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Autore: MewBecky    04/12/2005    6 recensioni
Martina è una ragazza come tante altre. Non le piace mettersi in mostra. Non si piace per niente. Ma le piace molto Giorgio, il ragazzo più bello della scuola: anche lui sembra provare qualcosa per lei, ma i suoi amici lo esortano a lasciar perdere quella ragazza così scialba e scontata, spingendolo al contrario verso Clara, quella che vale, che ha i vestiti giusti, capelli perfetti ed un sorriso fantastico. Martina sembra non avere possibilità. Ma se è vero che l'amore è una forza alla quale non ci si può opporre, riuscirà a seguire il suo corso?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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2-Capitolo due

- E alla fine, Julia ha trovato un sicuro rifugio fra le braccia di Richard, ed ha compreso di essere veramente speciale per lui…-  Sospira Martina, gli occhioni sognanti persi in mille fantasie romantiche – non lo trovi davvero meraviglioso, Sammy?

Samantha, the best friend, sbadiglia assonnata scuotendo i capelli biondi, palesemente provata dal week-end all’insegna dello sfrenato divertimento appena trascorso.

Trascinandosi dietro infinitamente debole il borsone mono-spalla stra-pieno, annuisce meccanicamente e geme di dolore nell’udire il millesimo riassunto di Pretty Woman: se non fosse troppo stanca e comunque legata a Martina da indubbi vincoli affettivi, non esiterebbe neanche un attimo a scaraventarla giù dalla scalinata del D.Alighieri con uno spintone.

- Oh cielo, Marti!- Replica infatti dopo poco, in preda al capogiro –Scusami, ma con l’interrogazione di latino che incombe è già tanto che io riesca ad attivare le sinapsi quel poco che basta per regolare la coordinazione mano-occhio. Non aspettarti perciò che commenti le tue farneticazioni assurde, mi chiederesti davvero troppo.

-Ti ho mai detto che sei una vera amica?

Martina ridacchia fintamente, sommessa, mentre si appresta a superare la rampa di scale che separa il primo, dal secondo piano della scuola, presso il quale si colloca la classe di Giorgio: ancora le fa male il cuore, rammentando la vicenda del sabato precedente.

Probabilmente, a causa dei “consigli” di Andrea, Giorgio non le rivolgerà più la parola: davvero tremendo!

- D’altra parte, è abbastanza logico che a un ragazzo come lui, corrisponda il prototipo della “strafiga”…- Sospira fra sé e sé, mordicchiando assorta il proprio dito indice -…e francamente, non mi pare proprio di somigliarvi.

E sull’onda emotiva di questo pensiero, Martina spinge Samantha in direzione della parete e scoppia a ridere più forte; come a voler sovrastare tali macchinazioni con la voce.

- Dannata!- Replica a quel punto l’amica, improvvisamente risvegliatasi dallo stato comatoso tipico d’ogni lunedì mattina –Ora la paghi!

E mal calibrando la resistenza alla trazione di Martina, Samantha le si lancia contro, mandandola a finire gambe all’aria proprio in mezzo al corridoio del secondo piano.

-Uh…scusa.

-Tu proprio non conosci le mezze misure…- Lamenta la vittima, massaggiandosi, lunga distesa sul pavimento, il fondo-schiena acciaccato – aspetta che ti metta le mani addosso: ti farò passare la voglia di insultare i miei gusti cinematografici!    

E così detto, Martina tenta di rialzarsi: ma inaspettatamente, dopo averle calpestato il dito indice, qualcuno le piomba malamente addosso, spingendola di nuovo a terra.

- Scusa…- Proferisce quindi una voce stranamente familiare, di certo appartenente al potenziale serial-killer colpevole d’averla appena ridotta allo status di omlette – non volevo. D’altra parte anche tu hai fatto la tua parte, stare sdraiati lungo un corridoio dove  abitualmente passa gente non è una gran furbata…-

Martina mugugna, schiacciata dal dolce peso dell’impertinente ragazzaccio: ma come diavolo si permette quello, di replicare in qualsiasi modo dopo aver attentato alla sua vita?

Facendo uso di tutta la forza che ha in corpo, la ragazza tenta nuovamente di sollevarsi, issandosi sulle braccia: un dolce profumo le riempie i polmoni, nell’attimo in cui ritorna stremata a terra per riprendere fiato.

Tutto inutile, totalmente inutile.

Ma bisogna proprio ammettere che lui, tendenze omicide e lingua biforcuta a parte, ha una fragranza estremamente piacevole.

- E dillo prima che ti vuoi alzare!- Riprende il cascatore, spostandosi lentamente dal luogo del misfatto e porgendo meccanicamente la mano a Martina – pensavo ci riuscissi da sola!

Lei ringhia di furia impotente, e si lascia stringere dalle dita forti di lui: arrossisce mentre sente che le mani si spostano sulla sua schiena, per sollevarla senza farle male ed alza finalmente lo sguardo, per poter scorgere in volto il suo assalitore/salvatore.

Ha intenzione di dirgli grazie, una volta rientrata nel pieno delle proprie facoltà.

