Mio figlio è Mio
Il pianto imperioso di Scorpius mi fa capire che si è svegliato e che sta reclamando la sua dose di latte.
Sospiro, mentre corro nella sua stanza.
Mi avevano criticata tutti per la mia scelta, tutti.
Ma nessuno come Narcissa.
“Nessuna Malfoy ha mai allattato il proprio figlio, non siamo mica degli animali!”
Mi aveva rivolto uno sguardo irato e aveva voltato la testa.
Certo, Draco era stato nutrito da una balia, affinché i bei seni della signora Malfoy si mantenessero dritti e floridi.
Era rimasta una bellissima donna, con un seno da far invidia a una ventenne.
Quello che probabilmente non sarebbe rimasto a me.
Però io avevo notato lo sguardo che mi aveva scoccato.
Non c’erano ne sdegno, ne disgusto.
Ma invidia.
Il demone verde aveva preso possesso di quegli occhi azzurri.
Sorrido a mio figlio e lo sollevò dalla culla, prendendolo in braccio per poi dirigerci sulla sedia a dondolo.
Dopo essermi sciolta i lacci della camicia da notte ,lo attacco al mio seno e gli sorrido, mentre inizia a succhiare soddisfatto.
“Ecco …”
Gli accarezzo i capelli e mi godo ogni più piccolo particolare dell’ovale perfetto del suo piccolo viso.
Chi l’ha detto che i neonati non mettono a fuoco le cose?
In questo momento il suo sguardo è il più intenso che io abbia mai visto.
“Ahi …”
Dolore,dolce dolore.
All’ospedale mi avevano parlato dei benefici dell’allattamento, ma si erano dimenticati di menzionare l’immenso piacere che una madre ricava dal contatto con il proprio bambino.
“Nessuna Malfoy ha mai allattato il proprio figlio, non siamo mica degli animali!”
Sciocchezze.
Da quando avevo saputo che sarei diventata madre non sognavo altro che di stringere la mia creatura al seno e di sentirla succhiare il latte.
Osservare Scorpius mentre succhiava era una cosa mi riempiva ogni volta di meraviglia.
I piccoli gesti inconsci delle manine, gli occhi chiusi e quella boccuccia che succhia … succhia …
“Nessuna Malfoy ha mai allattato il proprio figlio, non siamo mica degli animali!”
Al diavolo.
Certo non avrei mollato mio figlio in mano ad uno stuolo di balie, governanti, precettori, tate e compagnia bella, contentandomi di prenderlo in braccio davanti ad un adorante maritino o posando per un grazioso ritratto di famiglia!
Mio figlio l'avrei cresciuto io stessa, io e nessun altro.... perché sarebbe stato soltanto mio.