Questa storia si è classificata seconda allo 'Shakespeare contest' di Gigettina. Partecipa inoltre alla Characters and Themes Challenge di vogue.

Ringrazio la giudice e mi complimento con le altre partecipanti, ancora mi chiedo come questa cosa sia arrivata al secondo posto, sono felice per il risultato :) Ha inoltre vinto il contest 'one shot in three days', indetto da Bellatrix93 è concluso da Sephora20. Sono felicissima del risultato, ringrazio la giudice.

Ringrazio anche chiunque deciderà di leggere ed eventualmente commentare la storia. 

∙Nick Autore (sul forum e su EFP): Fabi_ (fabi_fabi nel forum)
∙Titolo: La dodicesima Notte
∙Personaggi: Draco Malfoy, Vincent Tiger
∙Pairing, se presente. -----
∙Genere: introspettivo, song fic (c’è solo qualche frase della canzone)
∙Rating: giallo (per il tema)
∙Avvertimenti: one shot
∙Nome del pacchetto e cosa c'era dentro: La dodicesima notte, contenuto: canzone one (U2), amicizia, personaggio: Draco Malfoy.
∙Introduzione: Draco Malfoy non dorme la notte. Non più da quando il suo amico è morto. Un po’ è colpa sua, riuscirà a superare il suo senso di colpa?
∙NdA: Ho cercato di inserire i prompt dando loro rilevanza, spero di esserci riuscita. Il flashback si svolge nei sotterranei di Serpeverde. Il titolo è lo stesso del pacchetto che ho scelto e la citazione rientra in più passaggi della storia.

La dodicesima Notte

Era la dodicesima notte.

Le contavo dal giorno della battaglia.

Da allora, ogni notte mi svegliavo. Non c'era un motivo apparentemente, non potevo incolpare gli incubi. In effetti non sognavo affatto.

Ero sempre più stanco, più vuoto.

Sapevo di non avere più nulla da dire.

Avevo fatto troppi errori. Certo, ero fortunato a non aver ucciso ma in realtà era come se l'avessi fatto. Quante persone erano morte per colpa mia? Troppe per contarle. Se fossi stato dall'altra parte, forse le cose sarebbero andate diversamente.

Non l'avrei mai saputo.

Un’immagine mi tornava in mente in continuazione, non durante il sonno ma nel dormiveglia: ogni volta che chiudevo gli occhi, nel momento d’incoscienza che precede l’assopimento, vedevo il tuo viso.

You say, one love, one life

When it’s one need in the night

It’s one love we get to share it

It leaves you darling if you don’t care for it

Non ero stato per niente giusto con te, Tiger.

Non ti avevo trattato da mio pari, eppure non mi avevi mai lasciato.

Avrei potuto dirti quanto tenevo a te. Non l’ho fatto e ora me ne pento. ‘Non sono cose da uomini, non da Serpeverde, di sicuro’, avresti detto questo, ne sono certo.

Avevamo scelto i ruoli, non poteva essere altrimenti: io ero il più intelligente, il più crudele con chi non aveva le qualità che credevamo necessarie in un Mago, ero il vostro capo. Tu e Goyle, i miei tirapiedi di fiducia. Nulla di più, solo due stupide marionette ai miei ordini.

Questo perché non ho mai avuto il coraggio di definirti mio amico, non di fronte ad altri.

Ma lo eri.

Chissà se lo sapevi.

Io ero il leone e tu l’asino. Questo pensavo, questo tutti credevano.

In realtà forse non era così.

Parlavi poco, Vincent. Raramente eri elogiato per i meriti scolastici, io sapevo che non eri una cima ma avevi anche tu le tue qualità.

Eri una persona semplice, fedele ai tuoi amici, te la cavavi bene in Divinazione ma non hai mai voluto che qualcuno sapesse quanto ti piaceva leggere le foglie di tè.

And I can’t be holdin’ on

To what you got, when all you’ve got is hurt

One love one blood

One life you’ve got to do what you should

Mi sei sempre stato di supporto. Che i momenti fossero buoni o no, che fossimo dalla parte più forte o meno, tu mi eri vicino.

Avresti fatto bene a parlare, Vincent. Forse avrei capito che la realtà era differente da quella che vedevo. Tu eri il leone: tranquillo, gregario. Qualcuno credeva che fossi dipendente da me.

Ora so, ora ho letto nelle tue pergamene le idee che avevi riguardo a questa guerra.

Una guerra inutile, a tuo dire.

