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Autore: Bethan Flynn    09/12/2010    2 recensioni
La storia riguarda Bethan, un'esorcista che tutti hanno sentito nominare, ma che nessuno, oltre Miranda, ha mai visto. Il suo è un potere forte e terribile al tempo stesso, pronto ad esplodere in ogni momento e temuto dallo stesso Ordine, che tuttavia non si fa scrupoli ad utilizzarlo quando le cose si mettono male... Incontrando il ben noto gruppo di esorcisti e in particolare uno di loro, per la prima volta proverà il desiderio di evadere dalla prigione che lei stessa si è creata, e si vedrà costretta a prendere una decisione drastica.
Pairing Kanda x Nuovo Personaggio, molto possibili spoiler, soprattutto riguardo alla storia di Kanda.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Yu Kanda
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
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Sentì un rumore sgradevole, come di unghie che grattano contro una superficie liscia, una lavagna o uno specchio.
Lo stridio rimbombava assordante, perciò intuì di doversi trovare in un grande spazio chiuso, probabilmente semivuoto, fatta eccezione per la fonte di quel grattare allucinante. Aprì lentamente gli occhi: non ci vedeva bene, era come se vi fosse un velo di nebbia steso sopra ogni cosa. La seconda cosa di cui si rese conto, dopo il rumore, fu di essere letteralmente appeso ad un muro, a svariati metri di altezza. Sentiva il freddo del metallo premergli contro i polsi e le caviglie che bruciavano dolorosamente.
“Dove diavolo sono finito?” pensò. Cercò di ricordare come fosse arrivato lì, ma gli risposero solo vuoto e un forte mal di testa.
-Oh, il mio esorcista dagli occhi blu si è svegliato!- il grattare cessò e una voce da bambina lo sostituì immediatamente. La riconobbe, e pregò di trovarsi in un incubo.
Road Kamelot. Maledizione, come aveva fatto a incastrarlo?
-Che ci facco qui?- ringhiò, strattonando le braccia e ottenendo come risultato solo un male cane. Gli rispose una risata –ma come? Non ti ricordi più di me, Yu?- l’immagine della Noah si trasfigurò lentamente, e i pezzi cominciarono faticosamente ad andare a posto.
Il volto di Alma gli sorrise, un volto di donna, radioso, al quale si contrappose un bagliore verde: gli occhi di Bethan. Un ricordo doloroso gli attraversò la mente, ma tutto continuava ad essere sfumato e indistinto. Si ricordò di essere stato mandato in missione con lei, ma cos’era successo dopo?
-Vedo che stenti ancora, Yu- sussurrò la donna melliflua, con un ghigno orribile a deformare il volto –cercherò di darti una mano- gli sfiorò la fronte con un dito, e tutto gli tornò alla memoria, come il peggiore degli incubi.

Vide se stesso abbracciare l’immagine di Alma.
Vide Bethan uccidere Alpha, per la terza volta.
-Io non ti amo, Alpha. Non più- udì le sue parole.
La vide avvicinarsi a loro, per uccidere l’illusione che lo stava imprgionando.
Poi i suoi occhi verdi si spalancarono, sgomenti, spaventati. La spada di cristallo scomparve, e lei cadde a sedere reggendosi un fianco.
Mugen la trapassava da parte a parte, ma la cosa peggiore era che dalla parte dell’elsa c’era lui.
-Yu…- udì il suo sussurro.
-Ti prego, non portarlo via…-

-Sei stata tu…- sussurrò. Ma non riuscì ad imprimere in quella frase nessuna sfumatura di rabbia.
L’aveva prima tradita, e poi ferita.
Con che diritto rimproverava a Road di averlo fregato? Bethan non c’era cascata, Bethan aveva ucciso la proiezione di Alpha.
E lui aveva rischiato di ucciderla.
Forse l’aveva fatto davvero.
Chinò la testa senza una parola, e sentì le dita gelide della Noah insinuarglisi sotto il mento.
-Oh, povero Yu… Sei triste- cantilenò. Poi, di fianco a lui, lo stridore riprese. Alzò gli occhi di scatto –smettila!- gridò, ma si accorse con orrore che l’oggetto che produceva quel rumore terribile era Mugen, rossa di sangue.
-Di chi è quel sangue?- chiese atterrito, temendo di sapere già la risposta. Road alzò un sopracciglio, continuando imperterrita il suo gioco –dovresti saperlo, Yu. Pure tu l’hai visto- rispose candida.
L’urlo superò persino lo stridio del metallo contro la pietra fredda.

