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Autore: NarcissaM    12/12/2010    6 recensioni
Quando Andromeda Black scompare misteriosamente, la sorella minore Narcissa si dispera e decide di andare alla sua ricerca. E chiede aiuto all'uomo più influente nel mondo magico che lei conosce: Lucius Malfoy. Costretti a convivere e a collaborare, fra i due cresceranno giorno dopo giorno sentimenti inaspettati e devastanti. Fino a quando...
Genere: Avventura, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Andromeda Black, Lucius Malfoy, Narcissa Malfoy, Sorelle Black | Coppie: Lucius/Narcissa
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Alla ricerca di Andromeda


10° capitolo – L'Addio

 

La camera era completamente silenziosa. L'intera casa lo era.
Non si sentiva nulla. Non si muoveva nulla... nemmeno il suo cuore.
Uno strano senso di irrealtà avvolgeva Narcissa, ora distesa sul proprio letto con lo sguardo rivolto verso il soffitto. Provava una buffa sensazione; era come essersi risvegliata da un lunghissimo sonno, da un coma, che l'aveva resa cieca alla realtà per tanti anni e che ora le lasciava addosso soltanto l'impressione di avere sempre vissuto in un sogno.
Poi tutto si era tramutato in gelo d'improvviso. Strinse gli occhi. Quante cose nascoste, taciute e distorte! Le girava la testa... aveva troppe domande, così tante che temeva di impazzire. Combatté disperatamente contro il vuoto che aveva dentro. Le sue sorelle erano state sempre la sua fonte di vita, le persone che lei aveva amato di più al mondo. Perderle era un pensiero inaccettabile. Tuttavia Andromeda l'aveva tradita, l'aveva abbandonata, si era coperta di vergogna legandosi a un essere indegno, e aveva saputo fare la sola cosa possibile: fuggire.
Narcissa voleva ancora trovarla... per ucciderla. Ma perché concederle questo potere su di lei? No. No, la morte era troppo facile. Molto meglio costringerla a vivere con la sua colpa per l'eternità.
Si asciugò una lacrima di rabbia. Poi un suono spezzò il silenzio, il rumore secco di un portone che sbatteva. Nel corridoio al piano di sotto risuonarono dei passi, poi la voce di Lucius, bassa e lontana, alla quale se ne unì un'altra... una femminile, troppo familiare per essere ignorata.
Narcissa si strinse addosso la vestaglia mentre si sollevava dal letto, muovendosi al rallentatore come una sonnambula. Lasciò la camera e scese giù per le scale, gradino dopo gradino, a piedi scalzi. Le voci la guidarono lungo il corridoio fino a una piccola stanza vicino alla biblioteca. Continuò a camminare sentendo il freddo del pavimento che le filtrava nei piedi. Le voci erano quasi urla, ora. Un litigio, soffocato da una porta quasi chiusa. La mano di Narcissa si sollevò, tastò il legno nodoso e lo sospinse leggermente.
Rimase letteralmente senza parole nel vedere Bellatrix che camminava avanti e indietro irrequieta. Bellatrix! Proprio lei! Anche se avrebbe desiderato correre incontro a sua sorella e abbracciarla, Narcissa si costrinse a restare immobile dietro la porta, nascondendosi alla sua vista. Tenne le mani intrecciate sulla vestaglia e rimase ad ascoltare.



