cap 3
ok ok...
non c'è bisogno di dirlo... sono un tantino in ritardo... ma ho
un buon motivo u.u.... avevo perso la pagina della seconda parte e
davvero non mi andava di riscriverla! xD perciò mi serviva il
tempo di auto invogliarmi u.u.... ecco qui il secondo disciplinare... =)
vi ripeto solo un'ultima cosa, per chi non lo avesse letto nel capitolo precedente:
CORSIVO: pensieri
"CORSIVO": dialoghi
*STAMPATO*: ricordi... e sono sempre in prima persona, ok????
Heart: scusami!
xD non ho aggiornato molto presto, ma giuro che il prossimo arriva
prima! sono contenta ti sia piaciuto... ho sempre immaginato quei due
come amici!
Ifrittuccia: si,
mamma mia, nel manga e nell'anime sono davvero troppo dritti e
composti! mi danno un fastidio...! cmq eccoti la fine del capitolo...
vedrai che anche Yori è diversa dal solito xD
Dark_Arashino:
grazie mille! devo dire che cambiando così tanto ho pensato
sarebbe potuto risultare sgradito, ma tentar non nuoce e a me piace di
più così! xD Kaname e Zero li ho sempre visti come
perfetti compagni di cavolate... se poi ci ficchiamo in mezzo pure
Hanabusa non voglio immaginare cosa ne uscirà fuori! xD Ebbene
si! U.U Yuuki comanda! *sventola la bandierina* Kaname deve pur
abbassarsi davanti a qualcosa! =)
Ang3l:
ragazzaaaa!!! XD si, la depressione di Zero mi ha dato già
troppo ai nervi u.u... ma anche qui ne incontrerà di problemi,
non cullarti negli allori... (anche se a me dispiace troppo trattar
male i miei personaggi e alla fien non dura più di un paio di
capitoli -.-" *sventola ancora la bandierina per Yuuki* ebbene si! la
mia tesora non è certo un'indecisa senza cervello u.u! Yuuki
pawaaaaa!!!! =) eeehhh si! Aidou e Zero da piccoli li immagino davveo
buffi! solo Kaname sarà stato un po' troppo signorino... uffi
-.-" ........... ragazza! posa quella mazza! o.o sono io quella che
minaccia, qui! u.u............. povero cervello... si accompagna al mio
xD... mamma mia... anche tu fissata con la nutella??? **
Capitolo 4: Zero e Yori, i disciplinari (parte2)
“Yuuki-chan… ti aspettavo. Vieni.”
Eccolo lì,
di fronte a lei, quello che fu l’hunter più temuto dagli albori della guerra
vampiro-umana, si mostrava come un uomo sulla quarantina, con un paio di
occhiali grandi e tondi sul naso e una mantellina stile nonnina sulle spalle. La
guardava da dietro la sua scrivania con uno sguardo indecifrabile, facendole
cenno di avvicinarsi e ostentando un sorriso bonario.
“hem… buongiorno… voleva parlarmi?”
Lui annuì
con aria bambinesca, indicandole la sedia. “in
realtà volevo solo scambiare due parole Yuuki-chan! So che oggi hai fatto una
scappatella nella Day Class… avete scatenato un bel po’ di scompiglio, tu e
Kaname-san”
“oh.. è per quello..? bhè, ecco…” si interruppe, guardandolo in viso.
Che strano uomo, si ritrovò a
pensare, forse per la terza volta in dieci minuti. Stava lì, sulla sua sedia
esageratamente grande, dietro una scrivania disordinata, con i capelli legati
in una coda bassa, e la fissava con una faccia da manga comico, annuendo ogni
tanto con impeto e senza un motivo apparente. Doveva essere stato un bell’uomo…
forse sotto quel “travestimento” c’era ancora un bell’uomo… sembrava alto,
sicuramente robusto, temprato nello spirito e nel corpo da lotte interminabili
con i vampiri… quello era l’hunter che li aveva gettati nella più profonda
paura; l’uomo che spinse inconsapevolmente Kaname a chiedere ai suoi genitori
il loro prossimo matrimonio, nel ’92, per proteggerla; l’hunter, allora solo
ragazzino, da cui Kaname la nascose. Dio, quanto avrebbe voluto poterlo vedere
all’opera… solo l’idea le provocava un brivido su per la schiena, ma provava
anche una certa eccitazione… tutta quella potenza… una potenza tanto grande da
essere stata fermata solo dalla donna che amava a quel tempo, la stessa donna
che lo aveva portato ad odiare così tanto la loro razza e ad essere
soprannominato “il vampiro senza zanne”… bel nomignolo, non c’è che dire..
quella donna… era Kuran Juri-sama, madre di Kaname.
