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Autore: Hurricane93    16/12/2010    2 recensioni
“Uffa va bene…e chi è questa supermegaultrastar?” chiedo.
“Jared Leto…”
“Chi scusa? Lucas sicuro che sia una star?” chiedo scettica. [dal capitolo uno ]
“Senti mi dispiace per prima…” comincio a dire.
“Sì certo come no? Hai voluto provare a te stesso che piaci a tutte le donne che incontri e guarda caso sei riuscito nell’intento, sarai contento no? Sì non mi sei indifferente Jared Leto, non sono ceca fino a prova contraria e so notare pure io un bel corpo, un viso dolce e dei begli occhi, ma sappi che io non cadrò ai tuoi piedi a differenza di molte, e soprattutto non credere che anche se non mi sei indifferente tu mi piaccia come persona. Jared tu mi fai schifo, tu, il tuo ego, il tuo atteggiamento da rockstar e tutto quello che ti circonda!” [dal capitolo 2]
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lunedì ore 9:15 Anna
 
Ok, Lucas mi ammazza sicuro! Sono tremendamente in ritardo, perché la sveglia non è suonata cavolo?
Prendo in fretta la sacca, qualche elastico e forcina ed esco di corsa da casa, cavolo il costume! Ed ecco che torno di nuovo dentro l’appartamento a riprendere il costume! Dio che ingestita!
Venti minuti dopo finalmente arrivo in palestra, immagino che coso la, Jared, sia in ritardo quindi mi preparo con tutta calma in spogliatoio.
Appena entro in pista vedo Lucas al centro che sta parlando con Jared…oops mi devo ricredere sul suo atteggiamento da star.
 
“Oh guarda guarda chi ci ha fatto l’onore di venire…” dice Lucas mettendosi le mani sui fianchi, ok è alterato, in effetti non ho molte scuse per il mio ritardo.
 
“Scusami la sveglia non è suonata…”
 
“Sì sì capisco…meglio che iniziamo che abbiamo già perso abbastanza tempo…”dice lui.
 
“Ok” intanto mi acorgo di avere gli occhi di Jared fissi su di me, che ha adesso da guardare?
Mi volto verso di lui e accenno un sorriso.
 
“Buongiorno Jan” dice, e da quando siamo così intimi? Ah sì, da mai.
 
“…is – ribatto – sono Jan solo per gli amici” si sta prendendo troppe libertà quest’uomo e a me non piace.
 
“Ok – comincia – non noti nulla di strano?” mi chiede.
 
“Dovrei?” lo squadro da capo a piedi pensando che avesse fatto qualche cambiamento al suo aspetto, ma a me sinceramente sembrava uguale a sabato.
 
“Beh mi sembra che oggi siamo solo in tre qui dentro…” dice lui.
 
In effetti ora noto che manca Nathan e i vari tecnici,
“Ah sì…come mai non ci sono?”
 
“Sabato dopo che te ne sei andata ho detto a Nath che potevano anche non girare ogni singolo allenamento ma solo alcuni, così il mio super ego come dici te sarà anche ripagato qualche volta…” sorride dicendo questo, ok mi sta ancora sulle scatole, ma ora forse un po’ meno.
 
“Ah ok beh perfetto allora!Come stanno i muscoli?” chiedo ma già immagini che quello che gli ho detto di fare è entrato da un orecchio  e uscito dall’altro in meno di un secondo.
 
“Ehm..ho male ovunque…” dice passandosi una mano fra i capelli biondi.
 
“Hai fatto quello che ti ho detto di fare?” potevo anche non chiedere tanto so già la risposta.
 
“Veramente no…onestamente credevo di non averne bisogno…”
 
“Capisco…beh spero che tu capisca che quello che dico non sono tutte cavolate – dico con la voce un po’ alterata – comunque oggi non voglio sentire alcuna lamentela da parte tua, se ti fanno male i muscoli è solo colpa tua…e ora diamoci una mossa che non abbiamo tutta la giornata!” concludo battendo le mani; forse sarò stata un po’ troppo rigida, però mister perfezione lì deve capire che non è più un giovincello.
 
“Ok…” dice con lo sguardo rivolto a terra.
 
“Molto bene, adesso iniziamo un po’ a pattinare insieme – lo guardo un attimo e vedo il terrore dipingersi nei suoi occhi color celo – tranquillo faremo un po’ per volta, so che non è facile però non abbiamo molto tempo…” e questo lato comprensivo da dove spunta fuori ? Suvvia Janis torna in te!
 
