Sto cadendo
C’è buio …. Troppo buio
Il dolore è cosi forte
Paura
Paura di annegare
Paura di perdersi nelle tenebre
E silenzio
Troppo … silenzio …
E silenzio
Troppo … silenzio …
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C’era parecchio sole dove stavano navigando e intorno a loro solo mare, distese infinite d’acqua cristallina, la Moby Dick navigava lentamente le vele erano sospinte dal vento leggero, sulla nave regnava un insolito silenzio i pirati probabilmente stavano ancora dormendo dopotutto erano le 5 di mattina ,solo uno insolitamente, se ne stava seduto sul bordo della nave: Ace (pugno di fuoco) era strano che si trovasse fuori a quell’ora ma soprattutto che non stesse dormendo visto che era un pigrone oltre che avere attacchi di narcolessia. Ma quella sera aveva avuto un sogno davvero impressionante , che gli aveva impedito di riaddormentarsi più volte …
… Era un incubo senza senso: iniziava con lui che si trovava a guardare il mare da uno scoglio in una bella giornata, poi tutto diventava nero l’acqua sembrava inchiostro e il cielo scuro come se stesse arrivando un uragano … Qualcuno lo spingeva nell’acqua e lui cadeva … cadeva per alcuni metri e infine il contatto con l’acqua , era ghiacciata ,gelida come se fosse l’abbraccio della morte stessa. All’improvviso mentre affogava la vedeva comparire … una ragazza ,riconosceva il fisico femminile coperto da un abito bianco avvolto da una chiarissima luce ma il volto non riusciva a vederlo , guardando quella figura così insolita in tutta quell’oscurità veniva travolto dal desiderio di cercare di salvare quella vita, iniziava a nuotare anche se conscio che anche la sua fine era vicina,ma l’acqua inchiostro lo tratteneva come una morsa letale, più lui cercava di liberarsi più lei sembrava lontana e irraggiungibile mentre le ombre intorno ad essa l’ avvolgevano come spire e in quel momento mentre la ragazza affondava e si spegneva …
Ace provava un enorme dolore ,ma soprattutto, un senso di sconfitta, un emozione che non gli si addiceva lui si credeva imbattibile lui era fatto di fiamme indomabili e fuoco pulsante, ma sentire dentro di se quella pesantezza sul cuore gli scuoteva l’anima e lo faceva tremare.
Anche da sveglio l’emozione sembrava non volerlo lasciare…
Scosse la testa cercando di ritrovare se stesso poi sorrise facendosi forza , non si doveva lasciare scoraggiare da un sogno non era nemmeno realtà e comunque se si fosse trovato in quella situazione avrebbe provato a reagire a seguire il suo istinto che non l’aveva mai abbandonato … lui ce l’avrebbe fatta, lui non perdeva mai. Dopo aver pensato cosi a lungo finalmente arrivò il solito attacco di narcolessia Ace cadde sul legno della nave e per una volta fu grato a quell’attacco che gli aveva fatto prendere finalmente sonno .
….
…
..
- Ahi ! Chi diavolo mi ha pestato la mano- impreco Ace , ancora intontito dal sonno si guardo intorno e noto subito che il silenzio di poco prima era sparito in compenso tutta la ciurma della nave correva impazzita vero la prua , ancora non capendo cosa stava succedendo si tirò in piedi (non senza qualche difficoltà), vide Marco era appena uscito e anche lui si avviava verso la prua – Ehi Marco cosa succede?!- -Hanno trovato qualcosa muoviti – dopo aver risposto anche Marco scomparve correndo . Ace spinto da una curiosità sempre più forte iniziò ad andare verso la prua quando arrivò vide che tutta la ciurma guardava un punto davanti a se :
- Cos’ è quello?-
- è un relitto?!-
-Cosa c’è sopra?!-
la ciurma si faceva domande su domande, ma Ace guardando bene capì di cosa si trattava il respiro si fece sempre più accelerato come i battiti del suo cuore (ansia e timore), guardò Marco alla sua destra …
Forse non era l’unico ad aver capito ...
to be continued…
….
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- Ahi ! Chi diavolo mi ha pestato la mano- impreco Ace , ancora intontito dal sonno si guardo intorno e noto subito che il silenzio di poco prima era sparito in compenso tutta la ciurma della nave correva impazzita vero la prua , ancora non capendo cosa stava succedendo si tirò in piedi (non senza qualche difficoltà), vide Marco era appena uscito e anche lui si avviava verso la prua – Ehi Marco cosa succede?!- -Hanno trovato qualcosa muoviti – dopo aver risposto anche Marco scomparve correndo . Ace spinto da una curiosità sempre più forte iniziò ad andare verso la prua quando arrivò vide che tutta la ciurma guardava un punto davanti a se :
- Cos’ è quello?-
- è un relitto?!-
-Cosa c’è sopra?!-
la ciurma si faceva domande su domande, ma Ace guardando bene capì di cosa si trattava il respiro si fece sempre più accelerato come i battiti del suo cuore (ansia e timore), guardò Marco alla sua destra …
Forse non era l’unico ad aver capito ...
to be continued…
Salve a tutti, wow sono riuscita finalmente ha pubblicare la mia prima fanfic che bello non vedevo l’ora. Bene io sono nuova di efp , be nuova come autrice questa è in assoluto la prima fanfic che pubblico . si tratta di una lang-fic la storia l’ho scritta quando mi sono innamorata di Ace come personaggio (lo adoro !) e mi è nata la voglia di scrivere qualcosa su di lui, inoltre sono in un certo senso “nuova” di OnePiece dal punto di vista del manga ho appena iniziato a leggerlo mentre l’anime lo seguo praticamente da sempre, perciò se dovessero esserci delle incongruenze ditemelo che vedrò di correggerle. Bene ora vi lascio, mi raccomando visto che è il mio esordio, scrivete commenti, critiche e consigli sono tutti ben accetti grazie a chi leggerà tra poco metterò anche il secondo capitolo che è quasi finito li la storia vi si spiegherà meglio. Ciao a tutti un bacione
By Akemi