Crossover
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Autore: S05lj    14/12/2010    1 recensioni
Come nasce un supercriminale? Secondo molti nella maniera tradizionale. Io sono per la cicogna o Babbo Natale. Comunque c'è una scuola che insegna ai giovani criminali in erba a diventare dei veri villains, ed è la scuola per Supercriminali. Questa è la storia di quei giovani, dei loro insegnanti, dei compiti in classe, delle lezioni, le gite e tutte quelle cose che si fanno a scuola. O quasi.
Genere: Commedia, Demenziale, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Film, Fumetti, Telefilm
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Scuola di Supercriminali'
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Arriva la primavera e la gita.

Come al solito quando cominciavano le belle giornate cera la consueta gita scolastica.
Sinistro entrò in classe accompagnato come al solito dal suo cipiglio.
-Ragazzi, allora oggi andrete in gita. Siccome siete abbastanza grandi, sarà una gita di qualche giorno. Ci sarà anche una classe della scuola Xavier. Comportatevi bene mi raccomando. -
Contenti e gioiosi ci apprestammo ad andare nel piazzale dove ci attendevano degli autobus.
I professori che ci avrebbero accompagnato in gita erano già lì.
Cera il professore di esercitazioni Sabretooth, vero nome Victor Creed. Sabretooth era un omone alto 2 metri e qualcosa, al suo confronto Undertaker sembrava Woody Allen, era peloso come nemmeno Lucio Dalla poteva essere, ed era una sana e genuina testa di cazzo. Il suo scopo nella vita era rompere lanima a Wolverine, suo acerrimo nemico, e un po a tutti quelli che gli capitavano a tiro. Suo era il compito di mantenerci in forma fisica e mentale perfetta pronti ad agire in qualsiasi evenienza. Le sue lezioni spesso consistevano nelle prove antincendio, dove dava fuoco alla scuola e ci rincorreva tra le fiamme. E vi assicuro che avevamo il miglior tempo di tutta la contea. Anche perché chi rallentava finiva cotto e mangiato. Sabretooth dovete sapere era anche il padre del primo figlio di Mistica, per noi era un mito.
Cerano poi Mistica, il dottor House, che non si sa mai se qualcuno si faceva male, e ci doveva essere anche Voldemort, che però non vedevamo tra gli insegnanti.

Questo è il resoconto più o meno dettagliato del 1° giorno.

-Dove cazzo si è cacciato quella checca mancata? - Gridò Sinistro, già incazzato nero come di consuetudine.
Un rumore simile ad un osso che si spezzava decretò un cospargersi di una nube scura, dalla quale apparve Lucius Malfoy come al solito vestito in modo impeccabilmente di nero. -Buongiorno. - Disse rivoltosi a Destino. -Lord Voldemort dice che è sinceramente dispiaciuto ma oggi non potrà venire a lavoro. Pertanto farò io le sue veci. - Sorrise affabile e metà delle ragazze presenti sul piazzale svennero sospirando.
-Come mai non è potuto venire? E malato? - Chiese il preside.
Lucius sembrò confuso, si grattò la nuca imbarazzato e ne approfittò per gettarsi indietro la chioma bionda, altri esemplari femminili svennero. -Bé non proprio. Diciamo che è stato trattenuto. -
-Che impegno poteva avere che fosse più importante di essere al mio cospetto? - Destino sembrava già adirato.
-Non penso lo abbia fatto a posta signore. Il fatto è che io e mia moglie stavamo facendo pace dopo lennesima litigata e bè ci siamo dimenticati che era rimasto da solo con Bellatrix. Quando li abbiamo trovati non cera più niente da fare. Abbiamo tentato di dividerli, anche perché povero Voldemort, mi faceva pena, sentissi come urlava. Ma non cè stato verso. -
Destino rabbrividì al pensiero del poveraccio tra le grinfie di Bellatrix. -Immagino. Va bene per questa volta. - Lucius annuì e si diresse a passo deciso verso gli altri insegnanti.
Il pullman partì alle 10.30 spaccate e alle 11.00 ci eravamo incontrati con il pullman della scuola Xavier. La classe era composta da tutti supereroi in erba, per la maggior parte dai futuri X-Men, cera Spider-Man, e un gruppetto di giovani ragazzi vestiti con una toga scura.
