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Autore: SunshinePol    09/12/2010    4 recensioni
Violet ha 22 anni, una famiglia che adora e delle amiche fantastiche. Si è appena laureata e torna a casa per il matrimonio del fratello, dove sarà costretta a rivedere l'ex fidanzato fedifrago. Rincontrerà anche il migliore amico dello sposo, che ha reso la sua adolescenza un inferno, ma di cui era follemente innamorata. Cosa succederà ora che sono entrambi cresciuti e cambiati?
STORIA MOMENTANEAMENTE SOSPESA.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Sono nascosta dietro alla staccionata di una delle tante casette sulla spiaggia, con specchietto e trucchi vari in bilico tra le mani e un improbabile appoggio di pietra. Devo darmi una sistemata o questi occhi rossi saranno l’unica cosa che si ricorderanno tutti di questa giornata. Stavo piangendo come una fontana. Stavo piangendo come una fontana al matrimonio di mio fratello e mi stavano fissando tutti. Sempre la solita, riesco a farmi riconoscere ovunque! Però non è colpa mia, non capisco come mai quasi nessun altro stia piangendo, escludendo le mamme, le nonne e le zie degli sposi: insomma, la cerimonia è stata fantastica, le promesse così sincere e piene d’amore e il bacio finale da capogiro.  E’ stato impossibile trattenersi. E mi hanno indicando tutti come la squilibrata che stava per innaffiare tutti gli invitati con le sue lacrime. Cerco di guardarmi nel minuscolo specchio e contemporaneamente di asciugarmi gli occhi, soffiarmi il naso perché si da il caso che io debba anche fare le foto con gli sposi, con i genitori, con le damigelle, con gli altri testimoni; e si da il caso che tra questi ultimi ci sia anche quel diavolo tentatore di Cooper. Non so come io sia riuscita a trattenermi dal saltargli addosso e privarlo dei vestiti mentre mi parlava con voce sensuale all’orecchio…forse il fatto che fossimo in pubblico, in pieno giorno, davanti a una folla d’invitati, tra cui tutti i miei parenti, e che lui sia una delle persone che odio di più al mondo può avermi aiutato. E poi io non posso fare questi pensieri così poco casti su di lui: insomma è Cooper, il bimbo cui mancavano i denti davanti quando era in quarta elementare, che sembrava tanto dolce, ma che in realtà era già un gran bastardo. Lo stesso ragazzo che mi ha umiliata in ogni occasione possibile. Certo è, che è un gran bel pezzo di figliolo! E’ ancora meglio di quanto mi ricordassi: non c’è da stupirsi che io abbia una cotta per lui…voglio dire che avessi una cotta per lui, avessi, decisamente al passato, passato remoto.  Scuoto la testa per cacciare questi pensieri inopportuni e nel farlo mino il già precario equilibrio dei cosmetici che devo usare: miracolosamente riesco a non far cadere niente. Per una volta non ho combinato nessun danno, sono molto fiera di me stessa! Estraggo il pennello del mascara e con delicatezza ritocco il trucco sulle ciglia: sono talmente concentrata che non sento la presenza dietro di me.
- Violet chi cavolo è quel tizio che ti stava appiccicata durante la cerimonia?
Faccio un salto per lo spavento e mi ficco il pennellino del make-up in un occhio: porca miseria che dolore! Mi giro infuriata per rispondere a quel babbeo del mio ex fidanzato.
- Accidenti, per colpa tua mi devo nuovamente rifare il trucco, potevi evitare di arrivare di soppiatto e farmi prendere un colpo. E comunque non sono affari che ti riguardano Evan, sei tu che mi hai tradita e hai rovinato tutto. Se voglio rifarmi una vita ne ho tutto il diritto.
A dir la verità non starei con Cooper nemmeno se fosse l’ultimo uomo sulla terra, ma evito di dirglielo: devo fargliela pagare in qualche modo.
- Dimmelo. Voglio sapere chi è.
- Che c’è, sei geloso per caso? Non mi sembrava t’interessasse qualcosa di me mentre facevi sesso con quella tizia, o con tutte le altre che sono passate nel tuo letto in questi anni.
- Non sono geloso. E non ne ho nessun motivo, vero?
Lo guardo stranita, non capisco dove voglia andare a parare. Sta facendo tutto lui, è stato lui a venire da me e a farmi tutte quelle domande e ora si risponde anche da solo. Non sto capendo niente. Scoppia improvvisamente a ridere, prima di proseguire nel suo monologo senza senso.
- Anche perché a pensarci bene, chi ti vorrebbe??? Chi vorrebbe stare con te? Sei carina, sì, ma niente di speciale e lasciatelo dire: a letto non sei questo granché.  Cosa gli hai promesso per strusciartisi addosso???
