Nota: Questa storia è stata scritta per il Calendario dell'Avvento 2010 di Michiru ed è basata sul prompt del tredicesimo giorno (13 dicembre).
Buona lettura^^
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Non è Natale
Dopo aver inutilmente lottato corpo a corpo per cinque ore con gli altri frequentatori di negozi, torno a casa, chiudo a chiave la porta e le finestre, e tiro le tende. Stacco il telefono e tolgo la spina al televisore, preparandomi così a domani, quando farò finta che non sia Natale.
Da Diario di una vera stronza, Adèle Lang
Si sbatté la porta d’ingresso alle spalle, ringraziando Merlino di essere arrivata a casa sana e salva, dopo quella giornata di pura follia.
Possibile che tutti impazzissero la Vigilia di Natale? Possibile che nessuno si rendesse conto che ad alcune persone non interessava nulla di una festa del genere?
Lei non odiava il Natale, solo che negli ultimi anni aveva preferito passarlo nell’isolamento più totale, quasi dimenticandosene.
I suoi genitori le avevano mandato svariati gufi per farla rinsavire e per invitarla ai loro pranzi; anche Molly le aveva proposto di passare alla Tana, ma, per qualsiasi sforzo facessero, lei non riusciva proprio a essere felice in quel giorno.
Si tolse il cappotto ed entrò in cucina, per prendersi una Burrobirra; attaccato all’anta della dispensa, campeggiava un biglietto: “Programma per il 25”. Semplice, diretto, senza tanti giri di parole, era un elenco di cose da fare il giorno dopo, come, per esempio, alzarsi alle tre del pomeriggio o chiudere ermeticamente le finestre, applicare qualche incantesimo di protezione alla casa contro gufi e parenti indesiderati.
Sua madre l’avrebbe di sicuro considerata folle, ma lei continuava a sostenere di aver bisogno solo di calma, tranquillità e un po’ di solitudine. Nulla di più.
Era forse chiedere troppo?