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Autore: Hyperviolet Pixie    06/12/2005    5 recensioni
Una storia un po' strana... Bellatrix durante una serata di luna piena incontra un cane ferito...
Ecco a voi una fiaba al chiaro di luna.
Mi lasciate una recensione?
Ci tengo a precisare che quello del titolo non è un errore, io intendo veramente dire "Luna sciocca" e non "Luna piena"
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bellatrix Lestrange, Sirius Black
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti

Salve a tutti!

Ecco qua la mia nuova fanfiction! Una oneshot che parla di Sirius e Bellatrix… una coppia che ho imparato ad amare grazie alla magnifica “The time is running out” di fleacartasi e che ho apprezzato ancora di più grazie a “Black Velvet ” di Juliet!

Il titolo della storia è “Fool Moon”!

Inoltre, volevo aggiungere che questa storiella è divisa in quattro capoversi, ognuno dei quali ha un titolo!
Buona lettura!
Leggete e recensite!

 

 

Fool Moon

 

1_ Full Moon

 

In una notte di luna piena, una ragazza, era tranquillamente seduta sulla riva del lago ghiacciato.

Il vento spirava leggero tra i suoi capelli muovendoglieli delicatamente.

Era il mese di dicembre, e tutto il parco di Hogwarts era coperto da una strato di neve candida.

La ragazza sembrava non sentire il freddo della notte, non se ne preoccupava. Bellatrix era la notte, attraente come il lato oscuro della luna.

Il silenzio intorno a lei fu spezzato dal rumore che produce la neve quando viene calpestata.

Bellatrix si girò e vide un cane nero uscire dalla foresta proibita ed avanzare zoppicando verso la casa del guardiacaccia.

La ragazza si alzò e con voce cantilenante disse: - Cagnolino! Vieni qui!

Il cane la fissò sofferente.

- Vieni qui, che ti medico!

Il grosso cane sembrò rifletterci.

Bellatrix cominciava a spazientirsi, si avvicinò al cane che subito cominciò a guaire.

- Piccolino…- lei gli avvicinò una mano al muso –Non ti voglio fare male!

Il cane si lasciò accarezzare la testa, e appoggiò la zampa ferita sui pantaloni bianchi della ragazza sporcandoglieli di sangue. Lei non vi badò.

Bellatrix con un semplice incantesimo gli bendò la zampa anteriore.

- Non sai che è pericolosa la foresta proibita?- chiese al cane grattandogli la zona dietro alle orecchie – Oggi c’è la luna piena e ci sono in giro i lupi mannari…- disse la ragazza fissando il cane negli occhi

- Sarà strano, ma sembra che tu mi capisca… sono pazza… sto qui a parlare con un cane… se davvero mi capisci, domani, al tramonto, vieni ancora qui che ti cambio le medicazioni…

Bellatrix se ne andò lasciandosi dietro il suo profumo di vaniglia.

Appena la ragazza fu sparita dalla circolazione, il cane si potè ritrasformare.

Al posto dell’animale, adesso, c’era un ragazzo dai lunghi capelli neri che fissava interrogativo le bende che gli fasciavano le ferite del braccio.

Una miriade di domande gli si affacciarono alla mente, ma non ebbe il tempo di trovare una risposta, perché subito fu raggiunto da un altro ragazzo.

- Padfoot!- il nuovo arrivato lo chiamò – E’ quasi l’alba! Moony si è calmato! Come va il braccio?

- Bene… l’ho bendato... Non è che mi presteresti il tuo mantello dell’invisibilità?- gli chiese Sirius fissandosi ancora il braccio bendato.

- Ok… hai un appuntamento?

- Forse, Prongs, forse…- concluse il ragazzo prima di ritrasformarsi in un enorme cane nero.

Cominciò a correre veloce, verso il nuovo giorno che nasceva all’orizzonte.

 

 

2_ Sunset

 

Bellatrix  adorava il tramonto.

Le piaceva stare immobile a fissare il cielo che lentamente si tingeva di rosso, il sole che spariva dietro al profilo dei monti, ed osservare l’oscurità avvolgerla silenziosa.

Ma oggi non era possibile: la nebbia avvolgeva l’innevato parco di Hogwarts.

La ragazza aveva lo sguardo perso nella profondità  della nebbia, di fianco a lei, riposava il cane, con il muso appoggiato sulle sue gambe.

In verità Sirius, non stava dormendo, ma stava pensando al motivo che l’aveva spinto ad andare da sua cugina…

Bellatrix gli cambiò le bende e gli accarezzò delicatamente la testa.

- Sei un bellissimo cane! – esclamò lei dandogli un buffetto sul naso bagnato.

Sirius fece un respiro profondo e le sue sensibili narici fiutarono il dolce profumo della ragazza.

La fragranza di vaniglia gli invase la mente facendogli provare delle sensazioni piuttosto piacevoli…

Alzò il muso dalle gambe della ragazza e la guardò negli occhi.

