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Autore: Ili91    12/12/2010    7 recensioni
Raccolta di one-shot su momenti diversi per varie coppie di Kodocha.
Tratto dalla prima one-shot:
Infuriata, si tirò su a sedere, prese il cuscino da dietro la schiena e lo colpì ripetutamente. - Hayama, sei un idiota! - strillò.
Akito si svegliò e istintivamente si coprì il volto con le mani. - Ah, sei impazzita? - si lamentò.
Genere: Malinconico, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Sana/Akito
Note: OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Love in Kodocha-special moments - 1° capitolo
Love in Kodocha: special moments
1
I vividi sogni di Sana Kurata
Promt: Primavera, farfalle

Sana spalancò le palpebre. La stanza era in penombra, a causa di un solo spiraglio di luce che traspirava dalla tapparella abbassata. Poteva sentire vivamente il battito affrettato del suo cuore, chiaro segno del brutto sogno che aveva appena vissuto.
Solo un incubo. Un semplice, ma soprattutto innocuo, incubo.
Quella era la sua stanza, lei era sdraiata nel suo letto e al suo fianco c’era lui, Akito Hayama. Stavano insieme già da parecchi anni anche se due lui li aveva passati lontani da lei, a Los Angeles, per poter riprendere ad utilizzare la mano destra rimasta ferita da una pugnalata. Quando era ritornato in Giappone, avevano ripreso il loro rapporto e, a parte dei normali alti e bassi, la sua vita trascorreva serenamente.
Sì, era proprio così e perciò non c’era alcun bisogno di preoccuparsi di uno stupido sogno senza senso. Solo perché nel suo incubo lui si allontanava sempre di più da lei e nonostante tutti i suoi sforzi non riusciva né a raggiungerlo, né a fermarlo, ciò non significava che sarebbe avvenuto anche nella realtà.
Sana aveva sempre fatto sogni vividi nei quali, se compariva anche Akito Hayama, lo faceva solo per rovinarglieli, come quello che aveva appena vissuto.
Ricordò che il prato in cui lei stava componendo una bella e colorata ghirlanda si era improvvisamente oscurato, il fiori si erano seccati e poi era comparso Akito.
Non aveva detto una parola - non che Hayama fosse mai stato particolarmente loquace - e si era limitato a guardarla con una maschera di freddezza e indifferenza dipinta in volto - sì, peggio del solito.
Si era voltato e si era allontanato a grandi passi. Lei aveva cominciato a correre, urlandogli di fermarsi e aspettarla, ma, nonostante i suoi sforzi, non era riuscita a raggiungerlo.
Hayama, nei suoi sogni, aveva la pessima abitudine di tormentarla. Ricordava bene il sogno in cui aveva trasformato tutto il suo regno in farfalle, lei compresa, costringendola ad inseguirlo per l’eternità. E quello era solo uno dei molteplici esempi che avrebbe potuto raccontare.
Infuriata, si tirò su a sedere, prese il cuscino da dietro la schiena e lo colpì ripetutamente. - Hayama, sei un idiota! - strillò.
Akito si svegliò e istintivamente si coprì il volto con le mani. - Ah, sei impazzita? - si lamentò.  
- No! E tu perché infesti i miei sogni? - Smise di colpirlo, ma lo fulminò con lo sguardo, per quanto le fosse permesso dalla scarsa illuminazione, ovviamente.
- Io… cosa?! - chiese e si tirò su anche lui, appoggiando la schiena contro la testata del letto.
- Ti sei di nuovo intromesso nel mio sogno - lo accusò. - Questa volta ti sei pure permesso di lasciarmi. - Sana decise che era stata troppo generosa con lui perciò iniziò a colpirlo di nuovo.
- Finiscila, ora! - disse Hayama, le strappò l’arma di mano e la lanciò; l’atterraggio avvenne nei pressi della porta.
- Il mio cuscino! -
- E’ colpa tua, non la smettevi di attaccarmi e accusarmi ingiustamente. Quanto volte dovrò ricordarti che i sogni sono solo parti della tua mente? Malata, aggiungerei, visto che fai sogni assurdi. -
Malata? Le stava dando della pazza? Stava per replicare, ma Hayama si chinò a baciarla cogliendola di sorpresa. Assaporò lentamente le sue labbra e la sua bocca, poi si ritirò. - E ora torna a dormire, sciocca. - Le parole erano state pronunciate con tono irritato, ma Sana riuscì a cogliere perfettamente una nota di dolcezza nella sua voce. Lei sapeva che era il suo modo per dirle che l’amava e che non aveva alcuna intenzione d’allontanarsi da lei.
Senza alcuna intenzione di alzarsi per andare a riprendere il suo cuscino - ci avrebbe pensato la mattina successiva -, si spostò più vicina ad Akito, lo abbracciò e posò il capo sul suo petto. - Buonanotte - sussurrò e sorrise.


Spazio Autrice: Eccomi di nuovo con una nuova raccolta. Sta diventando una fissa...!
Beh, dato che mi era piaciuto scrivere la raccolta di one-shot "Quattro Stagioni per Kodocha", ho pensato di iniziare anche questa.
Questa è un'idea venuta per associazione. Sono partita dal promt: "farfalle" e stavo pensando con che cosa potessi accomunare questo termine a questa one-shot. Mi è tornata in mente la storia extra (o la puntata speciale dell'anime se vi ricordate) del primo volume di Kodocha e perciò ho deciso di parlare di Sana e dei suoi sogni. Alla fine è spuntata fuori questa cosa.
Orribile, carina? Decidete voi.
Penso che si possa ambientare alcuni anni dopo il ritorno di Akito in Giappone, quanti a vostra discrezione.
La raccolta dovrebbe comprendere sei one-shot, ma non saranno tutte su Akito e Sana. Come per l'altra, anche qui utilizzerò coppie diverse.
Spero via sia piaciuta.
A presto!
Ilaria
Questa raccolta partecipa all'iniziativa di Fanworld "Xmas Tree Party".
   
 
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