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Autore: PetitLondoner    13/12/2010    5 recensioni
Passarono ore prima che mi decisi a lasciare un fiore sulla tua tomba.
L’unico fiore colorato tra le maree di fiori bianchi lasciati da tutti i tuoi amici e familiari.
Lasciai una semplice margherita, colorata con i colori dell’arcobaleno.
Il tuo fiore preferito.
Genere: Commedia, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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Non so dire esattamente cosa stavo facendo, contro chi stavo combattendo, quando successe.

Ricordo solo di aver sentito gridare qualcosa dentro di me, quando ho visto un lampo verde avvicinarsi a te, vidi la tua paura negli occhi.

Urlai, corsi verso di te, incurante della pericolosità della cosa.

Mi accasciai insieme a te, e ti abbracciai mentre respirasti per l’ultima volta.

Accanto a me.

Urlai.

Fu un urlo straziante, un urlo silenzioso, nessuno lo sentì, un urlo soffocante, di quelli che ti lacerano il cuore, semplicemente perduto per sempre.

Non so quanto stetti in quella posizione, il tuo viso tra le mie braccia.

Un’ora, un giorno..un anno… Per me il tempo semplicemente non esisteva più.

Come se il mondo si fosse fermato, esattamente quando il tuo cuore ha smesso di battere.

Ricordo che delle mani familiari mi staccarono da te, per sempre.

Mi aiutarono ad alzare, sempre con quell’urlo straziato che faceva presa dentro di me.

 

 

Fui convinto solo dai miei amici a venire al tuo funerale.

Una bara bianca, eri solo una ragazza.

Andata via per avere combattuto per cause troppo grandi per la tua età.

Non piansi quel giorno, anche se avrei tanto desiderato farlo.

Sfogare tutto me stesso, la mia rabbia, la mia frustrazione, il mio dolore.

La mia solitudine, da quando te ne sei andata dalla nostre vite.

Dalla mia vita.

Non mi accorsi neanche che alla fine delle parole Del professore Silente tutti si alzarono e silenziosamente lasciarono il campo.

Rimasi da solo.

Harry non mi ha fatto domande, sapeva che dovevo rimanere, e si è allontanato con Ginny senza dire una parola, sopraffatti anche loro dal dolore.

Passarono ore prima che mi decisi a lasciare un fiore sulla tua tomba.

L’unico fiore colorato tra le maree di fiori bianchi lasciati da tutti i tuoi amici e familiari.

Lasciai una semplice margherita, colorata con i colori dell’arcobaleno.

Il tuo fiore preferito.

Rosso, come le tue guancie quando si colorivano quando ti emozionavi, e di cui tanto ti vergognavi, mentre io le adoravo.

Rosso, come il tuo stupido gatto che tante pene ha fatto passare al mio vecchio topo.

Rosso, come lo erano i miei compiti, dopo che tu me li correggevi con tanta cura.

Arancione, come il succo di zucca, il tuo preferito.  Non poteva mancare per una colazione perfetta per te.

Arancione, come la sciarpa di Grifondoro che indossavi non tanto orgoglio, in qualsiasi momento della giornata, da vera Grifona.

Giallo, come il tuo sorriso radioso che tanto faceva ingelosire il Sole.

Giallo, come il polline dei fiori, che tu, regina di questo tuo mondo floreale, tanto adoravi.

Verde, come i campi della scuola, dove passeggiavamo, parlavamo. A volte ti fermavi a studiare all’ombra di qualche grande albero, così concentrata.

Verde, come il tuo libro preferito, di cui tanto mi parlavi.

Verde, come la speranza,che mai hai abbandonati, mai, fino all’ultimo.

Indaco, come la maglietta che più preferivo su di te. Eri bellissima, solare.

Indaco, semplicemente il tuo colore più preferito.

Blu, come la notte, che tu passavi studiando e ogni tanto immergendoti nei tuoi pensieri, mentre io ti spiavo da lontano.

Blu, come il profondo. Come te.

Viola,dicevi sempre che ti piaceva la pronuncia di questa parola. Com’eri strana, ma perfetta allo stesso tempo.

 

Ti divertivi sempre,appena il tuo occhio si posava su questo fiore, a colorarlo con i sette colori che insieme formano uno spettacolo meraviglioso.

Ti lamentavi sempre che non io non riuscivo, eppure era un incantesimo così banale.

Ebbene, ce l’ho fatta.

Saresti fiera di me, anche se saresti troppo orgogliosa per ammetterlo.

Finalmente mi incammino verso il castello, voltandoti la schiena.

Attento a non voltarmi più verso di te

Tu che sei andata via.

Oggi, a distanza di 15 anni dalla tua scomparsa, ho guardato il cielo e ti ho rivista.

Uno splendido arcobaleno faceva meravigliosi giochi di luce e forme, circondato da una soffice nuvola bianca terribilmente simile ad una margherita.

  
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