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Autore: Giava303    12/12/2010    2 recensioni
Il corpo esamine di Harry Potter cadde a terra.
Il Bambino che era Sopravvissuto aveva incontrato la morte.
O forse no?
Questa fanfic parla dei pensieri di Harry prima di "morire".
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Questa fanfiction parla dei pensieri di Harry mentre cammina verso Voldemort (siamo quindi nell’ultima parte del settimo libro).
La canzone citata è “Shattered” dei Trading Yesterday;consiglio di ascoltarla mentre si legge la fanfic! ;)
Spero che vi piaccia!! Buona lettura!!
                                                                                                                                         Giava.
 
 
“Yesterday I died, tomorrow's bleeding 
Fall into your sunlight “
 
Harry camminava,camminava verso la morte.Nascosto sotto il suo mantello,anzi il mantello di suo padre,invisibile agli occhi del mondo.Passo dopo passo vedeva le brutture della Guerra spalancarsi davanti ai suoi occhi: cadaveri,macerie,feriti,sangue. Il castello ormai era quasi completamente distrutto;la serenità che un tempo albergava tra le mura di Hogwarts se n’era andata. Ovunque c’era sangue e disperazione.Il fervore iniziale aveva lasciato spazio ad una desolazione che solo la morte era in grado di creare.
 
“The future's open wide beyond believing 
To know why hope dies “

 
“La speranza sta morendo” si ritrovò a pensare. Forse era già morta.
In quella lenta ed inesorabile avanzata verso il suo destino,cominciò a sentire quelle voci. Le loro voci.
Le voci di tutti coloro che in quella guerra avevano perso la cosa più preziosa: la vita.
 
“Losing what was found, a world so hollow 
Suspended in a compromise.

The silence of this sound is soon to follow 
Somehow sundown”.
 
Sua madre e suo padre che avevano dato la vita per salvare la sua; Lily e James,le fondamenta su cui la vita di Harry avrebbe dovuto poggiare se n’erano andate,gli erano state tolte.
 Era strano pensare che l’unico segno del loro passaggio sulla terra fosse lui.
“Ma tra poco cosa rimarrà di loro? “ si chiese.
 Niente. Tra pochi istanti sarebbero morti una seconda volta.

“And finding answers 
Is forgetting all of the questions we cal
led home 
Passing the graves of the unknown “
 
E poi c’era Sirius. Quell’nsolito padrino che aveva costituito per Harry la cosa più vicina ad una famiglia che avesse mai avuto.
Ma anche lui l’aveva lasciato,travolto dall’odio e dalla rabbia che la battaglia si portava dentro. Ricordava perfettamente il senso di abbandono e di vuoto che l’aveva attraversato quando aveva visto l’uomo oltrepassare il velo;era di nuovo solo.
Ancora una volta il ragazzo aveva perso il suo punto di riferimento,ancora una volta uno dei muri portanti del suo cuore era stato spazzato via,distrutto,perso per sempre.
 
“As reason clouds my eyes, with splendor fading 
Illusions of the sunlight 
And the reflection of a lie will keep me waiting 
Love gone for so long.

This day's ending is the proof of time killing all the faith I know 
Knowing that faith is all I hold “
 
Due piccoli occhi azzurri si affacciarono alla sua mente. Quegli occhi che,per anni,lo avevano guardato con curiosità,con preoccupazione,con allegria,con pena,con amore.
Rivisse per un momento gli ultimi attimi di vita di Silente.
“Severus,ti prego.”
Ora capiva. Ora sapeva.
Un lampo azzurro aveva squarciato la notte. E poi il silenzio.
Il tempo si era fermato. Per molti mesi quella scena aveva invaso i suoi sogni.Vedeva quel corpo ormai inanimato cadere,i capelli argentei sparsi nell’aria. Vedeva quel corpo ancora caldo steso a terra,circondato da tutti e da nessuno. Perché per Harry,in quel momento,c’era solo lui e il corpo senza vita di Albus Silente.
Aveva pianto. Aveva urlato. Si era fatto travolgere da quella sensazione di vuoto.
Si sentiva,per la prima volta,veramente vulnerabile; non c’era più nessuno al mondo in grado di proteggerlo. Da quel momento in poi se la sarebbe dovuta cavare da solo.
Adesso che anche l’ultimo muro portante era andato distrutto,che cosa rimaneva di lui? Chi era lui?

