Pov Hermione

Era iniziato un altro anno a Hogwarts e, come al solito, sul treno, Malfoy e i suoi scagnozzi entrarono nel nostro scompartimento e, non appena dissero le fatidiche parole:
“Sfregiato, lenticchia, schifosa mezzosangue…” i miei amici lanciarono loro uno schiantesimo e li cacciarono via.
“Giuro che, se Malfoy insulta di nuovo qualcuno di voi, o la mia famiglia, lo prendo a calci dove non batte il sole” disse Ron.
“Suvvia lascia stare…... ”
“Ma Herm, lo sai che non ci piace per niente Malfoy, poi potrebbe essere un Mangiamorte” disse l’altro miglior amico Harry.
Nel frattempo,il treno era arrivato a destinazione, nella scuola di magia e stregoneria di Hogwarts.
“primo anno da questa parte…” “Ciao Hagrid” dicemmo in coro “Tutto bene voi tre?”.
Con uno spintone Malfoy ci superò dicendo:
”Me la farete pagare per tutto quello che avete fatto perdenti”. 
Imprecando contro di lui, ci dirigemmo al nostro tavolo rosso e oro di Grifondoro.
Finito come ogni anno lo smistamento, il professor Silente disse:
“Ehm ehm, sono sicuro che sarete affamati, ma prima di iniziare ad abbuffarvi con il nostro ottimo cibo, vorrei presentarvi il nostro nuovo insegnante di difesa contro le arti oscure: Sirius Black scagionato da tutte le accuse e libero di poter insegnare”
Io Harry e Ron ci guardammo e iniziammo ad applaudire insieme agli altri, molto stupiti, poiché nessuno ci aveva detto niente.
Ora però urge una spiegazione: dovete sapere che, Sirius Black è il padrino di Harry Potter. Durante il terzo anno Harry ed io, siamo riusciti a salvarlo dal bacio dei Dissennatori. Ma questo già lo sapete. Quello che non sapete e, che l’anno scorso, esattamente al quinto anno, Harry aveva visto nella mente di Lord Voldemort Sirius che veniva torturato nell’ufficio misteri, allora noi andammo li con dei Thestral. Per miracolo riuscimmo a salvarlo e, a capire di più sulla profezia che tanto cercavano di proteggere.
Io, guardai nel frattempo, la persona che amavo di più al mondo, al tavolo dei professori che lanciava occhiatacce a Black. Mi alzai e mi diressi verso la mia sala comune.
Mentre svolgevo il mio compito di prefetto, pensai alla prima volta che incontrai lo sguardo del professore di pozioni: era il mio primo anno in quella scuola, e, anche se tenevo un segreto dentro di me che non potevo dire a nessuno, non vedevo l’ora di iniziare questa nuova avventura, con la possibilità di farmi nuovi amici. Quando la professoressa Mc Granitt disse il mio nome, mi sistemai sopra il cappello parlante, non prima di avere visto una persona che mi fissava dagli occhi incredibilmente neri come la pece. Si vedeva che aveva sofferto parecchio nella sua vita,io, senza neanche accorgermene gli sorrisi. Con l’arco del tempo, mi resi conto di quanto fosse molto intelligente e acculturato. In seguito scoprii da altre fonti, che lui era un ex Mangiamorte che svolgeva la spia per conto dell’ordine della Fenice; ed io rispetto agli altri miei compagni che lo guardavano carichi di odio non fidandosi di lui, me ne innamorai ancora di più: doveva essere stata veramente crudele la sorte con lui, e, nonostante prima avesse sbagliato, bisognava concedere a tutti una seconda possibilità. Penso che il motivo, centri in qualche modo con in genitori di Harry, poiché lo tratta male.
Indicai ai primini le loro stanze e me ne andai a letto.
 
Pov Severus

Era incredibile, dopo tutti questi anni Black era ancora in mezzo ai piedi, non lo poteva sopportare.
“Che c’è Mocciusus ti sono mancato per tutto questo tempo?”
Evidentemente, si era accorto delle occhiatacce che li mandavo, ma io dissi semplicemente: “Non chiamarmi più così razza di cane pulcioso” .
Avevo una sensazione strana, come se qualcuno mi stesse osservando e, girandomi notai lo sguardo della Granger, i nostri occhi si incrociarono: oro contro carbone, mi sono sempre stupito di come lei sembra leggermi dentro, anche se non lo credo possibile.
Non so dire di preciso quando m’innamorai di lei, ma quando cercavo di uscirne ormai, era impossibile c’ero dentro fino al collo: la prima volta che la vidi, mi stupì il suo sguardo insistente sul mio, era la prima volta che succedeva; tutti, persino i professori (fatta eccezione per Albus), ad un mio sguardo abbassavano gli occhi, avendo troppa paura di me. Lei no, tanto che sostenne il mio sguardo e addirittura mi sorrise. Nell’arco degli anni, ho avuto modo di costatare quanto fosse diversa dalle altre ragazzine. Sia dannato se lo dirò a lei, non voglio rovinarle la vita con uno come me.
Finito di cenare i prefetti e i caposcuola, iniziarono ad accompagnare i primini nelle loro rispettive stanze. Tra questi, vi era anche Hemione, e la guardai; per tutta risposta, prima di sparire dalla mia vista, mi guardò e sorrise.