“Alor – dico avvicinandomi a lui – con il braccio sinistro devi prendermi il fianco, ecco in questo modo – dico prendendogli il braccio e mettendolo attorno al mio fianco – bene e adesso con la mano destra prendi la mia mano destra, capito?”
Domando voltando il viso verso di lui, certo che non è semplice sostenere il suo sguardo, non ho mai visto degli occhi così limpidi…
 
“Sì sì capito…”
 
“Bene, allora adesso con calma cerchiamo di darci delle spinte…attento a non farmi lo sgambetto” dico sorridendo.
 
“Va bene…” dice lui un po’ incerto.
 
“Allora al tre partiamo con una spinta a destra…1…2…3”
Parto con la spinta ma Jared parte con una spinta a sinistra…risultato?Io per terra con sopra lui.
 
“Oddio scusami ti sei fatta male?” chiede lui cercando di alzarsi ma finendo nuovamente gambe all’aria.

“No no tranquillo” inizio a ridergli in faccia,è così buffo li per terra!
 
“Cosa c’è da ridere scusa?” Mi guarda storto, a Dio pure permaloso è…mamma che gente.
 
“Oh scusami, è che sei buffo lì per terra…”
 
“Beh scusami se non sono un campione mondiale!” comincia a sbraitare.
 
“Ehi Jared Leto cerchiamo di mantenere la calma ok? Non ti sto prendendo in giro, ho detto solo che sei buffo lì per terra, e adesso tirati su che dobbiamo continuare.”
Dicendo questo allungo le mani in modo che si potesse aggrappare e tirarsi su, lui mi prende le mani ma appena cerco di rimetterlo in piedi lui con forza mi tira giù e io non aspettandomelo gli cado sopra come un sacco di patate. Adesso è lui che si mette a ridere.
 
 “Ma sei pazzo?” esclamo; siamo praticamente attaccati visto che lui mi sta tenendo ancora le braccia e non riesco a muovermi.
 
“Adesso sei te quella buffa, dovresti vedere che faccia hai!” dice fra le risate. Mi metto a ridere anch’io, in effetti la scena è stata abbastanza simpatica.
 
“Ok adesso però muoviamoci che dici?”
 
“Perché non stai bene qui?” dice lui malizioso. No, no, no, questo è il momento meno adatto per arrossire, Janis cazzo controllati! Dio fa che lui non se ne accorga!
 
“Ehm.. – oh Janis per favore non fare la stupida! – starò bene quando avrò finito qui e potrò finalmente andarmene!” dico alzandomi in piedi e andando da Lucas.
 
“Ehi ti ho vista che sei arrossita! Lo so che in fondo non ti sono poi tanto indifferente!” esclama l’attore ancora seduto a terra.
 
Maledetta me e il mio imbarazzo! Non posso apparire così debole davanti a lui, farei solo in modo di alimentare il suo ego spropositato che si ritrova.
 
“Janis tutto bene?” mi chiede Lucas.
 
Forse è il caso che me ne vada, continua tu con quello là, oggi non è proprio giornata!” dico piano ancora imbarazzata.
 
“Janis ma…” dice lui mettendomi una mano sulla spalla.
 
“Janis ma un corno ok Lucas? Quell’uomo mi mette a disagio fammi andare a casa ci vediamo domani va bene?” mi scrollo la sua mano ed esco di pista. Dio quanto non lo sopporto!
 
Nello stesso momento…Jared     
 
  Vedo Janis parlare sommessamente con il suo allenatore, ok forse sono stato un po’ stupido a fare quello che ho fatto però mi sono sentito preso in giro da lei e io ho solo reagito di conseguenza; mentre ero vicino a lei ho sentito che non riusciva a sostenere il mio sguardo, l’ho vista arrossire…vorrà dire pur qualcosa no?
Intanto sono riuscito a rimettermi in piedi da solo (miracolo!) e piano piano mi avvicino ai due, ma nel frattempo vedo Janis andarsene dalla palestra.
 
“Oggi Janis deve andare via prima” mi fa Lucas.
 
“Ma come?Sono appena le 10!” esclamo.
 
“Per oggi ti seguo io!” ribatte lui fissandomi intensamente. Perché sto sulle scatole a tutti e due? Che cavolo ho fatto di male?
 
