Anime & Manga > Vampire Knight
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Autore: Cfrancy    13/12/2010    6 recensioni
Sulla tomba del Kuran capostipite vi era accovacciata una bambina: lunghi capelli castani, corpo piccolo e snello, pelle più abbronzata del normale. Lanciava gemiti terribili, continuando a singhiozzare il nome dell'antico vampiro. A prima vista sembrava sporca e sciupata, ma comunque caratterizzata da una bellezza abbagliante. Dopo pochi minuti di immobilità mio padre si riscosse e le andò incontro. Si piegò sulle ginocchia e le scostò una ciocca setosa dal viso rigato di lacrime. "hey, piccola... perchè piangi?" La bambina continuava a singhiozzare. Papà la prese per le spalle e la mise seduta sulla bara nera e oro. Le asciugò le lacrime e, finalmente, la bambina alzò gli occhi su di lui, spostando via le mani. Rimanemmo tutti a fissare quegli occhi: troppo di quel castano, troppo simili a quelli dei Kuran, troppo potenti... "c-come ti chiami, piccola?" "Y-Yuuki" Papà si voltò verso la mamma, ma lei scosse il capo. Non c'erano purosangue con quel nome. Non più, almeno. "Yuuki, principessa gentile, eh?" "si" "Quanto anni hai, principessa?" Lei non rispose... a me non sembrava averne più di 3 "sei molto piccola. Dove sono i tuoi genitori? Perchè piangi su questa bara? lui è morto da millenni..." La bambina sembrò sbiancare e guardò mio padre, incredula. "I-In che anno siamo?" "1965" rispose lui "no... non è possibile..." Anni dopo, alla Cross Accademy verrano scoperti i più grandi segreti che attanagliano il passato di Kaname e Yuuki... chi sono davvero? E cosa c'entra Satsuki con loro?
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kaname Kuran, Yuki Cross
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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cap 3

ok ok... non c'è bisogno di dirlo... sono un tantino in ritardo... ma ho un buon motivo u.u.... avevo perso la pagina della seconda parte e davvero non mi andava di riscriverla! xD perciò mi serviva il tempo di auto invogliarmi u.u.... ecco qui il secondo disciplinare... =)

vi ripeto solo un'ultima cosa, per chi non lo avesse letto nel capitolo precedente:

CORSIVO: pensieri 

"CORSIVO": dialoghi

*STAMPATO*: ricordi... e sono sempre in prima persona, ok????

Heart: scusami! xD non ho aggiornato molto presto, ma giuro che il prossimo arriva prima! sono contenta ti sia piaciuto... ho sempre immaginato quei due come amici! 

Ifrittuccia: si, mamma mia, nel manga e nell'anime sono davvero troppo dritti e composti! mi danno un fastidio...! cmq eccoti la fine del capitolo... vedrai che anche Yori è diversa dal solito xD

Dark_Arashino: grazie mille! devo dire che cambiando così tanto ho pensato sarebbe potuto risultare sgradito, ma tentar non nuoce e a me piace di più così! xD Kaname e Zero li ho sempre visti come perfetti compagni di cavolate... se poi ci ficchiamo in mezzo pure Hanabusa non voglio immaginare cosa ne uscirà fuori! xD Ebbene si! U.U Yuuki comanda! *sventola la bandierina* Kaname deve pur abbassarsi davanti a qualcosa! =)

Ang3l: ragazzaaaa!!! XD si, la depressione di Zero mi ha dato già troppo ai nervi u.u... ma anche qui ne incontrerà di problemi, non cullarti negli allori... (anche se a me dispiace troppo trattar male i miei personaggi e alla fien non dura più di un paio di capitoli -.-" *sventola ancora la bandierina per Yuuki* ebbene si! la mia tesora non è certo un'indecisa senza cervello u.u! Yuuki pawaaaaa!!!! =) eeehhh si! Aidou e Zero da piccoli li immagino davveo buffi! solo Kaname sarà stato un po' troppo signorino... uffi -.-" ........... ragazza! posa quella mazza! o.o sono io quella che minaccia, qui! u.u............. povero cervello... si accompagna al mio xD... mamma mia... anche tu fissata con la nutella??? **

Capitolo 4: Zero e Yori, i disciplinari (parte2)

“Yuuki-chan… ti aspettavo. Vieni.”

Eccolo lì, di fronte a lei, quello che fu l’hunter più temuto dagli albori della guerra vampiro-umana, si mostrava come un uomo sulla quarantina, con un paio di occhiali grandi e tondi sul naso e una mantellina stile nonnina sulle spalle. La guardava da dietro la sua scrivania con uno sguardo indecifrabile, facendole cenno di avvicinarsi e ostentando un sorriso bonario. 

“hem… buongiorno… voleva parlarmi?”