"Potresti gentilmente abbassare la voce? Se continui a strillare come una matta sveglierai Narcissa!" Lucius era stanco e arrabbiato. Non aveva dormito granché quella notte, e la visita mattutina di Bellatrix aveva solo contribuito ad aumentare il suo malumore.
"Cissy è qui? Per quale motivo?" stava chiedendo ora la donna, spalancando i suoi grandi occhi neri.
"Ah! Te lo chiedi pure? Era sola e spaventata" sbottò Lucius, adirato. "Tu e Andromeda siete sparite nel nulla, non sapeva a chi altri rivolgersi..."
"Ed è venuta da te?" Bellatrix fece scorrere una mano lungo il broccato di una poltrona. "Sì, ho sbagliato a lasciarla sola, ma che altro potevo fare?" chiese, con voce quasi stridula. "Andromeda andava stanata! Oh, è stata una meravigliosa battuta di caccia". Continuò a camminare su e giù per la stanza, con la faccia che passava dall'ombra alla luce. "La mia carne, il mio sangue. Mia sorella... una traditrice. Ho dovuto cercarla, lo capisci?"
"Ma non l'hai trovata, alla fine. E nemmeno io". La voce di Lucius era tenebrosa, stranamente calma.
"Si è nascosta bene la codarda. Ma io non smetterò di inseguirla. Prima o poi... la ucciderò".
"Ma certo, certo". Il sarcasmo di Lucius non la sfiorò neppure tanto lei era nauseata. "Segui il mio consiglio, Bella: fermati. Sei già mancata a una delle noste riunioni, credi forse che all'Oscuro Signore abbia fatto piacere? No. Non puoi più permetterti di giocare a nascondino con tua sorella, sei una Mangiamorte e c'è una dannata guerra in corso".
"Dovrei forse lasciar perdere?" Lei si mise a ridere. Una risata gorgogliante e sadica. "Mai! Andromeda deve pagare. Il Signore Oscuro capirà la mia sete di vendetta e mi perdonerà".
Lucius decise di darle il colpo di grazia. "Andromeda è incinta, lo sapevi?"
Bellatrix imprecò, una fila di oscenità che durò venti secondi buoni. "Questo è un motivo in più per trovarla ed eliminarla dalla faccia della Terra. Una Black non metterà mai al mondo un Mezzosangue!"
"Dimenticati di lei, invece. E pensa a Narcissa".
Gli occhi di Bellatrix brillarono e lo misero a fuoco. "Narcissa?"
"Hai idea di quanto sia stata male per causa vostra? Lei ha bisogno di stare con la sua famiglia, e ora le sei rimasta soltanto tu. Dimentica Andromeda e prenditi cura di Narcissa, piuttosto".
Bellatrix cominciò a girargli intorno, guardandolo attentamente. Poi fischiò. "Ti sei innamorato di lei?"
"No" rispose glaciale lui. "Sai bene che sono contrario all'avere dei legami". Osservò la scintilla di interesse che le scoccò negli occhi e la maledisse in silenzio.
"Lucius, Lucius... come bugiardo non vali niente". Il suo tono gli provocò un brivido inatteso. "Tuttavia devo ammettere che per una volta hai perfettamente ragione: Cissy ha bisogno di me adesso, non la abbandonerò un'altra volta. Dov'è? Voglio vederla".
Lucius tacque. Gli facevano male lo stomaco, la gola, il cuore. Strinse i denti, con le labbra che cercavano di dire qualcosa e non ci riuscivano, serrandosi in una linea retta.

"Ti ringrazio per esserti occupato di lei mentre ero via, ma ora sono qui. E' mio dovere aiutarla a sistemarsi, devo trovarle un marito purosangue prima che si venga a sapere dello scandalo creato da Andromeda" rifletté a voce alta. "Con la sua bellezza glaciale, Cissy intimidisce gli uomini, li allontana. E' un diamante di ghiaccio. Ma io la accompagnerò a tutti gli eventi mondani e la convincerò a cercarsi un buon partito. Lei non mi deluderà, al contrario di Andromeda". Picchiettò un dito lungo e perfetto su un bottone della camicia di Lucius. "Sei d'accordo con me?"
"Sì". Lucius deglutì. "Poniamo fine a tutta questa storia".


