Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Romen Evans    02/12/2005    15 recensioni
Una massa di ricci capelli rossi faceva capolino dietro una montagna di libri nel tavolino più remoto della biblioteca: Ginevra Weasley si stava scervellando su un libro di latino. Già, proprio latino…
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Una massa di ricci capelli rossi faceva capolino dietro una montagna di libri nel tavolino più remoto della biblioteca: Ginevr

Ego Te Amo

 

 

Una massa di ricci capelli rossi faceva capolino dietro una montagna di libri nel tavolino più remoto della biblioteca: Ginevra Weasley si stava scervellando su un libro di latino. Già, proprio latino…

uffaaaaaaaaaaaaaaaaa!” esclamò la ragazza sbuffando e guadagnandosi uno sguardo di rimprovero da Madama Pince, insieme a lei unico essere vivente presente nella stanza. Il suo sguardo si perse guardando uno dei tanti volumi che le si ponevano davanti e Ginny rivide la scena che l’aveva portata a tutto quello.

 

Lezione di trasfigurazione. La professoressa stava cercando di insegnare alla classe gli incantesimi evanescenti. Lei guardò la lumaca che doveva far sparire e esclamò “evanesco”. Il problema di fondo fu che la pronuncia era completamente sbagliata e, invece di far sparire l’animale, ne fece comparire talmente tanti da riempire totalmente l’aula. Ovviamente tutta la classe aveva iniziato a ridere e, appena suonò la fine della lezione Ginny si ritrovò a parlare con la professoressa. Non era proprio una conversazione piacevole. Anche perché la McGranitt le aveva appena ordinato di studiare il latino. “la maggior parte degli incantesimi sono parole latine. Signorina Weasley, non può continuare a fare tutto il contrario di ciò che le si chiede solo perché non sa pronunciare le parole! Ragion per cui, entro la prossima settimana deve aver imparato almeno le basi fondamentali di questa antica lingua, siamo intesi?”

 

Ginny si ritrovò a fissare “Latino per principianti” in trance. A giudicare dal colore del cielo erano passate almeno due ore da quando aveva preso la sua “pausa-ricordo” e ne erano almeno due e mezza da quando si era chiusa in biblioteca senza alcuna compagnia a parte la pila di libri che la nascondeva a chiunque avesse varcato la soglia della stanza. O almeno così sperava.

Per la settima volta stava ripetendo la coniugazione del verbo “amo” con voce atona quando da dietro il suo “nascondiglio” vide una massa di liscissimi capelli biondi che incorniciavano un volto di una carnagione talmente pallida che, pensava, neanche con un'esposizione al sole costante per tutto il resto della sua vita si sarebbe potuta scurire. Il suo incubo peggiore, che poi, a ben intendere, non era proprio un incubo. Lo sognava tutte le notti, si, ma non le dispiaceva affatto…

Immediatamente smise di ripetere. Anzi, immediatamente smise di compiere una qualsiasi delle sue funzioni vitali. Sembrava che nulla stesse funzionando nel suo corpo, il cervello mandava stimoli ma non c’erano risposte. I suoi polmoni erano completamente fermi e tutti i suoi muscoli erano tesi nello sforzo di non farsi sentire. Ma, si sa, quando non si vuole che succeda qualcosa quella, regolarmente, succede.

Sentì quella solita voce strascicata che ormai conosceva così bene per averla ascoltata tante e tante volte nei suoi pensieri. Ma non stava dicendo ciò che lei aveva sempre immaginato in quei pensieri…

“ehi Weasley! Cosa ci fai qui tutta sola soletta?? Potty, il tontolone e la mezzosangue zannuta ti hanno lasciata a badare a te stessa?”

e tu cosa ci fai qui Malfoy, tuo padre non è abbastanza influente da permetterti di raggiungere il massimo senza toccare libri?” rispose lei con finta disinvoltura.

“ah ah. Bella battuta lenticchietta… davvero molto bella. Peccato che non mi tocchino affatto le tue parole.

infatti non avevo intenzione di toccarti furetto” disse con noncuranza ma, in realtà, il suo cervello stava dicendo “altro che toccarlo, Ginny! Saltagli addosso”. Fortunatamente un qualcosa che ancora funzionava in lei non le permise di compiere quel gesto sconsiderato e la portò a continuare a parlare come al solito.

“accidenti, tagliente la ragazza!” commentò lui passandosi la lingua sulle labbra.

santo cielo, non fare così, stai mandando a quel paese tutti i miei propositi di restarmene qui seduta tranquilla tranquilla a studiare questa benedettissima, anzi, maledettissima coniugazione latina! Smettila di muovere quelle labbraaaaaaaaaaaaa! Non muoverti Gin, non muoverti. Lo rimpiangeresti per tutto il resto della tua vita. Non farlo!!”

