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Autore: Brixegael    12/12/2010    1 recensioni
-Luce e Oscurità... I mondi sono formati da queste due parti... Ove il regno della Luce splenderà glorioso, un'Ombra serpeggierà sempre al suo interno... Nelle tenebre dell'Oscurità, di conseguenza, vi risiederà sempre una Luce impetuosa...-
Queta è la storia di Brixegael, membro numero XIX dell'Organizzazione...
Genere: Fantasy, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Organizzazione XIII
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Più contesti
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Quando il sole cominciò a lambire il volto di Fay essa iniziò a tornare cosciente. Era sua abitudine svegliarsi presto la mattina, ma non le era mai successo di svegliarsi come se fosse stata ripetutamente schiacciata da una mandria di buoi. Stiracchiò gli arti inferiori con cautela, ma sentì subito che la magia del Nobody aveva avuto più effetto di quello che credeva. Gettò le coperte ai piedi del letto e ne scese d'impeto, sentendosi sicura di come erano guarite le ferite. Evidentemente troppo fiduciosa. Il violento capogiro che le prese appena si ritrovò in posizione eretta la costrinse ad appoggiarsi all'intelaiatura del letto. Per un momento la vista le si offuscò a tal punto che si ritrovò il campo visivo completamente inondato di bianco. A poco a poco la vista le tornò e con essa anche una violenta nausea. Trattenendo il contenuto dello stomaco nel suo giusto contenitore si avviò verso la cucina, per bere un sorso d'acqua che sperava le potesse sciacquare la bocca dal saporaccio di bile che l'aveva invasa. Entrata nella stanza vide una scena che le sembrò comica, o perlomeno lo era dopo i fatti della notte prima. Vide la Keyblader, Hellen, e il Nobody abbracciati sul divano, coperti da una delle coperte che dovevano aver preso dal suo letto. Soffocando la risata che le nasceva spontanea li oltrepassò e arrivò fino al lavandino.
"Devo aver dormito maledettamente sodo per non aver sentito nulla", si disse. Prese un bicchiere da un pensile e lo riempì di acqua corrente, se lo portò alla bocca e ne trasse un sorso. Fece appena in tempo a levare il bicchiere che si chinò in avanti sul lavandino e rigurgitò una poltiglia biancastra, tra vari conati, che doveva essere il residuo della sua cena e del latte che aveva bevuto. Hellen si girò un attimo verso la cucina, la luce che proveniva da lì le diede fastidio allora mugugnando si mise seduta cercando di non svegliare il Nobody che era affianco a lei che dormiva ancora beato, si passò una mano sul volto per poi sbadigliare, si diresse verso la cucina e vide Faith china sul lavandino appoggiò delicatamente la mano sulla sua spalla per vedere cosa aveveva. Per tutta risposta il corpo di Fay fu percorso da un sussulto, la ragazza lasciò cadere al suolo il bicchiere colmo d'acqua che si frantumò in mille pezzi. In poco più di un attimo raggiunse con un balzo l'angolo più vicino, portandosi in posa di guardia. Non estrasse il Keyblade, il pensiero dell'arma non la sfiorò neppure, si limitò a coprire il volto con le braccia, lasciando uno spazio per osservare l'avversario.
- Faith sono io, Hellen - disse avvicinandosi a lei con calma, "che strana reazione come se lei da piccola avesse avuto delle percorsse da parte di persone", si inginocchiò di fronte a lei e le prese delicatamente i polsi e li abbasso e poi li lasciò, - Scusa se ti ho spaventata - disse con voce quasi preoccupata.
-N-nulla - disse con voce tremolante, abbandonando lentamente la posizione di guardia. Hellen abbracciò Faith come se fosse una cosa naturale lo fece per calmarla e per darle sicurezza.
- Non ti accadrà nulla - disse con voce pacata. Fay sciolse l'abbraccio forse con un pò troppa enfasi, non le piaceva la sensazione di costrizione che le dava.
- Dire che non mi accadrà nulla è come dire che mi accadrà tutto - disse, poi prese uno straccio per pulire l'acqua e i residui del bicchiere da terra. Silenziosamente, il Nobody assisteva alla scena, osservava Hellen mentre abbracciava Faith, dicendole che andava tutto bene e lei che, coi suoi soliti modi, rispondeva rigirando la frase. Con molta calma Brixegael prese il suo cappotto da terra e se lo rimise dopo averlo sbattuto leggermente un paio di volte. Lentamente si diresse verso la porta e uscì dalla casa, sbattendo violentemente la porta. Hellen ci rimase un po' male ma poi scosse il capo, si rimise in piedi e sentì la porta chiudersi violentemente, corse fuori dalla cucina fissò il divano e poi la porta.