- Sei troppo umano per essere solo un animale. – disse lei ricambiando lo sguardo del cane.

Cos’era quella sensazione che Sirius provava?

Perché desiderava baciare sua cugina?

La nebbia si stava piano piano diradando, giusto in tempo per vedere l’ultimo quarto di sole sparire dietro i monti che contornavano il lago.

- il tramonto è la parte della giornata che preferisco… vengo qua tutti i giorni a vederlo… a te piace il tramonto?

Il cane annuì

- Sbaglio o hai annuito?- chiese scioccata Bellatrix

Il cane annuì di nuovo.

- Sono pazza… - esclamò prima di addormentarsi con la schiena appoggiata al tronco dell’albero.

Attorno a loro stava rapidamente calando l’oscurità.

Anche Sirius si lasciò sprofondare tra le braccia di Morfeo con la testa appoggiata sulle gambe della cugina.

 

Il primo a svegliarsi, il giorno dopo, fu Sirius.

Osservò il cielo che lentamente diventava sempre più chiaro, lasciando spazio al sole che nasceva all’orizzonte.

- Buongiorno Bellatrix – sussurrò il ragazzo dopo aver ripreso il suo aspetto umano.

Le diede un leggero bacio sulla guancia, recuperò il mantello dell’invisibilità e si diresse verso la scuola, lasciandosi alle spalle il nuovo giorno che nasceva e con esso anche Bellatrix che dormiva profondamente nonostante il freddo pungente.

Chissà se lei sarebbe stata ancora lì anche per i prossimi tramonti…

3_ The dark side of the moon

 

Tutte le sere al tramonto i due si incontravano e passavano insieme dei bellissimi momenti guardando la luna specchiarsi sulla superficie semi-ghiacciata del lago.

Sirius, ormai, si era convinto che Bellatrix fosse come il lato oscuro delle Luna: faceva nascere in tutti il desiderio di addentrarvisi.

Sirius era consapevole che sua cugina possedesse un non so che di misterioso, affascinante che attraeva tutti quelli che le stavano intorno, mettendola al centro di un universo costituito da labili segreti.

Padfoot desiderava con tutto sé stesso di conoscerla meglio, capire il perché del suo comportamento freddo e scostante, far parte del suo mondo.

 

Quel giorno, come tutti gli altri, Bellatrix lo attendeva seduta con la schiena appoggiata al solito tronco.

Davanti a lei, il lago era illuminato dagli ultimi raggi rossi del sole morente.

- Sei in ritardo – osservò la ragazza senza smettere di fissare il capolavoro che madre natura aveva modellato con le sue mani.

Il cane la raggiunse e si sdraiò sull’erba bagnata di fianco a lei.

- Sai, continuo a chiedermi cosa mi spinga a conversare con un cane, e ancora non ho trovato nemmeno una risposta… forse sono pazza?

Il cane scosse vigorosamente la testa in segno di diniego.

- Sai, - continuò la ragazza – ogni tanto mi capita di pensare a cosa succederebbe se tu fossi umano! -

sirius avvicinò il muso alla faccia di Bellatrix, continuando a scodinzolare alla ricerca di coccole.

- Poi mi rendo conto che il mio, rimarrà solo un egoistico sogno che non si realizzerà mai. – concluse sconsolata passandosi una mano avvolta in un guanto bianco, tra i lunghi capelli neri.

“ E’ questo che vuoi Bellatrix? ” si chiese Sirius “ vorresti la vicinanza di un umano che, come me, sia in grado di ascoltarti e di farti compagnia mentre guardi il tramonto? Sarò felice di realizzare questo tuo egoistico desiderio! ” .

Padfoot guardò Bellatrix dormire profondamente, così, decise di riprendere il suo aspetto umano e di sdraiarsi di fianco alla cugina.

- Ti amo, Bellatrix – sussurrò Sirius all’orecchio della ragazza dormiente e subito dopo la seguì nel dorato mondo dei sogni.

 

La mattina dopo, all’alba, Bellatrix, si guardò attorno alla ricerca del suo peloso amico, ma al suo fianco trovò Sirius che dormiva profondamente.

La ragazza gli sorrise e guardò il cielo che presentava delle venature rosate.

Era l’alba, l’alba di un nuovo amore…

 

4_ Moonlight_ The end_

 

In questo momento, tutti, vorremmo vedere la scritta “ e vissero felici e contenti… ” a conclusione di questa “ fiaba al chiaro di luna ”, ma purtroppo non è possibile.

I due ragazzi stettero insieme per tutto il loro settimo anno di scuola, ma non poterono più frequentarsi per cause di forza maggiore, come le loro opinioni discordanti a proposito della guerra magica che si stava combattendo.

Nonostante tutto i due continuarono ad amarsi da lontano.

L’unica volta che si videro in quei quindici anni che erano passati dal loro ultimo giorno ad Hogwarts, fu in una situazione tragica: credo che tutti, ormai, sappiano cosa successe all’ufficio misteri.

 

 

   
 
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