Pregiudizi
In which there is drama I-II-III
Lily era via per il fine
settimana, avendo dichiarato di dover portare a termine qualche
incarico, e
Levy voleva restare per la notte.
E questo significava solo
una cosa.
Arti aggrovigliati.
Piccoli lamenti da parte della ragazza. Il bisogno costante di calore
umano
quando in realtà la stanza non faceva che scaldarsi.
Con un verso rabbioso,
Gajeel la sollevò e avvolse le gambe di lei attorno alla sua
vita.
Levy ridacchiò,
attaccando
il suo collo con baci e succhiotti mentre lui faceva uno scatto verso
la camera
da letto. Piccoli gemiti uscivano dalla sua gola ad ogni bacio. Levy
emise un
gridolino quando venne lasciata cadere senza cerimonie sul letto.
Allungò le braccia
verso
Gajeel, e lui rispose abbassando il suo corpo su quello di lei,
facendosi
coinvolgere in altro bacio appassionato.
Cosi
caldo. Così caldo. Mi
sto scaldando. C’è una strana sensazione che
cresce dal fondo del mio stomaco. Pelle. Ho bisogno di
più pelle. Toglimi la
maglietta. Dio. La sua pelle è così calda. Di
più. Di più. Mi serve-
Levy gemette.
Se Gajeel avesse
continuato a sfregare i suoi fianchi in quel modo…
Lui si staccò dal
bacio,
mirando a lasciarle un vistoso segno sul collo. Il respiro di lei
divenne
irregolare, gli artigliò la schiena, sfregò il
bacino contro il suo.
“Ti
voglio.” Sussurrò Levy.
Gajeel si
congelò. Le
labbra della ragazza divennero una linea sottile.Il dragon slayer si
staccò da
lei.
“Andrò
sul divano. Tu
dormi qui.” Si allontanò così, il
pavimento scricchiolava sotto i suoi pesanti
stivali.
Levy rilasciò un
respiro
che non aveva nemmeno realizzato di stare trattenendo, e si
coprì il viso con
le mani – qualunque cosa pur di trattenere le lacrime che si
stavano formando
agli angoli dei suoi occhi e il grido che ribolliva nella sua gola.
Lo faceva sempre.
Una volta realizzato che
le cose si stavano scaldando troppo, se ne andava, lasciandola bollente
e
stizzita e totalmente insicura.
Perché, contrariamente
a
quanto si credeva, Gajeel e Levy non avevano mai fatto sesso.
- - -
C’era una dannata
tensione
nella gilda quel giorno.
Forse poteva avere a che
fare con il fatto che Levy fosse arrivata senza Gajeel quella mattina,
quando
il treno del gossip aveva chiaramente affermato che i due avevano
passato la
notte assieme. Forse poteva avere a che fare con il fatto che Gajeel
fosse
arrivato con un’aria più oscura del solito, e con
un cipiglio torvo che non
aveva intenzione di nascondere.
Ad ogni modo, qualcosa non
andava, e tutti erano preoccupati.(Per le loro vite)
Juvia non voleva
interrompere il suo programma giornaliero di
sguardi-amorevoli-per-Gray, ma
sapeva, dal momento in cui Gajeel si era trascinato verso una stanza
nel retro
della gilda, che doveva aiutarlo.
Con un ultimo, lungo
sguardo di pura adorazione per Gray, si alzò dal suo tavolo
e seguì il percorso
del dragon slayer. Non fu sorpresa nel sentire suoni di schianti
all’interno
della stanza. Sembrava che ci fosse una rissa, ma sapeva che era solo
Gajeel
che sfogava la sua frustrazione su qualunque pezzo di arredamento della
stanza.
La maga bussò alla
porta, la
sua postura rigida e corretta come sempre. “Juvia potrebbe
entrare?” seguirono
alcuni secondi di silenzio prima che la porta venisse spalancata. Lei
fece con
calma un passo in avanti e si chiuse la porta alle spalle, togliendo
luce alla
stanza. L’unica fonte di illuminazione era una piccola
finestra rettangolare,
ma non aveva bisogno di luce per vedere Gajeel rannicchiato al centro
delle
macerie. Ringhiò debolmente, grattandosi la testa con furia
come se avesse
potuto cambiare qualcosa.
“Un’incomprensione…?”
domandò Juvia gentilmente, senza muoversi dal suo posto.
“Odio quanto cazzo sono
diventato buono,” gridò lui.
“Frequentare queste piccole merde mi rende
debole.”
“Ma Fairy Tail ti piace
più di Phantom Lord.”
Gajeel non rispose.
