Anime & Manga > Fairy Tail
Segui la storia  |       
Autore: TonyCocchi    17/12/2010    3 recensioni
A volte essere circondati da ragazze può essere un guaio, specie se una pozione capita per sbaglio nel posto sbagliato! Pazza e divertente avventura con la nostra gilda preferita!
Genere: Avventura, Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
ft fanfic

Ehilà a tutti, cari lettori! Innanzitutto, visti gli ultimi commenti che ho ricevuto, vi tranquillizzo: non sono depresso, né demoralizzato! XD

La fic mi piace e piace a voi; all’inizio riceveva più commenti ad ogni capitolo ed ora un po’ meno, tutto qui: se siete autori anche voi sapete quanto noialtri siamo affamati di commenti *__* Ma l’importante è continuare a scrivere e divertire, chi commenta e chi no. Grazie del vostro sostegno ad ogni modo! ^__^

Ebbene si, l’avventura può dunque partire! Il team Natsu è in partenza, allargato di qualche nuovo innesto, ma altri ancora vorrebbero unirsi alla caccia anti Cupidus, anche se qualcuno avrebbe da ridire. Riusciranno a farsi valere?

Buona lettura, e buone feste da NaruXHina!

PS: GAZILLE X LEVI ORA E SEMPRE!

PPS: NARUTO X HINATA ORA E SEMPRE!

 

 

 

“Figuriamoci se me ne resto qui!”

Radunate un po’ di cose sul suo letto, le ficcò senza troppi complimenti nella sua sacca da viaggio, più simile a un fuggitivo che a un viaggiatore in partenza.

<< Mettermi nelle mani di Natsu, non scherziamo! Loro si beccano tutta l’azione mentre io me ne resto qui; e a fare che? A rischiare altre spregiudicate molestie sessuali? Ci penserò io a staccarmi quelle rompiscatole di dosso! >>

Aprì l’armadio, vi frugò dentro e vi trovò un pesante mantello nero munito di cappuccio: per certi versi appariscente per l’aria inquietante che conferiva, ma almeno così riconoscerlo sarebbe stato più difficile che passare un’altra giornata da recluso, circondato da assatanate pronte a mostrarti le tette alla sola richiesta!

Qualcuno gli avrebbe suggerito di approfittarsi della situazione… Ma lui non era il tipo, né da smancerie, né da sconcezze. Mai avuta una donna tra i piedi fino a quel momento e non ne sentiva l’esigenza: i suoi spazi prima di tutto!

Uscì dalla stanza e si guardò intorno. Nessuno tra i piedi.

Attraversò a passo svelto il corridoio del piano superiore, diretto verso le scale che davano sul retro, da lì sarebbe uscito e si sarebbe diretto ad Heartburg per conto proprio: sapeva già ciò che doveva sapere, dove e cosa cercare.

<< Ho lasciato sulla porta un biglietto per avvisarli di non partire o non portare ragazze con sé nel caso mi vengano dietro, spero solo qualcuno lo trovi prima che Natsu e gli altri lascino la città. Tsk, guarda che roba, e poi la gente va dai ciarlatani a farsi fare i filtri d’amore: si ricrederebbero se passassero ciò che sto passando io, è peggio di una fattura… >>

SPLAT!

?!?!?

Il suo naso spiaccicato contro il vuoto davanti a sé dapprima lo sconcertò. Poi gli ricordò di qualcosa che aveva già visto e sperimentato.

Allungò la mano, e questa si fermò di nuovo, come stesse appoggiandosi a un muro.

“Ma cosa…”

Alzò gli occhi. Una scritta a caratteri arcani rossi recitava: << Nessuno può entrare o uscire da quest’area senza permesso  >>.

Gazille impallidì. Poggiò entrambe le mani sulla barriera e cominciò a spingere, ma era come lottare contro una montagna invisibile. Al di là, nel frattempo, erano comparsi il master e, al suo fianco, Freed.

“Mi rincresce Gazille…” mormorò il vecchio a testa bassa.

“Che significa questo?! Fatemi uscire subito! Non potete farlo!”

“Non rendermi le cose più difficili!” –ribatté il vecchio, suo malgrado costretto a mostrarsi duro e irreprensibile- “Comprendo le tue ragioni, ma non puoi avventurarti là fuori, anche tutto ammantellato, il rischio è troppo grande.”

“Oh, certo, se resto qui invece non rischio che Cana mi mostri il suo amore col suo corpo, o che Erza non mi chieda di strapparmi un piercing come pegno d’amore…”

“Grazie a questa barriera sia tu che loro sarete protetti.” intervenne Freed, il cui cuore saltò in gola quando il dragon slayer batté furiosamente il pugno contro la sua barriera con gli occhi iniettati di sangue.

