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Autore: Juliet The Rebel    12/12/2010    5 recensioni
- Non mi hai detto come ti chiami – fu la prima volta che lo vide arrossire e poi allontanare lo sguardo.
- Tutto qui? –
- È importante… Tu sai come mi chiamo ma io ignoro del tutto il tuo nome –
- Danielle –
- Ti posso chiamare Danny? –
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bill Kaulitz, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 5

 

Le gocce di pioggia vennero giù anche quella sera, mentre Danielle seguiva con attenzione una delle sue allieve che cantava un pezzo davvero magnifico. Si sentii inebriata dalla voce della ragazza molto simile alla sua quando aveva la medesima età. Lei aveva capelli d’oro che le ricadevano leggeri sulle spalle e degli occhi blu profondi che adornavano un viso pallido e bellissimo.

-   Ben fatto, Felicity – le fece un applauso e gli altri nella stanza fecero lo stesso.

-   Ti ringrazio – sorrise la ragazza per ricambiare quell’elogio. Dopo averle lanciato un’occhiata furtiva, dovuta di certo al fatto che la sua insegnante aveva il viso smunto e apparentemente stanco, si andò a sedere al suo posto.

Cantarono altre due ragazze ed infine un ragazzo che era dotato di vero talento. In cuor suo Danielle pregava che quei giovani continuassero a seguire quel loro sogno, una possibilità che a lei era stata negata. Ma era davvero bello poter ascoltare le loro voci che si intrecciavano e che formavano suoni leggiadri. Magari un giorno, quando uno di loro sarebbe diventato famoso, avrebbero menzionato quelle lezioni tenute con quella professoressa che li amava profondamente.

-   Grazie a tutti, ci vediamo la settimana prossima – disse prima di congedarli. Uscirono tutti dalla classe tranne la ragazza bionda di prima. Quella si sedette sulla scrivania di Danielle cercando il suo sguardo. Appena lo trovò la donna vide niente altro che euforia negli occhi di Felicity.

-   Ti ricordi di quel ragazzo di cui ti avevo parlato? – le chiese.

-   Certo, Felicity… -

-   L’altro giorno abbiamo parlato e mi ha inviato al ballo!!! –

-   Sono davvero felice per te –

Le sorrise calorosamente. Ascoltare i racconti di quella ragazza, riguardanti la sua vita di tutti i giorni, le facevano sfiorare quegli anni dedicati alla spensieratezza che anche lei aveva vissuto.

-   Volevo dirtelo prima ma ieri non sei venuta. Come mai? È successo qualcosa? –

-   Ho avuto un incidente l’altro giorno… Ma nulla di grave, non ti preoccupare – disse dopo aver scorto la paura nella ragazza. Felicity tirò un sospiro di sollievo e dopo averle posato un bacio sulla guancia si diresse verso la porta. Prima di uscire si voltò nuovamente verso la donna che era ancora intenta ad esaminare alcuni spartiti sulla sua cattedra.

 -   Grazie per avermi ascoltato ancora una volta – le disse.

-   Prego. Lo sai che per me è sempre un piacere –

Felicity rise allegramente e poi scomparve. Danielle dopo un po’ decise che era anche per lei ora di andare. Cercò la sua amica ma quella si era dissolta nel nulla. Probabilmente aveva uno dei suoi soliti appuntamenti.

Mentre tornava a casa si ricordò che quella sera non doveva cucinare per Erik e passò a prendere qualcosa da mangiare in un ristorante vicino all’ospedale.

Solo quando tornò in macchina con in mano un pacco che conteneva della pizza fumante si rese conto che doveva percorrere la stessa strada dove aveva avuto l’incidente e dove aveva incontrato Bill per la prima volta. Sospirò, posò il pacco sul sedile di dietro e ripartì. La pioggia cominciava ad essere sempre più forte…

Dopo che ebbe svoltato ad un angolo si dovette fermare a causa di una fila ferma per un semaforo rosso. Poco prima che quello diventasse verde sentii la porta del passeggero aprirsi. In un primo momento si spaventò, non sapendo chi fosse salito nella sua macchina e maledicendo la sua ingenuità, ma poi voltandosi verso colui che era entrato il cuore cominciò a batterle forte.

-   Ciao – le disse Bill mentre cercava di aggiustarsi i capelli di nuovo bagnati.

-   Buonasera – rispose lei. Stava per dire qualcosa altro ma i rumori dei clacson la incitarono a ripartire.

-   Scusa se sono piombato così all’improvviso dentro la tua macchina ma non ho nessuna intenzione di bagnarmi di nuovo e tanto meno di farmi investire di nuovo da te –

-   Oh, ecco… Figurati – la voce le tremava.

-   Io e te ci incontriamo sempre qui, hai notato? –

-   Si, ti stavo giusto pensando quando mi sono accorta di essermi fermata proprio in questo posto –

-   E a cosa stavi pensando precisamente? – lui le puntò gli occhi a dosso e Danielle non poté altro che sentirsi intimidita.

-   Mi stavo chiedendo come stavi –

-   Bene, e tu? –

-   Bene… -

-   Menti – sussurrò lui appoggiando il capo al sedile. Sembrava davvero stanco mentre socchiudeva gli occhi.

 -   Come fai a saperlo? –

-   Non te ne sei accorta? Io leggo dentro di te – sussurrò lui con voce sicura.

Si girò verso di lei e, una volta riaperti gli occhi, lasciò vagare il suo sguardo sul volto della donna per osservare la sua reazione ma Danielle cercò di mantenere la calma. Quando vide che lei non rispondeva Bill cercò qualcosa altro da dirle.

-   Non mi hai risposto al messaggio dell’altra notte – non era di certo una domanda ma lui non aveva l’aria di essere molto arrabbiato.

-   Mi dispiace – balbettò lei.

-   Non accetto le tue scuse. Ma se mi offri la cena potrei anche ripensarci –

Bill rise… Aveva avvertito immediatamente l’odore della pizza che inondava la macchina. Danielle lo imitò e si lasciò scappare una risata.

-   Ci sto – disse pensando che dopo tutto la sua vita non poteva peggiorare ancora di più.

  
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