-Noooooo! - Draco si mise le mani nei capelli esasperato. -Non voi. Non qui! -
Harry Potter lo guardò con un sorriso forzato che sembrava provenire da un chiodo in un piede, al suo fianco Ron gli guardava sforzandosi di capire. -Come mai voi qui? -
-Sono la classe che verrà in gita con noi. - Disse subito Hermione.
I professori, erano Wolverine, Silente, Piton, e Goku.
La gita prevedeva lo studio di vari esemplari di cattivi e così ci dirigemmo in una cittadina sperduta, completamente avvolta dalla nebbia. Milano. Anche chiamata Silent Hill, ma per gli amici Tranislvania.
-Che posto assolato. - Commentò House scendendo dal pullman.
-Aaaarghh. Quanta umidità! I miei splendidi capelli! - Lucius prontamente si legò i capelli in una coda bassa.
A causa della completa mancanza di sole, Ciclope che con gli occhiali scuri non ci vedeva una H se li tolse in un gesto istintivo e sfrittellò Angelo che gli era proprio davanti trasformandolo in un pollo arrosto. -Oooops. - Subito si rimise gli occhiali.
-Questo posto è lideale per allenarsi. - Goku principiò a correre a destra e a manca e sparì nella nebbia.
-Con questa nebbia potremmo fare tutto quello che ci pare e piace e nessuno ci vedrebbe. - Mistica lanciò unocchiata ad House. -Quel bastone mi attira parecchio. -
House strinse il bastone tra le mani. -E mio. - Disse poi proteggendolo con il corpo.
Ci venne incontro un uomo vestito di nero, con capelli e occhi neri, solo la carnagione era diafana.
-Sono il conte Dracula. - Si presentò. -Mio è il compito di accompagnarvi. - Fece un inchino.
Mistica gli corse incontro. -E vero che impali la gente? - Chiese con lespressione di una bambina a cui hanno appena dato un giocattolo.
-No, lo facevo prima. Adesso li dissanguo. -
-E per caso un avvocato? - Chiese House.
-O una ex-moglie? - Chiese Lucius.
-No.. Sono un vampiro. - Una venuzza pulsava pericolosamente sulla fronte del conte che stava certamente rivalutando la vecchia usanza dellimpalamento.
-Se volete seguirmi - Il conte Dracula ci portò in un grande e diroccato castello.
-I primi esemplari che andremo a vedere sono i vampiri. I vampiri signori e signore sono creature della notte estremamente pericolose che si cibano di sangue umano. Purtroppo sono bastati pochi anni, 3 libri e 3 film per rovinare questa immagine che tanto abbiamo faticato a crearci. - Ci fece entrare in una stanza dove cerano dei ragazzi e delle ragazze. -E ovviamente mi riferisco ai Cullen. - Disse a denti stretti.
Una ragazza dai corti capelli neri cominciò ad additare quando uno, quando un altro con catastrofiche profezie. -Tuo figlio sarà una testa di cazzo. - Puntando il dito contro Logan. -Tu non avrai un soldo della tua eredità. - Puntando il dito contro Draco. -Tu morirai. - Puntando il dito contro Silente. -Tu impazzirai, morirai e risorgerai miliardi di volte, tanto che i lettori ogni volta che ti vedono vengono presi da attacchi di diarrea cronica. - Puntando il dito contro Jean Grey. -Tu emigrerai dal martedì al venerdì su Italia 1. - Puntando il dito contro House.
-Tu ti arrenderai alla superiorità di Goku. - Puntando il dito contro Vegeta. -Tu avrai le doppie punte. - Non fece in tempo a puntare il dito contro Lucius che quello prese la bacchetta incazzato nero. -AVADA KEDAVRA. - Allys, questo era il nome della profeta cadde a terra morta. Tutti tirammo un sospiro di sollievo.
Un ragazzo dallaria costipata che sembrava avere una colica renale perenne si voltò a guardarci. -Siamo dei mostri. Non mi guardate. - Con gesti teatrali si coprì il volto. -Leternità è una maledizione. Ho 102 anni e -
-E che sarà mai io ne ho 150. - Disse Wolverine.
-Io di più, non si sa bene quanti. Ancora non lhanno deciso. - Disse Sabretooth. -Sapessi che casino quando devo fare la carta didentità o la patente. -
-Io ne ho 7700x355627x(479+46). - Disse Silente. -E me la godo come un riccio. - Disse poi.