" se ne è andato... Tornerà? " si chiese mentre i suoi occhi si riempivano di lacrime. Il rumore improvviso fece nuovamente sussultare Fay, che strinse convulsamente i pugni. Guardò la fonte del rumore, e poi il divano vuoto. Evidentemente il Nobody doveva essere uscito.
- Ahi - disse quando si rese conto che dei vetri si erano conficcati nel palmo della mano, quando lo aveva stretto. Vi strinse lo straccio attorno e poi riprese a pulire. Hellen con le lacrime che le rigavano il volto prese la sua giacca e si gettò fuori dalla porta
"Non voglio...NON VOGLIO! Non voglio che tu te ne vada di nuovo!" pensò mentre le lacrime erano sia di dolore ma anche di rancore, si mise alla ricerca del Nobody. Brixegael era in piedi, in mezzo alla stradina che aveva percorso ieri in tutta fretta per portare in salvo Faith e poter curare Hellen. La pioggia aveva smesso di cadere sulla Città di Mezzo, finalmente, dopo interminabili giorni cupi. In piedi, col cappuccio che gli copriva il volto mentre alzando una mano, provò ad evocare la Dark Dream, senza molto successo.
" Diamine... " Pensò.
- Brixegael ! - urlò cercandolo con le lacrime ancora sul volto, correva da tutte le parti per poi vederlo, ripetè il suo nome fissandolo. Il Nobody si voltò, togliendosi il cappuccio: davanti a lui gli apparve Hellen, con le lacrime al volto. Si avvicinò a lei e l'abbracciò.
- Non preoccuparti... - Le sussurrò. - ...Non ti lascierò mai più. -
- Rimani qui...Te ne prego... - disse singhiozzando mentre appoggiava il capo sul suo petto...
- Non ti lascerò ... - Mise una mano sul suo capo, accarezzandole il volto per toglierle le lacrime. Lo fissò neglio occhi e poi gli prese la mano
- Torniamo a casa da Faith che si è fatta male alla mano? Per colpa tua che hai sbattutto la porta...- disse sopirando mentre smetteva di piangere. Rise sotto i baffi.
- Va bene, andiamo. - Le sorrise mentre si incamminarono per tornare da Faith. Quando tornarono in casa Fay aveva finito di raccogliere gli ultimi frammenti di vetro ed era intenta a medicarsi la mano, estraendo le schegge di vetro. L'operazione era complicata dal fatto che entrambe le mani erano ferite.
- 'Giorno - disse senza emozioni. Il Nobody richiuse lentamente la porta.
- 'Giorno. - Risposero Hellen e Brixegael all'unisolo. - Hellen mi ha detto delle ferite, scusami. - Continuò lui. - Fammi vedere. - Si avvicinò lentamente a Faith prendendole una mano per vedere meglio. - Beh, hai già tolto tutti i frammenti di vetro a quando vedo. - Passò la mano su quelle della ragazza, facendo di nuovo apparire quella luce verde che le richiuse le ferite in un attimo. La magia le fece formicolare le mani, che chiuse di scatto.
- Insegnami - disse semplicemente - ...Perfavore - aggiunse poi. Hellen rise sommessamente del tono con cui Fay aveva formulato la richiesta. Il Nobody si girò per osservare meglio la ragazza mentre rideva, gli scappò un sorriso. Era bello sentirla ridere di gusto, era da troppo tempo che non la sentiva più divertita. - Va bene Faith. - Disse infine Brixegael. Anche il volto di Fay si illuminò in un sorriso.
- Cominciamo? - chiese impaziente.
- D'accordo. Da dove vuoi cominciare? - Chiese il Nobody fissandola negli occhi.
- Credo sia meglio se tu comincassi dal principio - si intromise Hellen, sempre sorridendo - O non capirà nulla... - Brixegael sorrise a sua volta.