“And I've lost who I am 
And I can't understand 
Why my heart is so broken 
Rejecting your love 
Without love gone wrong 
Life
Less words 
Carry on.
But I know 
All I know 
Is that the ends beginning” 

 
In quel momento si era reso conto che era l’inizio. L’inizio della paura,l’inizio della Guerra.
L’inizio della fine.
 
“Who I am from the start 
Take me home to my heart 
Let me go 
And I will run 
I will not be silenced “

 
Ma adesso era li, pronto come mai lo era stato. Sapeva ciò che era giusto fare,sapeva qual era la via da seguire. Doveva guardare la morte negli occhi e aspettare.
Non avrebbe permesso a Voldemort di uccidere altri innocenti;sapeva,in cuor suo,che per arrivare a lui avrebbe camminato sopra i corpi delle persone a cui Harry voleva bene. L’aveva già fatto,lo avrebbe fatto ancora. Era arrivato il momento di prendere in mano la situazione e finire ciò che era iniziato 17 anni prima.
Non gli importava se questo avrebbe significato morire. La sua morte avrebbe potuto evitare la morte di altri mille;questo valeva più di ogni altra cosa.
Quanti erano morti per lui? Quanti avevano perso persone a cui volevano bene per lui?
Pensò a Fred.
Fred morto in quella battaglia,morto proprio quando il pericolo sembrava essere più lontano. Fred che era morto come era sempre vissuto: con il sorriso sulle labbra.
In quel momento Harry aveva sentito che un frammento dell’anima dei combattenti se n’era andato per sempre.
Rivide George,Ron,Percy. Rivide il dolore di una madre e di un padre. La loro vita non sarebbe più stata quella di prima.
Harry aveva realizzato che,comunque sarebbe finita quella guerra,loro avevano perso. Avevano perso troppo. E purtroppo non poteva fare a meno di incolpare se stesso.

“All this time spent in vain 
Wasted years 
Wasted gain 
All is lost 
Hope remains 
And this war's not over “

 
E poi c’era il piccolo Teddy. Harry sapeva quanto la sua vita sarebbe stata difficile;come lui,avrebbe dovuto crescere senza i suoi genitori.
Lupin. Insieme a lui se n’era andata anche l’ultima parte dei malandrini. Una delle ultime testimonianze della loro amicizia,del loro passato. Una generazione,la loro,era terminata.
Aveva paura adesso. Sentiva le loro voci. Sentiva la sua presenza.
La cicatrice pulsava dolorosamente. O forse era il cuore?

“There's a light 
There's the sun 
Taking all the shattered ones 
To the place we belong 
And his love will conquer all” 

 
Adesso era talmente vicino che poteva distinguerne le sagome. Spiccavano,tra le altre,quella di Bellatrix e quella di Lord Voldemort. Li sentiva discutere.
Fu un attimo. Gli occhi di serpente nei suoi. L’espressione vittoriosa della mangiamorte.
Poi quelle parole “ Harry Potter. Il ragazzo che è Spravvissuto”.
Sostenne il suo sguardo. Se doveva morire non lo avrebbe fatto da codardo.
Il suo scopo era quello di trovare e distruggere gli Horcrux. Oramai ne mancava solo uno.
Lui.
Vide Voldemort alzare la bacchetta di sambuco.
Il cuore gli pompava ad una velocità esagerata.
Peccato non aver potuto dire addio ai suoi amici.
Pensò a Ron ed Hermione.
Pensò a Ginny e a quanto avrebbe desiderato poterla baciare un ultima volta.
“Avada Kedavra!” e poi più niente.
 
“Yesterday I died, tomorrows bleeding 
Fall into your sunlight”

 
Il corpo esamine di Harry Potter cadde a terra.
Il Bambino che era Sopravvissuto aveva incontrato la morte.
O forse no?
  
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