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Autore: Menel    10/12/2010    3 recensioni
Per chi ha letto "Sotto il cielo d'Irlanda", ma anche per chi non lo ha fatto, questa è semplicemente la stessa storia ma raccontata da un altro punto di vista...
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Scusate il ritardo…ma dove abito ho dei grossi problemi di connessione e riesco a mandare i capitoli solo quando trono a casa mia a Roma, dove ho l’Adsl…spero però che la situazione migliori prossimamente!!!

 

- Capitolo 6 -

 

 

2 Novembre

 

Dlin-Dlon…Dlin- Dlon…Oddio! Non sarà mica mia sorella che mi richiama all’alba!

Dlin-Dlon  No…questo è il campanello…Sento Mike che mi scuote la spalla e borbotto “Altri cinque minuti”. Scoppia a ridere, è l’unico suono di prima mattina che ascolterei ad oltranza…invece il campanello è una cosa che detesto…e sta ancora suonando! Ma chi è che rompe a questo modo! Decido di ignorare la cosa, almeno finchè Mike non inizia a farmi il solletico…non lo picchio giusto perché è lui…fosse stato qualcun altro l’avrei ridotto in gelatina…proprio come si è ridotto il mio sistema nervoso da ieri sera…in gelatina…completamente in gelatina…scoppio a ridere…sembra che stamattina io sia proprio di ottimo umore…chissà perché!

- Ho capito! Vado ad aprire quella maledetta porta! – Mi infilo una maglietta…cavolo quanto è bello…Mike raggomitolato sotto al mio piumone che mi sorride…questo va veramente oltre tutte le mie più rosee speranze…mai avrei osato pensare ad una cosa del genere.

- Guarda che quando ritorno di qua ho tutte le intenzioni di vendicarmi – decisamente…ed ho varie ideuzze che mi frullano per la testa!

- Vorrà dire che mi preparerò psicologicamente! – Meglio che io vada ad aprire...sennò al diavolo il campanello e gli salto addosso…in poco più di dodici ore mi auguro di nuovo che non sia Sean…sarebbe veramente troppo imbarazzante…e di nuovo…avrei preferito Sean.

- Emh…ciao Kate…come va? – Tento disperatamente di fare il disinvolto…ma non è molto semplice, dato che ho aperto in mutande alla migliore amica del ragazzo che è nel mio letto, che tra l’altro ha per mano una bambina, che deduco dalla somiglianza, è la sorellina minore del suddetto ragazzo che è nel mio letto. Al mio saluto mi viene risposto con una risatina…appunto…

- Buon giorno Mark! Che eleganza! – Sento che sto arrossendo in maniera incontrollabile…ma perché? Non ho nemmeno fatto colazione ancora…non ho le forze per sopravvivere ad un imbarazzo simile!

- Sai per caso dov’è Mike? - 

- Emh…perché dovrei saperlo? – L’occhiata che mi lancia è decisamente eloquente…poi la vedo sorridere…che ha da sorridere? Questa è una tragedia!

- Mike! – Ecco…sono rovinato! La sorella schizza da dietro le gambe di Kate correndo incontro a Mike…mi appoggio alla parete…è finito l’idillio, ora lui se ne tornerà a casa…e fine della storia…ma che bell’inizio di giornata!

- Mike perché te ne sei andato? Non mi hai nemmeno salutato e la mamma piange tanto anche lei…torna a casa, per favore… - E’ ovvio che tornerà a casa bimba…non ti preoccupare…

- Jen… - ecco, ora lo dice –…mi dispiace, non posso tornare a casa! – No! Non l’ha detto!

- Ma vedrai che papà non ti farà sposae Kate se torni a casa -

- Che cosa?!? Con chi mi dovrei sposare io?!? – Ahahahahah….veramente esilarante

-Jen, non avevi promesso di non spiare più? – Mitica la bimba! Ha un futuro da 007!

- Io non stavo spiando! – Ha imparato anche a negare…hai capito la Mata Hari in erba…

- Papà urlava tanto che si sentiva tutto! – Lo immagino il Doc quanto strillava, ne ho avuto giusto un assaggino anche io – E ho sentito anche quando hai detto che ti sei innamorato di lui!- HA DETTO CHE COSA?!?! Alzò la testa di scatto, incontrando lo sguardo di Mike e sorridendo…siamo arrossiti entrambi, lo adoro quando arrossisce…lo adoro sempre in realtà!