Il tono di Juvia si
addolcì. “Perché non le spieghi
semplicemente come stanno le cose?”
“Ho provato,”
borbottò il
dragon slayer. “Mi ha ignorato.”
“Probabilmente
perché
continui ad abbandonarla senza spiegare nulla.” Juvia fece un
passo avanti.
“Levy sembra preoccupata, e ha bisogno che tu
la rassicuri. Probabilmente pensa che non la vuoi.”
Il modo in cui gli occhi
di lui si spalancarono, e i suoi pugni si strinsero, fu abbastanza per
Juvia da
credere che non fosse vero. Gajeel abbassò le spalle,
“È ancora giovane…”
“Ma grande e matura
abbastanza da capire.” La ragazza abbassò lo
sguardo. “Entrambi siete i nakama
più cari a Juvia, e Juvia odia vedervi tristi.”
- - -
Erano passati due giorni,
e non si erano ancora riconciliati.
Juvia sembrava l’unica
rilassata nella gilda. Dopo aver passato tempo ben speso a osservare
amorevolmente Gray mentre parlava, nudo, rendendola felice, si
avviò verso il
bancone del bar per trovare Lucy e Mirajane più preoccupate
di prima, e Natsu
steso fra loro. “Dov’è Levy?”
domandò Juvia, vagando con gli occhi per l’enorme
stanza allo scopo di individuarla.
Mirajane aggrottò le
sopracciglia
“Ha visto Gajeel andare via, ha deciso che ‘quando
è troppo è troppo’, ed è
andata a confrontarsi con lui.”
“Spero che le cose si
risolvano” sospirò Lucy.
Juvia prese posto su uno
sgabello, sorridendo “Juvia è sicura che lo
faranno. Gajeel
è un
buon amico.”
Lucy sbatté
le palpebre.
“Mi dimentico sempre
che sei in buoni rapporti con lui”
“Questo
perché siete tutti
troppo intenti a preoccuparvi.”
“Qual è il
problema di Levi
comunque?” domandò Natsu.
Mirajane asciugò con
calma
un bicchiere, la tensione si allentò sulle sue spalle dopo
l’intervento di
Juvia “Gajeel non ha mai, ehm,
‘consumato’ il loro rapporto, e lei ha pensato
che fosse perché lui non la vuole davvero.”
Natsu incrociò le
braccia
con espressione crucciata “Con la quantità di
feromoni che quel ragazzo
rilascia? Lei pensa davvero che non
la voglia?”
“Non tutti hanno i sensi
da dragon slayer, Natsu,” replicò Lucy, per poi
arrossire. “E pensavo che
avessi detto che gli piace la biblioteca.”*
“Certo!
Gli piace pomiciare nella biblioteca.” Il suo ghigno si allargò.
“Ooh,
Lucy-pervertita ha immaginato altre cose, eh?” lei gli
tirò un pugno per
zittirlo.
“Ma se questo
è il
problema, perché lui non lo fa e basta?”
domandò Mirajane.
Massaggiandosi la guancia,
Natsu fissò lo sguardo su Juvia. “Tu ne sapevi
qualcosa, Juvia?” Lei annuì in
risposta, e Natsu si voltò verso le altre due donne.
“Beh, essere allevati da
un drago ti dà un certo tipo di assetto
morale…”
Se ne andava in giro a
passo furioso, spaventando chiunque si trovasse in un raggio di qualche
metro,
quando si fermò all’udire un feroce suono acuto.
“GAJEEL.”
Un brivido gli corse lungo
la schiena – qualcosa che succede solo una volta ogni luna
blu – e si voltò per
vedere una Levy dal volto rosso e furioso.
Ah. Era bellissima.
“IN
CAMERA MIA. ADESSO.”
Fu veloce a seguirla,
nonostante la ferita del suo orgoglio sanguinasse sempre di
più. Con una
persona arrabbiata che seguiva un’altra persona arrabbiata,
la quantità di
spazio vuoto attorno a loro si allargava, con gente che scappava
terrorizzata
nell’avvertire una forza invisibile ripiena di rabbia.
La camminata fu silenziosa
e soffocante. Fu quando entrarono nella stanza di lei, piena di libri,
che
scattarono.
Subito dopo che Gajeel
ebbe chiuso la porta, Levy lo spinse violentemente contro questa.
