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Autore: somochu    10/12/2010    7 recensioni
Non si sentiva in colpa.
Per niente.
Infondo l'aveva provocata per tutto il giorno, indi per cui lei non aveva niente di cui preoccuparsi.
Aveva solo detto quello che pensava veramente. Quello che voleva dirgli da tempo.
Forse.

Storia classificatasi seconda al "Vicarious Living: Lily&Scorpius Contest" indetto da LyndaWeasley, RobertaBibi e sunflower sul forum di EFP.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lily Luna Potter, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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-Nick autore: Somochu, somochu
-Titolo: Wanted
-Personaggi:
Lilian Luna Potter, Scorpius Malfoy
-Frase scelta:
«Bè, fantastico. Perfetto, oserei dire. Davvero magnifico, anzi, meraviglioso.»
-Genere:
Romantico.
-Rating:
Verde
-Avvertimenti:
One–shot.
-Introduzione:
Io, Lilian Luna Potter, sono diventata una criminale alla sola età di ventiquattro anni.
-NdA (Note dell’Autore): E’ ambientata in un ipotetico futuro dopo la scuola. I personaggi sono grandi e vaccinati e… boh, non ho nient’altro da dire xD

 






Wanted








Io, Lilian Luna Potter, sono diventata una criminale alla sola età  di ventiquattro anni.









Un piatto volò dritto contro la parete, schivato di pochissimo da una testa platinata.
«Se davvero vuoi rimanere qui, dovrai farti bastare le cose che cucino io, chiaro?» gridò Lily, fulminando il ragazzo che aveva di fronte.
Quel ragazzo non era altri che Scorpius Hyperion Malfoy in carne ed ossa.
Serpeverde e stronzo della peggior specie. Un indomabile figlio di papà, viziato e capriccioso.
Un cretino, un bastardo.
Un fottuto fuggitivo.
Su quest'ultimo punto, poi, aveva molte cose da dire.
Si era presentato davanti alla porta di casa sua in un triste mercoledì sera, con tanto di abiti stracciati e con il volto completamente stravolto.
E lei, come un'idiota, l'aveva ospitato nella sua casa, ignorando anche il fatto di diventare sua complice.
Detta così, poi, la situazione era ancora più precaria.
Insomma, d'accordo che aveva sempre avuto un debole per lui -già dai tempi della scuola-, ma addirittura arrivare a dargli aiuto... veramente una cazzata.
Oddio.
Era diventata davvero una criminale.
«Non credo proprio sai?» rispose lui in tono autoritario. «Pretendo qualcosa di commestibile, e lo pretendo ora!»
«Pretendi?» la voce le uscì leggermente isterica. «PRETENDI?»
«Esattamente.»
Incredibile!
O meglio, l'incredibile era che solo dieci minuti prima ci stavano dando dentro come conigli sopra a quello stesso tavolo, mentre poco dopo si urlavano contro.
Il fatto era che nessuno la innervosiva come quel dannato Serpeverde borioso. Le veniva voglia di mettergli le mani addosso. In tutti i sensi, in effetti.
«Crepa!» gli urlò, presa da uno strano tic all'occhio.
Dannazione, adesso era lei che faceva la figura dell'isterica.
Bene.
Perfetto.
«Preferisco questo che mangiare uno dei tuoi "manicaretti", grazie.»
«Che razza d’ingrato!»
«E tu sei un incapace.»
Lo avrebbe ammazzato. Lo avrebbe ammazzato.
«Non permetterti di dirlo di nuovo.»
«Incapace!»
Lily chiuse per un attimo gli occhi, cercando di ritrovare la calma.
Aveva voluto la bicicletta?
Bene, adesso avrebbe dovuto pedalare.
«Cucinatele da solo, allora.»
«Bene.»
«Bene.»
«B. E. N. E.»
Lily sbatté la porta della sua camera, creando un tonfo per tutta la casa, poi la riaprì improvvisamente.
«BENE.»
Scorpius si rivoltò nella sua direzione, esasperato.
«Possibile che debba averla sempre vinta tu, eh, nanetta?»
«Si» rispose Lily guardandolo fieramente negli occhi. «Dal momento che faccio sempre tutto io, e, soprattutto, visto che ti ospito qui nonostante i tuoi precedenti.»
«Io. Sono. Innocente.» le disse in un sibilo.
«Sì, come no» rispose lei, scettica. «Comunque sia, mi sei d'impiccio qui, sappilo. Dovresti andare ad Azkaban, l'unico posto in cui meriti davvero di vivere.»
Scorpius rimase un attimo in silenzio, fissandola, poi si avviò verso il bagno, senza dire una parola.
«Malfoy aspett-»
Troppo tardi.
La porta era stata sbattuta.