“Per me l’allenamento termina qui invece, io non ho intenzione di lavorare con te, la mia allenatrice se n’è andata quindi posso andarmene pure io.”
Sì sono arrabbiato si nota? Io non posso essere trattato così da una ragazzina e dal suo allenatore, per chi mi hanno preso scusa?
Detto questo mi giro e me ne vado in spogliatoio; dentro trovo Janis che si sta togliendo i pattini; è rossa in viso, i capelli lunghi e lisci gli cadono sul vis, strano che non si sia ancora accorta di me, ah ha le cuffie…
 
“Hei” dico toccandole la spalla.
 
Lei si spaventa e sobbalza, mi guarda con gli occhi sgranati per un secondo e poi s’irrigidisce.
 
“Cosa vuoi?” mi chiede acida. Uffa non so proprio come comportarmi con lei, è così complicata…
 
“Senti mi dispiace per prima…” comincio a dire.
 
“Sì certo come no? Hai voluto provare a te stesso che piaci a tutte le donne che incontri e guarda caso sei riuscito nell’intento, sarai contento no? Sì non mi sei indifferente Jared Leto, non sono ceca fino a prova contraria e so notare pure io un bel corpo, un viso dolce e dei begli occhi, ma sappi che io non cadrò ai tuoi piedi a differenza di molte, e soprattutto non credere che anche se non mi sei indifferente tu mi piaccia come persona. Jared tu mi fai schifo, tu, il tuo ego, il tuo atteggiamento da rockstar e tutto quello che ti circonda!”
 
Rimango allibito dalla sua reazione, immaginavo di non andarle a genio, ma un disprezzo totale nei miei confronti non me lo sarei proprio aspettato. Ok sabato mi sono comportato un po’ da star ma oggi mi pareva di essermi comportato anche abbastanza bene…
 
“E adesso se non ti dispiace…” dice lei mettendosi la sacca sulla spalla e avviandosi verso la porta.
 
“Aspetta!” esclamo prendendola per un braccio e voltandola con forza verso di me, lei forse non se lo aspettava, si volta e sbatte contro di me. Siamo uno di fronte all’altro ora. Mi accorgo solo ora che siamo praticamente alti uguali, pochi centimetri ci dividono, non so sinceramente cosa dire o fare; lei è ancora immobile, sento che si è irrigidita sotto la mia presa, nemmeno lei sa cosa fare.
 
“Io…” comincio, Dio perché mi mancano le parole nei momenti più catartici? Jared sei uno stupido fattelo dire! Passo l’altro braccio attorno alla sua vita, cerco di coprire la distanza che divide i nostri visi, ma lei velocemente mi mette una mano sul petto e con forza si tira indietro.                       
 
“Sei troppo vicino…” la sua voce è poco più di un sussurro, sento le sue parole infrangersi sulle mie labbra.
 
“Ti da fastidio?” ma quanto sono scemo?
 
“Sì” risponde allontanandosi del tutto da me, non faccio a tempo a reagire che lei è già fuori dallo spogliatoio. Che bella figura che ho fatto, Jared complimenti di cuore, se prima ti disprezzava ora proprio ti odia profondamente. Ed è solo il secondo giorno di allenamento.
 
Stesso giorno ore 5:25 Anna
Sono sul divano a guardare uno stupido programma televisivo, è da quando sono tornata a casa che continuo a ripensare quello che è successo in spogliatoio, o meglio, quello che sarebbe potuto succedere.
Ho deciso che non lo allenerò più, ho scritto a Lucas che ora sta venendo qui, non mi importa di quello che dirà, non me ne frega niente degli sponsor e della società. Io con quell’uomo ho chiuso definitivamente.
 
Sento bussare alla porta, questo è Lucas, appena apro la porta lui si fionda dentro ed esclama:
 
“Cos’è successo Jan?”
 
“Prego accomodati pure…” scherzo per alleggerire la situazione fattasi subito pesante.
 
Andiamo in cucina dove lui si siede sullo sgabello appoggiando le braccia sulla penisola.
 
“Allora?” mi chiede.
 
“Cosa?”
 
“Perché hai deciso di mollare tutto?”
 
“Non ho deciso di mollare Lucas…non voglio più lavorare con lui.” Rispondo.
 
“Perché? E non venirmi a dire che è perché ti mette in soggezione o robe simili perché sappi che non ti credo. So come sei fatta Janis e non sono queste cazzate che ti preoccupano.”
 