“Protetto?!” –gridò, con la frustrazione ben nascosta dietro l’impeto di rabbia- “Sono prigioniero! Pretendete che io me ne stia buono ad aspettare che mi salvino? Per chi mi avete preso?!”

Makarov sospirò: “Gazille, impara ad avere fiducia nei tuoi compagni e pazienta un altro po’.”

“Oh, i miei compagni, certo…” –mormorò con velenoso scetticismo- “Quelli non vanno certo per me; vanno per Erza, Mira e le altre. Oggi vi ho ascoltato tutto il tempo e a momenti mi dimenticavate!”

“Tu non sai ciò che dici. Certo, possono fare qualche preferenza, ma è naturale per compagni che si conoscono da più tempo; però hanno vissuto delle avventure anche con te e non lo dimenticano. Accantona il tuo orgoglio, e accetta il loro aiuto: fidati di loro e loro si fideranno di te, tieni a loro e loro terranno a te.”

Il dragon slayer chinò un attimo il capo: “……”

“È tutto. Mi dispiace. Andiamo Freed.”

“Sissignore.”

“Ehi, no! Non potete! Lasciatemi andare! Ne ho diritto!” gridò battendo i pugni adamantini sempre più forte, ma quell’invisibile muro continuava serafico a prendersi gioco di lui. Sentì la forza, la rabbia e la determinazione mancargli tutte insieme, e i suoi artigli, di nuovo calmi, si appoggiarono alla barriera come esausti.

<< È vero, sono con loro da meno tempo, e una volta ero anche loro nemico. Senza contare che non sono il tipo che fa di tutto per andare d’accordo con tutti. Ma non voglio essere loro di ulteriore peso, non voglio più rappresentare un pericolo per loro! È anche per questo che voglio andare, non lo capiscono? >>

Un altro pugno si abbatté sulla barriera. Strinse i denti e i pugni.

Il dragone metallico era rinchiuso, ingabbiato, inutile: la possibilità di rimediare ai guai che stava causando, anche se involontariamente, gli veniva definitivamente preclusa da quegli stessi compagni che voleva aiutare.

Disgustato si strappò di dosso il mantello, sbattendolo a terra, e tornò a capo chino verso la sua stanza.

Intanto, nascosto dietro un angolo vicino le scale, oltre le mura magiche della sua spaziosa prigione, l’intero piano superiore, una piccola figura tutta nera aveva assistito con attenzione a tutta la scena…

 

Era ora di pranzo. Lucy, accompagnata dal bianco e buffo Plue, evocato per avere un po’ di compagnia lungo la via, tornava a casa: un veloce pasto, poi di corsa a preparare i bagagli, e poi ancora dritti filati alla stazione di Fiore, da cui lei e il suo team avrebbero preso il primo treno per Hosenka.

“Quando un giorno troverò un ragazzo (un giorno…) mi ricorderò di lasciargli i suoi spazi.”

“Puuun?”

“Tranquillo, Plue!” –sorrise lei al bizzarro cagnolino che le camminava accanto sul ciglio del canale fluviale che passava dinanzi casa sua- “Non mi dimenticherò di te o degli altri per stare solo con lui!”

“Puun!” gioì lo spirituccio stellare.

Alla loro destra, l’acqua azzurra e pulitissima era solcata da una lunga barca scoperta, dalla quale due uomini sventolarono le mani verso di lei: “Fai attenzione, Lucy! Potresti…”
“Cadere, lo so!” –finì lei salutandoli di rimando- “Meno male che ci siete sempre voi a ricordarmelo!”

Lucy aveva l’abitudine di tornare a casa passeggiando sul muretto dell’argine anziché sulla strada, e puntualmente gli uomini di quella barchetta erano lì a preoccuparsi per lei. Se mai fosse caduta almeno sarebbe stata soccorsa da buone mani.

“Alla gilda il master ci ha chiesto di partire il prima possibile. Non mi piace andare di fretta, ma stavolta dobbiamo proprio sbrigarci.”

Accelerò il passo e prese in braccio Plue, che aveva i passetti più piccoli dei suoi.

“Facciamo così: io comincio a prepararmi i bagagli, tu invece vai in cucina e cominci a preparare qualcosina da mangiare o da portare con noi per il viaggio, va bene?”

“Pu-puuun…” annuì Plue mentre si accoccolava sul suo petto come tra due morbidi e amorevoli cuscini.

 

“Eccoci qua!”

“Eccoti qua!”

“LO SAPEVOOOOOOO!!!”

Era successo di nuovo: rincasava, apriva la porta, e sbucati da chissà dove, quasi potessero passare attraverso i muri, Natsu e Gray erano già lì, stravaccati nel suo salotto senza far complimenti!

