Non gradisco oggetti addosso oltre i 3 kg, grazie mille.
Notte insonne
Ronald Weasley era un ragazzo un po' goffo e dagli scompigliati capelli rossi. Aveva lentiggini dappertutto [anche su quelle dita che ora si tormentava, nervoso e soprappensiero] e suo malgrado indossava delle consunte toghe di seconda mano.
Quando era imbarazzato le orecchie si arrossavano furiosamente e balbettava in maniera scoordinata. Poi taceva e distoglieva lo sguardo [non aveva nessuno a cui dover fuggire con gli occhi, adesso, alcun motivo per fissare intensamente il soffitto, ed allora perché continuava a farlo?] anche se stava parlando e l'interlocutore non capiva [ma Harry capiva troppo bene].
Ronald aveva un'aria leggermente scorbutica e l'umorismo acceso, ma era anche timido ed impacciato nei gesti.
[Non lo era stato quand'era scappato da loro.]
Ronald non era stato affatto gentile con Hermione Granger, la prima volta che l'aveva incontrata. E neanche la seconda e la terza.
[Nemmeno quell'ultima volta.]
Ron era stanco e decise di spegnere la candela che creava ombre sulla parete di fronte. Aveva sonno e voleva dormire.
[Non aveva sonno e doveva dormire.]