Gli occhi mi si riempiono nuovamente di lacrime. E’ proprio vero che l’amore rende ciechi e anche sordi: come ho fatto in tutto questo tempo a non accorgermi che era un essere spregevole? Non posso credere a tutte le cattiverie che sta dicendo.
- Evan smettila. Sei cattivo.
- Io cattivo? No tesoro, sono solo obiettivo e realista. Devi accettare la verità, quel ragazzo, come del resto nessun altro sano di mente, ti vuole. E non puoi stupirti se facevo sesso con le altre donne: sei fredda e incapace di amare.
Quelle parole mi colpiscono come una stilettata al cuore.
- Violet, c’è qualche problema?
Non ho bisogno di girarmi per sapere chi ha parlato: riconosco la voce di Cooper che tradisce una certa dolcezza e un filo di preoccupazione. Non l’ho mai sentito rivolgersi a me con questo tono.
Apro la bocca per rispondergli, ma le parole rimangono cristallizzate nella mia testa, non riesco ad articolare nessun suono.
Cooper mi si avvicina guardandomi intensamente con quei due occhi color smeraldo che, nonostante la situazione, riescono ad emozionarmi. Mi accarezza il viso con una mano.
- Oddio che scena commovente, sembra quasi vera – sbotta Evan, portandosi una mano al cuore con fare drammatico.
Coop sposta lo sguardo da me al ragazzo che si trova di fronte a lui, e poi nuovamente da lui a me.
- V. che cosa sta succedendo? Di cosa sta parlando?
Non riesco a rispondergli: è la prima volta che mi chiama così, di solito lo fanno solo mio fratello e le mie amiche; questo gesto, anche se involontario, mi scalda il cuore e mi permette di riprendermi un po’.
- Scusa non ci siamo nemmeno presentati. Io sono Evan, l’ex fidanzato di Violet. Non ha voluto dirmi la verità, ma l’ho capito da solo che ti ha “ingaggiato” per farmi ingelosire.
- Scusa?!?!?
- Coop, non…
- Cooper?!?!? L’amico di tuo fratello, quello che odi? Ti sei abbassata a tanto per riconquistarmi?
La rabbia sta crescendo sempre di più dentro di me, sto per rispondergli a tono, ma un gesto mi spiazza. Cooper ha fatto scivolare una mano dietro la mia schiena, mi prende per un fianco e mi avvicina al suo corpo.
Ruoto di qualche centimetro la testa, sorpresa da quel gesto: sento le guance che mi vanno a fuoco. La mano che mi tiene per la vita mi stringe leggermente, la mascella di Coop è tesa e sento i muscoli del braccio guizzare. E’ agitato, sta tentando di trattenersi; mi sorprende la dolcezza di questi gesti e mi viene spontaneo accarezzare con la mia mano la sua. Mi calmo impercettibilmente appoggiandomi al suo petto. Sento che anche i suoi muscoli si rilassano, fa un respiro profondo prima di parlare.
- Credo che tu abbia capito male, Evan. Non sapevo nemmeno chi tu fossi prima di qualche attimo fa; Violet non mi ha mai parlato di te durante i nostri appuntamenti. Vero tesoro?
Si gira verso di me, mi sorride e mi lascia un bacio sulla tempia.
Il mio cuore aumenta in modo esponenziale i battiti, la salivazione è azzerata e non riesco a fare a meno di pensare che mi sembra di essere in paradiso.
- Sì, scusa. Non pensavo fosse importante parlartene. Mi dispiace.
Il suo sorriso si allarga ancora di più.
- Non ti preoccupare. Potrai farti perdonare stanotte.
Mi fa l’occhiolino e io vado letteralmente a fuoco. Ok la finzione, ok che mi sta aiutando, evitandomi una figuraccia e dando una lezione a quel pallone gonfiato, ma così è un po’ troppo. Cerco di mettere qualche centimetro tra i nostri corpi, ma la sua stretta me lo impedisce e mi tiene ancorata a lui.
Balbetto qualche parola senza senso. Evan si schiarisce rumorosamente la gola salvandomi da questo impiccio.
- Sì, io me ne vado. Ah Cooper, ti avverto, non è molto brava sotto le lenzuola, ma questo lo saprai da te se siete così intimi come dite di essere.
Sento la presa allentarsi e percepisco un senso di vuoto che mi spiazza; la mano che mi teneva stretta fino ad un attimo prima, ora è stretta a pugno e sta per avventarsi su quella faccia da schiaffi che si ritrova il mio ex fidanzato. Afferro l’altra mano di Coop e la stringo nella mia: è stato un gesto improvviso, l’ho fatto senza rifletterci, ma voglio fermarlo e nell’istante in cui sfioro la sua pelle percepisco un brivido che mi percorre tutta la schiena. Nonostante sia molto più forte di me e sia notevolmente incazzato riesco a far si che non lo colpisca. Evan, da coniglio fifone qual è, se ne va con la coda tra le gambe.
Rimaniamo immobili in questa posizione per qualche secondo; Cooper apre e chiude la mano, come a voler far scemare la tensione e io respiro profondamente prima di parlare.
- Coop…
 
