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Autore: Asfe    09/12/2010    25 recensioni
Tutti ce lo siamo chiesti, no? Da qualche mente malata devono pur essere nate... e se fossero state proprio le nostre Menti Malate preferite? Per nostra sfortuna e loro felicità, forse...?
Io dico che ne vedremo delle belle.
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
- Questa storia fa parte della serie 'MIO PADRE non approverebbe!'
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La vera origine delle Dramione



Draco Malfoy avanzò a passo leggero ed elegante e si diresse baldanzoso verso un gruppo di ragazze carine. Queste, vedendo il suo sorriso abbagliante e bianchissimo, sospirarono e qualcuno sussurrò: -Giuro di avergli visto brillare un canino!-.
Lui sorrise e loro svennero (qualcuna si sciolse sul posto).
Draco aveva occhi grigi come il cielo durante una tempesta d'Inverno e ai limiti dell'iride si potevano notare i marcati riflessi blu mare dei Caraibi. I suoi capelli erano d'un biondo fine e sembravano tessuti con l'oro, seppur spettinati e talvolta ribelli; ricadevano in ciuffi distratti sulla fronte dopo che lui si era passato la mano fra essi.
Draco prese il Boccino che gli ronzava in tasca e lo liberò, permettendogli di allontanarsi al massimo di venti centimetri prima di ricatturarlo velocemente con la sua palese abilità di Cercatore.
Poi, annoiato, sbuffò. Ma la giornata era destinata a risollevarsi: Harry Potter aveva appena girato l'angolo quando la voce suadente del Principe dei Serpeverde lo chiamò.
-Ehi, Sfregiato!-
Potter si girò infastidito e fece per estrarre la bacchetta, ma il Principe fu più svelto e puntandogli la sua addosso urlò: -Levicorpus!-.
Potter rimase appeso a mezz'aria con aria ebete e rabbiosa, mentre Castoro e Pel Di Carota cercavano di ritirarlo giù con insuccesso (la prima cercando di ricordarsi cosa mai avesse letto in quel libro e il secondo imprecando come un bambino).
Soddisfatto, Draco si divertì un altro po' umiliandolo con varie battutine classiche e se ne andò nel Dormitorio della Nobile Casa dei Serpeverde.
Una volta raggiunto, aprì la porta della Stanza del Dio Del Sesso ove milioni di ingenue e formose studentesse erano passate per appagare i desideri sessuali del Dio.
Lì trovò ovviamente due altre quindicenni bellissime ad attenderlo, quindi con un sorriso sghembo e malizioso si spogliò dei futili vestiti che lo corpivano e chiuse a chiave la porta con un incantesimo. Lo attendeva una lunga, splendida nottata.


-Questo è inaccettabile!- Sbottò Sirius Black, saltando con agilità dalla sua nuvoletta a quella di James Potter.
-Felpato... ancora cinque minuti...- Borbottò James assonnato, mentre dormiva su un letto di nubi accanto alla moglie Lily.
-Ramoso! E' questione di vita o di morte!- Replicò irritato Sirius.
-Sì... anche quando non trovavi l'interruttore lo era, non accorgendoti che nel cielo non possono esserci...- Ribatté infastidito James, rimanendo testardamente ad occhi chiusi.
-E se ti dicessi che Mocciosus è in Paradiso, e potrà sempre vedere Lily?- Sussurrò malizioso Sirius al suo orecchio.
-COSA!?- Sbraitò James alzandosi immediatamente a sedere.
-Sapevo avrebbe funzionato.- Disse fra sé l'altro.
-Dov'è Mocciosus? Felpato, non c'è!-
-Infatti, è successo di peggio: guarda un po' qua!- Rispose Sirius, indicando con gesto teatrale la Gazzetta dell'Anima del Profeta.
James lesse con attenzione (be', moderata attenzione) l'articolo in prima pagina, che si intitolava secco:

DRACO MALFOY: IL PIU' FAMOSO SEX-SIMBOL E CAPITANO DI QUIDDITCH DI HOGWARTS!

James aveva la bocca spalancata come una O, quindi non poté aggiungere molto.
-Capisci!?-
-Ma è terribile! Come si permettono? Io sono bravo a giocare a Quidditch, non quel...-
-Jamie, niente parolacce in camera da letto.- Lo ammonì bonaria Lily con voce soffocata dal cuscino.
-...Quel ragazzino con la faccia di topo!-
-E poi, Dio Del Sesso! Lui! Ed io? Dove sono le mie meravigliose doti...-
-La regola vale anche per te, Sirius.- Specificò Lily.
-...Seduttive?-
-Non ne ho idea, ma... ma... non possiamo lasciarci sopraffare così! Io ero il maggior utilizzatore del Levicorpus, a scuola!-
-L'annoiarmi è un mio carattere distintivo!-
-I capelli arruffati il figlio di Lucius Malfoy? Ma se sembra abbia avuto una leccata di vacca? E... e... la mano nei capelli...-
-Per non parlare dell'idea delle due ragazze che mi aspettavano nel Dormitorio ogni sera... Pretendo i diritti d'autore!-
-Solo quelli!? Io non voglio essere copiato e basta! Da un Serpeverde Malfoy, poi...-
Lily, intanto, aveva preso il giornale e lo scrutava con uno strano cipiglio. Ma Sirius Black e James Potter avevano ben altro a cui pensare.
-Come possiamo fargliela pagare?- Domandò James grattandosi la nuca.
-Mmm, deve essere qualcosa di eclatante...-
-E se chiamassimo Asfe e le dicessimo di ucciderlo?- Suggerì James con ghigno malvagio, a cui subito rispose Sirius.
-Lei lo farebbe, ma dobbiamo essere noi a vendicarci! Per il nostro stesso onore!-
-Ragazzi?- Esclamò Lily, aggrottando la fronte.
-Sì, Lily?- Le concesse pratico James, già pieno di nuove idee per eliminare Draco Malfoy.
-Vi rendete conto che Harry è stato maltrattato e umiliato di fronte a tutti?- Sibilò indignata Lily, non tanto per la cosa in sé quanto per il non riguardo di James e Sirius.
-Lily! Ci hai interrotto solo per questo?- La sgridò James con sguardo severo.
-Infatti! Abbiamo cose più importanti a cui pensare!- Ribadì Sirius annuendo.
Lily era troppo sbalordita per ribattere ai due e si limitò a marciare a grandi passi verso Albus Silente, che forse le avrebbe dato una soluzione (anche se Lily sperava fosse meno enigmatica della ricerca degli Horcrux, ma dubitava che l'ex-Preside le avrebbe concesso uno sconto così generoso).
-Ho trovato!- Gridò James d'improvviso.
-Spara, Ramoso!-
-Felpato, e se lo costringessimo ad andare con...?- Chiese retorico James, un'espressione crudele dipinta sul volto.
Sirius mostrò il suo muto accordo esibendo la stessa faccia.
-La Granger?-
James annuì.
-Ripetute volte...- Puntualizzò Sirius.
-E' chiaro...-

E fu così che, per nostra disgrazia e loro allegria, nacquero le Dramione.

FINE
   
 
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