Crossover
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Autore: nick nibbio    18/12/2010    3 recensioni
Nell'eterna lotta tra bene e male è finalmente giunto un eletto in grado di cambiare l'equilibrio tra queste due forze: un giovane ragazzo che, da semplice sognatore, diventerà protagonista e, insieme a molti grandi personaggi dei manga e delle anime, trasformerà il sogno in realtà
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anime/Manga, Film, Libri, Videogiochi
Note: Cross-over, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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18. Prova e partenza

Salve a tutti ragazzi! Quello che vi sto per presentare è l’ultimo capitolo dell’anno: quindi dovrete aspettare due settimane per il seguito. Spero di non farvi soffrire troppo.
Prima di presentarlo, rispondo più che volentieri al commento che mi hanno fatto nel precedente capitolo.

 

Lettore 01: Come ho detto all’inizio, ho in mente di dividere la storia in stagioni; esattamente, se non cambio idea, dovrebbero essere cinque.
La prima è questa e si affronteranno i primi dieci generali infernali.
La seconda è ambientata nella serie Shippuden: aggiungerò personaggi di altri anime e alcuni originali e si affronteranno gli ultimi dieci generali infernali.
La terza è una sorta di intermezzo, in cui Nick andrà in diverse dimensioni e, affrontando vecchi e nuovi avversari, riunirà altri Sun’s Knights.
La quarta sarà un po’ particolare: con diverse forze schierate contro Nick i Sun’s Knights e alleati.
La quinta sarà lo scontro finale.
Ogni stagione prevederà almeno una quarantina di capitoli e tenderà a concludersi con un viaggio.

Mi rendo conto che questo è uno spoiler esagerato e va oltre la domanda che mi hai fatto, ma ritengo che sia un perfetto regalo di Natale per chi è curioso.

 

Detto questo, sperando che esprimiate un vostro giudizio, ecco a voi il capitolo. Buona lettura.

 

 

 

 

 

 

Il ragazzo, dopo aver camminato a lungo, giunse in un’altra radura: al di là di questa si stagliava una luce bianca; era quasi arrivato al centro.

“Ci siamo quasi” disse il ragazzo.
“Non abbassare la guardia. Ricorda che nel labirinto ci sono due guardiani. L’altro potrebbe attaccarci in un qualsiasi momento” lo riprese la volpe.

“Attaccare all’improvviso non è nella mia natura” disse una voce profonda.

Naruto saltò all’indietro e si mise sulla difensiva: “Fatti vedere chiunque tu sia!”
“Non è necessario che ti guardi attorno, io sono qui” disse e apparve pochi metri davanti a Naruto.

Il suo aspetto era completamente diverso da Ulquiorra: era un uomo alto, sulla trentina; aveva un viso sottile, con una leggera barbetta; il naso era aquilino e gli occhi erano coperti da un paio di occhiali da sole a mezza luna; i suoi capelli castano chiaro svolazzavano ribelli sul suo volto. Il resto del suo corpo era ricoperto da un lungo abito bianco con finimenti azzurro cielo.

“Cavolo! Mi aspettavo qualcuno di diverso” riuscì a dire.
“Forse fisicamente sono umano, ma la mia forza è superiore a quella di Ulquiorra, Naruto” rispose lui.
“Come accidenti fate entrambi a conoscere il mio nome?” disse lui istericamente.
“La volpe ha già dato la risposta.” Disse lui.
Naruto spalancò gli occhi.

“Questo luogo è circondato da una potente magia. È questa che ha impedito la distruzione del labirinto; è questa che ha aperto parte del labirinto stesso per lasciarti passare; è questa che permette a noi guardiani di sapere l’identità di chi entra per tentare di prendere la mistica spada di luce. Ora hai capito Naruto?” disse.
“Credo di si!” disse lui poco convinto. Ebbe poi uno scatto e riprese: “Hai detto spada di luce?”

“Esatto!” confermò “Sin dai tempi più antichi, la spada di luce è stata una degli oggetti di distruzione più potenti. Solo chi ha un cuore puro e un’anima forte potrà prenderla” .
“Cavolo!” fece Naruto allegro “Questo vuole dire che sono davvero un tipo forte”.
“No, vuole dire che hai le qualità per impugnarla. Ma la condizione è che tu mi batta, Naruto”.
“Se devo fare questo va bene. Ti batterò e mi prenderò la spada di luce.
A proposito, posso sapere come ti chiami?”