Lui annuì con aria bambinesca, indicandole la sedia. “in realtà volevo solo scambiare due parole Yuuki-chan! So che oggi hai fatto una scappatella nella Day Class… avete scatenato un bel po’ di scompiglio, tu e Kaname-san”

“oh.. è per quello..? bhè, ecco…” si interruppe, guardandolo in viso. Che strano uomo, si ritrovò a pensare, forse per la terza volta in dieci minuti. Stava lì, sulla sua sedia esageratamente grande, dietro una scrivania disordinata, con i capelli legati in una coda bassa, e la fissava con una faccia da manga comico, annuendo ogni tanto con impeto e senza un motivo apparente. Doveva essere stato un bell’uomo… forse sotto quel “travestimento” c’era ancora un bell’uomo… sembrava alto, sicuramente robusto, temprato nello spirito e nel corpo da lotte interminabili con i vampiri… quello era l’hunter che li aveva gettati nella più profonda paura; l’uomo che spinse inconsapevolmente Kaname a chiedere ai suoi genitori il loro prossimo matrimonio, nel ’92, per proteggerla; l’hunter, allora solo ragazzino, da cui Kaname la nascose. Dio, quanto avrebbe voluto poterlo vedere all’opera… solo l’idea le provocava un brivido su per la schiena, ma provava anche una certa eccitazione… tutta quella potenza… una potenza tanto grande da essere stata fermata solo dalla donna che amava a quel tempo, la stessa donna che lo aveva portato ad odiare così tanto la loro razza e ad essere soprannominato “il vampiro senza zanne”… bel nomignolo, non c’è che dire.. quella donna… era Kuran Juri-sama, madre di Kaname.

“qualcosa non va?” le mostrò una faccia da ebete, inclinando la testa in modo spropositato e rimanendo fermo in quella posizione esagerata... insomma… ma chi si sarebbe mai comportato in quel modo?

“hem.. no… io…”

Sentendo la porta alle sue spalle aprirsi, ringraziò il cielo e Dracula per la provvidenziale tempestività di quell’uomo. Non c’era dubbio: Kaname compariva proprio nel momento giusto, sempre.

“oh! Kaname-san!”

Il ragazzo sorrise, avanzando verso il direttore con un fascicoletto in mano, oltrepassando Yuuki con malizia. Si chinò sul direttore, accostandosi a lui con fare complice.

“Bhè, Kaien-san? Cosa ne pensa della peste?”

“ragazzina interessante…” si limitò a confidare, assumendo, cosa che Yuuki non credeva ormai possibile, un’aria seria

Kaname sorrise soddisfatto, guardandola intensamente per un lungo minuto, e annuì. “sapevo l’avreste pensata così… bene… sono soddisfatto”

“uh?”

bhè… era troppo bello per durare. A Yuuki venne un coccolone, guardandolo, suo malgrado, riprendere l’espressione ingenua e manganizzata che aveva mostrato a lei. Davvero, non riusciva propriamente a immaginare come egli dovesse essere stato…

“ah! Kaname-san! Mi erano venute un po’ di idee per migliorare i rapporti  tra Day e Night!”

il direttore si alzò dalla sedia, saltando quasi sulla scrivania con un vigore che per poco un mise Yuuki in allarme e cacciò una lavagnetta da Dio solo sapeva dove.

Kaname resistette pochi secondi ad ascoltare le sue idiozie e la ragazza si ritrovò presa per un braccio con urgenza

“è perfetto, kaien-san. Ne riparleremo appena possibile, ok?” e se la trascinò dietro. Chiudendosi la porta alle spalle.

Nell’ufficio, Kaien riprese un atteggiamento normale e sogghignò appena, andandosi a risedere per controllare i documenti che il vampiro gli aveva fornito con tanta maestria. Si. Quella Yuuki era davvero interessante… Kaname non sbagliava mai.

 

 

Usciti dall’ufficio del direttore, i due non trovarono, però, la tanto agognata pace: davanti a loro, a far scandalo nel corridoio davanti alla presidenza c’era Hanabusa, con il suo solito ghigno da superiore, che lanciava malvagie frecciatine a una ragazza. Lei era bassina, dalla capigliatura bionda, magra e dolce all’apparenza, ma per come si difendeva e per la sua infallibile lingua biforcuta, sembrava anche forte e battagliera.

Guardandola, Yuuki si ritrovò a pensare che quella sembrava proprio il tipo di ragazza che aveva sempre visto perfetta accanto ad un eccentrico dongiovanni quale lo era il caro Hanabusa e, scambiando quel pensiero con Kaname, capì di avere ragione.

“ah… è così, quindi..?!”