I mille pensieri che le si affollavano in testa portarono il ragazzo a pensare che lei fosse talmente immersa nello studio da neanche accorgersi delle sue parole e, lo portarono anche, a dare un’occhiata al quaderno sul quale lei aveva scritto, almeno una decina di volte, le sei persone dell’indicativo presente del verbo “amo, -as, -avi, -atum, -are”. Mentre portarono lei a non accorgersi degli atteggiamenti di lui.

ohhhhhhhhhhhh! La nostra bimba studia latino!!” sibilò Malfoy in tono falsamente giocoso, e le strappò il quaderno di mano. Ginny avrebbe tanto voluto prenderlo a sberle. Ehm. No. Direi che i suoi pensieri andavano in altre direzioni quali la camicia leggermente sbottonata del ragazzo…

vedendola così poco combattiva il biondino prese a stuzzicarla ancora di più. Voleva una sua risposta!! Altrimenti che divertimento c’era??

“ehi, ho detto: la nostra BIMBA studia latino!!”

ancora nulla. I suoi pettorali erano decisamente più interessanti delle sue parole.

Weasley!! Che diamine! Cosa c’è di tanto interessante da non farti neanche rispondere ai miei insulti??”. Malfoy si stava innervosendo… “bene, è ancora più affascinante se si innervosisce… ehi, un momento!! Ma mi sta parlando!! E mi sta anche prendendo in giro… ma si sta innervosendo… altro che studiare latino… qui sto studiando qualcosa di molto più interessante! Però… forse è meglio se gli rispondo… già…”

“ehm, dicevi Malfoy??” la sua voce vibrava.

ma dico Weasley!! Da quando non mi rispondi più??”

“ da quando studio latino, Malfoy. Non vedi che sono molto impegnata?”

la faccia del biondo stava iniziando a cambiare tonalità… ma mantenne comunque la sua solita voce fredda e pacata.

ahhhhh, allora studi latino…”

“si, sono due volte che te lo dico..

“e allora vediamo: cosa significa questo??” Le chiese lui con voce sprezzante, indicando la voce “amo” che compariva sua quaderno di lei.

“io amo” rispose lei con sufficienza.

ohhhhhhhhh tu ami Ginevra Weasley?”

“Malfoy, ma cosa ti impicci?? E poi ho semplicemente tradotto. Ora ti spiacerebbe così tanto lasciarmi ai miei studi??”

ma come siamo permalosette, eh?” le disse il biondo dirigendosi verso la porta della biblioteca.

“ah, un’ultima cosa Weasley.”. Ginny alzò lo sguardo dal libro posandolo di nuovo su quel fantastico volto e su quei fantastici pettorali. “si Malfoy?” rispose pacata.

“come si dice ‘ti amo’?”

“si dice ‘ego te amo’, posso tornare a studiare ora??”

si Weasley, ma prima vorrei dirti un’altra cosa”

“ancora?? Ma non doveva essere l’ultima l’altra??”

“si, beh…”

“beh un corno!! Devo studiare, vuoi smetterla di rompere l’anima? Vuoi capirlo o no che non ho nessuna intenzione di ascoltarti?? Eh? HAI ROTTO MALFOY!”

Ginny si era resa conto che quello di urlargli addosso era l’unico modo per placare i suioi istinti animaleschi che le dicevano incessantemente di saltargli addosso…

ma…”

“ho detto basta!!! La biblioteca è fatta per studiare, non per divertirsi a rompere ai poveracci che devono farlo!!!”

Madama Pince, sentendo tutto quel chiasso, si precipitò dove i due stavano litigando, o per meglio dire, dove Ginny stava urlando come una matta. Indignata da come i due stessero profanando la sua biblioteca, li cacciò fuori in malo modo.

Ginny, intanto continuava a strillare contro Malfoy nel corridoio.

“ecco, hai visto?? Tutta colpa tua! E io come studio ora?? Stupido!!” e continuò così per buoni dieci minuti fino a quando lui, stanco e del tutto innervosito, strillò.

“diamine Weasley! Chiudi quella bocca un attimo!”

La ragazza restò quasi sconvolta dalla completa perdita di calma da parte del re della freddezza e, per un attimo, ammutolì.

“finalmente!!” esclamò il biondo. Lei, però ripresasi dallo shock, ricominciò subito con la sua invettiva.

ormai il ragazzo ci aveva rinunciato. Era davvero difficile parlare in modo tranquillo con quella ragazza. “ego te amo, Weasley” disse piano.

“… e sei un essere spregevole e… scusa come hai detto?” chiese lei con gli occhi sbarrati.

“ho detto, sturati le orecchie Weasley, EGO TE AMO!” ripetè lui, stavolta con voce forte e chiara.

Ginny si impietrì completamente. “Saltagli addosso. Saltagli addosso!” Stavolta non se lo fece ripetere: gettò le braccia al collo del serpeverde, baciandolo.

Non appena il bacio terminò Ginny lo guardò sconvolta ma felice.

“ego te amo, Malfoy”.

 

 

Ecco l’ennesimo parto del mio cervello malato… non mi uccidete!!! XD il latino mi ha dato alla testa… comunque… sapete già cosa sto per chiedervi a voi che siete riusciti ad arrivare fino in fondo senza cambiare pagina disgustati, vero??

Commentate, commentate, commentate!!!

Grazie ^_^ baci

Romen

  
Leggi le 15 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Romen Evans