“Vuoi sapere il mio nome? Battimi e lo saprai!” rispose.
“Andiamo, Ulquiorra me l’ha detto quasi subito!” protestò Naruto.

“Io non sono Ulquiorra ragazzo!” l’aria vibrò e la terra sotto i suoi piedi si piegò.

Lo sconosciuto sollevò la mano destra e comparve una grossa e lunga spada bianca: la lama era stile occidentale e una striscia dorata la attraversava; la guardia era a forma di sole e l’impugnatura legata da una fascia bianca che pendeva verso il basso.
“Che bello spadone!” commentò Naruto.
“E non hai visto niente” disse lo sconosciuto. Abbassò la lama e ne uscì una luce bianca a mezzaluna che andò verso il giovane.
Naruto usò lo scudo per parare e ne uscì senza un graffio.

“Sei diventato più forte Naruto; complimenti. Dovrai, però, impegnarti ancora di più se vorrai battere me o Sasuke”.
“Come fai a sapere di Sasuke?” chiese Naruto.

In tutta risposta, l’avversario lanciò un secondo colpo che scheggiò lo scudo della volpe.
“Accidenti. È forte questo qui” commentò la volpe.
Un altro colpo fu nuovamente lanciato e lo scudo si ruppe.

“Se resti fermo ed esiti, ti ucciderò. Vedi di impegnarti, Naruto” disse  l’avversario.
Naruto eseguì la moltiplicazione del corpo e si lanciò contro di lui.
Senza il minimo cenno, l’ignoto avversario, lanciò un altro strano colpo: il taglio non era più unico, ma si sparpagliò in tre direzioni diverse, spazzando via tutte le copie.
“Tutto qui?” disse.
Si accorse che il ragazzo era sparito.

“Ho capito” disse “Hai usato quelle copie per distrarmi e preparare il tuo vero attacco. Tuttavia...”
La terra sotto i suoi piedi cedette e Naruto apparve dal basso, pronto a colpirlo con un rasengan.
“… Sei troppo prevedibile!” terminò, scansandosi e colpendolo con il manico della spada.
Il giovane finì a terra.

“Un trucco vecchio come questo non mi può battere. Devi cambiare inventario ragazzo”.
“E’ proprio quello che ho fatto amico” disse e scomparve.
“Era una copia!”

Il suolo si aprì di nuovo, questa volta con più buche e da esse uscirono diverse copie.
L’ignoto avversario saltò in alto e lanciò il colpo di prima.

“Guarda che io sono qui!” disse Naruto dall’alto.
“Quelle copie servivano solo a distrarmi. Dannazione!”
“KYUUBI EXPLOSION” gridò il ragazzo.

L’altro riuscì a girarsi e a ridurre i danni con un rapido fendente, ma fu spinto all’indietro e si sfracellò al suolo.
Naruto atterrò a pochi metri da lui. “Non mi sottovalutare amico. Direi di aver vinto”.

L’altro si alzò da terra e, con estrema rapidità, si portò davanti al ragazzo e lo colpì con un fendente obliquo che infranse completamente l’armatura e, senza aspettare una reazione, colpì di nuovo con l’attacco a mezzaluna.
Naruto fu investito in pieno e lanciato all’indietro contro il muro.

“Non avresti dovuto abbassare la guardia: lo si fa solo quando l’avversario non è più in grado di muoversi. Sei tu che mi sottovaluti. Per punizione disintegrerò il tuo corpo con quest’ultimo e potente attacco” e lanciò un colpo a forma di tornado azzurro e dorato.
Il colpo andò a segno e distrusse una parte del labirinto, senza che la magia che lo proteggeva potesse fare nulla.

“A quanto pare mi sono lasciato andare. Ma questo è stato il prezzo per la tua…” si bloccò.
Era apparsa una colonna di luce arancione che si stagliava alta fino al soffitto, con Naruto ansimante al centro di essa.
“Scusami universo, se sono dovuto ricorrere di nuovo al tuo potere: questa volta l’ho rischiata davvero grossa” disse Naruto.
“Non fa niente Naruto” disse la voce dell’universo.
“Notevole. Quindi è questo il tuo potere speciale!” commentò l’avversario.
“Già!” disse Naruto.
La colonna si dissipò nel nulla, lasciando il giovane scoperto.