Mike cerca di riprendersi un po’ e cambia discorso…ma io non ho nessuna intenzione di sorvolare, aspetterò solo l’occasione adatta!

- Kate come hai fatto ad uscire prima e a portare con te Jen? – Ah già è vero…scuola…

- Oggi c’era la disinfestazione, ti ricordi? Per quegli scherzi che hanno fatto ad Halloween, e ci hanno fatto uscire prima. Comunque visto che ieri sera tua madre mi ha telefonato in lacrime – si potrebbe evitare di ritirare fuori questo a argomento? - …chiedendomi se sapevo dove eri finito  e oggi a scuola non c’eri, ho pensato di venire a chiedere a Mark se poteva dirmi che fine avessi fatto…e invece vi trovo mezzi nudi e tutti contenti che a mezzogiorno ancora dormite! – Emh…sorvoliamo anche su questo…è meglio…

- E’ mezzogiorno? –

- Passato anche, tesoro –

- Fantastico! Ma in tutto ciò che hai detto, Jen che cosa c’entra? – Si infatti! Che c’entra? E’ già imbarazzante subire la presenza solo di Kate…e non anche quella della sorellina che, tra l’altro, credo mi odi dato le occhiatine che mi lancia…

- Prima di venire qui sono passata a casa tua a vedere se c’erano tue notizie e ho saputo che la signorina qui presente si è rifiutata di andare a scuola così tua madre mi ha chiesto se potevo tenerla un po’ io; mi sono fatta dire dov’abitava Mark e l’ho portata con me, ti ho anche portato la tua divisa – Massima efficienza la ragazza!

- Sei arrabbiato perché sono venuta, Mike? –

- Certo che no Jen, ma io non abito qui, dovresti chiedere al padrone di casa… - E adesso perché mi coinvolge? Io non voglio essere coinvolto…la bimba mi lancia uno sguardo di disapprovazione…lo stesso che a volte mi lancia mia sorella…credo che le donne lo abbiano nel corredo genetico…scommetto che anche a Kate verrebbe benissimo…

- Io lui non lo conosco e mamma dice sempre che io non devo parlare con gli sconosciuti! – Decisamente non sono tra le sue dieci persone preferite.

- E allora vorrà dire che te lo presenterò – Con la sorella ancora in braccio si avvicina a me, quanto è tenero…quanto sono irrimediabilmente andato…vabbè proviamoci , basta che io rispolveri le lezioni di galateo che ci dava la zia Maggie.

- Jen, ti presento Mark…Mark, questa è mia sorella Jen –

- Signorina Jen sono onorato di fare la sua conoscenza! – Sfodero il sorriso accattivante che piace tanto al genere femminile…e pare che funzioni, la bimba mi sorride di rimando…se non fossi gay non avrei rivali!

- Signore sono lieta anche io di conoscerla…mettimi giù Mike, non si conviene ad una signore stare in braccio al fratello mentre si presenta! – Che bella famiglia i Collins! Jen mi fa un bell’inchino e io non posso esimermi da un baciamano…ah! La zia Maggie sarebbe fiera di me. L’ho totalmente conquistata…meno male, ora mi manca solo il resto della sua famigllia e soprattutto…suo padre…e chissà perché sono praticamente certo che non mi basterà un sorriso per farlo.

Mike racconta a Kate tutto quello che è successo con suo padre…non conoscevo i dettagli, credo che avrei preferito non saperli…Kate grazie a Dio sdrammatizza inveendo con suo padre.

-Ma io dico, sono impazziti? Come accidenti gli è venuto in mente che mi potessi sposare con te? E senza dirmi nulla poi! Ma che credono di essere nel Medioevo? Figuriamoci! Stasera mio padre mi sente! E se si azzarda a dire una sola parola lo elimino fisicamente! –

Cucino un piatto di pasta per tutti e Kate prima di andarsene fa promettere a Mike di telefonare a sua madre.

- E vedete di venire a scuola domani! –

- Jen dì a tua mamma che può venire a trovarci –

- Ed io posso tornare? –

- Certo Jen, quando vuoi! –

- Forza Jen ora dobbiamo andare, è tardi –

- Ciao ragazzi ci vediamo domani e mi raccomando non vi stancate troppo insieme! – Ecco la battutina era inevitabile…

- Kate! – Mike arrossisce adorabilmente e chiude la porta in faccia a Kate, ridacchiando.

- Kate è matta – No, Kate ha capito tutto!