Vorrebbe anche gridargli dietro, perché inizialmente non si è comportato in modo troppo carico con lei.

Ma soprattutto, ci tiene a specificare che non è sua abitudine starsene sdraiata sul gelido pavimento dei corridoi trafficati.

Poi, l’orrore.

Gli occhi castani ed infinitamente grandi, i capelli biondi e scarmigliati, il sorriso dolce e malizioso al tempo stesso.

No.

Non può davvero essere.

Martina non vuole credere a quello che vede.

- Martina!- Giorgio, ormai ritto in piedi, ride di gusto della triste situazione più che chiara, la mano destra livida appoggiata alla fronte –sei davvero tu! Sai, per un attimo non ti avevo riconosciuta….

Nell’udire la nota voce dell’idolo del D. Alighieri, gli sguardi allibiti e carichi d’invidia delle astanti si puntano subitaneamente su Martina, squadrandola da capo a piedi: incredibile!      

Ma che avrà mai una di quel genere, che le dia il diritto di rivolgere la parola all’amato Giorgio?

-Ora le ho viste proprio tutte. Ma si può sapere che ci facevi lì per terra?

Marti arrossisce fissando la propria mano, ancora stretta nella sinistra di Giorgio.

E’ più forte di lei, articolare anche una sola sillaba le riesce del tutto impossibile.

-Ehrr…ahhr…- sono gli unici gemiti gutturali che le sfuggono soffocati dalla labbra.

Il tempo d’un pensiero, e un telepatico sos viene recapitato alla mittente.

- Ce l’ho mandata io!- Interviene infatti puntuale Sammy, rivolgendo a Martina uno sguardo

che nel cosiddetto linguaggio non verbale, ha l’inequivocabile significato di << mi devi un favore!>> 

-Era la quarantesima volta che mi assillava, facendomi sempre la stessa, sola, ed unica domanda.

Giorgio solleva divertito un sopracciglio, senza accennare a mollare la mano di Marti.

- E di che tipo di domanda si trattava?- Chiede, fissando negli occhi castani la fanciulla ormai paonazza.

- Cose fra donne, amico bello..- non si scompone minimamente Samantha, controllando nervosa il coloratissimo swatch da polso -..cose che voi maschietti non potrete mai arrivare ad immaginare, nemmeno lontanamente. Ed ora scusaci, ma siamo tremendamente in ritardo.

E con uno strattone sordo, la biondina disarciona Martina dal destriero bianco e se la tira dietro a passo di carica.

Fine d’un sogno.

- Ma dico, sei impazzita?- Salta su improvvisamente Marti, ricambiando con la mano ancora dolorante, il saluto di Giorgio –perché mi hai portata via così dal paese delle meraviglie?

Samantha sbuffa d’inedia, come se la cosa fosse fra le più ovvie.

- Mi sembra logico- Sentenzia, mentre spinge affannata la porta della loro classe – volevo evitarti l’imbarazzo di renderti più ridicola di quanto non avessi già fatto.

- Gentile da parte tua…- Martina si sistema presso il proprio banco, impilandovi sopra alla bell’è meglio i libri di latino -..perché, ho dato spettacolo?

(S)-Diciamo che hai un futuro come versione remix di fantozzi, al femminile

(M)-E ti viene la bella idea di dirmelo solo adesso?

(S)-Sarebbe stato molto peggio se l’avessi urlato in mezzo al corridoio, davanti a tutti e soprattutto alla tua adorata antitesi.

(M)-COSA? Vuoi forse dirmi che Clara Marchi era presente al momento del mio corpo a corpo con Giorgio?

(S)- Altroché se te lo dico, my darling. Clara c’era eccome: e tutta carne e bile.

(M)- Ah-ah! E’ la prima volta che quella serpe diventa verde d’invidia nei miei confronti!

(S)-E di sicuro sarà anche l’ultima, dato che è praticamente certo che Clara ti farà pagare cara l’offesa; speriamo solo che non usi Jennifer, come mezzo per farti passare la voglia di razzolare nel suo territorio!

(M)-La campionessa di body-building? Oddio….spiegati meglio Samantha!Quando parli per enigmi mi fai partire per la tangente!

(S)-Macchè enigmi ed enigmi…è chiaro come il sole quello che intendo dire: anzi, cristallino!

(M)-E cioè? E cioè? O santa mandragovia, mi stai facendo entrare in paranoia!

(S)-Per la miseria, Martina: stai calma! Focalizza, focalizza! E comunque, è  estremamente semplice…

(M)-Grazie tante. Ma cosa è semplice?

(S)-Quello che voglio dire.

(M)- E cos’è che avresti intenzione di dire?

(S)-Esattamente quello che ho detto.

(M)-Sei davvero esilarante, vuoi l’applauso o preferiscici un pomodoro marcio dritto sui denti?

(S)- Preferirei che la smettessi di fare retorica e ascoltassi una buona volta quello che proferisco.

(M)- Ok, parla: sono tutta orecchi, miss sintesi.

(S)-Se inizi coi nomignoli, te lo scordi che apra bocca!