“Avresti dovuto continuare ad usare quel potere ragazzo. In questo stato non puoi fare nulla per battermi!” disse.
“Spiacente, ma non sono abbastanza forte per poterlo usare troppe volte.E poi neanche tu sei messo benissimo” ribatté il ragazzo.

“Hai ragione: ho commesso l’errore di usare più energia del previsto e sono già a corto.
Finiamola con un ultimo colpo. Chi resta in piedi vince!” disse l’altro.
“E quello a vincere sarò io” disse sfacciatamente Naruto.

Il biondino fece una copia e preparò un rasengan, mentre l’avversario caricò nuovamente il colpo azzurro e dorato e si lanciarono l’uno verso l’altro.

Ci fu un’esplosione che fece tremare l’intero labirinto.

Quando tutto cessò, Naruto era inginocchio mentre l’avversario era in piedi a pochi passi da lui.

“Sei davvero forte Naruto. Hai fatto l’impossibile e, alla fine hai vinto. Complimenti: hai superato la prova del labirinto” disse il guardiano e cadde a terra sparendo con fioco bagliore.
“Alla fine te ne sei andato senza dirmi il tuo nome. Comunque ti ringrazio di tutto: questo scontro mi è servito a capire tanto. Grazie guardiano bianco” disse Naruto.

 

 

 

“Accidenti.” Disse Naruto “Non trovo la carta di quel tipo. Dove diavolo è. Ehi volpe la vedi?”
“No. Ma a che ti serve?”
“Mica posso lasciarlo qui, non credi?”
“Non è necessario cercarmi Naruto!” disse la voce del guardiano.

Il giovane si guardò intorno, ma non riuscì a vederlo.
“Naruto. Io sono la proiezione della spada di luce: il suo spirito”.

“Davvero? Quindi mi sono battuto contro la spada di luce stessa?”
“Esatto. Il secondo guardiano è la proiezione dell’oggetto sorvegliato nel labirinto. Solo se si riesce a battere l’oggetto stesso, esso accetta il nuovo padrone e tu lo hai fatto.
Ora non perdere tempo: dirigiti verso il centro. Da adesso in poi io sono la tua arma, usami con saggezza”.

Il labirinto si aprì e una luce bianca si propagò verso Naruto.
Il ragazzo corse verso la luce e, abbagliato, fece un passo indietro.

“Non aver paura. Tendi la mano e prendimi. Da adesso, sarò sempre con te. Buona fortuna!”
“Grazie!” disse il ragazzo.

Naruto si avvicinò e tese la mano. Mentre lo fece ci fu un ultimo bagliore e poi, da esso, conficcata nel terreno, apparve la leggendaria spada di luce.
Era una spada magnifica: la lama bianca di tipo occidentale scendeva con perfetto equilibrio verso l’elsa a forma di croce romana fatta di oro bianco, su cui erano incastonate uno zaffiro sulla parte sinistra e un rubino su quella destra.

Meravigliato, Naruto alzò la spada in alto e vide la luce investirla e farla brillare con i colori dell’arcobaleno.
“Wow!” disse.
“Vero!” confermò la volpe “Non dimenticare di prendere il fodero: è là a terra”.
Naruto spostò lo sguardo verso il fodero riccamente decorato con finimenti dorati e argentati che raffiguravano il sole e la luna.
“Uno wow anche per il fodero” dissero i due nello stesso momento e si scambiarono un’occhiata.
“Forza usciamo di qui?” propose la volpe, dopo un po’.
“Ottima idea” disse Naruto.

 

 

Nella sala d’osservazione tutti stavano esultando per il loro amico.
“Evviva! Ce l’ha fatta!” disse Sakura.
“E ha preso anche un’arma niente male” continuò Kakashi.
“Ehi ragazzi che ne dite di andargli incontro?” propose Nick.
“Ottima idea!” risposero tutti.

 

 

Pochi minuti dopo tutti si stavano complimentando con Naruto per la sua vittoria e per lo spettacolo che aveva offerto.
Naruto ringraziò e andò verso Nick.
“Hai intenzione di colpirmi Naruto?” chiese Nick.
“Era la mia intenzione!” disse il ragazzo.
“Te ne darò l’occasione durante l’allenamento” gli disse “C’è solo un’ultima cosa che devi fare adesso: scegliere un castello”.
“Scegliere un castello?” disse il ragazzo stralunato, seguito dai suoi compagni.
“Esatto!” disse Nick “Chi supera la prova del labirinto ha il diritto ad avere un castello. Venite con me!”e s’incamminò.

