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Autore: lud_194    17/12/2010    9 recensioni
Dopo numerose one shot, mi cimento in una fan fiction. Spero di avere tempo e continua ispirazione per svilupparla, e spero soprattutto che vi piaccia.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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2)Charlie

“Oh mio Dio, Rick.. sei davvero tu!” Charlotte Jordan continuava a guardarlo esterrefatta.
“Charlie.. vieni qui, fatti abbracciare!” Lei gli saltò in braccio. Mentre Beckett e il capitano guardavano la scena senza capire, arrivarono Esposito e Ryan.
“Cioè, lui.. lui la conosce?” Chiese il secondo.
“A quanto pare. Richard Castle si ritrova una vecchia fiamma ovunque vada.” Bisbigliò Kate con le braccia incrociate al petto.
“E che fiamma.. in effetti provoca un calore..” Aggiunse Esposito, Ryan annuì allentandosi il nodo della cravatta. Beckett li guardò male. Molto male.
Quando l’abbraccio dei due si sciolse, tutti sembrarono cercare una spiegazione.
“Quanto sei cambiata cuginetta!” Esclamò Rick guardandola.
“Cuginetta?” Fu l’eco degli altri quattro.
“Oh, ehm, si ragazzi.. Charlotte è mia cugina” Lei sorrise di nuovo.
“Si beh.. mia madre è la sorella di Martha. Io sono nata qui a New York, ma a 16 anni mi sono trasferita a Los Angeles, perdendo quasi del tutto i contatti con Richard. Sapevo che eri diventato uno scrittore così famoso, lo sapevo eccome..ma non pensavo fossi rimasto qui. Quando ho avuto il trasferimento non avrei mai pensato di incontrarti. Mi piacerebbe rivedere zia Martha, e anche Alexis.. è passato così tanto tempo! Ma..mi spieghi che ci fai in un distretto di polizia?”
“E’.. come dire, una lunga storia. In breve, grazie ad un permesso del sindaco, aiuto la detective Beckett nei suoi casi.” Indicò Kate, che le sorrise e si presentò.
“Loro invece sono i detective Ryan ed Esposito, nostri amici e colleghi.” Entrambi le porsero la mano,  contemporaneamente. Ryan ritrasse la sua, fulminando con lo sguardo il partner.
“Detective Javier Esposito, molto molto piacere..”
“Io invece sono il detective Kevin Ryan, infinito piacere..” Ryan continuava a stringere la mano di Charlie, fin quando Castle non gli diede una gomitata.
“Beh, adesso che le presentazioni sono state fatte, vorrei che informaste la detective Jordan sull’ultimo caso, la donna del lago, lei ne prenderà parte. Mi sembra inutile dirvi di farla sentire a suo agio. Buon lavoro.”  Detto questo il capitano si dileguò nel suo ufficio.
“Vieni Charlie, ti spiego brevemente il caso. Posso chiamarti Charlie, non è vero?” Disse Ryan conducendola nell’altra stanza. Castle fermò Esposito prima che li seguisse.
“Ehi, Esposito, lo dirò a te e vi prego di non farmelo ripetere: giù le zampe da mia cugina, chiaro? E tieni d’occhio quel polipo di Ryan!” Esposito abbozzò un mezzo sorriso e se ne andò, mentre Beckett scoppiò a ridere.
“Temo che dovrai ripeterglielo ancora, in soli 10 minuti l’hanno mangiata con gli occhi!”
“Lasciamo perdere! Charlie..” Castle si aprì in un sorriso.
“Non sapevo avessi una cugina..si vede che è importante per te.” Kate si sedette sulla sua scrivania e Rick al suo fianco, poi si girò a guardarla con la faccia di chi si sentiva improvvisamente troppo soddisfatto.
“Dimmi la verità, Beckett. Per un attimo hai pensato che Charlie fosse una mia ex?” Kate si alzò e avanzò di qualche passo, per poi rigirarsi verso di lui, improvvisando l’espressione più naturale che riuscisse a fare.
“No. Non vedo perché mi debba interessare. Piuttosto, parlami di lei.” Sperò di aver sviato a sufficienza l’argomento.
“Quando Charlie viveva a New York, eravamo come fratelli. Si può dire che l’abbia cresciuta, data la differenza d’età. Chi l’avrebbe mai detto che sarebbe diventata una detective..”
“Come mai avete perso i contatti?”
“A 15 anni suo padre morì. Mia zia non si è mai ripresa dalla perdita, e a quel tempo entrò in un vero e proprio conflitto con mia madre, perché si sentiva sola, e ce l’aveva con il mondo intero. Non reggeva la situazione, non ne era in grado, e così mia madre decise di interrompere i rapporti per un po’. Ma quando la mamma di Charlie conobbe un altro uomo, si trasferì in California, portando la figlia con se. Charlotte era furiosa, non voleva partire. Le promisi che sarei andato a trovarla spesso, ma non l’ho fatto. Mi domando perché non mi detesti per questo.”
“Perché ti vuole troppo bene, e preferisce sfruttare quest’occasione per recuperare il tempo perso piuttosto che per dare spazio al rancore. Non perdere quest’occasione.”
“Non lo farò.” Castle le sorrise, lei ricambiò.
“Credo che adesso andrò a recuperare mia cugina dai tentacoli di quei due.”
“Già..è meglio!” Quando Rick si allontanò, Kate tirò un lungo sospiro. Di puro sollievo.
 
Beckett camminò a passo svelto verso gli altri con i risultati della scientifica stretti tra le mani.
“La donna del lago ha finalmente un’identità: Helena Dake, 41 anni, viveva da sola nei pressi di Central Park, separata dal marito da qualche mese.. è stata riconosciuta da un vicino di casa. E ho i risultati della scientifica, le due boccette ritrovate contenevano veleno, come sospettavo. Infine, Lanie ha trovato alcuni lividi pre-mortem sulle braccia della vittima.” Rick si alzò.
“E’ omicidio.” Disse.
“E non hai sentito la parte migliore..il vicino di casa afferma di aver visto, ieri sera, l’ex marito entrare nell’appartamento della Dake, i due hanno litigato. Un anno fa hanno perso la figlia in un incidente d’auto, alla guida c’era la madre, salva per miracolo..”
“La crisi del loro matrimonio deve essere partita da qui..” Riflettè Castle.
“Lui non l’ha mai perdonata..” Beckett alzò l’indice della mano destra, sfiorandosi il labbro.
“Una separazione potrebbe non essere bastata alla sua rabbia..”
“E così lui arriva all’esasperazione..”
“E la uccide.”
“Castle, andiamo a fare quattro chiacchiere con lui. L’ho convocato.” Si diressero velocemente verso la sala degli interrogatori, Charlie li guardò fino a dove le era possibile.
“Ma..fanno sempre così?” Chiese.
“Intendi finirsi reciprocamente le frasi, a volte facendo ragionamenti a cui tu non avresti neanche minimamente pensato, ma loro sì e per di più nello stesso momento?” Disse Esposito.
“Esatto..”
“Sì, fanno sempre così.”
“Ti presento Caskett.” Aggiunse Ryan.
“Caskett?”
“Castle-Beckett. Noi li chiamiamo così. Loro ovviamente non lo sanno. Benvenuta nel fan club.”
Charlie sorrise. Avrebbe dovuto fare al più presto una lunga chiacchierata con il cugino.
  
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