- ...Allora... - Si mise comodo sul divano invitando le altre due a mettersi comode. - ...Una delle cose più importanti che devi sapere è che ci sono limiti alle magia, ad esempio, non puoi utilizzare troppe volte una magia e non puoi superare un certo livello di potenza. - Fay lo fissava bevendosi le sue parole. - La magia che ho utilizzato ieri sera e poco fa si chiama Energia, è utile per curare qualsiasi tipo di ferita. Io conosco solo le basi quindi non possiedo magie potenti. A livelli maggiori Energia è capace di curare su parti più vaste del corpo e in aree sempre maggiori, così da poter curare anche i tuoi compagni. - Continuò il Nobody. - Tutto chiaro fino a qui? - Fay annuì con veemenza. - Bene. Esistono altri tipi di magie: quella nera, quella verde, la spaziotempo, o arancione, e, inifine, quella occulta. La prima comprende le magie che causano danni all'avversario, la seconda modifica e altera lo status, la terza modifica i tempi del nemico e le ultime sono magie che, danneggiando il nemico, ti permettono di ottenere dei vantaggi. - Brixegael prese un respiro prima di continuare. - Come per Energia, una delle più conosciute della magia bianca, anche queste possiedono limiti, però ne esistono di diversi elementi. - La fissava negli occhi mentre spostava l'argomento sui vari tipi di magia. - Nella magia nera troviamo tutti gli elementi: fuoco, ghiaccio, tuono, aria, acqua, terra, sacro e oscuro. Nelle megie verdi possiamo trovare Protect o Shell, che ti proteggono dagli attacchi magici e fisici dei nemici. Nella spaziotempo ci sono magie che rallentano il nemico, come Stop, oppure che ti velocizzano, quale Haste. Nelle magie occulte possiamo trovare Aspir oppure Drain, le quali " succhiano " la vita al nemico per poter rigenerare la tua. - Si concesse un altro respiro. - Fin qui hai capito? - Fay non gli aveva staccato gli occhi di dosso un secondo, sembrava quasi in trance. Annuì, memorizzando le informazioni. Il Nobody si scricchiò il collo e poi la schiena. - Sono stanco della teoria Faith, vuoi passare alla pratica? -
- Non vedevo l'ora che tu lo dicessi! - disse alzandosi in piedi di scatto. Fu nuovamente presa da capogiri, e fu costretta a correre nuovamente verso il lavandino. 'Stavolta dal suo stomaco non uscì nulla di solido, ma il corpo di Fay fu comunque percorso da forti conati. - Ok, muoversi con cautela - disse pulendosi la bocca. Il Nobody si alzò lentamente dal divando camminando lentamente verso la porta chiedendo ad Hellen di aiutare Faith con le scale. La ragazza si alzò dal divano e, prendendo per mano la ragazzina più gracile, la sostenne aiutandola nello scendere i gradini. Finalmente scesi nel cortile sotto casa il Nobody fece sedere Faith sulla panchetta li vicino, ponendosi vicino a lei.
- Molto bene. Possiamo pure iniziare la lezione pratica di magia. - Brixegael stese la mani, col palmo rivolto verso l'alto. Si concentrò per un attimo. - Fire. - Disse sottovoce: una pigra fiamma si accese nelle sue mani per poi bruciare in una lingua di fuoco verso l'alto. - Questo è Fire, uno degli elementi basilari della magia nera, gli altri due sono Blizzard e Thunder. - Pulendosi le mani riprese per una nuova magia: muovendosi su se stesso creò una bolla intorno a se. - Questa si chiama Reflex. - Disse - Magia verde che ti protegge da altri attacchi magici. - La bolla protettiva si sciolse lentamente. Il Nobody si scricchiò le dita. Si portò le mani al petto facendo sprigionare una luce di color arancio. - Haste: velocizza i tuoi movimenti. - Camminò intorno alla panchetta, grazie alla magia sembrava che corresse velocemente. Si fermò nuovamente di fronte a loro. - La magia occulta preferisco non mostrarvela, non ora almeno. - Brixegael, stanco, iniziò a respirare affannosamente, ormai senza molta energia rimanente.
- Forte - disse Fay, bloccandosi per portarsi una mano allo stomaco dolorante - Ora so come appaiono, ma come si genera la magia? - chiese come se fosse la domanda più semplice del mondo.
- Prova a distendere una mano. - Rispose lui - E' molto più facile provare direttamente che spiegarti il procedimento a parole. - Fay eseguì l'ordine senza obbiettare.
