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Autore: marguerite_murcielago    10/12/2010    1 recensioni
[A Daniele Faraci - che non si merita niente di più e niente di meno]
Beatrice socchiude gli occhi,
nel giallo riverbero – e non è vernice, è
luce –
le ciglia nere disegnano sulla pelle calda.
Genere: Drammatico, Poesia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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{Ad un’altra occasione come questa –

perché morirei dentro i suoi occhi}

 

Lachesi sogna;

i suoi boccoli d’oro dondolano

al vento, l’ombra nera le balla

sul corpo bianco.

Atropo, nelle fredde vesti

della notte, le artiglia gli arti:

tra le mani brillano le lame.

« Dai a me, sorella, il mortale.

Taglierò lui i fili che tu hai tessuto!»

 

Ma Lachesi, Moira seconda,

il bel capo scuote – pare ridere.

« Clizia se l’è portato appresso;

stanca di rincorrere il sole, ha raccolto

la sua croce ed è scappata.»

Atropo strilla il suo disappunto.

Ed egli, nella sua scorza morta, trema

capendo il suo errore per Beatrice,

Clizia non vista.

   
 
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