“Infatti non è per questo…”
 
“Allora per cosa Jan? Dimmi lo sai che con me puoi parlare…”
 
“Jared in spogliatoio ha cercato di baciarmi” dico cercando di evitare il suo sguardo.
 
“Cos’ha fatto scusa? Janis ne sei sicura??” ma mi ha preso per deficiente scusa?
 
“Lucas non sono mica nata ieri, so riconoscere i tentativi di approccio! Quindi sì sono sicura che lui ha provato a  baciarmi!” giuro che quando mi tratta così  Lucas mi fa saltare i nervi!
 
“ Ok, ok scusami…cos’è successo quindi?”
 
“Beh lui si è avvicinato e io semplicemente l’ho respinto e sono andata via.”Non ho voglia di descrivergli l’intera scena.
 
“Capito…cosa intendi fare quindi?”
 
“Smetto di seguirlo, non mi va più di vederlo”
 
“capisco…per i prossimi giorni dirò che sei malata però devi tornare Janis non puoi abbandonare tutto” le parole di Lucas sono peggio di uno schiaffo in pieno viso.
 
“Lucas no ti prego…”
 
“Jan non puoi fare quello che vuoi, hai firmato un contratto e devi portare in fondo questa cosa. Mi dispiace Janis.”
 
“Lucas ti odio.”
 
“Lo so che posso farci?”

“Che stupido…beh allora mi sa che ci rivedremo fra qualche giorno” abbozzo un sorriso.
 
“Oh finalmente la Janis che conosco è venuta fuori! Ricordati che nessuno  può fermarti, nemmeno quell’attore la ok?”
 
“Va bene”
 
“Ciao Jan” dice Lucas alzandosi e andando alla porta.
 
“Ciao Lucas” dico mentre lui si chiude la porta alle spalle. Insomma devo sopportami Jared fino alla fine. Che palle cristo.
 
Martedì mattina ore 9:05 Jared
 
Entro in palestra convinto di trovare Janis e Lucas, ma trovo solo l’allenatore che mi sta aspettando.
 
“Ciao, Janis è ammalata e per qualche giorno non verrà”
 
“Chissà perché ma questa mi pare una balla bella e buona” dico; avrebbe fatto meglio a dirmi subito la verità visto che quell’uomo le bugie non le sa dire.
 
“Sentimi bene Jared, sono un uomo anch’io, posso capire il tuo comportamento fino ad un certo punto però va bene? Janis è alquanto arrabbiata quindi lascia che si sfoghi un po’, le passerà prima o poi…” dice lasciando in sospeso le ultime parole.
 
“Penso che mi debba scusare con lei…mi sono comportato da stupido…” dico mordendomi il labbro inferiore, cosa mi dice il cervello alle volte?
 
“Sì probabile…” fa lui.
 
“Mi dai il suo numero?” chiedo.
 
“Ma manco morto sinceramente!” sbuffa.
 
“Beh dimmi almeno dove posso trovarla! Sei un suo amico no??”
 
“Sì…beh oggi è martedì giusto?Beh oggi pomeriggio la puoi trovare qui, va a vedere gli allenamenti di sua cugina…”
 
So che gli costa caro dirmi questo,e sinceramente non so nemmeno perché l’abbia fatto.
 
“Grazie Lucas…”
 
 
“Prego e cerca di convincerla a tornare”
 
“Farò del mio meglio…allora iniziamo?”
 
“Sì sì vieni che ti spiego un po’ di cose…”
 
Le due ore passarono in fretta, per la prima volta ho fatto un salto!Ok era a piedi pare e non ho girato, però non sono neanche caduto, mi sento fiero di me stesso.
Continuo a pensare a quello che dovrò dire a Janis, non devo fare lo stupido questa volta, non ne vale la pena.
Verso le tre torno in palestra, almeno Lucas ha detto che potevo trovare Janis a quell’ora. Una marea di bimbi sono sulla pista, mi demoralizzo guardandoli, uff pattinano meglio di me, che tristezza.
Mi guardo intorno ma non vedo da nessuna parte Jan, ok mi aveva detto di non chiamarla con il suo diminutivo però potrò chiamarla come voglio io nella mia testa no?
Poi la noto, eccola la in cima alle gradinate sul lato destro della pista; cercando di non farmi notare arrivo in cima agli spalti da dietro rispetto a lei, l’effetto sorpresa mi piace molto.
 