- Proviamo con Fire. - Continuò. - E' una delle più semplici. Prova a concentrarti solo sulla tua mano, concentra la tua energia in quel punto e immagina una fiamma che ve ne esce - Fay ci provò. Ci provò davvero. Concentrò tutta se stessa nell'inviare la sua energia nel palmo della sua mano, immaginando la fiamma che ardeva, come le era stato detto. Passò alcuni minuti con le sopracciglia aggrottate e la faccia concentrata, ma non riuscì a produrre nemmeno il più piccolo sbuffo di fumo. - Ah, maledizione! - gridò.
- Calmati... - Disse il Nobody prendendole le mani - ...Ho detto di concentrarsi non di sforzarsi, deve essere una cosa naturale. - Le lasciò andare le mani facendole di nuovo vedere una fiamma che usciva dalla sua mano destra. - Vedi? Più lo fai naturalmente, più sarà facile. -
- Se fosse stato naturale a quest'ora ce l'avrei fatta! - disse la Custode rabbuiandosi. Brixegael la fissò negli occhi, inspirò lentamente riempiendosi completamente i polmoni d'aria, per poi liberarli velocemente. - E' semplice, riprovaci, vedrai che stavolta ce la farai. - Fay non era così sciocca da farsi coccolare, ma riprovò. Senza alcun risultato apprezzabile. - Ancora. - Ripetè lui. - Finchè non vedo una fiamma decente. - E Fay riprovò, si sforzò di immaginare la fiamma, convogliò tutta la prorpia energia sul palmo della mano, chiuse gli occhi per evitare che le immagini esterne la deconcentrassero. All'improvviso sentì qualcosa accadere sul palmo della propria mano. Aprì gli occhi di scatto, guardando Brixegael, in attesa. Il Nobody scosse lentamente la testa. - Ancora nulla, mi dispiace. -
- Aaaaah, mi arendo! Non lo capisco, non capisco come generarla, maledizione! - Brixegael la fissò negli occhi.
- Se ti arrendi così facilmente, è normale che non ce la farai mai. - Le mise una mano sulla spalla. - Riprova ancora un'ultima volta su. - Per tutta risposta Fay scosse la testa, decisa.
- Non ora... Forse non riesco a convogliare energie nel palmo della mano perchè non ne ho... - Il Nobody accennò con la testa.
- Va bene Faith, quando ti sentirai pronta... - Hellen si alzò in piedi
- Faith alzati - disse solamentente mentre teneva il capo basso per concentrarsi. Fay alzò lo sguardo per guardare la figura della Custode, con sguardo interrogativo. Un aurea blu avvolse Hellen, si creò da essa una mano che si diresse verso Faith con molta velocità e le rubò qualche mp, - Questa è un arte occulta, si chiama Aspir - disse con fiato mozzo. Fay non disse nulla, aveva provato una strana sensazione, come se venisse privata di una qualche energia che non sapeva di avere. Non avvertiva però cambiamenti di sorta nel fisico o nello spirito. Depennò dalla lista delle magie che avrebbe imparato quella "Aspir". - Non ci sono più abbitutata a usare queste magie - disse Hellen sedendosi sulla panchina. Brixegael la fissò per un momento negli occhi, poi sorrise
- Faith, come ti senti? - Disse mettendole una mano sulla spalla.
- Esattamente come prima. Nessun cambiamento - Questo diede da pensare al Nobody, che Faith non avesse abbastanza potenza magica per usare la magia? Scosse la testa, era impossibile, tutti hanno la possibilità di usare la magia, chi più chi meno forte.
- Viva i giramenti di testa ! - disse ironica Hellen mentre si teneva il capo con entrabi le mani.
- Sorreggi la testa con le ginocchia - le disse Fay - Fidati, funziona - Hellen si portò le gambe al petto e appoggiò le tempie sulle ginocchia. Brixegael osservava la strana posizione che aveva appena assunto la ragazza, gli scappò un sorriso che si spense l'attimo dopo. Sentiva dell'oscurità che si avvicinava velocemente a loro tre: piccoli varchi neri si aprirono dai quali ne fuoriuscivano innumerevoli Heartless.
- Eh che cavolo! - disse mettendosi in piedi, ma ebbe un giramento di testa non si era ancora ripresa del tutto richiamò il suo keyblade e si mise in posizione d'attacco.
- Merda - sospirò Fay, si alzò e si mise in posa da combattimento.
