti di lacrime. Iniziò ad accarezzarmi il viso e io, di nuovo, mi ritrovavo li a non poter fare niente.
Mi diede un bacio sulla guancia per poi dirigersi verso i dormitori. Continuai a guardarla finchè la sua figura non scomparì. Avrei voluto accompagnarla per poi guardarla dormire, ma tornai al mio posto di partenza continuando a giocare col mio pezzo di carta.

  
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