Anime & Manga > Pandora Hearts
Ricorda la storia  |      
Autore: Fiamma Drakon    12/12/2010    1 recensioni
Gilbert non avrebbe mai creduto possibile che potesse veramente infatuarsi di un altro uomo, oltretutto così eccentrico e snervante com’era Xerxes Break.
[Gil/Break; possibili OOC; dedicata a Sachi Mitsuki]
[per la community 1frase]
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Gilbert Nightray, Xerxes Break
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Hatter {and} Raven #01 - Anima
Dopo la prima notte con Break, Gilbert aveva sentito qualcosa attanagliargli l’anima, con ogni probabilità, il senso di colpa per ciò che avevano fatto, nonostante fosse consapevole che era moralmente e biologicamente sbagliato.

#02 - Seconda volta
Se l’albino si fosse avvicinato una seconda volta al suo padrone, il Nightray non sapeva se sarebbe stato di nuovo in grado di sopportarlo senza intervenire.

#03 - Uomo
Gilbert non avrebbe mai creduto possibile che potesse veramente infatuarsi di un altro uomo, oltretutto così eccentrico e snervante com’era Xerxes Break.

#04 - Denaro
Il servitore dei Rainsworth non pareva essere un tipo che badava a spese, altrimenti avrebbe ponderato con maggior attenzione l’idea e le conseguenze dello sbucare da sotto il letto dove riposava Alice.

#05 - Preghiera
Il piccolo Gilbert avrebbe potuto pregarlo quanto voleva, ma l’albino era intenzionato ad affidare solo e soltanto a lui lo spionaggio dei Nightray.

#06 - Padrone
«Break non è il padrone di niente e di nessuno» si disse Gilbert, come se ribadirlo ulteriormente potesse convincerlo della veridicità della cosa; purtroppo, il suo cuore la pensava diversamente.

#07 - Attesa
Xerxes non era mai stato un tipo molto paziente: lui voleva tutto e subito, per questo non riusciva ad accettare l’attesa cui Gilbert lo sottoponeva rimandando sempre quel fantomatico “primo bacio”, senza avvedersi delle conseguenze.

#08 - Miglior amico
Il tempestivo intervento del Corvo diede la certezza al Cappellaio che, nonostante per anni non avesse fatto altro che dirgli che lui voleva semplicemente sfruttarlo per i propri scopi, alla fine fosse riuscito a trovare quello che veniva comunemente definito il “miglior amico”.

#09 - Notte
Essendo impossibilitato a dimostrazioni d’affetto per tutto il giorno, Xerxes aveva ripiegato su un’imposizione cui Gilbert non aveva né voluto né osato sottrarsi: la notte era il tempo dell’amore.

#10 - Pazzia
Il moro aveva compreso troppo tardi d’aver commesso la più terribile delle pazzie, accettando d’incontrare Break di sera, in un locale per giunta.

#11 - Fidanzamento
«Va bene, mi fidanzerò con te ~ ♥» replicò cantilenando Xerxes, dondolando le gambe: trovava il tutto estremamente divertente e Gilbert carino, a suo modo.

#12 - Vita
Finché non aveva trovato un nuovo obiettivo da perseguire - ritrovare la verità di cent’anni prima - Xerxes aveva perso ogni interesse verso la sua vita e tutto ciò che di positivo essa aveva da offrire.
 
#13 - Noia
«Break smettila di giocare, stiamo parlando di cose serie!» sbraitò Gilbert, improvvisamente paonazzo; «Uff, ma io mi annoio, Gil-kun» replicò l’albino, lanciandogli un’altra pallina di carta.

#14 - Indifferenza
Non c’era mai un momento in cui il Cappellaio Matto mostrasse indifferenza per qualcosa che gli accadeva intorno: si divertiva e s’interessava a tutto quello che gli capitava intorno, più che mai nell’infastidire Gilbert.

#15 - Letto
Se quando si era deciso ad andare a vivere da solo in città avesse saputo che quel povero letto ad una piazza un giorno non avrebbe ospitato solo il padrone di casa, ma anche lo strano servo dei Rainsworth, Gilbert ci avrebbe semplicemente riso sopra - anche se adesso era di parere totalmente differente.

#16 - Stelle
Dal suo appartamento, Gilbert non era mai riuscito a vedere così tante stelle come là, lontano dalla città, in compagnia di Xerxes, il quale se ne stava bellamente seduto a guardare la sua personalissima stella che si sporgeva dalla finestra per ammirare il cielo.

#17 - Minuto
«Ehilà ♥!» esclamò Xerxes, allegro, sbucando fuori all’improvviso, guadagnandosi un’occhiata fulminante da parte di Gilbert: la dimensione dello Stregatto stava crollando con loro ancora all’interno e quello stupido si prendeva anche il lusso di arrivare all’ultimo minuto...!

#18 - Limite
Spesso e volentieri Gilbert si chiedeva se e quali limiti avesse Break, perché era evidente che, se ne aveva, badava a nasconderli al mondo con mirabili risultati.