Afferrandogli
il colletto e contando sul suo momentaneo sguardo scioccato, lo
trascinò verso
il basso e sbatté le labbra contro le sue. Istantaneamente,
la loro
frustrazione fu rilasciata in passione, l’unica traccia del
loro combattimento
venne abbandonata nell’ardore e nella disperazione dei loro
tocchi. La presa di
Levy rimaneva salda sul suo bavero, permettendole di avvicinarlo il
più
possibile a sé, mentre anche Gajeel, con le mani immerse nei
suoi capelli, la
tirava verso se stesso. Piccoli versi e gemiti uscivano dalle loro gole
e dai
loro baci. Fu quando Levy portò una mano su quella di lui,
per poi guidarla
fino ai suoi seni, che l’atmosfera si ruppe di nuovo.
Gajeel si allontanò, la
sua voce era affaticata “Levy, fermati.”
La ragazza la sentì
ancora
– quella tristezza che ribolliva alla base della gola, gli
occhi che pungevano.
Corrucciò le sopracciglia e deglutì, cercando di
respingere il singhiozzo
strozzato che le stava salendo. “Lo sapevo.” Fece un passo
indietro. “Tu
non mi vuoi.”
“Non
ho detto questo-”
“È come se
l’avessi fatto!”
gridò lei, le lacrime che scorrevano liberamente.
“Nemmeno mi vuoi! Scommetto
che desideri davvero solo quelle donne che sono più belle e
più alte e più
forti-”
Ma lui le afferrò la
testa
e frenò il suo pianto con un altro bacio. Fu molto
più dolce e lento di quelli
precedenti, qualcosa di cui nessuno pensava fosse capace, ma fu
abbastanza per
Levy per perdere il controllo delle proprie ginocchia. Se non fosse
stato per i
rapidi riflessi di Gajeel, sarebbe caduta.
Si separarono, senza
fiato, con le loro fronti che si sfioravano in modo forse anche
più intimo di
quanto potessero fare le loro braccia che avevano avvolto
l’una attorno
all’altro. “Ti voglio,” ammise Gajeel,
“ti voglio così tanto che una doccia
fredda non può rimediare alla merda in cui mi
metti.” Levy arrossì lievemente.
“Ma non potrò averti fino a quando non sarai
pronta.”
“Ma io sono
pronta, Gajeel! Io-” il suo rossore
divenne più profondo. “Io ti
amo…”
Ci fu un momento di
sospensione in cui Gajeel la osservò, come se le parole che
aveva appena
pronunciato non esistessero. Quando lei ebbe pensato di averlo perso
per sempre
con la sua stupida confessione, le mani di lui si alzarono per posarsi
ai lati
del suo viso, con il pollice che asciugava i resti dei percorsi delle
lacrime
sulle sue guancie.
“Quando i draghi si
uniscono,” cominciò lui, “si uniscono
per la vita.”
Fu il turno di Levy di
fissarlo, la bocca spalancata. Centinaia di parole e pensieri diversi
corsero
per la sua mente in un singolo istante, e l’unico che fu
capace di esplicitare
fu “Quindi non mi ami.”
Gajeel ringhiò.
“Donna,
smettila di infilarmi parole in bocca!” espirò dal
naso, cercando di calmarsi.
“Sei ancora giovane. Dici di sapere quello che vuoi, ma non
è realmente così.”
“C-Come lo
sai?” replicò
lei.
“Levy, sono
più vecchio di
te.” La sua espressione si fece grave “Molto
più vecchio. Ho combinato
abbastanza cazzate da sapere come funziona. Non voglio metterti in una
posizione che rimpiangerai per il resto della tua vita.”
Ma lei non sembrava ancora
convinta. “Quindi è perché sono
giovane. Credi che sia una specie di bambina-”
“Ti sto dando
un’opzione.”
“Tu vuoi solo che non
stia
con te!”
Gajeel la spinse contro la
porta, scambiando le loro posizioni e stagliandosi su di lei come
un’ombra.
“NON VOGLIO CHE MI
LASCI!”
Levy rimase in silenzio,
con le braccia e le mani attaccate al corpo, come se avesse avuto
paura. Ma lo
fissava, implorandolo che fosse vero.
L’intensità
della sua
confessione sembrò aver prosciugato le energie del dragon
slayer, che si lasciò
cadere in avanti emettendo un sospiro frustrato. Appoggiò la
fronte alla spalla
della ragazza, con la schiena piegata per ovviare al problema
dell’altezza. “Se
mi unisco con te ora, ti potresti stancare di me in cinque anni, forse
meno. Ti
innamorerai di qualche figlio di puttana e scapperai con
lui.” alzò la testa,
ma senza guardarla negli occhi, palesemente imbarazzato
poiché non abituato a
rivelare i suoi sentimenti molto spesso. “Puoi fare sesso con
altri ragazzi.