Allimmagine che ci si presentò a tutti nella mente di lui che godeva come un riccio si rimise Natale del 45.
-Edward, vai da Bella, che si sta facendo i gargarismi con i chiodi. Va da lei. Vai. - Disse Dracula mentre aveva cominciato a spuntare un grosso palo.
Una ragazza bionda con in mano un paletto, apparve spaccando una finestra e cominciò a fare capriole allindietro, fino a che non spaccò unaltra finestra e cadde di sotto. Tutti rimanemmo ammutoliti ad ascoltare le grida della ragazza mentre cadeva nel dirupo sotto la finestra. Quando si sentì un tonfo, ognuno di noi riprese a fare quello che stava facendo.
Dal nulla apparve un vecchio con la barba che puntò contro una coppia della famiglia Cullen un crocifisso. Mentre questi fecero per ritrarsi luomo gli fece un gavettone con lacqua santa e questi si sgretolarono. Il più anziano fece una smorfia di disappunto.
-Maledetti fetiti faaampiri. - Disse luomo con in mano un paletto e un martello. -Mio nome è Abraham Van Helsing. -
Un uomo di colore spuntò con la moto e sgommò sopra un altro Cullen dai capelli e laria schizzata.
Blade scese giù con una serie di capriole e piroette. -Sono il diurno. -
-Ci vorrà un palo in più. - Dracula andò a prendere un altro palo.
-Ma porca pupazza, ci ho messo una vita a farmi la mia famigliola di vampiri e voi me la sterminate in meno di 2 pagine. - Karlail, il più anziano dei Cullen sembrava piuttosto contrariato. -Mi ritoccherà fare tutto da capo. -
Van Helsing gli saltò addosso trafiggendolo con il paletto. -Muori fampiro. -
Luomo gridò, poi guardò il paletto e attaccò a ridere. -Non è frassino. Questo è ciliegio. -
Van Helsing prese la valigetta e cominciò a provare tutti i paletti che aveva.
-Questo è castagno. -
-Abete. -
-Pino. -
Alla fine il vampiro era ridotto ad un cola brodo e Van Helsing stava ancora cercando il paletto giusto.
Dalla porta dove era sparito Edward apparve una ragazza dai lunghi capelli neri e la faccia da emo.
-Ti costringerò a trasformarmi in vampira Edward.- La ragazza si guardò intorno con aria assatanata, poi adocchiò indovinate un po chi? Draco ovviamente. Vi avevo mai parlato della sua fortuna?
Lo afferrò per il bavero della toga e cominciò a scuoterlo stile bambola di pezza. -Trasformami in vampira, trasformami in vampira, trasformami in vampiraaaaa!!!! -
Draco ormai aveva la bava alla bocca e qualche commozione cerebrale visto che il cervello giocava a ping pong dentro la sua testa.
-Ma quello non è un vampiro. - Disse con aria saccente Hermione. -Quello è un vampiro. - Fece per indicare Dracula, ma appena vide il grosso palo appuntito che stava conficcando nel terreno deglutì a vuoto e deviò la mano che si posò su Lucius, che nel frattempo stava facendo a gara con House a chi ce laveva più grosso.
-Il mio è sicuramente più maneggevole. - Fece House.
-Il mio è sicuramente più pregiato e più costoso del tuo. - Ribatté Lucius.
-Il mio può durare una vita. -
-Anche il mio, e per di più si mantiene in perfette condizioni. -
House si stava innervosendo. -Il mio è più grosso. -
-Il mio è più lungo. -
-Il mio è multifunzione. - Quello di House sembrava un coltellino svizzero.
-Il mio ha la testa di serpente da cui ci estraggo la bacchetta. - Fece Lucius mostrando il suo, fiero (Stanno parlando del bastone da passeggio. Che cosa avevate capito maliziosi?)
House digrignò i denti, ma non fece in tempo a dire niente che lassatanata di prima si aggrappò al mantello di Lucius. -Trasformami in vampiraaaaaa! -
Lucius sollevò un sopracciglio e altre donne svennero. -Ma chi è sta pazza? -
Edward apparve dalla solita porta, in mano aveva un barattolo di chiodi. -Bella, non fare niente di stupido o insensato. -
Bella lo guardò come un cane può guardare qualcuno che si avvicina al suo osso. -O mi trasformi in vampira o mi uccido. -
-Appunto. - Fece Edward.