Si gira immediatamente, il contatto tra le nostre mani s’interrompe e il mio cuore perde un battito. Mi fissa intensamente e noto che i suoi occhi sono resi più scuri del solito dalla rabbia; incapace di sostenere il suo sguardo che mi fa sentire nuda, abbasso la testa. Lo sento inspirare ed espirare un paio di volte, poi, con due dita sotto il mento, mi fa alzare il viso: mi specchio nei suoi occhi che sono tornati del solito verde brillante. Mi asciuga le ultime tracce delle lacrime con i pollici e mi sorride, anche se è un po’ titubante; io resto impalata, senza sapere né cosa fare né cosa dire. E’ lui a interrompere il silenzio.
- Scusa, non avrei dovuto tentare di colpirlo, ma quello che ha detto mi ha fatto perdere il lume della ragione.
Lo guardo stupita per una frazione di secondo prima di abbracciarlo stretto, rimane rigido un attimo, poi passa le sue mani sulla mia schiena e mi stringe a se.
Rimaniamo così per un tempo indefinito, fino a che non sentiamo delle voci che ci chiamano. Ci stacchiamo come se avessimo preso la scossa.
- Grazie Coop e scusami tu, non volevo coinvolgerti.
- Non dirlo nemmeno per scherzo. Se dovesse darti fastidio di nuovo devi solo dirmelo, ok?
- Sì, sì, non preoccuparti. Però non dire niente a nessuno, soprattutto a Tyler, non voglio rovinargli la giornata, per favore.
- D’accordo, non gli dirò niente, ma credo che farà qualche domanda vedendoci appiccicati tutto il giorno! Anzi, faranno tutti un sacco di domande.
- Come?!?!?
- Be, sì, se vuoi che quell’idiota del tuo ex creda al fatto che stiamo insieme dobbiamo stare vicini vicini tutto il giorno. E dovrai ballare con me, parecchio volte.
- Cosa?!??! No, non ci pensare nemmeno, non esageriamo. Non farà più domande.
- Ma l’hai visto??? Fremeva di rabbia e di gelosia; è stato ferito nell’orgoglio, non esiterà a sputtanarti se ne avrà l’occasione. Quindi è deciso, oggi faremo i piccioncini tutto il giorno. Non vedo l’ora.
Ero letteralmente senza parole: avrei dovuto fingere davanti a tutti di stare con Cooper. Era un incubo, non ce l’avrei mai fatta, io non ero per niente brava a raccontare bugie e il soggetto in questione mi metteva anche in agitazione. Non ce l’avrei fatta ad arrivare alla fine della giornata del tutto sana di mente.
Sono ancora ferma immobile, con la bocca spalancata dallo stupore quando mi accorgo che Coop è più avanti di qualche metro.
- Forza tesoro, ci stanno cercando tutti per le foto, dobbiamo andare.
Come un automa inizio a camminare e lo affianco, senza però andargli troppo vicino. Devo assolutamente parlare con Ally e Lexie o impazzirò del tutto.
- Eccovi! Ma si può sapere dove cavolo vi eravate cacciati? E poi cosa ci fate insieme? E perché non state litigando?
Ecco, bella domanda! E ora cosa rispondo a Tyler?
A salvarmi dall’impiccio è Cooper.
- Scusaci Ty, ma stavamo facendo due chiacchiere e non ci siamo accorti che fosse così tardi. Sai com’è: il tempo vola quando ci diverte.
Oddio, ma cosa dice questo idiota???
- Due chiacchiere? Il tempo vola quando ci si diverte? Ma cosa…Cooper Dalton se sei ubriaco e se hai fatto bere qualcosa a mia sorella io ti ammazzo!
Ecco, ci mancava solo questa.
- Fratellone, stai tranquillo, siamo perfettamente sobri. Ci siamo trovati per caso a scambiare due parole e ho capito che forse non è così male come mi ricordavo.