“Mi dovete dire come diavolo fate! Non avete il minimo rimorso ad entrare in casa mia senza permesso?”

Anche Plue di redarguì, prima di mettersi a giocare allegramente con Happy, saltando per tutta la casa.

Gray, steso sul suo divano, si stiracchiò rumorosamente: “Abbiamo pensato di accelerare la nostra partenza ritrovandoci tutti qui.”

Lucy, ascoltandolo a malapena si guardava intorno, aprendo ante e guardando dietro le tende nel caso ci fosse qualcun altro, ed inevitabilmente, questa apparve dal corridoio, tanto assorta che si accorse dell’arrivo della padrona di casa solo alzando un attimo gli occhi.

“Anche tu, Levi! Amichetta mia!”

“Uh! Ehm, ciao Lucy! Questo…” –nascose in fretta la risma di fogli che aveva in mano dietro la schiena, nella vana speranza l’amica non l’avesse notata, o che credesse alla sua pietosa scusa- “Io… non stavo leggendo in anteprima l’ultimo capitolo del tuo racconto…Beh, si, lo stavo facendo! Sigh, perdonami ti prego!”

Lucy sospirò abbattuta con le braccia cascanti: “Non fa nulla Levi…”
Si avviò verso la sua camera borbottando: << Potevano almeno avvisarmi tutti quanti. Ed ora come faccio a cucinare per tutte queste persone? E il mio bagaglio da preparare? Da dove comincio? >>

Aprì la porta…

“YAHOOOO!”
“GUARDA CHARLE! VOLO COME TE!”

“AH AH AH!”

“……”

Wendy e Charle che saltavano come bambine sulle molle del suo povero letto: certi colpi che non ti aspetti sono quelli che ti affossano di più!

Le due atterrarono e scesero dal suo letto tutte sudate.

Charle si schiarì la voce: “N-non è come sembra!”

Lucy prima le guardò come in trance, poi richiuse loro la porta in faccia.

“Basta! Qui non si ha il minimo rispetto della proprietà altrui! Se ne compare anche solo un altro, anche solo un altro, io… io… Lo picchio con questa ramazza!”

“Ehilà!”

SPLAT!

Un paio di occhiali colorati cadde ticchettando sul pavimento in legno.

“Sigh… perché?” domandò disperato il suo più potente spirito stellare.

“Scusami Loki! Scusami! Mi hai preso in un momento di nervosismo!”
Siccome però teneva ancora in mano la ramazza di dorata saggina, il prode Leone si allontanò da lei pieno di strizza!

Lucy gli corse dietro fino in soggiorno: “Non comparire così d’improvviso, accidenti!”

“Guarda Happy!” –disse Natsu puntando il dito- “Lucy ha in mano una scopa: vuol fare piazza pulita di noi!”
“Aye! Crudele!”
“PIANTATELA!”

Wendy sopraggiunse dall’altra stanza insieme alla sua principesca exsheed: ora tutto il gruppo era riunito nella stessa stanza.

“Scusaci, Lucy.” -disse la piccola dragon slayer- “Io ho provato a fermarli, ma loro mi hanno detto che era una cosa normale tra voi e che non te la saresti presa.”

“Che è una cosa normale è vero, purtroppo… Sigh!”

“Dai, non fare quella faccia!” –disse Levi- “Non abbiamo pensato solo a noi stessi!”

La ragazza fece un cenno a Natsu e questi corse in cucina, dalla quale tornò con alcuni piatti fumanti.

“Ta-daaa!”  

“Abbiamo preparato il pranzo, così possiamo mangiare tutti insieme!”

“Wendy prepara un ottima zuppa!” confermò Charle col naso all’insù, facendo arrossire la modesta amica.

“Loki, se vuoi puoi rimanere anche tu.”

“D’accordo, però io mi siedo lontano dalla scopa…”

La padrona di casa ne rimase scombussolata. Vero, avevano il brutto vizio dell’effrazione, ma almeno ora poteva prepararsi alla missione con più calma, e mangiare in buona compagnia!

Sorrise: “Grazie, ragazzi!”

In fondo, se passava sopra a qualche occasionale graffio sul muro o agli atti di ficcanasaggine indesiderata, era bello ricevere un’improvvisata di amici a casa propria.

“Ce n’è anche per me?”

!!!

Con Erza appollaiata alla finestra ora erano veramente al completo. La rossa con un saltello entrò e salutò rapidamente tutti.

Lucy deglutì: l’intera faccenda della ricerca della cura all’Incanto Cupidus doveva restare segreta alle colpite, e ovviamente la sua presenza lì metteva tutti un po’ in imbarazzo: “Ehm, Erza, non sarai mica arrabbiata perché non ti abbiamo chiamata, vero?”
“Oh, no, tranquilli: è colpa mia, sono poco reperibile ultimamente, ma suppongo sia normale quando si è innamorate!”