Lucius trascorse la serata trascinandosi da una locanda all'altra, bevendo più alcolici di quanti il suo corpo avesse mai sopportato, nel vano tentativo di non pensare... di dimenticare... nemmeno lui sapeva cosa.
Fece rientro a Malfoy Manor con una sola domanda che gli rimbombava nella testa: Bellatrix aveva già portato via con sé sua sorella? I suoi passi traballanti echeggiarono nella casa vuota, sulla scala deserta. Narcissa non c'era più. Le sue emozioni incespicarono l'una sull'altra... rabbia, dolore, desiderio, paura.
Si strattonò il colletto della camicia con cattiveria mentre si dirigeva verso la propria camera. Poi gettò la giacca sul comodino e si abbassò ad aprire un cassetto per prendere un ricambio di abiti. Rimase come bloccato quando, rialzandosi, vide un volto amato riflesso nello specchio sovrastante.
"Narcissa". Chiuse lentamente il cassetto e si voltò.
Lei era seduta accanto alla finestra, illuminata dalla luce fioca della luna, le mani congiunte in grembo. "Lucius".
Lui si appoggiò all'armadio e pasticciò con i bottoni dei polsini della camicia, senza staccare lo sguardo da lei. "Credevo fossi andata via con Bellatrix".
"Non potevo andarmene senza prima averti ringraziato". Narcissa si alzò in piedi e gli si avvicinò piano. "Bèh... grazie".
Lucius la osservò, incerto su cosa stesse accadendo. Per la prima volta in vita sua non sapeva cosa fare, cosa dire. Distolse lo sguardo, incapace di guardarla ancora senza sentire il forte impulso di prenderla fra le braccia. "Non mi devi ringraziare, non ho fatto un bel niente". Tentò di mantenere un tono neutro, calmo, indifferente. "Eri venuta da me affinché ti aiutassi a ritrovare tua sorella, e non l'abbiamo trovata. Il lavoro non è mai stato portato a termine".
"Invece sì". Narcissa si avvicinò ancora. "Mi hai aiutato ad aprire gli occhi quando io non volevo vedere". Scrutò il suo viso. "E ti sei preoccupato per me fino alla fine. Ho sentito quello che hai detto a Bellatrix..."
"Hai origliato?"
Lei annuì. "Non ho potuto farne a meno". Poi gli sorrise con tutto il cuore. "Grazie, Lucius. Ti devo... un favore".
"Un giorno verrò da te, allora. Per chiederti di saldare il tuo debito". Lui ricambiò il suo sorriso e la ammirò ancora per qualche istante, perché non gli era mai sembrata tanto bella. Cosa gli piaceva di più di lei? La posizione delle spalle, la sua espressione decisa e intensa, il modo in cui il proprio corpo reagiva alla sua semplice vicinanza?
"Mi dispiace di averti disturbato per niente" stava dicendo adesso, e lui era come ipnotizzato dal movimento di quelle labbra rosse. Lucius conosceva bene il loro sapore. "Ho fatto proprio la figura della stupida, vero? Ero così fermamente convinta dell'innocenza di mia sorella, ho continuato a difenderla anche quando tutto era perfettamente chiaro. Io avevo torto, tutti gli altri avevano ragione. Che idiota!"
"Non essere così dura con te stessa. Tu non hai nessuna colpa". Ecco, di nuovo il desiderio di abbracciarla e confortarla. Non era normale. "Adesso vai" si costrinse a dirle.
"Devo preparare la valigia".
"Ti aiuto" mormorò Lucius, accompagnandola verso la camera che lei aveva occupato durante la sua permanenza a Malfoy Manor, e che ancora profumava di lei.
I bagagli richiesero poco tempo. Era come se il tempo si fosse accellerato per affrettare la loro separazione. Narcissa pensò a come si era sentita male il giorno in cui si era diretta per la prima volta a Malfoy Manor in cerca di aiuto, e a come stava male tuttora, anche se per motivi diversi. Prima che se ne accorgesse, si ritrovò ai piedi della scala con la valigia in mano.
"Starai..." Lui si bloccò prima di completare la frase. Il silenzio invase l'atrio.
"Starò bene" gli disse lei, toccandogli una guancia con la mano libera. Quel contatto la bruciò.
Anche Lucius si chinò ad accarezzarle il mento, il viso. Le spostò dietro l'orecchio una ciocca di capelli fuori posto. Poi si tirò indietro. "Abbi cura di te" disse, ripescando da qualche parte la voce.
Narcissa fece un sorriso tirato, triste. "Addio".
Lui rimase immobile a guardarla mentre usciva da quella casa. E dalla sua vita.


NdA: storia agli sgoccioli! ^^' Cercherò di non piangere quando anche questa mia creatura sarà terminata, anche se è davvero difficile trattenere una lacrimuccia dopo questo capitolo molto triste. Che poi sappiamo tutti come andrà finire - Lucius e Narcissa marito e moglie con un adorabile pargoletto di nome Draco - ma un po' mi commuovo sempre quando li faccio finire insieme. Sono un caso disperato.


Thiliol - ahah, non lo sapevo che le scene di passione erano le tue preferite! :-p Io ho sempre il timore di cadere nel volgare quando scrivo quelle parti =^^= Sì, Narcissa è stata un po' ingenua e lo ha ammesso. Meglio tardi che mai!

Lione94 - grazie per la mega recensione! ^_______^ Se ti eri sciolta nello scorso capitolo, che mi dici di questo? Io mi sono sentita male fisicamente mentre scrivevo il momento della separazione, buuuuh ç___ç Come sempre resto in attesa delle tue impressioni e ti abbraccio! ;-)

Zukkerosa - mi spiace averti delusa: Narcissa se n'è andata. Dopo la delusione avuta da Andromeda vuole ricominciare una nuova vita e gettarsi alle spalle tutto quello che è successo. Ovviamente non sarà facile per lei dimenticare Lucius, sei d'accordo? ;-D

Bloody Sisters - Bèh, credo che Lucius si impegni parecchio per far soffrire le persone (anche quelle che ama). Dopotutto non dimentichiamoci che è un perfido, spocchioso Mangiamorte. Però in questo capitolo si è comportato bene, dai... non trovi? ;-D

Circe - eh, non sei l'unica a rattristarsi per l'imminente finale. Io mi deprimo ogni volta che termino una storia, e non so mai quando mi verrà una nuova idea per un'altra fanfiction. Grazie di essere rimasta con me fino alla fine, te ne sono grata! ^___^


Non perdetevi l'ultimo capitolo!
NarcissaM

 



   
 
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