Bella guardò Lucius, alto, pelle diafana, capelli biondi chiarissimi, viso giovanile nonostante trasparisse un fascino da uomo vissuto. Gli occhi della ragazza divennero enormi, sembravano dei cuoricini, poi con occhioni pucciosi cominciò a strusciarsi contro luomo. -Tu sei un vampiro vero? -
-Bella - Cominciò Edward.
-Zitto, se non mi trasformi tu, mi trasforma lui, che è più bello e sembra pure più vecchio e non mi prendono i complessi. - Cominciò a strusciarsi con far ammiccante. -Che ne dici? - Chiese infilandogli una lingua nellorecchio.
Lucius, che non era uno stinco di santo, ma piuttosto uno stinco di porco rimase completamente irrigidito. E dico completamente.
Mistica alzò una mano cominciando a saltellare. -Posso partecipare? Posso partecipare? -
Sabretooth si avvicinò a Dracula con passo deciso. -Vuoi una mano con quei pali? -
Wolverine sguainò gli artigli. -Io gli appunto. -
Piton fece un calderone con un cerchione del pullman e cominciò a preparare abbondanti dosi di cianuro. Silente aveva la mascella che toccava terra e stava sbavando come una lumaca.
Ciclope siccome non ci vedeva niente era un continuo a chiedere.
-Che sta succedendo? E ora? -
Jean gli stava facendo la cronaca in diretta degli avvenimenti stile Sandreani.
Lucius finalmente si riprese dallo stato di torpore. -Ma io non sono un vampiro. - Bella rimase immobile ancora attaccata a lui stile una scimmia su di un albero, Edward invece saltellava per tutta la stanza. -Ah, ah, ah bene bene. Te non diventi vampira, te non diventi vampira - Cominciò a ripetere in stile cantilena.
-E allora mi faccio il primo che mi capita a tiro davanti ai tuoi occhi. - Detto questo sbatté violentemente il povero malcapitato contro il muro. -Mi trasformi in vampira? - Chiese osservando Edward che era tornato con espressione costipata. -No, io non posso - E cominciò a buttare giù una serie di smancerie. Blade nel frattempo aveva finito di tagliare la testa, strappare orecchie e riempire con aglio la bocca dei vampiri morti di poco prima, si accasciò a terra sudando freddo. -O mio Dio il diabete. -
House corse da lui. -Non è diabete, è Lupus! Ho la soluzione. Ti farò un clistere. -
-Stupita racazzina. Se tu difenti fetida faaaampira. Io costretto a forare tuo cuore con paletto yah. Appena io trofare quello ciusto però. -
Karlail nel frattempo era un vero e proprio colabrodo. -Guarda Edward, tuo padre si buca. - E poi scoppiò a ridere da solo come un cretino.
Piton a quel punto si avvicinò a Van Helsing. -Le do una mano professore. -
-Allora facciamolo qui, subito, ora. - Bella cominciò a spogliarsi.
-Chi si spoglia? Chi si spoglia? - Gridò Ciclope visto che Jean non gli faceva un buon resoconto.
-Descrivimila, descrivimila! - Urlava assatanato pure lui.
-E una cosa disgustosa. - Hermione fece unaria schifata, ma non distoglieva gli occhi dalla scena.
-Schifoso, si sbav, sbav, che cosa sbav ripugnante. - Silente ormai era a rischio infarto.
Draco si riprese in quel momento ma non appena vide Bella avvinghiata al padre svenne nuovamente.
Ron come al solito non ci aveva capito un cazzo, mentre Harry aveva tirato fuori un bloc notes e stava prendendo appunti.
Qualcosa fece pietrificare Lucius che tolse le mani dalla vita della ragazza alzandole in segno di resa.
Un urlo disumano fece bloccare tutti quanti, poi partì la canzoncina di profondo rosso e da una nube nera apparve Narcissa Black Malfoy. -Lucius! - Gridò con in mano un coltello da cucina.
-Cissy amore, dove hai messo la bacchetta? -
-Amore sti paio di cojoni. - Ribatté lei. -Chi è quella? Che sta cercando di fare ai tuoi pantaloni? -
-Mi sta prendendo lorlo amore. - Ribatté lui.