Natsu esternò il suo disappunto con una disgustata linguaccia.

Happy ridacchiò: “A Natsu dispiace un sacco che Erza sia poco reperibile: è geloso di Gazille! Ih ih ih!”

“Bah! Puoi dirlo in modo che non sembri che lei mi piaccia?”

“Beh, allora accomodati, ce n’è per tutti!” la invitò Levi, cercando di essere naturale.

“Con piacere. Voi due, via i gomiti dal tavolo, spalle dritte.”

Gray e Natsu, come bravi soldatini, scattarono incollandosi allo schienale delle sedie: “Sissignora!”

La zuppa di Wendy era veramente buona. L’unico che ebbe da ridire fu Natsu a cui i sapori delicati non piacevano: un pizzico di pepe, due di peperoncino e una fiammata per riscaldare il tutto a 200 gradi servirono però a fargliela apprezzare di più.

“State partendo per una missione dico bene? Lì vedo delle sacche da viaggio.”

Fu Lucy a farsi portavoce: “Si. Scusaci se non sapevi nemmeno di questo, è che…”

Loki provò ad aiutarla: “Si tratta di cosucce da nulla, non credevano che…”

“Oh, tranquilla, ho già una “missione” al momento.”

“Lo immaginiamo.” disse Lucy immaginando un Gazille che veniva preso al lazo e che tentava di tenersi al terreno con le unghie mentre Erza lo trascinava in chiesa. La cosa le provocò una piccola risata.

“Quindi non ti da fastidio se non partecipi?” domandò ancora Wendy facendo agli altri un rapido occhiolino.

“Dipende: viene Gazille?”

“Nononononononono!” dissero tutti.

“Puun!” confermò Plue.

“Allora no, andate pure.”

Il successivo sospiro di sollievo generale fu così forte che Natsu ebbe da lamentarsi che gli stavano raffreddando la zuppa! Di nuovo rilassati, si ricominciò a mangiare con gusto, finché Charle riaprì un discorso con una domanda.

“A che ora parte il treno?”

Il cucchiaio di Natsu si arrestò a metà percorso: “…… Treno?”

Gray scosse il capo: non gli avevano ancora detto niente…

“Si, Natsu, treno. Andiamo in treno.”

Il cucchiaio del dragon slayer tintinnò nel piatto, ma sorprendentemente appariva calmo e comprensivo: “Capisco.”

<< Natsu che non fa storie per un mezzo di trasporto? Strano. Evidentemente sa che la situazione è grave. >> pensò Lucy, che fu smentita subito dopo.

Natsu infatti si alzò in piedi, tirandosi via la sciarpa dietro il collo: “Andiamo Happy, gambe in spalla: avviamoci.”

“Aye?”

“E perché?” –chiese l’amico a torso nudo- “Non hai nemmeno finito di mangiare.”
“Ci avviamo a destinazione adesso a piedi: per quando arriverete voi col treno non dovrete aspettarci troppo a lungo.” spiegò avviandosi verso la porta.

Gray era già pronto ad agire, ma Lucy lo precedette insieme alla sua fida ramazza: “NON DIRE IDIOZIE!”
SPLAT!

“Umpf!”
Loki, acquisita ormai la fobia alle ramazzate, prese a tremare più del piccolo Plue, mentre Charle, alzati gli occhi al cielo, riprese subito a mangiare.

 

Loki salutò tutti tornando al mondo degli spiriti stellari, tendendosi a disposizione di Lucy nel caso capitasse qualcosa durante il viaggio. Dopodiché Natsu, Happy, Gray, Lucy, Levi, Wendy e Charle si avviarono alla stazione di Fiore, accompagnati da Erza che voleva salutarli.

Una volta lì, vicino il binario del loro treno, un lungo e comodo convoglio passeggeri per Hosenka, trovarono il master e altri amici della gilda venuti ad augurare loro buona fortuna.

In particolare Jet e Droy si erano presentati con uno striscione inneggiante Levi, che in quell’occasione avrebbe fatto, almeno formalmente, da capo spedizione.

“Mi raccomando, Levi, metticela tutta!”

“Torna vincitrice!”
“Grazie ragazzi!”

“Salva mia sorella, Natsu!” lo pregò Lisanna a mani giunte.

Questi, arrossendo, la rassicurò col petto prodemente in fuori: “Ah ah, lascia fare a me!”

Poi udì il treno dietro le spalle di lei fischiare e si sgonfiò come un palloncino bucato.

Gray fu invece sorpreso di vedere lì Juvia, ma fu una sorpresa piacevole: finalmente si era scollata dal bancone!