---

-Eccoci, ragazzi! Scusate il ritardo!- Miranda e Bethan entrarono nella stanza di Linalee, trafelate. Ad aspettarle, la cinese, Allen, Marie e Lavi.
Bethan si bloccò, fissando il rosso con sospetto –che ci fa lui qui?- chiese. Miranda sorrise –Bethan, in due settimane ne sono successe di cose, e tutte insieme. Ti spiegheremo non appena tutto questo sarà finito- disse –fidati. E se non vuoi fidarti di loro, allora fidati di me- aggiunse, guardandola dritta negli occhi. Lei annuì. Non era il momento di mettersi a fare la schizzinosa –d’accordo. Qual è il piano?-
-Recuperiamo Kanda, che altro?- disse Linalee decisa –qualcuno sa dove potrebbe essere?-
-Si- sussurrò Bethan. Tutti la fissarono, alzò gli occhi –è troppo pericoloso, quel posto. Non potete venire con me- iniziò, ma un fiume di proteste la interruppe.
-Non se ne parla! L’idea è stata nostra!- Lavi e Allen misero il broncio.
-Allen è stato profetizzato come il distruttore! Come possiamo pensare di farcela senza di lui?!- Linalee sfoderò la tattica della logica-a-ogni-costo.
-Fatti aiutare, Bethan. Non sei più sola- Miranda la guardava con affetto.
Deglutì. Adesso capiva cosa intendeva Yu quando le parlava di quel nodo che non andava né su né giù.
Già, Yu. Doveva salvarlo, dovevano salvarlo. Non c’era un attimo da perdere. Annuì.
-So dov’è. Posso condurvi io. Ma non lo farò, se voi due- disse rivolta a Marie e Miranda –non mi giurate di non muovervi di qui- aprirono entrambi le bocche per protestare, ma Bethan alzò una mano –state per sposarvi, e siete a un passo dall’avere la felicità che tutti sognamo. Non permetterò che l’Ordine e il Conte ve la portino via- era irremovibile –sono disposta a rinunciare a tutto, pur di impedirlo- concluse.
Dopo istanti di silenzio, Marie fece un cenno d’assenso col capo –ti ringrazio, Bethan. A dire il vero, ci sarebbero stati più motivi per cui non avrei voluto che Miranda venisse con voi- disse. Miranda arrossì –Marie!- esclamò. Lui la guardò sorridendo –avanti. Potrebbe non esserci più l’occasione di dirglielo- la ragazza abbassò gli occhi, e Bethan vide che si stava controllando per non piangere. Le si avvicinò –Mir?- sussurrò. Incrociò i suoi occhi scuri.
-Aspetto un bambino, Beth- rispose lei in un soffio.
Bethan sorrise, abbracciandola. Tutti sorrisero, ma nessuno parlò. Non c’erano parole sufficienti per esprimere le loro emozioni.

Sarebbero partiti quella sera, non appena tutti fossero andati a dormire. Bethan avrebbe voluto partire subito, ma Linalee le aveva fatto notare con somma intelligenza che se li avessero scoperti probabilmente avrebbero finito ancor prima di iniziare.
-Molto probabilmente è stata Road a manipolare Yu- aveva detto Bethan –ho in mente un modo per sconfiggerla, ma è molto rischioso. Dovrete riuscire a distrarre tutti gli attacchi da me, o non avrà effetto- dopo che lo ebbe spiegato nei dettagli, tutti avevano assentito, seppur in buona parte scettici e terrorizzati.
Era l’unico piano possibile, del resto.