Non ci avevi mai creduto, Vincent?

Perché non mi hai detto come la pensavi? Può ben dire la sua un leone, quando a dir la loro ci sono tanti asini in giro.* Ma tu non chiacchieravi troppo.

Ricordi quel giorno? Il giorno prima della battaglia che ti fu fatale?

Eravamo nel sotterraneo di Serpeverde…

Avevi tra le mani una pergamena consumata, stavi rileggendo alcuni appunti che avevi scritto, io mi ero avvicinato per prendere il foglio dalle tue mani e tu l’avevi stretto più forte, negandomi quello che credevo un diritto dovuto alla mia posizione privilegiata di ‘capo’.

“Questo è privato, Draco,” avevi detto serio.

Poco dopo, avevi raccolto una tazza di tè dal pavimento, avevi sospirato.

“Che c’è Tiger, hai visto la morte?” Ti avevo chiesto ridendo.

Tu mi avevi rivolto uno sguardo consapevole, maturo, che non ti avevo mai visto addosso. Uno sguardo che mi aveva convinto che tu fossi cambiato. Poi avevi riso.

“Sono solo sciocchezze, sicuramente niente di interessante.”

Credevi che non m’interessasse. Probabilmente se tu mi avessi detto di aver previsto la tua morte, ti avrei dato del pazzo, ti avrei preso in giro. Avrei riso di te.

Me ne pento.

Lo faccio ora che sei perduto, ora che so che non tornerai.

Dovrò rassegnarmi a vivere nel tuo ricordo, nella colpa della tua morte. Perché, in fondo, so perché sei morto: è stata la tua fedeltà nei miei confronti a ucciderti. La tua fedeltà a degli ideali che ora tutti, me compreso, abbiamo ripudiato codardamente, ideali che hanno portato ovunque la morte.

Mi dispiace tanto, Vincent.

Vivrò anche per te, mio amico perduto.

Forse un giorno riuscirò a superare il senso di colpa. Quello che è certo è questo: imparerò ad ascoltare i miei amici, a non vergognarmi di loro.

It’s one love

We get to share it

It leaves you baby if you

Don’t care for it

Mi prenderò cura dei miei amici come non ho mai saputo fare con te.

Addio, Vincent.

*citazione da 'la dodicesima notte', di W. Shakespeare.

PRIMA CLASSIFICATA - Giudizio di Sephora20 

La dodicesima notte di Fabi_ 

Grammatica: 10/10 
Stile: 10/10 
Caratterizzazione personaggio: 10/10 
Gradimento personale: 10/10 
Totale: 40/40 
Premettendo che ho sempre pensato che Draco tenesse, a suo modo, a Tiger, e che si sentisse sinceramente male per la sua morte, oltre ciò, sei l'unica che ha scritto sul loro rapporto, quindi tanto di cappello. Beh, prima classificata: non poteva essere altrimenti. Non mi soffermo sulla grammatica perché il punteggio parla da sé. Lo stile è incisivo, fluido, il lessico è perfetto, s'incastra all'interno delle frasi come le tessere di un puzzle. Trasuda dolore, senso di colpa, rimpianto, anche una certa nostalgia. Emozioni forti, che il lettore percepisce nitidamente. Il ricordo mi ha fatto venire la pelle d'oca: il loro rapporto, nella loro imperfezione, era perfetto così com'era per loro due. Non sarebbero mai riusciti ad interagire se fossero stati “sullo stesso piano”, necessitavano di quella disparità, di un Capo e di un Tirapiedi. 
Io non so davvero che cosa dire, sono troppo scossa da questa storia per poter elaborare un giudizio dettagliato, e spero che tu non me ne voglia. I miei più vivi complimenti. 

Seconda classificata - Giudizio di Gigettina 

Grammatica e forma: 9,8/10 
Caratterizzazione dei pg: 5/5 
Originalità: 5/5 
Utilizzo dei prompt: 10/10 
Stile: 10/10 
Gradimento personale: 10/10 
Bonus: 1/2 
Totale: 50,8/52 

La tua shot è toccante. Arriva dritto nel profondo e lì rimane. 
La metafora del leone e dell’asino legata alla frase da te scelta è perfetta. Draco dopo la guerra capisce il senso profondo e vero dell’amicizia, ammette i suoi sbagli. Non c’è molto da dire, non vorrei rovinare una così bella storia. 
Davvero tutti i miei complimenti, e grazie per aver partecipato.