“Ciao allora, Juvia: saremo di ritorno in un lampo, nel frattempo fate attenzione.”

“Gray, io…”

La ragazza restò qualche attimo a testa bassa, con un dito sul labbro, pensando a cosa dire: “Volevo dirti che avevi ragione: sono stata appiccicosa con te come Cana e le altre col povero Gazille… Ti chiedo scusa.”

“Oh, dai, non è necessario…”
“Invece si! Infatti sono qui per dirti che anche se volevo chiedere al master di venire con voi… beh, non l’ho fatto! D-d’ora in poi non voglio più soffocarti se ti da fastidio.”

Juvia, non sapendo bene che risposta attendersi, preferì voltarsi, ma il tocco della mano di lui sulla spalla la “congelò” in un battibaleno: “Eh eh! Un buona fortuna per il viaggio non mi soffocherebbe certo, sai?”

Le ci volle qualche secondo affinché il calore sortole nel petto la sciogliesse per farle balbettare un timido: “Buona fortuna, Gray!”

Gray le sorrise, salutò ancora e salì insieme agli altri sul suo vagone.

<< Forse… forse gli piacciono le ragazze appiccicose? Oh, il mio cuoricino! >>

“Allora buon viaggio, Lucy.” –disse Erza alla compagna di team- “Potresti farmi una piccola cortesia?”

“Cioè?”
“Ho sentito che andate ad Hosenka e ho sentito che lì vendono dei sali termali da bagno in grado di risvegliare la passione, potresti comprarmeli?”

“Risvegliare… la… passione…?” ripetè lei arrossendo, immaginando involontariamente lei che lavava la schiena a Gazille nella stessa vasca da bagno, immersi tra nuvolette di vapori afrodisiaci.

“Magnifico: ecco qui dei soldi e su questo bigliettino ho scritto il nome di questi sali, e anche qualche altro piccolo regalino per Gazille. Grazie, sei un’amica.”
La poverina non riusciva a smetterla di fare pensieri imbarazzanti: “Ehm… farò il possibile…” 

“E visto che dovrebbe essere una missione facile (anche se non ho ben capito di che si tratta…) approfittane per conoscere un po’ meglio Gray e Natsu, chissà che non sbocci qualcosa: devi darti da fare, l’amore rende le donne più belle, non lo sai?”

Meglio correre via: “D-D-D-DEVO ANDARE!”

<< Che le prende a Juvia? >> si domandò Lucy dandole un’occhiata prima di salire anche lei a bordo.

<< Uh, Juvia è così contenta! >> e lo dimostrava lasciando sprizzare i suoi cuoricini fin sulle vetrate del soffitto della stazione!

Il gruppetto si affacciò alle finestrelle del vagone per gli ultimi saluti e le ultime raccomandazioni del master: “Contiamo su di voi. Noi intanto cercheremo di coprirvi e di proteggere Gazille.”

“Non dovrà aspettare molto, riferiteglielo!” fece Levi mostrandosi audace almeno per una volta.

Un nuovo fischio preannunciò la partenza.

“Buon viaggio!” augurarono ancora gli altri maghi.

Fortunosamente, in quel momento Wendy guardò gli altri affacciati ai finestrini insieme a lei, e poi scrutò il loro vagone: “Ehi, ma Natsu dov’è? Il treno sta partendo ma lui non è salito.”

Makarov e gli altri si voltarono tutti verso la direzione da cui il rumore dei sandali del dragon slayer si stava facendo sempre più lontano…

“ACCHIAPPATELO!” comandò Makarov indicandolo.

“Ma è troppo distante, e il treno sta già iniziando a muoversi.”

Al che il master capì che gli toccava scomodarsi di persona: usando il suo potere, che gli consentiva di modificare le dimensioni del corpo, allungò il suo braccio all’inverosimile ed ingigantì la mano al punto che questa afferrò Natsu in corsa quasi fosse un bastoncino…

“NOOOOOOOOO!”

E senza pietà alcuna lo scaraventò dentro uno dei finestrini aperti del vagone appena a lato!

“Ecco fatto! Lo troverete qualche carrozza più dietro. Ciao ragazzi, impegnatevi!”

“Povero Natsu, ci ha provato.” disse Happy che si era subito accorto del suo tentativo di fuga ma che aveva ovviamente coperto l’amico.

<< Poverino… >> -pensò Wendy- “Non ho capito perché non volete che usi il Trojan per alleviargli il mal di treno.”

Il Trojan era la magia con la quale Wendy riusciva momentaneamente a guarire Natsu dalla sua allergia ai mezzi di trasporto. Tuttavia, Gray le spiegò di non usarlo se non a metà percorso, in modo da farsi almeno parte del viaggio in santa pace. Proposta tra l’altro avallata anche da Lucy e rafforzata da Charle che chiedeva di lasciarlo così tutto il tempo.