 

 

Il giovane condusse i ninja in una stanza vicina a quella di osservazione.
Quando entrarono, si trovarono davanti due grandi tavole: su una erano depositate diverse boccette, sull’altra invece c’erano delle statuette che raffiguravano varie creature.

“Naruto scegli quello che più preferisci e poi vedi di prendere anche un paio di quelle statuette. In realtà sono mostri-guardiani la cui specialità è la protezione dei luoghi magici. In pratica sono come Filippo e Tauros.”.
“Capisco” disse Naruto “Però, credo che me ne basterà uno solo per il castello, qualunque esso sia”.
“E chi sceglierai?” gli chiese Shikamaru.
“Non è ovvio” disse il ragazzo mentre metteva una mano in tasca e tirava fuori una carta “Io scelgo Ulquiorra come guardiano del mio castello. Forza amico vieni a fare la conoscenza dei miei compagni”.
La carta s’illuminò e da essa uscì il primo guardiano del labirinto. Tutti fecero un passo indietro.
“Tranquilli, non farà del male a nessuno” li rassicurò Naruto “Ulquiorra ti presento i miei amici”.
“Onorato di fare la vostra conoscenza ragazzi” disse Ulquiorra calmo “E altrettanto onorato di poter fare questo per te Naruto”.
Naruto sorrise.
“Bene, il guardiano è scelto: ora scegli un castello” disse Nick.

 

 

Passarono diversi minuti ma Naruto non riusciva a decidere quale castello scegliere e chiese un parere ai suoi compagni.

“Perché non prendi questo: si addice al mio modo di essere” disse Ulquiorra indicandogli un castello stile gotico.

“Non dire scemenze: non piacerebbe a nessuno. Prendi questo sembrerà di andare nel futuro” disse Kiba indicando un castello simile ad una città futuristica.
“E’ eccessivo per lui. Perché non prendi questo: mi sembra alla moda” disse Ino indicando un castello romanico.
“No, non ci si troverebbe a suo agio. Prendi questo stile romano” disse Shikamaru indicando una fortezza romana.
“Così è troppo all’antica. Perché non prendi questo: ha dei bellissimi colori” disse Sakura indicandogli un castello seicentesco con colori molto vivaci.
“Così passerà per un effeminato. Prendi questo che esprime pienamente la forza della giovinezza” disse Rock Lee indicando un castello a torre con disegnata una tigre.
“Mi state facendo confondere ancora di più le idee. E poi questi li avevo quasi tutti scartati” disse Naruto.
“Mm.. N-Naruto. Perché non prendi questo? Secondo me è quello che meglio esprime la tua personalità” disse Hinata indicandone uno molto simile ad una villa giapponese: circondato da un giardino pieno di alberi e attraversato da un piccolo laghetto.

Tutti osservarono il castello e cambiarono la loro opinione.
“Allora è deciso” disse Naruto “Questo sarà il mio castello” e lo prese.
“Evviva!” dissero tutti.

“Grazie Hinata: hai davvero occhi per le cose belle. Saresti da sposare” disse Naruto sorridendole.
“Da sposare!” disse lei rossa in volto e svenne.
Non cadde a terra perché fu presa dal suo spirito che se la caricò sul dorso.
“Mia piccola Hinata, dovrai imparare molto. Ti aiuterò io in questo, promesso” disse Rayearth.
“Grazie infinite signor Rayearth” disse Hinata, ripresasi.
“Di niente, ma, per favore, chiamami solo Rayearth, va bene?” disse lui.
“Va bene!” disse lei.

“Ma tu guarda: Rayearth! Non ti avevo visto” disse d’un tratto la volpe.
“Come al solito vedi solo quello che vuoi vedere. Non sono comunque sorpreso di rivederti” disse Rayearth.
“Io invece lo sono e molto. Dopo allora speravo di non doverti più vedere. Che scherzo crudele che ha fatto il destino” commentò la volpe.
“Già!” Disse l’altro.

“Scusate se v’interrompo”, disse Shikamaru “Ma voi due vi conoscete?”
“Da circa settecento anni” rispose Rayearth.
“Evita di parlare! Non mi va di ricordare il passato” disse la volpe.
“E la promessa fatta? Che ne è di ciò che le avevi giurato?” disse Rayearth.
“Promessa?” fecero tutti.
“Non sono affari vostri!” disse la volpe “Ciò che promisi lo manterrò fino alla morte. Non credere di potermi dire ciò che devo fare: sono più forte di allora e non mi lascerò battere una seconda volta”.
“Chee!” dissero tutti stupiti.
“Accidenti alla mia bocca. Me la svigno!” e sparì.