---

Sdraiata sul letto, contemplava ora il soffitto, ora la grossa cicatrice che le spiccava sul fianco destro. Neppure la sua cura aveva funzionato: contro l’innocence c’era ben poco da fare. Poteva sparire il danno, ma rimanevano i segni.
Un lieve bussare la riscosse.
-Avanti- non chiese neppure chi fosse. In quel momento, non le importava.
Lavi rimase impalato sulla porta –posso entrare?- chiese piano. Lei gli fece un cenno col braccio, senza voltarsi.
Che ci faceva lì?
Il ragazzo si sedette sul letto di fianco a lei e prese un profondo respiro.
-Non sono più l’erede di Bookman- Bethan lo guardò spalancando gli occhi.
-Non fraintendere, non è a causa tua. O meglio, lo è, ma la situazione è un po’ più complicata- la ragazza attese che si spiegasse. Lavi sospirò –come sai, Bookman deve eliminare dalla sua anima ogni sentimento autentico, buono o cattivo che sia- Bethan annuì. Fin lì ci poteva arrivare anche da sola.
-Se Bookman, o il prescelto per diventare suo allievo, perde il controllo e si fa dominare da un sentimento, impazzisce- proseguì –è questo che è successo quella volta- entrambi tornarono col pensiero alla furia del timbro di fuoco. Bethan poteva ancora sentirne le fiamme addosso.
-Una volta che i sentimenti si impadroniscono di un Bookman, non c’è più niente che possa fare per eliminarli. Li si può chiudere fuori una volta sola- concluse –perciò il vecchio mi ha cacciato, e io sono stato ben felice di andarmene- disse. Bethan rimase per qualche istante zitta.
-Mi dispiace, Lavi. Non volevo che succedesse- disse infine. Era andata molto vicino ad odiarlo per ciò che aveva fatto, ma dopo quella spiegazione capiva perfettamente che anche lui non era che una vittima delle assurde regole di quel mondo.
-Non hai nessuna colpa, Bethan. Un merito, semmai- sorrise il rosso, passandosi una mano fra i capelli –da quando sono entrato nell’Ordine, ho iniziato ad odiare il mio ruolo. Sentivo che non mi era possibile lottare di fianco a voi, vivere assieme a voi, soffrire con voi e arginare tutto come se fossero cose di poca importanza. Non riesco a considerare le persone come semplice inchiostro su dei fogli- fu allora che Bethan fece una cosa che stupì entrambi, ma molto più se stessa.
Si alzò a sedere e abbracciò Lavi, appoggiandogli la testa sulla spalla –Lavi, dobbiamo salvarlo. Ti prego, aiutami. E’ troppo tardi anche per me, non posso più vivere così- sussurrò, ricacciando indietro le lacrime. Lavi rimase immobile per un attimo, poi le accarezzò affettuosamente la testa –lo troveremo, Bethan, te lo prometto. E lo riporteremo indietro vivo, costi quel che costi- si sciolse dal suo abbraccio, dirigendosi verso la porta –grazie- mormorò lei prima che uscisse.
-Grazie a te-.

---

-Sarà una missione dura- Allen prese il discorso molto alla lontana. Non aveva idea da dove cominciare.
-Già- fu la breve risposta. Linalee fissava il sole calare oltre le colline, i raggi arancioni che le illuminavano il volto.
Era bellissima, pensò.
-Forse sarà l’ultima per tutti noi- fece fatica a sentire il sussurro soffocato della ragazza. Vide i suoi occhi scuri diventare umidi.
Buffo, quando Linalee era con lui finiva sempre per piangere. Possibile che fosse un tale impiastro?
-Lina?- lei si girò a guardarlo, e il cuore gli fece una capriola.
-Non sarà l’ultima. Non lo permetterò, te lo prometto- sorrise, cercando di sembrare sicuro, e in parte lo era.
Non avrebbe permesso che quella fosse l’ultima missione per tutti loro.
Forse lo sarebbe stata per lui, però.
Era inutile illudersi su quale sarebbe stato il suo avversario. Sentì un brivido corrergli lungo la schiena al pensiero: non ce l’avrebbe mai fatta. Ci aveva pensato spesso, ma come a qualcosa di remoto e lontano, o che si sarebbe presentato all'improvviso, mentre era già coinvolto in battaglia, quando non avrebbe avuto il tempo di rimuginarci sopra.
-Non devi promettermi questo- il tono di Linalee era duro. Allen la guardò sorpreso.
-Devi promettermi che questa non sarà l’ultima missione per te!- con sommo spavento la vide scoppiare a piangere.
-Linalee, ti prego, non…- ma la ragazza gli si buttò addosso, stringendogli le braccia attorno alla schiena e singhiozzando ancora più forte.
-Non voglio che sia l’ultima! Non voglio!- gridò. Allen le accarezzò i capelli.
Nemmeno lui lo voleva, ma cosa poteva dirle?
-Non posso prometterti cose che non so nemmeno io se potrò mantenere- mormorò.
-Smettila di fare il gentiluomo!- strillò lei –dimmi quello che pensi veramente!- l’albino si sentì chiudere la gola.
-Anch’io… anch’io ho paura, Linalee. E non voglio che questa missione sia l’ultima- sussurrò –ma posso mettere tutto da parte, se è per difendere te e gli altri-
-Non farlo, Allen, ti prego- mormorò Linalee –non combattere contro il Conte da solo-.
-Devo essere io. Lo sai, Linalee- rispose atono –tutti l’abbiamo sempre saputo-.
-Allora concentrati solo su di lui. Uccidilo, ma non pensare a difendere noi. Sei tu a doverti difendere- lo fissò dritto negli occhi, e Allen sentì di non poter rimandare oltre ciò che aveva da dire.
-Io ti difenderò sempre, Linalee- disse serio –neppure il Conte potrebbe impedirmelo- la ragazza rimase immobile a guardarlo, mentre una lacrima silenziosa le scendeva lungo la guancia.
Allen l’asciugò con un dito e avvicinò il volto al suo.
Le loro labbra si incontrarono, silenziose.
Il sole calò del tutto, la notte stese il suo manto, ma l’imbrunire cotinuava ad essere loro.

