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Autore: Klowl    16/12/2010    6 recensioni
"La psicologia ha un nome per questo fenomeno?Sicuramente sì,ma adesso non avrebbe nessun senso saperlo." (citazione della storia)
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Freddo. Questo vento freddo mi punge la faccia. Intorno a me,mentre cammino,gente che passeggia. Gente che pensa a qualcosa,parla di qualcosa,ride di qualcosa. O forse no. Magari camminano e basta.

Sopra di me,un cielo bianco e opaco,quasi sacro,puro.

Ma in questo momento io ho ancora in bocca il sapore  di quel lurido quarantenne…quello con una squallida 500.

Le vetrine pullulano di rosso e bianco.Gli inconvenienti di essere sotto Natale,si chiamano.

Sabato pomeriggio, e sembra quasi che io sia ancora una persona vera.Sembra quasi che anche io,come tutta questa gente ,cammini verso qualcosa.

FLASHBACK:La cucina  vuota. I piatti sporchi nel lavandino abbandonati. Plin. Plin.Plin.

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Interessante  è invece la posizione delle mie mani:rigorosamente in tasca.Cerco di non farle gelare subito. Cerco di fingere che ancora mi interessi  qualcosa di questo corpo,questo involucro inutile.Fingo che ancora mi interessi qualcosa,di me.

La psicologia ha un nome per questo fenomeno?Sicuramente sì,ma adesso non avrebbe nessun senso saperlo.

La gente,gli altri,loro,sanno dirti che la ragazza si prostituisce perché ha bisogno di soldi per comprare la coca.

“Ma perché compra la coca?” “Boh.Si annoia,come tutti i giovani”

E sulla mia stupida bocca sconsacrata,potrei giurare che si stia formando un sorriso.

FLASHBACK: “..Arianna?Arianna?? Ariannaaa?!”

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E sullo sfondo,sul MIO SFONDO,ci sono io che distruggo me stessa.

Tutto questo…Per tutto questo io  dovrei farmi scopare da chiunque possa darmi 20 euro?Per distruggermi???

“Il sangue del mio sangue”…è questa la formula giusta.Il sangue del tuo sangue,altro non è che il tuo stesso sangue.

Se il sangue del tuo sangue è distrutto,allora sei distrutto anche tu. E questa è solo una conclusione logica.

Non sono una cocainomane.Non ho bisogno della droga,non ho bisogno di nulla.La sensazione,sì,è uno sballo,questo non posso negarlo,ma dopo l’effetto  altro non ti rimane che la solita realtà di merda.

Per una persona che vuole scappare da se stessa,tutto questo equivale a mangiare una fetta di prosciutto quando in realtà si ha bisogno di una bella bistecca di carne. E io proprio non mi sazio,con il prosciutto.

Avrei voluto tanto essere il suo Salvatore,ma così non è stato. Non sono riuscita a salvare la cosa più preziosa,il mio Angelo,il sangue del mio sangue,l’amore della mia vita e allora…allora non posso salvare neanche me stessa.

Quindi,prendete e mangiatene tutti.Mi vendo. Aiutatemi a distruggermi.

Questa è la mia espiazione,e non è consentita la via più facile.

Perché io ho visto Arianna scivolare verso il fondo. Ero lì,e non l’ho fermata.Ho fallito.Siamo cresciute insieme,siamo due facce della stessa medaglia. E io,senza di lei,sono già morta.

Sono morta il momento stesso in cui ho visto il suo corpo, senza vita e in una posizione innaturale , nel cortile del mio palazzo. Il mio Angelo non aveva più la faccia .Il sangue del mio sangue era lo sfondo  nero,crudele,di quella ragazza che si era buttata dal quinto piano.

Io sono morta in quel momento,e sto morendo anche adesso ,adesso che sta nevicando lentamente e le coppiette si baciano e i ragazzini aspettano il bus e la gente và chissà dove io sto morendo,perché ogni attimo rivivo quel momento,non c’è un secondo in cui io non la riveda.

E mi dispiace tanto,così tanto. E ti amo tanto, tantissimo Arianna,dolce sorella e vita mia.

La psicologia ha un nome per questo fenomeno? Sicuramente sì,ma adesso  non avrebbe nessun senso saperlo. Non ho forza né voglia per rinascere.

   
 
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