“Che voleva dire con “non mi lascerò battere una seconda volta”?” chiese Shino.
“Quello che ha detto!”rispose Rayearth “Io e la volpe, un tempo, ci siamo affrontati e, alla fine, riuscii a batterla e a salvare la terra che proteggevo”.

Tutti rimasero colpiti dalla cosa.
“Questo vuole dire che, se ti fossi materializzato prima, la volpe non sarebbe riuscita ad attaccare il villaggio?” disse Tsunade.
“Non posso dirlo con certezza ma credo che avrei potuto fermarla” rispose calmo lo spirito dalle sembianze di un lupo infuocato e dal lungo corno sulla testa.
Tutti deglutirono.

“Scusate!” intervenne Nick “Mi dispiace dover interrompere la cosa, ma c'è qualcos’altro che vorrei dirvi, se non vi dispiace”.
Gli altri si destarono da quella rivelazione e si concentrarono su Nick.
“Bene!” disse lui “Naruto, guarda verso la cornice della porta”.

 

Il ragazzo alzò lo sguardo verso la direzione indicata: sopra la porta c’era una ruota con disegnati diversi omini colorati e, cosa incredibile, uno di questi era identico a lui.
“Questa ruota indica tutti i proprietari di un castello. Quando gli omini sono spenti, vuole dire che il castello è dentro la boccetta; se invece è acceso, vuole dire che il castello è libero.
Infatti, il mio omino è illuminato, segno che il castello è sbloccato.
Questa ruota è presente in tutte le stanze dell’ala est di ogni castello e rappresenta il punto comune di tutti loro. Semmai ti capiterà di notare che i nostri omini sono entrambi illuminati, ti basterà girare la ruota portando il mio omino verso l’aghetto che sta qui in basso e accederai nel mio castello.
Ricorda di non farlo mai quando è spento: rischieresti di trovarti contro i miei guardiani. Quindi fa sempre attenzione”.
“Ho capito” disse Naruto “Quindi è questo il motivo per cui ci sono i guardiani. Bene lo terrò a mente”.

“Toglimi una curiosità Nick” chiese Shikamaru “Tu sapevi sin dall’inizio che Naruto avrebbe vinto vero?”
“Chi lo sa?” disse enigmatico.
“SHANNARO!” gridò Sakura mentre si lanciava verso Nick.
La ragazza fu bloccata da un’ala di Nick e chiusa nella sua morsa.

“Ti avverto ragazza: anche se non sono solito colpire le donne, sono favorevole all’uguaglianza tra i sessi. Lo dico anche a te controlla i tuoi impulsi” disse Nick calmo e la lasciò andare.
“S-Sissignore!” disse lei rigida.
“Ehi! Guarda che sei un ospite qui al villaggio della foglia e non ti permetto di fare i tuoi comodi” lo riprese Tsunade.

“Le ho semplicemente dato un consiglio. Spetta a lei accettarlo o meno!” rispose Nick.
“Comunque potevi farle male” fece Naruto “Sai che ti dico: ti picchierò a sangue per questo”.
“E non sarai da solo. Ci sono anch’io” proruppe Rock Lee.
“E una sfida eh! Va bene: raccolgo il guanto. Seguitemi” disse Nick e s’incamminò.

 

I ninja seguirono Nick per i corridoi del castello salendo le scale fino a raggiungere una terrazza squadrata in mezzo alle torri più alte.
Da lì si vedeva un bel panorama, ma non era quello il motivo per cui erano andati lì.
Nick si mise in mezzo alla piattaforma e si girò verso di loro: “Questo è il ring principale del castello. Bello vero?
Approfitto della sfida lanciatami per battermi contro tutti voi. Fatemi vedere di che cosa siete capaci”.

I ragazzi si stupirono. Shikamaru fece un passo avanti: “Anche se combattessimo tutti insieme, non avremmo alcuna possibilità. Allora perché vuoi combattere?”
“Semplice: voglio vedere quali sono i vostri poteri nascosti. Con il combattimento si manifestano più velocemente e lo avete visto. Ora basta con le chiacchiere, fatevi sotto” disse Nick e si trasformò in soleano.