Non si sentiva in colpa.
Per niente.
Infondo l'aveva provocata per tutto il giorno, indi per cui lei non aveva niente di cui preoccuparsi.
Aveva solo detto quello che pensava veramente. Quello che voleva dirgli da tempo.
Forse.
«Tu guarda se devo dannarmi l'anima per quell'idiota!» borbottò, tra i denti.
Arrivò in cucina di soppiatto, cercando di non farsi vedere da lui: cosa parecchio facile visto e considerato che era chiuso nella stanza degli ospiti da circa quattro ore.
Aprì lo sportello della credenza, infilandoci la testa dentro -come al suo solito- per cercare qualche provvista per compensare il pranzo mancato.
Sobbalzò, dando quasi una testata al legno, preda di un'illuminazione improvvisa.
Era il compleanno di Scorpius quel giorno.
Come accidenti aveva fatto a non ricordarsene?
Si lasciò cadere su una sedia, indecisa e combattuta sul da farsi.
«Cos'è, stai finalmente imparando a pensare?»
Sobbalzò nuovamente al suono di una voce fredda e strascicata dietro di lei.
«Mi hai spaventata, cretino.»
Lui la guardò sprezzante, per poi girarsi come se niente fosse verso la credenza.
Ok.
Era arrabbiato.
Molto arrabbiato.
«Malfoy» provò, cautamente. «Cerchi cibo?»
Nessuna risposta.
«Scorpius...»
Ancora nessuna risposta.
Lily si alzò dalla sedia talmente velocemente da farla cadere all'indietro, e gli prese un braccio per farlo voltare verso di lei.
D'accordo, era arrabbiato con lei, ma avrebbe dovuto ascoltarla, maledizione.
«Aspettami qui» gli disse assottigliando lo sguardo. «Non. Azzardarti. A. Muoverti.»
Corse in camera, si avvicinò a letto e, in ginocchio, prese un pacchetto azzurrino piuttosto pesante che si trovava sotto il letto.
Poi tornò in cucina, bestemmiando subito dopo per non aver trovato lì il ragazzo, e spalancò la porta della stanza degli ospiti creando un gran tonfo.
«Ti avevo chiesto di rimanere lì.» sibilò, infuriata.
«E io non l'ho fatto» rispose lui, guardandola con aria di sfida. «Problemi?»
Lily respirò forte, cercando -per la seconda volta in quel giorno- di riprendere il controllo di se stessa.
«Tieni» disse, invece, tirandogli il pacco regalo e sperando che lo prendesse in testa. «E' per te.»
Scorpius guardò sorpreso il pacchetto tra le sue mani.
«Buon compleanno...» borbottò, leggermente arrossita.
Scorpius tirò forte il fiocchetto -strappando persino la carta del regalo- per vedere urgentemente il contenuto.
Era un piccolo serpente di peluche, verde e argento, che con un tocco di bacchetta si arrotolava intorno alle spalle del suo proprietario.
«Lo so che non è niente di che, soprattutto per qualcuno abituato a ricevere una casa come regalo, anzi... probabilmente un castello -che poi mi chiedo come abbiano fatto a viziarti tanto, Dio, ce ne vuole- comunque sia, appena l'ho visto in vetrina ho pensato che per te fosse perfetto e-»
«Grazie.»
Lily bloccò il suo monologo, voltandosi a guardarlo con gli occhi sgranati.
«Come hai detto?»
Lui si alzò dal letto e le si avvicinò, lentamente, per poi accostare la sua bocca poco sotto il lobo dell'orecchio.
«Ti ringrazio per il regalo, per l'ospitalità, per tutto» disse, portando le labbra a lasciare un bacio leggero sulla guancia. «Ti auguro di essere felice, Lily.»
Lei allargò le pupille, stupita, e si voltò per guardarlo negli occhi.
«Che cosa stai dicendo?»
No.
Aveva sicuramente frainteso.
Non...
«Vado dagli Auror. Definitivamente stavolta» disse, senza abbassare lo sguardo. «Così sarai libera di tornare alla tua vita di prima.»
Alla sua vita di prima...
Aveva una vita prima?
Rimase un attimo attonita, cercando di elaborare una frase decente da dirgli, aprendo e richiudendo la bocca più volte.
«Beh, fantastico. Perfetto, oserei dire. Davvero magnifico, anzi, meraviglioso
Ok, frase sbagliata.
«Ah» rispose lui, amareggiato. «Bene.»
No, non andava bene per niente.