---

Allen saltò a cavalcioni dell’innocence di Lavi, Linalee sfoderò i dark boots e Bethan evocò le ali. Saltarono sul davanzale –Mir- disse Bethan, prima di spiccare il volo –sei stata, sei e sempre sarai la mia famiglia. Grazie per tutto quello che hai fatto per me- disse. Sentì gli occhi riempirsi di lacrime mentre l’aria fredda le sferzava il volto. Volò velocemente dietro agli altri.
-Bethan!- le gridò Linalee –tu cerca Kanda. Ai Noah e al Conte ci penseremo noi, capito? Tu devi trovarlo!- Bethan annuì, tesa.
“Sto arrivando, Yu”.


Note dell'Autrice:

Allora, per farmi perdonare per la lunga assenza vi ho messo un capitolo con anticipo stratosferico... contenti? L'ultimo capitolo meditativo prima dell'azione finale! Mi sono davvero emozionata a scriverlo, anche perchè così ho dato un senso alle vicende personali degli altri personaggi coinvolti.
Ah, sento di dover dire una cosa: non sono riuscita ad inserire Crowley quasi da nessuna parte nella storia, non perchè non mi piaccia come personaggio, ma perchè proprio non avrei saputo dove metterlo. E' un'incongruenza piuttosto grossa, ma non ho mai avuto un gran feeling col nostro vampiro, se ci sono suoi fan che seguono questa storia vi prego di scusarmi T__T
Mi sta prendendo una malinconia stratosferica, se penso che fra poco questa storia finirà... mi sono immedesimata davvero tantissimo in tutti i personaggi, ho pure smesso di odiare Linalee... vabbè, i sentimentalismi li lascerò all'ultimo capitolo ç___ç

Rispondiamo ai commenti:

Hellie, cara! Visto che il tuo adorato Lavi ha avuto una buona ragione per dar di matto? Di' la verità, sono brava ad arrampicarmi sugli specchi, eh? XD XD Il fatto che la storia stia per finire rende tristissima anche me ç___ç però manca ancora un pochino, non disperare! Adesso Bethan parte alla riscossa! :D

Grazie a Sherly per i complimenti ^^ non so cosa rispondere alle tue recensioni perchè sono corte, comunque lo sai che apprezzo il pensiero ^^ mi fa un piacere immenso che la mia fanfiction ti abbia appassionata fino a questo punto *_______*

Una new entryyyyyyyyy! Loveless, ciao!!! Iniziavo a pensare che nessuno avrebbe più commentato T____T
Per la maggiore umanità di Kanda, l'ho fatto apposta a renderlo così, anch'io mi ero stancata di vederlo sempre rigido come uno stoccafisso!!!
Grazie mille per i complimenti, questi non saranno capitoli particolarmente allegri, ti avviso! Però nel prossimo avremo anche un po' d'azione, finalmente XD

Kano_chan, ce l'hai fatta a commentare ^_____^ sono felice :D
No, dai, povero Lavi, non è stata del tutto colpa sua... alla fine ho cercato di salvare quasi tutti i personaggi, se conti che ho rivalutato anche Linalee... mi dispiaceva lasciare qualcuno con una conclusione infelice! Adesso è stato finalmente svelato anche il mistero del "dove cavolo è finito Kanda?", però le cose come vedi sono tutt'altro che semplici!

Grazie ancora a tutti x i complimenti! ^^ ^^ ^^
Baci <3

Bethan (che ci ha messo tre ore per postare questo capitolo perchè sta svolazzando leggiadra per tutta la camera... scusate, ma a Sherly glielo dovevo XD)
   
 
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