Tutti si bloccarono di fronte a quell’apparizione: avevano visto che Nick era "particolare”, ma, a parte Shikamaru, nessuno degli altri lo aveva mai visto in quella forma.
“Allora! Volevate combattere, o sbaglio? Oppure avete cambiato idea” disse con tono di sfida.
“Chiudi il becco!” disse Naruto innervosito.
“Spiacente, ma uso questo per parlare!” disse provocante.

Il ragazzo si lanciò verso Nick, incurante della stanchezza, ma fu bloccato dall’ombra di Shikamaru.
“Non agire d’impulso Naruto. Se lo attacchi senza un piano non ne esci vivo”.
“E allora che cosa suggerisci?” chiese il ragazzo.
“Lasciami ragionare un attimo e te lo dico subito” rispose.

“E’ inutile che ci ragioni Shikamaru” disse Nick.
“Che vuoi dire?” chiese il giovane Nara.
“Qualunque cosa tu penserai, io la saprò in anticipo. Vi avviso che userò tutti i miei poteri senza eccezione e, tra questi, rientra anche la telepatia. L’unico vantaggio che posso darvi è che non userò le braccia. Forza, venite ad attaccarmi”.
“Forza ragazzi. All’attacco!” disse Naruto, anticipando gli altri.
Nick sorrise e incrociò le braccia.

“Vediamo se questa ti piace” disse Naruto “Tecnica seducente”.
Il biondino usò la tecnica della trasformazione e si trasformò in una ragazza bionda e nuda.
“Salve bel pennuto!” disse il ragazzo con voce sensuale.
“Non provarci nemmeno” disse Nick “Non sei il mo tipo”.

“Stupido!” disse Sakura colpendo Naruto con un pugno.
“Sakura, così mi ammazzi!” piagnucolò lui.
“Sta zitto!” gli gridò lei.

“All’attacco. Impeto della giovinezza!” gridò Rock Lee, lanciandosi contro Nick, che lo bloccò.
“Accidenti!” pensò Shikamaru “Sarebbe davvero un tipo interessante da affrontare a scacchi. Direi che non abbiamo altra scelta”.
“Ragazzi, attacchiamolo insieme” disse ai compagni.

“Va bene!” dissero tutti e si lanciarono verso Nick.

 

 

Il sole cominciò a tramontare. Tutti i giovani ninja erano a terra esausti, senza forze: nessuno di loro era riuscito a colpire o danneggiare Nick.
Il Sun’s Warrior aveva bloccato ogni loro attacco e sfondato ogni loro difesa, senza lasciare tempo di reagire, dimostrando la sua incredibile forza.
“Non male come primo giorno” commentò Nick “Avete tutti risvegliato i vostri poteri nascosti, ma vi ci vorrà ancora del tempo per padroneggiarli”.
“Non credi di aver un po’ esagerato?” disse Kakashi “Questi ragazzi sono ninja, non tipi come te, capaci di fare quelle cose. Avresti dovuto insegnargli qualcosa”.
“Quello di oggi era un test valutativo. Volevo vedere il loro livello, ma loro l’hanno trasformato in una vera e propria battaglia” disse Nick.
“Avresti potuto fermarti prima. Guarda come è ridotto il mio pupillo!” disse Gay in lacrime.
“Tranquillo: si riprenderà dopo un buon pasto e una dormita. A proposito di pasto.” Nick sentì il suo stomaco brontolare, anzi, lo sentirono tutti “Non abbiamo neanche pranzato”.

Gli adulti rimasero inebetiti.
“Se avevi fame, allora perché non hai interrotto prima?” disse Tsunade con la venetta.
“Ecco… diciamo che me ne sono dimenticato” fece Nick mettendo una mano sulla nuca.

“CHEEEEE!!!” gridarono tutti.
“Nessuno è perfetto!” disse Nick ridacchiando.

 

 

Tutti quanti si riunirono presso un locale e fecero una mangiata incredibile, lasciando di stucco tutti i camerieri.  {ingordi}
“Ah che abbuffata!” disse Naruto accarezzandosi la pancia.
“E’ vero! Non ho mai mangiato così tanto” dissero Sakura ed Ino insieme.
“Il cibo che preparano qui è davvero ottimo” disse Nick soddisfatto “Grazie per aver offerto signor Asuma”.
“Di niente!” disse un ninja di carnagione scura con i capelli neri alzati dal copri fronte mentre osservava il portafogli vuoto.