- Vedi, che non ho fatto niente di male, amico. E pensavamo che bisognerebbe proprio approfittare di questa amicizia appena nata: dovresti fare un cambio di posti e metterla al tavolo dei testimoni.
- Cosa!??!? No, no, assolutamente no! Io sono al tavolo con Lexie, Ally e i loro ragazzi, non ci penso nemmeno a cambiare posto.
- Effettivamente Coop, sarebbe un po’ complicato cambiare tutto adesso, ma è anche vero che vedervi allo stesso tavolo sarebbe bellissimo.
- Senti Ty, decidi tu. Io devo assolutamente andare a cercare le ragazze. Ci vediamo dopo.
Scappo quasi di corsa. Ho bisogno di riordinare le idee e di parlare con le ragazze, subito.
Le cerco e le trovo che chiacchierano con Scotty e Jack: esattamente le persone che mi servono per risolvere questo casino.
- Violet, finalmente! Ti cercavamo tutti. – esordisce Ally.
- Ragazzi, non potete capire.
Racconto tutti i fatti brevemente e mi ascoltano nel silenzio assoluto. Appena termino la mia spiegazione c’è un attimo di silenzio, la quiete prima della tempesta, perché poi scoppiano tutti a ridere.
- Sono contenta che lo troviate divertente. E’ una tragedia, non lo capite!?!??!
- Eddai V. non esagerare. Insomma quel Cooper, non so come fosse qualche anno fa, ma ora è decisamente un gran gnocco,  fattelo dire da uno che ne capisce di uomini.- è il commento di Scotty.
- Oddio, tesoro, hai perfettamente ragione. – gli da man forte Jack.
- Be, ragazzi io e Ally vi possiamo assicurare che era figo così anche alle superiori. – esclama Lexie.
E’ una congiura contro di me?!?!? Il mio karma si sta rivoltando contro di me! Cosa ho fatto di male nella mia vita per ritrovarmi degli amici così?!??!
- Ragazze vi siete forse dimenticate cosa mi ha fatto passare qualche anno fa???
- No tesoro, non l’abbiamo dimenticato, ma anche tu devi ammettere che prima si è comportato davvero bene e che dimostra di essere cresciuto. Potresti pensare di perdonarlo.
- Perdonarlo?!?!? Non se ne parla nemmeno.
- Almeno una tregua, solo per oggi! Giusto per dar fastidio a Evan. Mi è sempre piaciuto poco quel biondo ossigenato del tuo ex, ma non credevo potesse arrivare a tanto.
Effettivamente Ally non ha tutti i torti.
- Ok, solo una piccola tregua. Solo per oggi. E voi tutti dovresti supportarmi e se vi mando dei segnali dovrete venire immediatamente a salvarmi. Siamo intesi?
- Signorsì signora. – Mi rispondono tutti in coro.
Subito dopo scoppiamo a ridere e poi ci troviamo stritolati in un abbraccio di gruppo. Non so come farei senza di loro e direi che oggi avrò decisamente bisogno del loro aiuto!

 
 
 
 
 
Ecco qua il nuovo capitolo! Scusate il ritardo, ma ieri ero troppo stanca e svogliata per correggere il capitolo!
Grazie a tutte le persone che hanno letto il primo capitolo, che hanno messo la storia tra le seguite e tra le preferite.

HappyCloud: Tesoro della zia non stupirti dei miei termini forbiti. Uso sempre un linguaggio aulico! Super grazie per la recensione e per avermi messo tra i preferiti, anche perché se non l’avessi fatto ti avrei tolto il saluto ;-)
Hai fatto bene sì, a convincermi! Spero che ti piaccia anche questo secondo capitolo, anche se metà l’hai già letto in anteprima assoluta! Tanti baci
 
valecampy: Grazie mille per le belle parole! E’ un esperimento: non avrei mai pensato di riuscire a “partorire” una storia così, con addirittura qualcuno che lascia delle recensioni positive! Thanks! Baci
  
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