- Non così tanto – Lo prendo tra le braccia…perché davvero non credo di poterne fare a meno in questo momento. – E così – gli sussurro – ti saresti innamorato di me, eh? – Arrossisce ancora di più…facendomi perdere definitivamente quel briciolo di autocontrollo rimasto – Quanto sei bello Mike quando arrossisci…e ti amo anch’io…mi piace tutto di te, i tuoi occhi verdi, la tua bocca che adoro baciare, la tua pelle chiara…e il tuo corpo contro il mio mi fa impazzire –

- Mark… - si aggrappa a me, credo che gli tremino le gambe…d’altronde tremano anche a me… 

- Tu mi hai salvato da me stesso Mike… -

- Io non ho fatto nulla Mark, ho solo seguito il mio cuore… -

- E’ per colpa mia che tuo padre ti ha cacciato di casa, vero? – Non mi risponde…ma che sto facendo…non posso rovinare la vita anche a lui…lo amo troppo per faegli una cosa del genere…e poi non sarebbe giusto…mi allonatano da lui…e Dio solo sa lo sforzo che mi costa.

 - Non dovresti stare con me, io porto solo dolore a chi mi sta intorno e non voglio che tu soffra a causa mia! – Mi prende per le braccia, attirandomi a lui…e io non riesco a fare resistenza…

- Non dire mai più una cosa del genere, capito? Non potrei mai rinunciare a te – Lo abbraccio stretto a me, voglio imprimermi ogni dettaglio del suo corpo. E…no Mike…mi ha infilato le mani sotto la maglietta e mentre lo bacio, me la sfila. Lo prendo in braccio, lo porto in camera e lo stendo sul letto. Mi prende alla sprovvista, e ribalta le posizioni…adoro questo lato del suo carattere…lato che è assolutamente insospettabile. Mi bacia e io ne approfitto per finire di nuovo su di lui…sono completamente incapace di intendere e di volere…le mie mani, e il mio corpo, sono decisamente scollegate dal mio cervello…ed è meglio che io mi dia una calmata…non voglio fare qualche cazzata di cui poi mi pentirò a vita…non so fino a che punto Mike voglia arrivare…e non sarò certo io a forzarlo a fare qualcosa che non vuole.

- Mark ti voglio da morire… - Certo non è che lui mi stia propriamente facilitando il compito…lo fisso negli occhi…sono meravigliosi, lui è meraviglioso…e tempo due minuti ei nostri pantaloni sono sparsi per la stanza…altri due minuti…e rimaniamo nudi l’uno nelle braccia dell’altro…i nostri respiri spezzati risuonano nella stanza…ed io sto facendo uno sforzo mostruoso per rimanere un minimo lucido…

- Mark ti prego! –

- Mike ma tu… -

- Sono vergine amore mio, se è questo che vuoi sapere, ma sono altrettanto sicuro che voglio fare l’amore con te, ora! – E’ stato già detto che adoro questa sua intraprendenza? Ed è stato già detto che mi spiazza completamente?

- Mike io non voglio che tu ti senta obbligato a fare qualcosa che non vuoi…deve essere una cosa bella e fatta nel momento migliore… -

- Mai momento sarà migliore di questo…- Mi bacia con foga…e fa cadere l’ultima briciola di esitazione che mi era rimasta. Scendo fino a baciargli un capezzolo, oramai so che gli piace…finchè lui non grida il mio nome.

- Mark!-

- Sei sicuro? – Annuisce ed io entro in lui, stando attento a non fargli male, è…è una cosa incredibile…

- Rilassati amore mio, tra poco passerà… - Sto facendo uno sforzo allucinante per trattenermi…ma non voglio…non posso fargli del male…lui si fida di me ciecamente…e poi lo amo…da morire…anche se si dice che dire ti amo quando si sta facendo sesso non vale…inizio a muovermi in lui e lo sento di nuovo gridare il mio nome…per il piacere...e per poco non vengo…aumento il ritmo e Mike viene e io lo seguo subito dopo. 

- Tutto bene amore mio? – Mi scosta un ciuffo di capelli e mi accarezza una guancia.

- Meravigliosamente! – Lo bacio dolcemente e lo prendo tra le braccia.