“Non ti saresti dovuto accollare tutta la spesa Asuma. Sei al verde amico” disse Kakashi.
“Ha pagato lui, perché era l’unico che, stranamente, aveva i soldi: cosa che non avevate voi” lo riprese Kurenai, una donna mora con occhi rossi.
“Touchè!!” disse Kakashi. {Non ci credo}

“Signor Asuma, vedrò di sdebitarmi per quello che avete fatto oggi!” disse Nick dispiaciuto.
“Non preoccuparti: riceverò lo stipendio domani, quindi avrò di nuovo il portafogli pieno, pronto per essere svuotato di nuovo la prossima volta” disse Asuma mentre si accendeva una sigaretta.
“Mi scusi comunque signor Asuma!” disse Nick, che represse il desiderio di tagliare la sigaretta, per non fare la figura dello stupido.
“Magari puoi smettere di chiamarmi signor Asuma e darmi del tu” disse lui.
“Come vuole... cioè, come vuoi Asuma-san” disse Nick.
“Cominciamo ad andare meglio!” disse lui.

“Ehi Nick! C’è una cosa che vorrei chiederti: come mai hai la doppia voce?” gli chiese Shikamaru.
“Doppia voce?” chiese Nick non capendo.
“Si: quando sei umano, come adesso, hai una voce più da ragazzo; mentre, quando sei in quel modo, la tua voce è diversa, direi più adulta e ispira calma” e bevve del tè.
“Sai che non me ne’ero mai accorto? Forse dipende dalla diversa età che ho in base alla forma che assumo”disse pensieroso.
“Età?” fece Shikamaru.
“Già! Vedi: all’anagrafe, come umano ho solo 19 anni, mentre, come soleano ne ho 5039” disse. {°_°}

Ci fu un attimo di silenzio, prima di un ennesimo: “CHEEEEEE!!!!!!!!!”

 

Nick si fermò al villaggio della foglia per circa dieci giorni, durante i quali insegnò ai giovani ninja a controllare le loro abilità di Sun’s Knights.
Quando, soddisfatto, vide i loro miglioramenti disse loro: “Ottimo lavoro ragazzi. Avete un discreto controllo dei vostri nuovi poteri. Sarà compito vostro adesso accrescerli.
Ricordate sempre questo: in un combattimento non sono necessari solo corpo e mente, ma anche il cuore. Dovrete imparare a controllare queste energie, ma ve le insegnerò in seguito”.

“Perché non lo fai adesso, signor Nick?” chiese Neji.
“E’ ancora troppo presto. Inoltre ho deciso di fare un giro per il pianeta alla ricerca di altri potenziali Sun’s Knights. Vi insegnerò il resto dopo che li avrò trovati” rispose Nick.
“E lei crede che ce ne siano altri?” chiese Shikamaru.
“Ne sono sicuro!” rispose lui “Continuate con la vostra professione e non tralasciate gli allenamenti. Fra non molto avremo visite da parte di un generale infernale, quindi fatevi trovare pronti”.
“Sissignore!” risposero tutti.

“Prima che tu te ne vada” lo chiamò Tsunade “Voglio che tu prenda questo. Ti permetterà il libero accesso al villaggio” e gli diede un copri fronte del villaggio della foglia. {Sogno o son desto!}
“Grazie infinite Tsunade. Lo prendo con piacere!” disse Nick e lo indossò.
“Non ti sta male” disse Sakura “Ora sei, a pieno titolo un ninja della foglia”.
“E per questo, dovrai obbedirmi, che tu lo voglia o no” disse Tsunade con un sorrisetto.

“Villaggio tuo, regole tue” commentò Nick “Sappi comunque che non starò sempre qui. Quando potrò tornerò nella mia dimensione”.
“Fino ad allora: il villaggio sarà come casa tua e dovrai impegnarti a fondo per proteggerlo!” disse Tsunade.
“E sia!” esclamò Nick “Sono sicuro che ti troverò altri potenziali Genin da tirar su. Prepara altri di questi: te lo consiglio.
A presto ragazzi” e volò via, salutato da tutti.

 

 

 

Nel prossimo capitolo.
Il viaggio di Nick si prospetta lungo e pieno di sorprese. Chi saranno gli altri Sun’s Knights? Riuscirà insieme con loro a sconfiggere i generali infernali?
Tutto questo e altro al prossimo capitolo.

 

 

Angolo dell’autore: Special di fine anno.