- Faith con i pugni si fa ben poco - disse poi riprese - Prova a chiamare la tua fedelissima arma - disse sorridendole mentre si preparava ad attaccare. Fay mugugnò qualcosa, poi estrasse il Keyblade, i cui ingranaggi cominciarono a muoversi ticchettando. Il Nobody rimase immobile, indietreggiando lentamente, osservando Faith che, pronta col suo keyblade in mano, si apprestava a combattere. Fay fece la spavalda, avanzò come se non avesse avuto paura. Cercava di non darlo a vedere, ma le gambe le tremavano, e i passi le risultavano faticosi, come se le sue gambe cercassero di distanziarla dal pericolo imminente, come se cercassero di correre lontano anzichè avanzare verso la morte. Altri portali oscuri sbucarono davanti a loro. Dinnanzi a loro si parava una distesa nera brulicante di movimento. Non fu una passegiata per Fay cominciare a correre e colpire le prime creature che trovò dinnanzi. Ma esse non miravano lei, ma dietro. Gli Heartless la accerchiarono, e altri la sorpassavano, arrivando fino al Nobody e Hellen. Si sorprese di come in momenti critici la mente si metta a fantasticare su pensieri futili come quello che la assillava in quel momento. Era stato facile per lei pensare al nome della Custode, ma non era ancora riuscita a pensare a quello del Nobody, neppure in quel momento ci riusciva. Scosse la testa, come a scacciare quegli stupidi pensieri che la distraevano dalla lotta, e si lanciò di nuovo verso l'orda nera. Gli Heartless evitarono il colpo, si muovevano all'unisono, come un corpo solo. Sentì gridare dietro di se, ma non servì che si girasse per capire cosa stesse succedendo. Le creature avevano sommerso i suoi nuovi compagni. Lo seppe perchè si stavano apprestando a fare lo stesso anche con lei. I mostri saltarono, e le furono sopra. Il corpo di Fay non era fatto per sopportare grandi pesi, e cedette dopo poco. Di nuovo sotto una coltre di Heartless le ritornarono alla mente i ricordi della notte precedente, quando si era trovata in una situazione analoga. Rischiare la vita due volte in due giorni era troppo, e la sua mente si scollegò, il suo corpo prese a muoversi da solo, sentì la sua energia che si andava concentrando in un unico punto e fu allora che capì cos'era la magia. Durante le prove si era sforzata di immaginare la fiamma che nascva dal suo palmo, ma non poteva essere più distante dalla realtà. Lei doveva essere la fiamma. Lo comprese e la fiamma scaturì. Scaturì e non riuscì a fermarla. Voleva solo produrre una fiamma per liberarsi, ma produsse molto di più. Una sfera di fuoco nacque dalle sue mani, la sentì scottarle l'epidermide, e cominciò ad allargarsi a dismisura, inghiottendo e distruggendo tutto. Bruciò gli Heartless, il corpo di Fay e quello dei suoi compagni.
Oscurità: ecco cosa vedeva Brixeagel sotto quell'orda di esseri d'ombra che lo sopprimevano. Di nuovo quella sensazione, sentiva strettoni al petto, come se volessero strappargli ancora il cuore. Era deciso a non mollare, non ora. Aveva ritrovato Hellen e non aveva intenzione di lasciarla di nuovo andare. Lo aveva promesso. Non l'avrebbe più lasciata, non lo avrebbe mai permesso. Cercava di liberarsi con le mani, voleva allontanarli dal suo nuovo "cuore". Era un cuore piccolo, ma era solo per lei. Gli Heartless premevano, non cedevano, non volevano lasciarlo andare, ma lui non si arrendeva. Voleva urlare, chiamare Hellen, starle vicino per essere più forti insieme, ma quel peso lo opprimeva, non poteva nemmeno sussurrare o respirare. Si muovevano velocemente, come formiche laboriose che raccolgono del cibo e rapidamente lo riportano a casa. Veloci, troppo veloci, non riusciva più a fare nulla. Intravide una luce in quell'oscurità. Si espandeva rapidamente finchè non travolse quell'ombra attorno a lui, spazzandola via completamente. Ora non erano più gli Heartless a fargli male, ma quella luce gli bruciava sul cappotto, era come stare in un forno. " Faith? " Pensò, era possibile che fosse stata lei, sperando che fosse così si aggrappò a quella speranza rilasciando un fievole strato protettivo su di se, che lentamente si andava a distendersi cercando di proteggere le sue compagne, anche se non sapeva dove fossero cercava comunque di proteggerle in qualche modo.