“qualcosa non va?” le mostrò una faccia da ebete,
inclinando la testa in modo spropositato e rimanendo fermo in quella posizione
esagerata... insomma… ma chi si sarebbe mai comportato in quel modo?
“hem.. no… io…”
Sentendo
la porta alle sue spalle aprirsi, ringraziò il cielo e Dracula per la
provvidenziale tempestività di quell’uomo. Non c’era dubbio: Kaname compariva
proprio nel momento giusto, sempre.
“oh! Kaname-san!”
Il ragazzo
sorrise, avanzando verso il direttore con un fascicoletto in mano,
oltrepassando Yuuki con malizia. Si chinò sul direttore, accostandosi a lui con
fare complice.
“Bhè, Kaien-san? Cosa ne pensa
della peste?”
“ragazzina interessante…” si limitò a confidare, assumendo,
cosa che Yuuki non credeva ormai possibile, un’aria seria
Kaname
sorrise soddisfatto, guardandola intensamente per un lungo minuto, e annuì. “sapevo l’avreste pensata così… bene… sono
soddisfatto”
“uh?”
bhè… era
troppo bello per durare. A Yuuki venne un coccolone, guardandolo, suo malgrado,
riprendere l’espressione ingenua e manganizzata che aveva mostrato a lei.
Davvero, non riusciva propriamente a immaginare come egli dovesse essere stato…
“ah! Kaname-san! Mi erano venute un
po’ di idee per migliorare i rapporti tra Day e Night!”
il
direttore si alzò dalla sedia, saltando quasi sulla scrivania con un vigore che
per poco un mise Yuuki in allarme e cacciò una lavagnetta da Dio solo sapeva
dove.
Kaname
resistette pochi secondi ad ascoltare le sue idiozie e la ragazza si ritrovò
presa per un braccio con urgenza
“è
perfetto, kaien-san. Ne riparleremo appena possibile, ok?” e se la trascinò
dietro. Chiudendosi la porta alle spalle.
Nell’ufficio,
Kaien riprese un atteggiamento normale e sogghignò appena, andandosi a risedere
per controllare i documenti che il vampiro gli aveva fornito con tanta
maestria. Si. Quella Yuuki era davvero interessante… Kaname non sbagliava mai.
Usciti
dall’ufficio del direttore, i due non trovarono, però, la tanto agognata pace:
davanti a loro, a far scandalo nel corridoio davanti alla presidenza c’era
Hanabusa, con il suo solito ghigno da superiore, che lanciava malvagie
frecciatine a una ragazza. Lei era bassina, dalla capigliatura bionda, magra e
dolce all’apparenza, ma per come si difendeva e per la sua infallibile lingua
biforcuta, sembrava anche forte e battagliera.
Guardandola,
Yuuki si ritrovò a pensare che quella sembrava proprio il tipo di ragazza che
aveva sempre visto perfetta accanto ad un eccentrico dongiovanni quale lo era
il caro Hanabusa e, scambiando quel pensiero con Kaname, capì di avere ragione.
“ah… è così, quindi..?!”
Yuuki si
rivoltò di scatto a vedere la scena con l’orrore dipinto negli occhi: quella
frase, pronunciata da Hanabusa era peggio di una promessa di morte. Vide il
fratello afferrare la ragazza per un braccio e tenerla per il fianco esile, poi
unì le labbra a quelle di lei, con malvagio impeto. Lei batté un pugno contro
il suo petto, rimanendo però inerme come un agnellino sotto la presa ferrea di
quel maledetto biondo.
Quando si
staccò da lei, avvicinò le labbra al suo orecchio, leccandole il lobo.
ora comincia a correre, Disciplinare…
perché, per quanto ne sanno loro, tu hai baciato Aidou…”
La sua
voce era lievemente roca, ma lo sguardo sembrava determinato ad iniziare una
battaglia.