 

Io e tutti i personaggi della storia riuniti che brindiamo.
Tutti: “Salute!”

Naruto: “E’ un peccato che non abbiano mostrato lo scontro contro il signor Nick; Sarebbe stato eccezionale”.
Sauron: “Non ti montare la testa, zucca vuota. Neanche un esercito potrebbe battere il signor Nick”.
Naruto: “E tu che ci fai qui? Questa non è la tua storia!”
Sauron: “Lo so, ma il signor autore ha deciso di riunire tutti personaggi della sua storia che sono comparsi e che compariranno. Così ci conosciamo prima”.

Ragazzo vestito con un kimono nero: “Bah! Che rottura!”
Naruto: “Perché scusa? E poi, tu chi sei?”
Ragazzo col kimono: “Uh?”
Sauron: “Guarda che stiamo parlando con te!”

Ragazzo col kimono (con la venetta): “Tappatevi la bocca, mocciosi. Trovo assurdo dover comparire nella terza stagione di questa stupida storia! Che accidenti!”
Naruto e Sauron: “Non siamo dei mocciosi. E poi senti chi parla: uno che si tinge i capelli di arancione”.
Ragazzo col kimono (esplode): “Avete davvero voglia di morire zucche vuote?”
Naruto e Sauron: “Adesso basta!”
Nick: “Calma ragazzi! Non vi agitate! Ricordate che siamo qui per divertirci non per combattere. Persino i demoni di Abhadon stanno buoni e chiacchierano senza fare casini”.
Naruto: “Ha cominciato questo tipo qui a rompere”.
Ragazzo col kimono: “Guarda che io ho un nome”.

Nick: “Che non devi dire al momento. Quelli che compariranno in futuro dovranno usare nomi fittizi per non farsi riconoscere”.
Ragazzo col kimono: “Il nomignolo Arancio mi fa schifo”.
Si avvicina un ragazzo con gli occhiali: “Smettila di lamentarti Arancio. Neanche a me piace il nomignolo che mi hanno dato. Bianchino si addice ai miei abiti ma non ai miei capelli. Concordi con me Mexico-san?”

Si avvicina un ragazzo alto e di carnagione scura: “Huh!”
Naruto: “Cavolo, sei altissimo”.

Sakura (appena arrivata): “Ma che ti hanno dato da mangiare?”

Sauron: “Direi che è messicano. Li concimano bene i ragazzi lì”.
Arancio: “Che bravo! Ci sei arrivato da solo o ti hanno passato un foglio sotto il banco?”
Arriva un ragazzo con uno strano cappello: “Ehilà! Io sono Gom! Non è che sapete dirmi dove posso trovare della carne? Io e il signor Scimmione abbiamo una fame da lupo!”
Naruto: “Signor Scimmione? E chi è?”

Si avvicina un uomo muscoloso con i capelli neri e una casacca arancione: “Ciao ragazzi! Deduco che voi siate i futuri Sun’s Knights. Che ne dite di mangiare tutti qualcosa di buono?”
Gom: “Tanta buona carne!”
Naruto: “Ramen!”
Sauron: “Alette di pollo!”
Arancio: “Ma state zitti! Non comportatevi come dei bambini”.
Arriva una ragazza con i capelli ramati e con un seno spropositato: “Ciao Io sono Princess. Ho sentito la parola “mangiare”? Avanti Arancio-kun, Bianchino-kun e Mexico-kun, uniamoci a loro” e si agita allegra.
Naruto e Sauron (estasiati): “Ah! Che bomba!”

Io: “Ehi ragazzi che ci fate lì? Dobbiamo iniziare il buffet e mancate solo voi. Forza venite”.
Tutti: “Arriviamo!”

 

Io: “Ragazzi, prima di cominciare, propongo un brindisi all’inizio della storia e del suo proseguimento”.
Tutti: “Salute!”

Nick: “Non credi valga la pena salutare tutti i lettori e dare loro gli auguri?”

 Io: “Giusto hai ragione.
Per voi tutti, ragazzi e ragazze che sperate nel futuro: auguro a tutti voi Buon Natale e Felice Anno Nuovo. Spero di rivedervi numerosi il prossimo anno e che Dio vi benedica!”

Tutti: “Ciao e buone feste!”

 

 

E, sperando di avervi divertito, vi saluto e vi auguro buone feste. Ci vediamo a Gennaio. Ciao e tanti auguri.

 

  
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