Prefazione
Morte. Una parola che mi ha sempre spaventato molto, fin da quando ero piccola; mi terrorizza l’idea che qualcosa, una vita, possa finire per sempre. Però si sa, tutto prima o poi finisce.
Adesso me ne sto qui, con le mani in mano, a guardare la persona più importante della mia vita che muore, mentre milioni di emozioni pugnalano senza pietà la mia anima. Ma la coscienza peggiore che che si fa strada nel mio cervello, è sapere che luista morendo, e che ionon posso far nulla per impedire che ciò avvenga.
Ho sprecato ogni cosa bella che avevo. Ho perso tutto ciò per cui valesse la pena combattere. E per che cosa? Per vederlo andarsene e non tornare mai più da me. Questo è tutto ciò che ho ottenuto, solo altra sofferenza per un cuore che ormai non può più reggere.
Lo vedo inalare il suo ultimo ed esasperato respiro, sento il suo cuore che pian piano si spegne per sempre. Il calore lo abbandona, e presto diventerà solo un corpo freddo e vuoto. Lui sta morendo, ed anch’io. Le forze mi lasciano, ed anche il mio cuore si spegne, ma continua lo stesso a battermi in petto, purtroppo.
In un secondo, tutte le mie paure si avverano. In quella stanza così bianca e spoglia, si è appena spenta una vita, la miavita. L’unica cosa che voglio ora è morire per davvero, perchè senza di lui, quello che mi capiterà dopo stanotte, non potrà più essere chiamato vita.