“tu… maledetto…”
lei non
riusciva a parlare, aveva le lacrime agli occhi, ma si sforzava di non
lasciarle andare, e si strofinava le labbra con il polso, risentita.
“me la pagherai, Aidou-sempai. Me
la pagherai davvero..!”
“scommettiamo?”
Ma prima
che Hanabusa potesse importunare oltre quella ragazza forte e fragile nello
stesso momento, Yuuki era tra di loro. Aveva scambiato uno sguardo d’intesa con
Kaname e si era mossa in fretta, piantando un gomito tra le costole del
fratello, piegata appena, davanti alla bionda. Prima che il fratello potesse
anche solo bofonchiare qualcosa, gli passò accanto Kaname, che, afferratolo per
l’orecchio, se lo trascinò via da occhi indiscreti.
Yuuki
guardò i due andarsene, per poi spostare lo sguardo su di lei. Le sorrise
appena, per poi indicare dietro di sé.
“che ne dici se ci troviamo un
posto tranquillo dove scambiare due parole? Quelle lì non mi sembrano avere
intenzioni tanto buone…” al suo sguardo indagatore, la bruna cacciò la lingua, grattandosi
appena la testa con fare impacciato “scusa,
hai ragione. Non mi sono presentata… Aidou Yuuki… la sorella dell’idiota…
piacere”
“oh…” fece lei, concedendole un sorriso “Wakaba Sayori… ma puoi chiamarmi Yori”.
Le strinse la mano con fermezza, ma aveva anche un non so che di dolce nei
modi.
Camminarono
fino al centro del giardino dell’accademia, dove erano nascoste dai grandi
alberi che lì si ergevano, e Yuuki la prese per mano, portandola nel tempo di
un battito di ciglia sul terrazzone merlato del dormitorio Luna.
All’inizio
sembrava non volerle dare chissà quanta confidenza, ma Yuuki era una fine
esegeta e sapeva parlare molto bene: si era subito seduta con non chalance tra una merlatura e l’altra del muro e aveva
iniziato a parlare raffica, soprattutto di Hanabusa, ondeggiando avanti ed
indietro le gambe con atteggiamento alquanto bambinesco. Poco dopo, anche Yori
aveva seguito il suo esempio. Era più vivace e spigliata di quel che sembrava,
una ragazza senza dubbio riservata, ma riusciva ad arrossire in un modo
estremamente dolce. Ridendo, tra una cosa e l’altra, Yuuki aveva anche scoperto
che la ragazza considerava i vampiri della Night quasi alla stregua di amici e
che con Akatsuki avevano raggiunto un buon grado di confidenza, tanto da
chiamarsi per nome e allearsi contro Hanabusa nelle frequenti volte che li
incrociava durante il turno di ronda. Quando Yuuki l’aveva presa in giro
ipotizzando un comportamento da parte di Kain da “cognato”, lei era arrossita a
dismisura e, con le orecchie scarlatte, aveva scosso la testa energicamente.
Alla fine
erano state lì un paio d’ore, fino a quando lei non era dovuta scappare per la
pausa pranzo. Yuuki rimase seduta sul balcone ancora per un po’, guardandola
correre via. In poco tempo era riuscita ad avere tutte le informazioni di cui
aveva bisogno e si sentiva soddisfatta. Da come si comportava quella ragazzina,
sembrava proprio che il suo caro fratellino le interessasse non poco, forse inconsapevolmente, e sicuramente
suo malgrado… ma non poteva negare a se stessa quella realtà… Sorrise e tornò
nel dormitorio. Aveva bisogno di una dormita.
Fine
4… no… non dimentichiamoci di Hanabusa! =p
“UFFAAAAA!!!!!!!” Il lamento del ragazzo fece il
giro di tutto il dormitorio e kaname, truce e implacabile come suo solito gli
lanciò un’occhiataccia, sbattendogli il libro che stava leggendo in testa
“ma cosa diavolo ho fatto questa volta!?” un’altra
botta.
Diavolo,
suo cugino sapeva essere un vero imbecille quando ci si metteva, aveva
assolutamente ragione Yuuki, si ritrovò a pensare Akatsuki, che, chissà come,
chissà perché, c’entrava sempre qualcosa con le azioni stupide ed insensate del
cugino, se Kaname non se n’era ancora accorto, lui NON era la sua balia!
Fine 4 capitolo...