Yuuki si rivoltò di scatto a vedere la scena con l’orrore dipinto negli occhi: quella frase, pronunciata da Hanabusa era peggio di una promessa di morte. Vide il fratello afferrare la ragazza per un braccio e tenerla per il fianco esile, poi unì le labbra a quelle di lei, con malvagio impeto. Lei batté un pugno contro il suo petto, rimanendo però inerme come un agnellino sotto la presa ferrea di quel maledetto biondo.

Quando si staccò da lei, avvicinò le labbra al suo orecchio, leccandole il lobo.

ora comincia a correre, Disciplinare… perché, per quanto ne sanno loro, tu hai baciato Aidou…”

La sua voce era lievemente roca, ma lo sguardo sembrava determinato ad iniziare una battaglia.

“tu… maledetto…”

lei non riusciva a parlare, aveva le lacrime agli occhi, ma si sforzava di non lasciarle andare, e si strofinava le labbra con il polso, risentita.

“me la pagherai, Aidou-sempai. Me la pagherai davvero..!”

“scommettiamo?”

Ma prima che Hanabusa potesse importunare oltre quella ragazza forte e fragile nello stesso momento, Yuuki era tra di loro. Aveva scambiato uno sguardo d’intesa con Kaname e si era mossa in fretta, piantando un gomito tra le costole del fratello, piegata appena, davanti alla bionda. Prima che il fratello potesse anche solo bofonchiare qualcosa, gli passò accanto Kaname, che, afferratolo per l’orecchio, se lo trascinò via da occhi indiscreti.

Yuuki guardò i due andarsene, per poi spostare lo sguardo su di lei. Le sorrise appena, per poi indicare dietro di sé.

“che ne dici se ci troviamo un posto tranquillo dove scambiare due parole? Quelle lì non mi sembrano avere intenzioni tanto buone…” al suo sguardo indagatore, la bruna cacciò la lingua, grattandosi appena la testa con fare impacciato “scusa, hai ragione. Non mi sono presentata… Aidou Yuuki… la sorella dell’idiota… piacere”

“oh…” fece lei, concedendole un sorriso “Wakaba Sayori… ma puoi chiamarmi Yori”. Le strinse la mano con fermezza, ma aveva anche un non so che di dolce nei modi.

Camminarono fino al centro del giardino dell’accademia, dove erano nascoste dai grandi alberi che lì si ergevano, e Yuuki la prese per mano, portandola nel tempo di un battito di ciglia sul terrazzone merlato del dormitorio Luna.

All’inizio sembrava non volerle dare chissà quanta confidenza, ma Yuuki era una fine esegeta e sapeva parlare molto bene: si era subito seduta con non chalance  tra una merlatura e l’altra del muro e aveva iniziato a parlare raffica, soprattutto di Hanabusa, ondeggiando avanti ed indietro le gambe con atteggiamento alquanto bambinesco. Poco dopo, anche Yori aveva seguito il suo esempio. Era più vivace e spigliata di quel che sembrava, una ragazza senza dubbio riservata, ma riusciva ad arrossire in un modo estremamente dolce. Ridendo, tra una cosa e l’altra, Yuuki aveva anche scoperto che la ragazza considerava i vampiri della Night quasi alla stregua di amici e che con Akatsuki avevano raggiunto un buon grado di confidenza, tanto da chiamarsi per nome e allearsi contro Hanabusa nelle frequenti volte che li incrociava durante il turno di ronda. Quando Yuuki l’aveva presa in giro ipotizzando un comportamento da parte di Kain da “cognato”, lei era arrossita a dismisura e, con le orecchie scarlatte, aveva scosso la testa energicamente.

Alla fine erano state lì un paio d’ore, fino a quando lei non era dovuta scappare per la pausa pranzo. Yuuki rimase seduta sul balcone ancora per un po’, guardandola correre via. In poco tempo era riuscita ad avere tutte le informazioni di cui aveva bisogno e si sentiva soddisfatta. Da come si comportava quella ragazzina, sembrava proprio che il suo caro fratellino le interessasse non  poco, forse inconsapevolmente, e sicuramente suo malgrado… ma non poteva negare a se stessa quella realtà… Sorrise e tornò nel dormitorio. Aveva bisogno di una dormita.

 

Fine 4… no… non dimentichiamoci di Hanabusa! =p

 

“UFFAAAAA!!!!!!!” Il lamento del ragazzo fece il giro di tutto il dormitorio e kaname, truce e implacabile come suo solito gli lanciò un’occhiataccia, sbattendogli il libro che stava leggendo in testa

ma cosa diavolo ho fatto questa volta!?” un’altra botta.

Diavolo, suo cugino sapeva essere un vero imbecille quando ci si metteva, aveva assolutamente ragione Yuuki, si ritrovò a pensare Akatsuki, che, chissà come, chissà perché, c’entrava sempre qualcosa con le azioni stupide ed insensate del cugino, se Kaname non se n’era ancora accorto, lui NON era la  sua balia!

Fine 4 capitolo...

  
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