I saluti proseguirono fin quando il treno uscì dalla stazione, e i volti familiari non divennero che puntini.

“Molto bene, ora non ci resta che attenderli.” disse il master ai suoi ragazzi, voltandosi per far strada nuovamente verso la loro gilda.

“Un secondo.”

Era stata Erza a chiedere di aspettarla, e questa raggiunse il gruppetto con un ingombrante asta di metallo tra le mani.

“Che cos’è quella?” domandò il master.

“Uno spuntino per Gazille: ho sentito dire che hanno ristrutturato i binari di recente e questo è metallo di ottima fattura.”

“Cosa centra quel pezzo di ferro con… ?!?!?!?”

Lo guardò meglio… ERA UN PEZZO DI ROTAIA!

E proprio in quel momento un altro treno stava entrando in stazione a velocità sostenuta viaggiando proprio sul binario da cui lo aveva staccato.

“Perché quelle facce?”

“RIMETTILO SUBITO A POSTOOOOOOOOO!” urlarono tutti gli altri maghi con le mani tra i capelli!

 

Alla fine, grazie alla presenza sul posto della potente magia del master di Fairy Tail, oltre che di quella dei suoi altri maghi, nessuno si fece male, ma i giornali fecero in fretta a pubblicare la notizia di un disastro ferroviario mancato per un soffio a causa di una maga di Fairy Tail.

La cosa ovviamente alzò un ennesimo polverone sulla reputazione della gilda e provocò una ingente richiesta di risarcimento per danni materiali e morali, oltre che per rallentamento di servizio pubblico.

Interrogato al merito il master Makarov rispose ai giornalisti dichiarando un forte e sconsolato pianto a dirotto!

 

(Nda: Per chi non ha visto l’anime e non ha presente la città di Hosenka, in questa pagina vi troverà un’immagine: http://images2.wikia.nocookie.net/__cb20100611165132/fairytail/images/thumb/7/76/Lc_Hosenka.jpg/669px-Lc_Hosenka.jpg )

 

Il treno arrivò ad Hosenka poco dopo il tramonto e Natsu ringraziò la fine dell’incubo baciando la solida e ferma terra. Riacquistato il suo solito entusiasmo, propose per dirigersi dritto filato per “Hearzborg”, ma Levi, parlando anche per il resto del gruppo, gli si oppose: se anche era vero che Heartburg non era troppo lontana da lì, era meglio riposarsi prima e poi condurre con calma le ricerche la mattina dopo. Almeno, in una città turistica come Hosenka non avrebbero corso il rischio di non trovare un posto dove trascorrere la notte, e alla fine anche Natsu si convinse ricordando quanto fossero divertenti gli hotel-terme di quella città, e soprattutto come ci si mangiasse bene!

“Mi raccomando Gray, vedi di non spogliarti prima di entrare nella zona maschile.” lo raccomandò la compagna di team dopo aver lasciato la reception.

“Se fai qualcosa di sconcio davanti a Wendy ti manderò in galera, esibizionista.” lo ammonì poi Charle.

“Ma si può sapere che avete contro di me?!”

Natsu gli rise dietro e poi gli menò una spintarella: “Andiamo Gray, vediamo chi ha il coraggio di tuffarsi direttamente nell’acqua bollente!”

“Solo tu potresti essere tanto stupido da farlo!”
“Uh! Sono Gray Fullbuster e l’acqua è troppo calda! Non ci voglio entrare!”

Natsu stava dimenticando che, potendo lui riempire l’acqua di pezzi di ghiaccio di oltre un quintale, non era saggio provocarlo a quel modo, e infatti il Fullbuster stava già riempiendo la mano di potere magico glaciale pregustando il momento.
“Cercate di non combinare guai voi due, ricordate che il master vi ha affidati a me.”

“Tranquilla Levi, ci penserò io a… raffreddare i suoi bollori!” e ridendo malvagiamente Gray seguì il suo ardente amicone alle terme maschili…

Levi sospirò: << Sigh… non sono Erza, però almeno ci provo. >>

Dopo il bagno, maschietti e signorine si ritrovarono di nuovo nell’albergo per la cena, durante la quale Natsu lasciò che fosse il freddoloso battere dei suoi denti a masticare per lui! Quella volta era stato Gray a spuntarla!

Infine, il gruppetto si suddivise di nuovo nelle due stanze vicine dove avrebbero passato la notte.

Levi, che per la prima volta visitava quella famosa meta turistica, si spaparanzò sul suo futon tutta contenta: “Che bello questo posto! Ed abbiamo una stanza enorme tutta per noi! Sembra un pigiama party!”