#19 - Cuore
L’ennesimo “ick!” riempì il silenzio della stanza, mentre Gilbert deponeva, ubriaco, il capo sul tavolo, prova di quanto Xerxes, che ancora insisteva perché svuotasse un altro bicchiere d’alcolico, potesse essere senza cuore.

#20 - Fede
Non c’era un modo particolare per riuscire ad intuire se il Cappellaio intendesse tener fede alla parola data: tutto ciò che Gilbert poteva fare era dargli semplicemente ascolto.

#21 - Estate
«Break, che stai guardando così interessato?» chiese Sharon al servo, sentendolo ridacchiare dalla finestra dalla quale osservava qualcosa col suo binocolo bianco e oro, che abbassò leggermente per replicare un innocente: «Niente di che, ojou-sama», al quale fece seguito un sorriso malizioso: l’estate era calda e in fin dei conti vedere Gilbert appoggiato a torso nudo sul suo davanzale era un bello spettacolo che non si aveva tutti i giorni.

#22 - Pioggia
Certe volte, sotto la pioggia, a Raven tornava in mente quel famigerato primo incontro che aveva avuto con Break, assieme ad uno strano senso di tristezza.

#23 - Cielo
Xerxes, nel suo stato di cecità ormai avanzata, distingueva solo labilmente i colori del cielo, e si chiedeva continuamente quando anche quel poco di vista che aveva sarebbe svanita per sempre.

#24 - Nero
Non era cosa di tutti i giorni, vedere Break con indosso qualcosa di diverso dal solito completino viola con giacca bianca, ma tutto sommato Gilbert non poteva negare che anche il nero dell’uniforme della Pandora gli donasse.

#25 - Medico
Al percepire la pelle del moro bollente, la mente dell’albino formulò un solo, malsano pensiero, che le sue labbra non mancarono di riportare con un deliziato: «Ci penserò io a te, Gil-kun ~ ♥».

#26 - Parole
Quelle parole - “sono il suo occhio sinistro!” - lasciarono Xerxes completamente di sasso: a quanto pareva, Gilbert aveva finito con l’affezionarsi a lui, sentimento che - per quanto gli rodesse - aveva iniziato a ricambiare anche lui, almeno un po’.

#27 - Uccidere
Uccidere non rappresentava un problema né per Xerxes né per Gilbert; l’unica cosa su cui erano in disaccordo erano le motivazioni.

#28 - Posto
Se ci pensava bene, un posto nel suo cuore, Xerxes Break se l’era guadagnato fin da subito, benché Gilbert faticasse non poco ad ammetterlo per la serie di constatazioni che sarebbero logicamente seguite.

#29 - Credere
Gilbert aveva iniziato a far l’abitudine a tutte le stranezze di Break, ma credere che potesse smaterializzarsi dentro un armadietto come se niente fosse gli riusciva ancora difficile.

#30 - Lontano
Quando aveva proposto al giovane servitore di Oz Bezarius di divenire la sua spia all’interno dei Nightray, il Cappellaio era consapevole che con le sue sole forze non sarebbe riuscito ad andare molto lontano; d’altra parte, scoprire a distanza di dieci anni che quello stesso ragazzino senza il quale i suoi scopi non si sarebbero avvicinati mai lo interessava - e non per lavoro - gl’instillò nella mente un sorpreso ed ironico: «Alla fine, sono andato anche fin troppo lontano ♪».

#31 - Barca
«Siamo... sulla stessa barca, Gil-kun» commentò Break, stringendosi con nonchalance nelle spalle, come se il fatto che fossero bloccati in una dimensione estranea alla loro - oltretutto in rapido disfacimento - non rappresentasse un problema «Perciò dovremmo usarci, per uscire».

#32 - Ricordi
I primi ricordi che Gilbert conservava di Xerxes glielo dipingevano come uno strano guercio inquietante con tendenze pedofile - e anche adesso la situazione non era granché migliorata.
 
#33 - Morte
Xerxes non aveva paura della morte, tuttavia non era ancora disposto ad incontrarla: aveva ancora tante cose da fare, come aveva già detto ad Oz ed Alice, ed alcune implicavano anche un certo, scontroso moretto nobile di sua conoscenza.
 
#34 - Peggio
Non esisteva un limite al peggio, ahimè, e Gilbert l’aveva imparato presto, una volta trovatosi implicato negli strani ed oscuri piani di Break.

#35 - Braccia
Mentre le forze scemavano rapidamente e percepiva la fine ormai imminente, a sorpresa Break sentì un paio di braccia lanciarsi verso di lui, afferrarlo saldamente e sorreggerlo, mentre la familiare voce di Gilbert esclamava un seccato: «Idiota, non puoi collassare proprio adesso!».

