Fragole e Cioccolato

♥

Oh triste anima sola,

tu sai perché

è lo scotto da pagare

per avere ciò che vuoi!

Prendi fiato, fatti forza,

firma questa pergamena!

Flotsman, Jetsman, ora è mia,

abbiamo vinto ancora noi

su questa anima sola!

~ La Sirenetta – Walt Disney ~

Prologo

« Ma vi siete ammattite tutte? Io non farò un bel niente!» rossa in viso e in piena azione drammatica, Lily pensò sul serio che o il mondo stesse per crollarle addosso, o qualcuno di certo fosse sotto l’imperius.

C’era veramente, profondamente qualcosa di ridicolo in tutto quello… e non era lei.

Okay che già solo il fatto di trovarsi dentro la stamberga strillante – forse era per il nome, o perchè interamente buia e cadente, ma le metteva ansia –, illuminata solo dalla fioca luce delle bacchette, fosse tutto dire; quello che la scioccava era più che altro l’assurda proposta “romanzata” che le avevano fatto (ordinato)!

Problema: far innamorare profondamente Malfoy in un mese e poi spezzargli il cuore.

Soluzione: nessuna.

Insomma: la storia di lei, anonima e per niente provocante, che ferita da lui decideva di vendicarsi diventando di colpo sexy, e facendolo innamorare di lei – magari anche portandoselo a letto – poi gli spezzava il cuore… era una storia vecchia quanto la McGranitti.

Inoltre, proprio quel genere di storia aveva un finale che non le interessava per niente – sì, si riferiva proprio alll’happy ending tra i due protagonisti.

Ma per favore!

Che comunque, romanzetti a parte, principalmente il motivo era un altro, anzi altri: primo, non era per niente intenzionata a farsi dare ordini da un gruppo di isteriche; secondo, Malfoy, bel visino a parte, non aveva un bel temperamento, sembrava più una zitella acida.

Un bisbetico.

E di bisbetici già bastava lei.

« Lilian Luna Potter, mocciosa Grifondoro che non sei altro!, come osi dire di no? Non vedi che la Weasley ha il cuore spezzato e piange come una fontana?»

Lily guardò la sua interolocutrice, Tenneille Claire Scarlett, figlia di un nobile  purosangue australiano e di Pansy Parkinson, come un’insulsa Serpeverde qual'era.

Non che non fosse a favore della globalizzazione tra le case, ma era ridicolo che ragazze che prima s’insultavano a vicenda o s’ignoravano totalmente adesso facevano fronte comune! E non parlava solo della Scarlett, ma di tutte le case - visto e considerando che lì dentro fosse presente un terzo della popolazione femminile di Hogwarts!

« Sentite, sono contenta che tutte voi che prima vi sareste uccise a vicenda per un’unica persona, adesso avete trovato qualcosa in comune di cui parlare... ma io in tutto questo non c’entro niente, e non voglio entrarci.»

« Potter…»

« E poi perché mai io? Non potreste scegliere qualcun’altra? Che so, Dominique?»

« Anche lei è stata con Malfoy, Potter.»

« Ma solo una volta.» dall’estremità della stanza, l’affermazione di Dominique arrivò chiara e limpida a Lily, come se la cosa non la riguardasse per niente e fosse presente solo per non restare al castello.

Pazzesco!

« Qualcun’altra?»

« No.»

« Perché?»

« Perché tu sei quella adatta.» certo come no! Ci mancava solo che le dicessero che fosse la più giusta perché era nel suo sangue difendere gli oppressi, e che non era tipo da farsi mettere i piedi in faccia; a quel punto si sarebbe avadakedravizzata da sola!

« E’ nel tuo sangue difendere le persone, e sei troppo orgogliosa per lasciarti prendere da Malfoy.» prese parola, e coraggio, una Tassorosso del quarto anno.

Okay, adesso non sapeva se essere più scioccata della sua premonizione o dell’età di quella Tassorosso!

Ma insomma un po’ di decenza!

« No.»

« Potter!» proprio non demordeva la Scarlett.

« Che ne sai che non m’innamoro anch’io di Malfoy, Scarlett?» magari ora, incerte, l’avrebbero lasciata andare.

« Abbiamo pensato anche a questo.» sorrise macchiavellica, spaventandola.

Merlino mi aiuti!

« Cioè?» la vide prende una pergamena e sbattergliela in faccia.

Io, Lilian Luna Potter, decido di adempiere all’ordine

dell’organizzazione D.I.T.A.L.I.N.O.

(Distruggere In Totale Accordo L'Innominato Nell'Orgoglio)

e di fare innamorare Malfoy e umiliarlo al ballo di Natale.

Firma

Momento. Momento. E momento. « Ditalino?»

« Non ditalino, ma d.i.t.a.l.i.n.o.» certo, ora era totalmente diverso il senso. Ovvio.

Ridere dell'assurdo nome o piangere per la sua situazione? 

Questo, ahimè, era un vero problema.

Riguardò con estrema attenzione la pergamena, qualcosa non quadrava. « E’ stregata, vero?» sicuro.

« Mh, forse.» appunto.

Comunque, non aveva intenzione di accettare. Per niente.

« No.»

« Perché.»

« Nessun perché. E poi, di solito, per convincere qualcuno gli si offre qualcosa…» buttò lì. Non che fosse intenzionata ad accettare, era solo curiosità la sua: voleva sapere fino a che punto fossero disposte ad averla in quella patetica squadra dal nome pornografico.

« Qualsiasi cosa.»

« Come?»

« Hai sentito benissimo. Ti sto offrendo qualsiasi cosa.»

No, non era possibile. Forse aveva capito male.

« Anche compiti per un anno da "O ed E", dieci galeoni a testa da ognuna di voi… e, ovviamente, nessun insulto né a me né a nessuno della mia famiglia?» sicuramente non avrebbero accettato.

« D’accordo.» sbarrò gli occhi al suono della risposta disinvolta della Scarlett. Non solo non aveva battuto ciglio, ma neanche le altre avevano avuto da ridire.

Che la fattura che le attendeva se non avesse adempiuto all’ordine fosse più problematica delle sue più controverse immaginazioni?

« Forse non c’è bisogno di scomodare Lily per questo.» azzardò Rose ancora con le lacrime agli occhi, lanciando degli sguardi di avvertimento a Lilian.

Forse voleva salvaguardarla da un atroce destino.

Forse non voleva che la sua cuginetta giocasse con qualcosa di troppo grande per lei.

Forse non voleva invischiarla in quel mondo perverso.

Sta di fatto che Lily, la cui mente ragionava in maniera totalmente opposta rispetto alle altre, nel momento che qualcuno le diceva di non fare qualcosa, beh voleva farla.

Curiosità, idiozia, profonda e inquietamente perversione, o totale mancanza di giudizio, insomma chiamatela come volete perché Lily Luna Potter adesso aveva la ferma intenzione di firmare e adempiere all’ordine della setta ditalino.

Proprio il nome era l’unica cosa a farla desistere.

« Va bene.»

Fu l’inizio della fine.