“Jared Joseph Leto mi hai messo alle costole le tue spie?” chiede lei senza voltarsi.
Per fortuna dell’effetto sorpresa!
 
“No ho fatto di meglio…ho corrotto Lucas” scherzo.
 
“Mai fidarsi degli uomini…comunque che ci fai qui?” nella sua voce noto un pizzico di rabbia.
 
“Sono venuto a scusarmi…”
 
“Oh oh oh Jared che si scusa?Sicuro che non vuoi che chiami la stampa?” ok è arrabbiata come non biasimarla del resto?
 
“Ascoltami ho capito che non mi sopporti, e adesso dopo ieri capisco anche se tu adesso mi odiassi ma…”
 
“No Jared, c’è differenza fra disprezzo e odio, non ti allargare troppo non sei così importante per me.” Dice lei guardando lontano.
 
“Ok però dammi almeno la possibilità di rimediare, ho capito che non ti piaccio come persona e sappi che in questo momento non mi piaccio nemmeno io; so essere una persona migliore se voglio, posso essere una persona migliore se tu mi darai la possibilità di esserlo.”
 
“Jared tu non mi devi piacere per forza, dobbiamo solo lavorare insieme per queste otto settimane, vuoi fare lo stronzo? Fai lo stronzo, vuoi essere migliore?Sii migliore, io non ti chiedo nient’altro se non ascoltarmi durante gli allenamenti.”
 
È inutile, non c’è alcun modo per far sì che io le piaccia. Che donna complicata, nessuno mi aveva tenuto testa così in questo modo.
Mi siedo accanto a lei e le porgo un sacchettino.
 
“Che cos’è?” mi chiede prendendo il sacchetto.
 
“Apri…” dico.
 
Lei ancora diffidente guarda il sacchetto e lo scarta…Tadan sorpresa!
 
“Oh dei cioccolatini…cercavi di addolcirmi un po’?” per la prima volta riesco a strapparle un sorriso.
 
“Mmmh…forse” dico facendo il disinvolto.
 
“Beh sei stato gentile…però la cioccolata non mi piace…” Non ci credo, l’ha detto veramente?Sacrilegioooo.
 
“Come? Come fa a non piacerti la cioccolata?Se potessi mangerei cioccolatini  a qualunque ora del giorno e della notte!” esclamo, quella ragazzina non è tutta a posto.
 
“Beh allora tieni, fa finta che te li abbia regalati io” mi dice sorridente. Che carina.
 
“Oh grazie, gentilissima” dico prendendo un cioccolatino e mettendomelo in bocca. Aaah la cioccolata è peggio di una droga per me.
 
“Hai visto che fuori piove?Io odio la pioggia…” si vede tanto che non so di cosa parlare con lei?
 
“Come piove?” dice lei sbarrando gli occhi.
 
“Beh quando sono arrivato io stava piovendo…”
 
“Oddio la mai Becky!” dice lei alzandosi e correndo giù per le gradinate. Chi è becky?
 
“Chi è Becky?” chiedo ma non ricevo risposta, quindi anch’io salto giù i gradoni degli spalti cercando di raggiungere Janis.
 
Vedo che corre fuori dalla palestra, quando riesco a raggiungerla lei è salita su una moto. Ah ora si capisce chi è Becky; una moto. Non ci capisco molto di motociclette, l’intenditore di famiglia è Shannon, lo so lo so che gira su internet di me su una moto, ma mica era accesa!Sono proprio un imbranato con quelle bestie!
Riesco a capire che è una Ducati.Una donna che guida una Ducati?Wow. Da quanto dice Shann non è poi così semplice guidare quelle moto, tutto per il demo..desmo…beh somma qualcosa che riguarda il motore.
Janis si è già infilata il casco e sta avviando la moto;Dio che rumore!Che cavolo ha su? Il motore a propulsione dello spaceshuttle??
Lei indietreggia un attimo arrivando di fronte a me,penso che mi stia guardando da dietro la visiera scura.
 
“QUESTA MATTINA HO FATTO UN SALTO A PIEDI PARI!” urlo per farmi sentire da lei.
Lei di tutta risposta fa ok con la mano, poi mi saluta e prende la via della strada. In pochi secondi la vedo sparire tra le macchine, lasciandomi lì fuori dalla palestra sotto la pioggia.











Grazie martina <3
   
 
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