Notte fonda .Il vecchio campanile rintocca la mezzanotte .All' interno del commissariato, domina un inconsueto silenzio .Un piccolo abete miseramente decorato ricorda vagamente l' atmosfera natalizia che si respira per le strade del borgo. Mentre l' intero paese è intento a festeggiare con tavole imbandite e fiumi di spumante, avvolto in una nube di fumo,mi accingo a terminare un verbale tra mille scartoffie polverose,un buon bicchiere di Jack Daniel's invecchiato di qualche anno e l' insostituibile pipa nel piccolo e cupo archivio.
Ma la stanchezza sopraggiunge. Indosso il soprabito grigio e, dopo aver salutato frettolosamente il giovane agente di guardia, accendo il motore del vecchio ma amato Beetle e mi dirigo verso casa, un edificio del secondo dopoguerra immerso nelle amene colline emiliane acquistato a distanza di tre anni della morte di mia moglie, Agata, l’ angelo custode che rischiarava le cupe giornate invernali con la sua solarità e giovialità.
Le piccole abajour illuminano l’ ambiente arredato con un’ antica credenza provenzale che domina incontrastata coniugandosi perfettamente con il candido sofà.
Riponendo il soprabito all’ interno del guardaroba, mi accorgo della presenza di un piccolo plico ricevuto la settimana scorsa che sporge dalla tasca destra dell’ impermeabile nero.
E’ un insieme di documenti  timbrati dal Ministero della Difesa: un ulteriore taglio alla misera paga di un commissario di provincia?
Tuttavia scopro con immenso stupore che la mia richiesta di trasferimento come vice questore aggiunto è stata accettata.
Ma qual è la meta? Milano, Torino, Venezia o …
No, per uno strano scherzo del destino, la città di destinazione è Noto,una ridente città siciliana a metà strada tra Siracusa e Ragusa, culla della mia amata Agata.
Improvvisamente la mia mente diviene un cavallo imbizzarrito che galoppa indomabile nel mondo dei ricordi, rammentando il colore ramato dei capelli della mia amata che conobbi nella piazza principale di Noto dinanzi ad uno scenografico tramonto. La luce che illuminava la sua folta chioma fece scoccare inevitabilmente la freccia di Cupido e …
Un’ improvviso fuoco pirotecnico natalizio interrompe l’ ineffabile visione di Agata.
Ma qual è la decisione più saggia? Risvegliare nell’animo i tristi ricordi accettando il doloroso trasferimento alla volta di Noto o cicatrizzare definitivamente la ferita del triste evento luttuoso
limitandosi a ricoprire il ruolo di un semplice commissario di provincia?
Beh,decido di posticipare la decisione a domattina perché la notte è un’ottima consigliera