-Non mi sembra proprio. - Si faceva sempre più vicina.
Bella si alzò tentando di sbottonargli la camicia, Narcissa aveva gli occhi iniettati di sangue, alzò il coltello minacciosa e la canzoncina di Profondo Rosso divenne quella di Pshico.
Con un movimento netto Bella strappò la camicia di Lucius facendo saltare i bottoni che schizzarono come proiettili negli occhi di alcuni malcapitati che caddero, tutto il pubblico femminile cominciò a sbavare e urlare, le messe peggio a strapparsi i capelli, Bella era ancora più assatanata di prima ora, Narcissa invece più incazzata.
Lucius incavolato come una biscia, visto che quella era la sua camicia preferita e aveva speso lira di Dio per comprarla a quel punto la scostò da se e le piantò prima un pugno nello stomaco e poi un gancio destro al volto che la fece rotolare a terra.
Edward stava ancora esprimendo tutto il suo amore, quando vide la scena, tentò di saltare addosso al mangiamorte, ma scivolò sulla bava di Silente e finì nel calderone di cianuro di Piton. Uscì saltellando come un deficiente. -Scotta! Scotta! -
-Amore non è colpa mia, mi è saltata addosso, è una squilibrata, una psicopatia con manie di persecuzione, una maniaca ossessiva, compulsiva che si farebbe qualsiasi cosa non sia umano. -
Narcissa sollevò un sopracciglio poco convinta.
Bella si alzò a 4 zampe. -E io vado dai licantropi. Lupacchiotto mio!!! - Saltò addosso a Sabretooth che si scansò di lato e lei gli si attaccò alla gamba stile koala. -Ti voglio! Diventerò una licantropa! -
-Ma levati dalle palle. - Quello scalciava per mandarla via, ma era tutto inutile.
Narcissa sorrise amorevolmente al marito. -Scusami per aver dubitato di te. -
Gli ammiccò un occhio suadente e scomparve nuovamente in una nube nera, Lucius sospirò per lo scampato pericolo.
Sabretooth piantò due pugni in testa a Bella che cadde riversa sul pavimento mezza nuda con la lingua di fuori e la bava che gli usciva da un lato della bocca. Edward tentò di attaccarlo, ma inciampò sulla ragnatela di Spider Man e cadde seduto sul palo appena innalzato da Dracula.
-AAAAuuuuuuuhhhhh!!!!! - Gridò.
-Edward sei un vampiro mannaro. - Urlò Karlail prima di ricominciare a ridere da solo come un rincoglionito.
-Come dicevo questa famiglia ci ha rovinato. Come avete potuto vedere anche voi. - Dracula batté le mani per riportare lattenzione di noi alunni su di lui. -Comunque i vampiri sono immortali, e possono morire solo se trafitti al cuore con un paletto di frassino, gavettonati con lacqua santa, o gli viene mozzata la testa. - Alzò la testa verso il ragazzo ancora sul palo. -Stai comodo Edward? -
-Fottiti!!!! -
-Hey Edward sembri la principessa sul pisello. - Ovviamente a parlare era stato Karlail che incurante dei continui cavicchiamenti continuava a fare battute per poi ridere da solo come un cerebroleso.
-I vampiri non sopportano i simboli sacri. Non sopportiamo laglio -
-Il peperone? - Chiese Ron.
-Si, ma non lo mangiamo. -
-Il pepe? - Chiese sempre il rosso.
Dracula cominciava a incazzarsi. -Si, ma non mangiamo -
-La cannella? -
-Solo laglio. Ma noi non -
-I fiori di garofano? -
Dracula prese uno dei grossi pali che aveva preparato e cominciò a rincorrere Ron per tutta la stanza, ma Dracula correva veloce e il poveretto venne presto acciuffato.
-Ma la luce del sole? - Chiese Hermione, salvando in extremis il compagno che era stato sollevato sopra la testa del vampiro.
-Dipende, se è un racconto o un film horror si, così si crea più souspance. Se invece siamo in racconti di azione, avventura e brr.. - Rabbrividì. -Di amore. Allora non ci fa niente e anzi siamo più belli del solito. -
Passato lattimo di raptus omicida Dracula posò a terra Ron che corse a nascondersi da Harry.
-Adesso vi mostro le vostre stanze. Domani proseguiremo con la gita. - 

  
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