(M)-Diamine, quanto siamo suscettibili! Ma possibile che d’ogni parola detta per scherzo, si faccia un incidente diplomatico?

(S)-Possibilissimo se ti ritrovi ad essere amica d’una logorroica con gravi problemi di sordità.

(M)-Ricominciamo con l’umorismo noir…

(S)- Oh insomma: taci e stammi a sentire!

(M)- Ai suoi ordini, oh, Asine in cathedra!       

(S)- Farò finta di non aver sentito…

(M)- Mi pare un buon compromesso.

-A parte gli scherzi, Martina…- Samantha ritorna ad essere seria tutt’a d’un tratto, i limpidi occhi azzurri si fanno improvvisamente cupi – penso davvero che Clara potrebbe arrivare a prendere contromisure abbastanza drastiche…

-Andiamo, forse stiamo esagerando!- Martina sussurra flebile ad indirizzo dell’amica, scattando prontamente in piedi nell’attimo in cui la professoressa Gazzani, varca con lentezza  la soglia d’entrata della classe –ok; Clara è una serpe! Ma la crediamo davvero capace di arrivare a tanto?

-Per te, Marti!

 

Quasi in risposta al quesito della ragazza, Beatrice, placida moretta e alzatrice della squadra di pallavolo del D. Alighieri, effettua un palleggio da olimpiade nel gettarle sul banco un piccolo pezzo di carta, su cui sono tracciati alcuni caratteri irregolari e tondeggianti.

- Me l’ha appioppato Clara due secondi fa, quando l’ho incrociata davanti ai bagni del secondo piano…- Dice, fissando sconcertata Martina e Samantha, perplessa dalle loro espressioni sconvolte 

-Beh? Qualcosa non va?- Rincara la dose, sempre più disorientata.

- Che vuole da voi la strega cattiva dell’ovest?

Un fischio acutissimo di sorpresa, sfugge istantaneamente a Martina, mentre con mano tremante apre il nefasto messaggio: ed i suoi grandi occhi, fattisi improvvisamente lucidi e sgranati, forniscono a Bea la risposta che cerca.

-Vuole incontrarmi, a quanto pare…- Deglutisce rumorosamente, attirando istantaneamente su di sé lo sguardo perfido della professoressa Gazzani   - allo scopo di mettere le cose in chiaro riguardo al mio atteggiamento nei confronti del suo Giorgio. Davvero incredibile.

-Già….- Osserva Beatrice, ispezionando il foglietto con critica attenzione -Da non crederci, ha anche scritto “la parola Giorgio” senza la lettera i….!-

In conseguenza a tale osservazione, un gelido silenzio, ammanta improvvisamente l’intera aula con la sua pesantezza.

-Eh, cara mia…- Avviandosi in direzione della cattedra, al fine di essere sottoposta al periodico flagello chiamato interrogazione, Samantha elargisce a Martina una pacca sulla spalla, sorridendo.

-Sai che ti dico?-  Le sussurra poi, mostrando quieta il pollice verso nell’attimo in cui, porgendo il quaderno alla Gazzani,  si accosta alla grande lavagna polverosa.

 -Stavolta, sei proprio nei guai.

 

Wiieeew ^____^ eccomi qua!

Grazie mille a Damy, Gil, Sanzina, Luna e Sonietta che hanno recensito questa storia.

Scusatemi davvero per la brevità di questi chappy, spero di fare di meglio in futuro… XDDD

 

Allora…

 

X Sanzina e Gil: tantissimi grazie ^_____^ sono davvero contenta che vi piaccia il personaggio di Martina, e che Sanzina la trovi perfino un po’ somigliante a sé stessa! W le ragazze semplici e che non se la tirano, siamo le migliori XDDD  

 

X Luna e Sonietta: 1000 grazie anche a voi x i complimenti XDDD in genere a partire dal secondo capitolo, qualsiasi cosa che scrivo viene totalmente ignorata, probabilmente x via della strana sindrome “della scarsa ispirazione” che ormai mi colpisce con frequenza periodica…spero proprio di riuscire almeno stavolta a proseguire in modo decente XDDD

 

X Damy: naturalmente grazie anche a te XDDD pensa che io a tredici anni ero un disastro totale e sono sicura d’esserlo pure ora  U____U””” facevo cadere le cose, ero d’un imbranataggine mostruosa, balbettavo e mi impappinavo parlando… e tutt’ora sono l’unica della mia navigata classe a non aver mai visto un ragazzo nemmeno col binocolo, perché detto fra noi ho proprio un caratteraccio XDDD anch’io trovo carine le lentiggini ^__^ sono in molti i maschietti ad adorarle, ma purtroppo non le ho T___T e pensare che alla maggior parte delle fortunate persone che le possiedono, non piacciono nemmeno….! Tzè U__U mondo infame…

 

Nel prossimo chap la nostra adorata Martina affronterà la detestabile Clara Marchi in uno scontro decisamente ad armi impari: spero che continuerete  a seguire la storia! ^___^

Grazie e tutte e alla prossima! ^ò^
  
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