#36 - Elettricità
Certe volte, Gilbert odiava veramente i temporali, e questa era una di quelle: come poteva continuare a sopportare le risate che Xerxes si faceva sui suoi capelli, schizzati in aria a mo’ d’aculei di porcospino non appena avevano percepito l’elettricità dell’aria?

#37 - Cellule
Tutto ciò era così assolutamente depravato, da parte sua, che Gilbert non riusciva non solo a realizzarlo, ma nemmeno a dargli un suo senso: come poteva il semplice contatto di quella mano pallida e quell’iride scarlatta incatenata alle proprie riuscire a scuoterlo tanto nel profondo da raggiungere persino le sue cellule...?

#38 - Promessa
«Gil-kun ♥ che non ti venga in mente di parlare in giro di questa faccenda, chiaro?» minacciò l’albino, sistemandosi nella presa del moro, il quale si affrettò a ribattere con un ironico: «Hai la mia parola che non ne farò cenno con nessuno, anche se non c’è bisogno che vada in giro a raccontare che ti ho portato in spalla per ridicolizzarti, visto che ci pensi già da solo».

#39 - Speranza
«C’è una qualche speranza che tu inizi a sputare la verità su... quella cosa senza tanti giochetti inutili?» chiese Gilbert, ormai spazientito da quell’esasperante susseguirsi di dispetti da parte dell’albino seduto davanti a lui, il quale, con un ampio e malefico sorriso gli rispose con un secco e amorevole: «No ♥».

#40 - Buco
Senza un briciolo di pudore né ritegno, Xerxes posò una mano sul buco nella camicia di Gilbert, carezzando i lembi sfregiati del tessuto, per poi alzare l’occhio rimastogli - che aveva assunto un cipiglio malsanamente dolce - verso il moro ed annunciare: «La ricucio io, Raven».

#41 - Rivelazione
La vera rivelazione di tutta la discussione avvenuta tra i due non fu la distorsione dell’orientamento sessuale di Gilbert, piuttosto il fatto che anche Break non avesse tendenze normali in merito.

#42 - Volontà
La forza di volontà era un dono che Corvo e Cappellaio avevano in comune: del resto, portare avanti in gran segreto una relazione come la loro, complessa e difficoltosa sotto vari punti di vista, richiedeva una volontà decisamente grande.
 
#43 - Facile
Era così dannatamente facile stuzzicare Raven che l’albino approfittava di qualsiasi occasione pur di divertirsi un po’ a sue spese.

#44 - Terrore
«GYAAAAH!» urlò Gilbert, terrorizzato, facendo un salto all’indietro tale da andare a sbattere contro la parete, mentre i suoi occhi si fissavano con odio su Xerxes e la palletta di pelo che reggeva in mano: benché lui avesse un terrore profondo per i gatti, l’albino continuava imperterrito a presentargliene uno o due all’improvviso, godendo dannatamente - come si poteva evincere dal suo malefico sorrisetto trionfante - nell’osservare la sua reazione alla cosa.

#45 - Fuoco
Le guance di Gilbert si accesero come fuoco vivo al sentire un leggero e scherzoso tocco sul lobo del suo orecchio - percezione che aveva già avuto a suo tempo, dieci anni prima - accompagnato da un malizioso: «Oh, allora t’interessa».

#46 - Risposta
«Gil-kun preparami del thé ♥» «C-cosa?!» sbottò il moro, scioccato: non era quella la risposta che voleva, e nemmeno quella giusta per il genere di domanda che gli aveva posto, ma a quanto sembrava Xerxes non pareva particolarmente incline a prendere “certe cose” sul serio, per cui se ne andò, risentito, a preparare quel dannatissimo thé.

#47 - Chiaro
Era stato chiaro fin dall’inizio, in un certo senso, che Break fosse interessato a lui: il modo in cui Gilbert ricordava d’essere stato toccato durante il loro primo incontro, quegli sguardi maliziosi, anche se non credeva che il suo continuo prenderlo per i fondelli potesse costituire un qualche cenno manifesto d’amore.

#48 - Insieme
Gilbert e Break non stavano quasi mai insieme e palesavano, davanti ad Oz, Alice e Sharon, un’antipatia fatta di frecciatine e scaramucce, anche se gli altri non sapevano che quella era tutta una messinscena per mascherare il fatto che loro avessero intrecciato una relazione sentimentale, in barba a tutti quegli “usarsi a vicenda” che Xerxes andava professando a destra e manca.
 
#49 - Mente
Spesso e volentieri il giovane Nightray si era domandato se la mente del servitore dei Rainsworth fosse sana, tutto sommato, ma ogni volta che Break apriva bocca si convinceva sempre più della sua pazzia, soprattutto adesso, dopo quel suo assurdo: «Sei un tipo interessante, Gil-kun, in molti i sensi ♪».

#50 - Strada
Era su una comune strada che correva attraverso un bosco che Gilbert e Xerxes, sotto una leggera pioggerella, si erano conosciuti per la prima volta.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Pandora Hearts / Vai alla pagina dell'autore: Fiamma Drakon