Ucciderei quegli stronzi squartandoli da parte a parte, ma puoi farlo.
Puoi
lasciarmi prima che io ti prenda, e affronterò la cosa a
modo mio. Ma
se mi lasci dopo che abbiamo…”
Si fermò.
La luce soffusa che
filtrava nella stanza divenne assurdamente intensa.
“Voglio
aspettare.” Continuò lui con voce roca. “Così che quando ci uniremo,
sapremo a cosa andiamo incontro.”
Levy voleva fare qualcosa
di pazzesco. Voleva bruciare i suoi libri, lanciare mensole, rovesciare
tavoli, qualunque cosa.
Perché davanti a lei
c’era Gajeel, che atipicamente le aveva rovesciato addosso le
sue paure, e lei
aveva frainteso il messaggio. Si sentiva un’idiota. Tuttavia,
più ci pensava, e
più si rendeva conto che temevano la stessa cosa.
Appoggiò le mani sulle
sue
spalle e gli diede un veloce bacio sulle labbra.
“Ok,” disse solamente.
E
semplicemente così, la tensione scomparve.
“Ok.” Un altro
bacio. “Non
ti lascerò.” E un altro. “E
non faro sesso con altri ragazzi.” Un altro.
“Finché aspetterai tu, aspetterò
anche io.” Un altro.
Gajeel cominciò a
realizzare
cosa stava facendo, e reagì di conseguenza, “Sono
dannatamente d’accordo.” Un
altro bacio “Però non mi dispiacerebbe prendere a
calci il sedere di qualcuno.”
Levy ridacchiò
“Lo fai
anche se non ci vado a letto insieme.”
“Si, giusto.”
Un altro bacio.
“Sai…”
un altro. “Non
ci sarebbero problemi se noi… ci divertissimo un
po’, giusto?” Un altro,
“Voglio dire,” un altro,
“Finché non facciamo quello.”
“Sei dannatamente
seria?”
un altro, “Pensi davvero che sarei capace di
controllarmi?”
“Oh, non so, potremmo
metterti una cintura di castità o simili.” Un altro.
“Che cazzo
è?” un altro, “E
come dovrebbe funzionare?”
“Beh, sei tu quello che
può trasformare il suo corpo in acciaio. Scoprilo da solo.”
Gajeel
emise un verso rabbioso, stanco dei piccoli baci che non facevano nulla
per
aiutare il suo crescente desiderio, e si appropriò
dell’intera bocca di lei.
“Letto. Adesso.”
Levy
rise quando lui la sollevò, caricandosela sulle spalle.
Omake
“Ci
sono mai state altre donne?”
Il
petto di Gajeel era contro la sua schiena, le braccia di lui avvolte
strettamente attorno alla sua vita, e aveva il naso appoggiato alla sua
spalla.
Alzò lo sguardo mentre lei contorceva il più
possibile il collo per vedere, per
quanto potesse, l’espressione del dragon slayer.
“Si.”
Disse lui alzando le spalle. “Ma tu sei l’unica con
cui abbia mai pensato di
unirmi.”
Se
Levy fosse stata in piedi in quel momento, sarebbe stramazzata al
suolo. Optò
per arrossire profondamente, dato che sapeva che quella era la sua versione di una confessione
d’amore.
Le
labbra le si piegarono in un sorriso. “Quindi… sei
vergine, eh?”
“CAZZO!
Dopo tutta la sdolcinata merda
che ti ho
detto, quella è la cosa che ti ricordi!”
*
riferimento a Misconceptions capitolo 4
Senza
contare il fatto che di per sé forse questa fic non
è scritta benissimo, l’idea
dell’autrice mi è piaciuta troppo. Leggere in
inglese la frase che considero
come fatidica, mi ha fatto davvero sciogliere il cuore…
“When
dragons mate… they mate for life.”
Mi
sembra un concetto stupendo e molto romantico, che trovo anche IC per
il manga
stesso! Insomma, non mi sorprenderei se fosse davvero così!
E poi,
Levy che riesce a esplicitare sempre il pensiero sbagliato, mettendo
parole in
bocca a Gajeel, è davvero comica! Per non parlare
dell’Omake XD
Spero
sia piaciuta questa conclusione a chi a seguito la raccolta.
Sappiate
che sto già traducendo una splendida GajeelxLevy a rating
rosso (più o meno)
anche quella con un’idea di base sensazionale!
Spero
che la seguirete, ne vale davvero la pena! Si intitolerà
“Fairy Eater”
Ringrazio
chi ha commentato e seguito: tutte le vostre recensioni verranno
riportate all’autrice!