Hellen fissò con occhi sbarrati Gabriele - Sta-Stai bene? - chiese preoccupata per lui mentre si alzava e si dirigeva da lui. Il Nobody era ancora disteso a terra senza energie dopo aver cercato di aiutare le due Custodi. In silenzio alzò un braccio mentre cercava di prendere la sua mano. Lentamente gliela strinse e si rialzò con cautela, era sfinito. La lezione di magia, gli Heartless, la paura. Tanta paura. Si mise una mano sul petto, come se stesse cercando il suo cuore per avere la conferma che quegli esseri non lo avessero di nuovo divorato. Sentì un leggero battito, si sentì sollevato.
- Tutto ok - Disse annuendo con la testa - Tu? -
- Tutto ok - Rispose a sua volta Hellen. Brixegael si osservò intorno, trovando solo terra bruciata. Vide anche il corpo di Faith, immobile al suolo, col corpo ancora fumante. Con passo lento si avvicinò alla ragazza, inginocchiandosi di fronte a lei per osservarla meglio: i segni di una lieve bruciatura ricoprivano tutto il suo eslie corpo, sul viso vi era della pelle nera, sembrava carbonizzata, ma stava bene. Respiro e battito cardiaco nella normalità. Probabilmente l'aveva salvata la magia del Nobody.
- Ringraziamo il fuoco, che brucia i peccati. Ringraziamo i nostri nemici, poichè avremo la possibilità di essere purificati. Ringraziamo questo campo di battaglia, ove risiede il nostro spirito e infine, ringraziamo Faith, che ci ha salvato dal diventare oscurità. - Lentamente si rialzò prendendo in braccio la ragazza zoppicando piano piano, tentando di tornare in casa. Hellen lo seguiva, in silenzio, rallentando sempre di più il passo.
- Scusatemi... - Sussurrò la ragazza avvicinandosi a Brixegael. - ...Devo andare. - Il Nobody si girò, col volto cupo fissandola negli occhi, come per chiedere una spiegazione. - E' stato bello essere tornati insieme, anche se per poco tempo. - Continuò. - Ma ora devo andare, il mio dovere di Custode mi chiama... - Gli diede un leggero bacio sulla bocca per poi allontanarsi lentamente. Brixegael era ancora fermo, a fissare il vuoto, dopo che Hellen aveva svoltato l'angolo, poco dopo averlo di nuovo salutato con la mano. A stento riuscì a trattenere le lacrime e a far cadere a terra Faith. A capo chino, senza averle detto nulla, si avviò verso la casa della ragazza. Saliva li scalini lentamente, sforzandosi di non cadere, cercando in ogni modo di raggiungere il primo piano di quella casa, portare Faith sul suo letto e cercare di guarirla dalle ferite. L'impresa si rivelò più difficile del previsto: gradino dopo gradino sentiva che le forze gli venivano meno, le gambe si rifiutavano di continuare, le braccia volevano gettare Faith, tutto il corpo avrebbe voluto fermarsi. Fermasi e andare da lei, abbracciarla, supplicarle di non andarsene. Questo però non poteva farlo, non poteva abbandonare quella persona che lo ha aiutato a riconcingliarsi con Hellen, non poteva abbandonare quella persona che, nonostante fosse un Nobody, non lo aveva rifiutato o combattuto, non poteva abbandonare quella persona che considerava una sua cara amica. In fondo era giusto così, lei è un Custode, deve combattere chi causa la morte e la distruzione dei mondi, non può perdere troppo tempo lontano dal suo lavoro. Brixegael scosse la testa cercando di allontanare quei pensieri e riprese a salire le scale, giungendo finalmente nella casa di Faith. Riuscì ad aprire la porta e camminare verso il letto, sul quale poggiò delicatamente la ragazza.
" Dove saranno...? " Pensò il Nobody " Le ho viste ieri sera... Ah! Eccole! " Brixegael aprendo il cassetto trovò delle pozioni ne afferrò una e si riportò vicno a Faith. - Questo ti farà bene... - Aprì il contenitore versando il contenuto sul corpo della ragazza, il quale sembrò rigenerarsi lentamente. - ...Dannazione, la prossima volta che provi ad usare la magia avvertimi. - Sorrise dolcemente osservando il viso della Custode che si rilassava. Si distese sul letto accanto a lei, per riposarsi un po' da quella frenetica mattinata.
   
 
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