 

- - -

 

Mi sveglio ed è già notte, mi giro verso l’orologio per vedere che ore sono…le 6:40 di pomeriggio. Ho paura che tutto quello che è successo in queste ultime ore sia stato solo un sogno…un sogno stupefacente…sento Mike borbottare qualcosa nel sonno. Mi volto verso di lui, è così carino tutto raggomitolato...mi riesce impossibile non provare un istinto di protezione verso di lui…mi chiedo come faccia suo padre a non accorgersi di che persona fantastica sia suo figlio. Mi alzo dal letto cercando di non svegliarlo, ho bisogno di un po’ di caffeina e poi devo chiamare Meg, sennò sarà lei a farlo, mi meraviglio anzi che non lo abbia già fatto. Mentre sorseggio una bella tazzona di caffè fumante, compongo il numero di casa mia. Uno, due, tre squilli.

- Casa Daly, chi parla? –

- Sono io Meg…ma che è successo? –

- No Mark…niente, non preoccuparti… - Non preoccuparti un corno! Meg sta praticamente piangendo…

- Meg, per favore…non prendermi in giro…dimi che è successo! –

- Mark…io…io credo che Noah abbia un’altra… - Noah è fortunato che sia fuori dalla mia portata…

- Ma dai Meg, perché pensi una cosa del genere? –

- Perché in quest’ultimo periodo è stato evasivo da morire, spariva senza una scusa…e ne inventava altre per evitarmi…e poi…oggi mi ha detto che non ci potevamo vedere perché doveva lavorare…e invece era al bar del Centro Commerciale con una tizia bionda…e no…prima che tu lo dica…non stavano lavorando…-

-E…e tu che hai fatto? –

- Me ne sono andata…non volevo fare una scenata davanti a tutti…ho provato a chiamarlo ma ha il telefono staccato…io…io credo che mi stia evitando…- Oppure è impegnato altrimenti e non vuole essere disturbato…so che lo pensa anche lei ma non vuole dirlo. Ho sempre pensato che Noah fosse un idiota…ora ne ho la conferma.

- Mi dispiace Meg…ma… -

- Niente “ma” Mark…tu piuttosto…che mi dovevi dire? Non chiami mai di tua spontanea volontà! –

- Non è vero! –

- Si che è vero! Se non ti chiamo io, tu col cavolo che ti fai sentire –

- Ok ok…hai ragione! Comunque niente…volevo solo sentire come stavate… - Non me la sento di dirle quanto sono immensamente felice in questo momento, so che sarebbe contenta per me, ma so anche che anche se non vuole darlo a vedere, sta malissimo per questa faccenda di Noah…le scappa una mezza risata…non mi ha creduto, al solito…

- Mark…per favore! Dimmi quello che mi volevi dire, forza! Sopravviverò! –

- Emh…ok…beh…hai presente Mike? –

- Fratellino avrei dovuto essere sorda per non averlo presente….continua forza! –

- V-va bene…ecco…per fartela breve…ieri sera è venuto a casa mia, aveva litigato con suo padre… -

- E…? –

- …e stiamo insieme ora…credo… -

- Beh è fantastico! Davvero! Ma esattamente che vuol dire “credo”? –

- Che non è stato detto nulla a proposito…ma ha detto che mi ama…e adesso sta dormendo in camera mia… -

- Fratellino sei incredibile! E che altro vuoi? Una domanda in carta bollata? Smettila di fare il coglione! – Quanto è carina mia sorella…

- …grazie Meg… -

- Mark, a parte gli scherzi…vedi di evitare di mandare tutto all’aria per le tue paranoie assurde, del tipo “ io non vado bene per te”, “ ti farò soffrire” e simili, vuoi? – Ma come fa! Mi legge nel pensiero? O l’ultima volta che  venuta qui ha messo delle microspie?

- Emh…veramente…gia ci ho provato… -

- MA ALLORA SEI PATOLOGICO!!! –

- Meg…ho detto che ci ho provato…non che ci sia riuscito… -

- Beh…allora vuol dire che è proprio cotto…tienitelo stretto Mark! – Questo è ovvio! - Ora ti lascio fratellino, ho un po’ di giri da fare e mi raccomando…non fare casini! – Tipico…

- Ok ok sorellona…stammi bene –

Comincio a darmi da fare con i fornelli e proprio quando stavo per andarlo a svegliare, Mike appare sulla soglia della cucina.

- Ben svegliato! Dormito bene? –

- Benissimo! – Dieci minuti e la cena è pronta…e decisamente…come ho detto questa mattina tutto questo va veramente oltre tutte le mie più rosee speranze!

 

 

 

Grazie mille a chi ha letto…però qualche commentino in più me lo lasciate? Eddaiiii!!!!

 

Menel

  
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