Indossati i comodi kimono da notte messi a disposizione degli ospiti dell’albergo (rosa visto che erano tutte ragazze), le amiche si erano riunite al centro della stanza sedute sopra un tappeto fatto unendo tutti i futon.

Wendy, entrata anche lei nello spirito del pigiama party, si alzò in piedi sollevando sopra il capo un grande e morbido cuscino bianco: “Che ne dite di una lotta con i cuscini?”

Ma Lucy non era entusiasta quanto lei: “Per l’amor del cielo, posalo presto! Se ci mettiamo a lottare con i cuscini e i ragazzi di là ci sentono verranno di qua per partecipare anche loro, e sarà una cosa terribile!”

Lei ci era già passata, proprio lì ad Hosenka qualche tempo prima; e in quel caso c’era addirittura Erza! Si era ritrovata ko nel giardino sotto una tomba di cuscini prima ancora di lanciarne anche solo uno.

“E allora cosa facciamo?” –domandò Levi- “Al dormitorio femminile di Fairy Tail qualche volta chiacchieriamo di ragazzi. Che hai da dire Lucy, come vanno le cose con Loki?”

“Perché invece non ci dici come vanno le cose non Jet e Droy?” domandò l’altra, respingendo la palla al balzo.

“Loro mi piacciono solo come amici, altrimenti avrei detto si ad uno di loro.”

A Fiore, in quel momento, due maghi si sentirono ancora una volta improvvisamente molto depressi senza apparente motivo…

“E tu Wendy? Che ci racconti?”

Charle incrociò le braccia: “Umpf! Wendy è troppo piccola per pensare ai ragazzi.”

“Beh, in realtà…”

I baffi della gattina si irrigidirono: “<< In realtà >>? << In realtà >> cosa?!?!”

La Exsheed saltò subito sulle ginocchia della bambina: “Wendy, c’è veramente? Chi è? Come hai potuto non dirmi nulla? Come faccio a proteggerti se mi tieni nascoste certe cose? Ti prego, non dirmi che è della gilda (non per essere cattiva, ma è popolata di schizzati…)! Oh, povera me!”

“Ih ih ih! Rilassati Charle, ti sto prendendo in giro, sapevo che avresti reagito così!”

Levi e Lucy scoppiarono a ridere, affossando la fin troppo premurosa Charle in un mare di rossore: “Wendy, sei stata molto… molto… Umpf!”

“Dai, non fare il broncio.”
“Sigh! Per favore non prendermi in giro così: con tutta questa storia di innamoramenti sto diventando stressata alquanto…”

“Ora che mi viene in mente, anche Charle è una ragazza!” –disse Levi schioccando le dita- “Hai qualcosa da dire? Happy ti ha fatto qualche altro regalino?”
La gatta sbuffò: “Ho di che aprire una pescheria. Odio i tipi insistenti, mi sembra di essere Gazille.”

“Si, però Gazille deve fare i conti con l’Incanto Cupidus, Happy ti regala il pesce perché gli piaci sul serio.”

“Io non regalo pesce a chi mi piace! Sono una exsheed, non un banale gatto io! Umpf!”

“E se ti facesse qualche altro tipo di regalo? Usciresti con lui?”

“… Beh…”

SBAM!

“BATTAGLIA COI CUSCINI!” urlarono Natsu e Gray gettandosi nella stanza con un balzo dopo aver spalancato di botto le porte scorrevoli!

E c’era anche Happy ovviamente, che svolazzando stava portando agli altri due nuove munizioni: “Aye!”

Charle estrasse subito gli artigli: “CHE MODI! E se le signorine qui stavano cambiandosi?”

“Oh, no! Le cuscinate ci hanno raggiunto!” piagnucolò Lucy mettendosi le mani tra i capelli!

Levi scattò in piedi cuscino alla mano: “Difendiamoci!”
E Wendy fu al suo fianco pronta: “Si!”

Lucy invece si rannicchiò a terra: “È tutto inutile!”

E difatti, finito di parlare, Levi cadde a terra vicino a lei frastornata dai colpi ricevuti!

“Indietro! Non vi permetterò di cuscinare Wendy!”
Happy inaspettatamente cambiò bandiera: “Io combatterò dalla parte di Charle!”

Il gattino blu non fu il solo cavaliere a giungere in soccorso delle donzelle, anche Loki fece la sua bella comparsa: “Tranquilla Lucy, ci penserò io a proteggerti!”

“Meno male, hai visto Lucy? I rinforzi!”

 

Alla fine gli invasori furono cacciati e i cavalieri ricompensati.

“Hai visto Charle? Ti ho difeso!”

“Molto coraggioso in effetti. Si, questa volta ti sei fatto valere per quel che mi riguarda.” disse con un sorriso.