Andare o non andare?
...
Non andare.
Sì, decisamente meglio non andarci.
...
Forse avrebbe dovuto...
No. Certo che no.
...
Però ...
NO.
«Oh, al diavolo!»
Lily lanciò da qualche parte il cuscino che aveva tra le mani e, mettendosi a correre a perdifiato, spalancò la porta di casa, fiondandosi poi giù per le scale.
Arrivata per la strada, sempre di corsa, slittò tra la gente per non rischiare di perdere tempo.
Aspetta.
«Ma che cazz-».
Lei poteva smaterializzarsi.
Voltò l'angolo di fretta, dirigendosi in un vicolo buio e nascosto per potersi smaterializzare liberamente. Poco dopo, giunta di fronte all'ufficio Auror, Lily si guardò intorno alla ricerca di una testa platinata e famigliare.
Nonostante il caotico viavai di gente, riuscì a scorgerlo -il taglio e il colore dei suoi capelli erano inconfondibili- poco lontano da lei, ancora girato di spalle.
Si avvicinò di corsa, rallentando solo quando era a pochi centimetri dalla sua schiena.
«Non so perché tu sia qui fuori, sul serio, ero dannatamente sicura che ormai fosse troppo tardi...» cominciò Lily. «Vedi io... non posso far finta che tu non sia mai entrato nella mia vita, non ci riuscirei.»
Rimase in attesa qualche secondo.
«Ci sei entrato senza chiedermi il permesso, come un uragano che passa e porta via tutto; mi sono sentita tramortita e spaventata.»
Ancora silenzio.
«Poi mi sono abituata alla tua presenza, mi PIACE la tua presenza, e non credo di poterne più fare a meno» disse, per non sentire ancora il peso di quel silenzio addosso. «Mi piace il tuo viso da appena sveglio, la tua voce strascicata che si lamenta di tutto ciò che la circonda, i tuoi vestiti in giro come in un campo minato e i tuoi sorrisi, anche se rari.»
«... Perciò, se non è troppo tardi per farlo, ti chiedo di restare con me.»
...
«Scorpius?»
Il suo "presunto" interlocutore si voltò, mostrando bellamente i suoi tratti somatici spigolosi e, soprattutto, diversi da quelli di Scorpius.
Beh, i lineamenti facciali erano tipici dei Malfoy: ciò che più la turbava, infatti, era l'essersi appena dichiarata al Malfoy sbagliato.
«S... Signor Malfoy...»
«Non sapevo ti piacessero gli uomini maturi, Potter.»
Lily si voltò verso la voce divertita che aveva appena udito, assassinando il suo proprietario con lo sguardo.
«Tu» disse, con un ringhio. «Ti uccido!»
Si avvicinò a Scorpius Malfoy, prendendolo, poi, per il colletto della sua camicia.
«Non solo mi sono dannata per arrivare fin qui, brutto cretino, ma hai anche lasciato che mi dichiarassi a tuo padre!»
«Non volevo rovinarmi la scena, sai com'è, era così drammatica.»
Lily ringhiò, stringendo la presa sulla camicia.
«Vai a farti fottere, stupido platinato!» poi, ripresasi un attimo, si fece guardinga. «Come mai gli Auror non ti hanno preso?»
«Diciamo che il vero colpevole è uscito allo scoperto.»
«Chissà quale metodo meschino hai escogitato per evitarti le sbarre.»
«Non lo saprai mai.» disse lui, prima di abbassarsi a baciarla.
«Sai... » riprese Scorpius sulle sue labbra. «Mi rattrista sapere che, nonostante tutto quello che abbiamo passato insieme, tu preferisca mio padre.»







Scorpius buttò una busta su di una scrivania, facendo sorridere di soddisfazione l'uomo che vi era seduto.
«Ci sono tutti?» chiese quest'ultimo, sorseggiando del caffè.
«Sono un uomo di parola io.»
«Mi fa piacere.»
L'uomo prese la busta, la aprì leggermente per controllare il contenuto, poi la ripose in un cassetto della scrivania.
«Ho fatto abbastanza per lei?»
«Sì, certo.» rispose Scorpius, voltandosi verso la porta. «Per essere il capo degli Auror, lei è molto aperto ai negoziati.»
«Solo se le persone sanno essere persuasive.»
Scorpius ghignò, prima di borbottare un saluto e uscire definitivamente dall'ufficio.
Rimasto solo, l'Auror si lasciò andare contro lo schienale della poltrona e riprese a bere il suo caffè.
«Certo che quella ragazza doveva essere proprio speciale, altrimenti non si spiega come un Malfoy sia arrivato a pagare il capo degli Auror solo per fingere di essere ricercato.»











Spazio autrice:
Credo di aver ringraziato trenta volte Linda, Roberta e Nicole, ma lo rifaccio lostesso xD
<3



Seconda classificata
Somochu

Grammatica: 9,8/10
Stile e lessico: 9/10
Utilizzo delle frasi: 15/15
Originalità: 19/20
Giudizio personale: 5/5
Per un totale di 57,80 punti.


Una storia originale e divertente, non c’è che dire! Hai avuto una bellissima idea, anzi, un susseguirsi di bellissime idee, siccome oltre che aver fatto prendere a Malfoy Junior la parte del ricercato, hai fatto ricevere a Malfoy Senior una dichiarazione da Lily – scena che tra l’altro fa anche morire dal ridere e quel «Non sapevo ti piacessero gli uomini maturi, Potter.» da il colpo di grazia. E’ stato tolto giusto un punto all’originalità per la storia compleanno dimenticato/regalo che si è già letta parecchie volte, ma oltre a quello assolutamente niente da ridire dal punto di vista creativo. Il punteggio dello stile e del lessico ha un po’ risentito per il modo un po’ frettoloso in cui sono stati scritti certi pezzi, come quando Lily scopre del compleanno di Scorpius e gli da il regalo e della poca reazione di Draco alla dichiarazione. Rimane comunque una storia bella e divertente – divertentissimi i pensieri contorti di Lily – che si merita il pieno punteggio del giudizio personale!


   
 
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