“Vuoi questo pesciolino? L’ho pescato nel laghetto là fuori!”

“QUESTO PESCE È DELL’ALBERGO, ACCIDENTI A TE!”

Come rovinare tutto…

“Tutto bene Loki? I tuoi occhiali sono un po’… storti…” un modo gentile per dire che sembravano un quadro di arte moderna.

“Cosa sono gli occhiali se posso salvarti dai pericoli, mia padrona?”

<< Pericoli? Si trattava solo di cuscinate… >>
Le fece l’occhiolino e spari.

Levi finì di spiumarsi i capelli e le si avvicinò: “Come sei fortunata: non sarà il tuo ragazzo, ma è pur sempre una specie di principe azzurro pronto a salvarti.”
“Eh, già! Ih ih!”
“Ne vorrei uno anch’io…” disse tra sé e sé, muovendo gli occhi per l’aria, pensosa.

 

“Sei soddisfatto ora? Se non ti spiace avrei del lavoro da fare...”

La ragazza alle sue spalle aveva letteralmente visto la morte in faccia. Lui aveva fatto scudo col suo corpo ed ora stava andando via come nulla fosse. Non poteva tollerarlo!

“Ehi, aspetta…”

“Lasciami stare…”

Quella volta si era sentita davvero mortificata da quelle parole, ma ciò non aveva diminuito la sua gratitudine nei suoi confronti.

 

Ora però il salvatore era nei guai, e la salvata in ballo.

<< Chissà, forse adesso potrò riuscire a ricambiarlo! >>

Al vedere quello sguardo trasognato Lucy si domandò, ridendo sotto i baffi, se Levi non avesse già qualcuno in mente per quel ruolo!

Levi Mc Garden strinse il cuscino, con determinazione.

 

 

Nella notte di Fiore, un vecchio col cappotto di pelliccia e il bastone tornava alla sua casa, canticchiando a bocca chiusa. Il fatto che i suoi ragazzi fossero partiti lo rassicurava, e donava ai suoi passi una riacquistata serenità. Respirando l’aria fresca della sera, nella strada solitaria, non vedeva l’ora di essere nel suo letto a dimenticarsi per un po’ dei suoi guai, certo fra l’altro che in breve sarebbero passati.

“Master!”

Una voce lo chiamò, e si mise subito in allarme.

Si voltò. Era proprio Erza, e con lei c’erano anche Cana, Bisca e Mirajane.

Le quattro ragazze si stagliavano sulle loro slanciate gambe sullo sfondo di una luna piena che rendeva le loro figure in controluce eleganti e minacciose.

“Oh, siete voi.”

“Ci dica dov’è Gazille, master!” tuonò Erza, con un tono col quale mai si era permessa di rivolgersi a lui.

Makarov non si scompose, anzi, sogghignò e fece lo gnorri: “E io che ne so? Vista l’ora direi nel suo letto: non mi sembra l’orario adatto per una visita. O forse volete intonargli una serenata?”

“La pianti con questa farsa!” fece Cana, anch’essa in tono irrispettoso.

“Sappiamo della barriera che avete eretto intorno al secondo piano per non farci avvicinare a lui!” disse Bisca poggiando le mani sui fianchi.
“Oh, beh, allora sapete già la risposta: è lì al secondo piano che si prende una pausa da voi quattro.”

“Su questo vi sbagliate.” disse Mira con un velo di tristezza.
“Come?”

L’albina proseguì: “Lui li non c’era.”

?!?!?!?

 

 

 

Un agguato notturno per il povero master Makarov; e come se non bastasse una notizia inaspettata lo coglie come una secchiata gelida! Il gruppo anti-Cupidus è già in viaggio, ma i problemi non devono ancora arrivare: sono già arrivati!

Natsu e gli altri si sono lasciati dietro una situazione molto ingarbugliata, nella quale nessuno è rimasto a guardare: ognuno ha fatto la sua mossa!

Spero che il finale, per il quale ho dovuto pensarci a lungo (e che in parte è stato risolto grazie a un trovata per la quale non ho dovuto pensare affatto), vi sia piaciuto ed abbia risvegliato la vostra curiosità! Dopotutto in una fic d’avventura un po’ di effetto sorpresa e di suspance ci vogliono!

L’unica nota dolente sono i titoli del capitoli… Quello del precedente era alquanto raffazzonato, vedrò di sostituirlo… Voi che ne dite?

Buon proseguimento di feste, con l’augurio di tanto divertimento per questo bellissimo periodo! Alla prossima settimana, commentate!

 

PS: NARUTO X HINATA ORA E SEMPRE!

 

PPS: GAZILLE X LEVI ORA E SEMPRE!

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Fairy Tail / Vai alla pagina dell'autore: TonyCocchi