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Autore: HermioneCH    18/12/2010    7 recensioni
Piccola OneShot Sirius/Hermione! La notte di Natale Hermione fa uno strano sogno....
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Uno Strano Sogno




I suoi occhi scuri.
Il suo sorriso sensuale.
I suoi lunghi capelli neri.
Il suo petto nudo.
La sua mano si alzò verso di lei.
Sentì il tocco leggero delle sue dita sulla sua guancia.
L’immagine cambiò. Lo stava baciando, godeva di quel piacere immenso. Le sue labbra erano calde, seducenti. Sentiva che se avesse smesso di baciarlo sarebbe morta.
Lei gli passò le mani nel capelli, lui le fece scorrere sul suo seno.

Hermione si svegliò di soprassalto. “Oh Mio Dio” mormorò la ragazza. Tentò di regolare il suo respiro, ma era agitata, eccitata. Si mise le mani sul volto. Si alzò dal letto e infilò la vestaglia. Guardò l’orologio che segnava le due del mattina, era Natale.
Uscì dalla camera, tentando di non svegliare Ginny, ancora sconvolta dal sogno che aveva appena fatto. Scese gli scalini diretta in cucina, aveva bisogno di un tè o forse anche di qualcosa di più forte. Come era possibile che avesse appena sognato lei e Sirius in un momento del genere? Lei era da sempre innamorata di Ron, allora perché aveva sognato Sirius e noi lui?
Scosse la testa tentando di allontanare il ricordo di quel sogno ed aprì la porta della cucina. Ringraziò di trovarla deserta, accese la luce e si diresse ai fornelli.
Preparò l’acqua per il te e prese una bustina di camomilla. “Forse mi calmerà” mormorò la giovane Grifondoro. Non riusciva a togliersi dalla testa le immagini di Sirius che la baciava, che le toccava il seno. Inspirò profondamente e allontanò i capelli dal viso.
Stava immergendo la bustina di camomilla nell’acqua quando la porta della cucina si aprì. La ragazza sobbalzò. “Hermione?”
Lei si voltò di scatto e con la mano colpì la tazza, che cadde per terra e si infranse.
“Oddio, che maldestra” esclamò Hermione, chinandosi per raccogliere i pezzi della tazza.
Sirius si avvicinò velocemente a lei e si chinò per aiutarla. “Lascia faccio io, rischi di tagliarti” disse sfiorando la sua mano. Hermione ritrasse la mano spaventata.
“Tutto bene?” chiese Sirius.
“Oh.. ehm.. sì” borbottò Hermione, rialzandosi.
Il Malandrino estrasse la bacchetta, riparò la tazza e asciugò per terra.
“Come mai in giro a quest’ora?” le domandò Sirius, poggiando la tazza riparata sul tavolo.
Hermione deglutì “Ho fatto un sogno strano. E poi non riuscivo più a dormire”.
“Vuoi parlarne?” chiese dolcemente Sirius.
“No!” esclamò Hermione “Io.. ehm.. scusa.. no, grazie”.
“Sicura di stare bene?”
“Sì, benissimo”.
Sirius la guardò di traverso poco convinto “Siediti, ti preparo un altro tè”.<.br> “Io.. no.. davvero non c’è bisogno. Torno a letto”.
“Hermione, siediti, per favore” le disse Sirius. La prese per una mano la fece sedere sulla sedia più vicina. Hermione deglutì nervosa. “Whisky, altro che tè” sussurrò a sé stessa.
“Si può fare, in fondo hai sedici anni” disse Sirius, con un sorriso.
“Cosa? Ehm.. no io.. stavo parlando a me stessa” disse Hermine, guardandolo impaurita.
“Ceeerto” disse Sirius, ridendo. Spense il bollitore, prese due bicchieri e una bottiglia di Whisky Incendiario dalla credenza e si sedette accanto ad Hermione.
“Io non…“
“Me l’hai detto tu” la interrupe Sirius e versò il Whisky nei due bicchieri “È stata inconsciamente la tua mente a fartelo dire. E bisogna sempre ascoltare il lato inconscio della nostra mente”.
Con le mani tremanti Hermione afferrò il bicchiere di Whisky che Sirius le offriva.
“Buon Natale, Hermione”.
“Buon Natale, S-sirius”.
Hermione bevve un sorso, nella speranza di calmare i propri nervi.
“Allora! Non vuoi proprio raccontarmi di questo strano sogno che ti ha fatto andare fuori di testa?” domandò Sirius, divertito.
“Meglio di no”.
“Proverò ad indovinare allora”.
“Sirius” lo ammonì la ragazza.
“Riguardava te, giusto?” iniziò Sirius, Hermione fece finta di non sentirlo “Giusto e abbastanza ovvio. Te e un ragazzo, magari?”
Hermione continuò a ignorarlo, ma le sue gote arrossirono.
“Ma davvero? Un ragazzo? Sarà di nuovo lo sfavillante Bulgaro? Mmm.. non è lui. Qualcuno in questa casa?” continuò Sirius, era sempre stato bravo a leggere le persone. Hermione bevve il resto del Wiskhy in un sorso e tossicchiò. “Eh si, proprio qualcuno in questa casa!” disse mentre il suo sorriso si allargava. “Uno dei ragazzi?” propose Sirius, Hermione continuò a rimanere impassibile.
“Non è uno dei ragazzi?!!” disse Sirius quasi scioccato “Allora è un membro dell’Ordine!”
“Bene io devo tornare a letto!” disse velocemente Hermione, ma nella furia di alzarsi inciampò e crollò addosso a Sirius. Lui serrò le braccia attorno a lei “Allora che hai fatto con questo membro dell’Ordine? Sei più distratta di Tonks, questa sera” disse Sirius sorridendo maliziosamente.
Hermione si liberò dalla sua presa e uscî dalla cucina.
“Non mi scappi, cattiva ragazza” disse Sirius, raggiungendola. “Allora chi è? Bill? Kingsley? Non sarà Remus??”
Hermione si voltô a guardarlo e lo fulminò “Smettila, ti prego”.
“D’accordo, d’accordo” disse Sirius. Erano arrivati davanti alla camera di Hermione. La ragazza lo guardò esasperata. Desiderava solo scappare.
“Un’ultima cosa” disse il Malandrino, con un ghigno “Sono io?”
La ragazza arrossì violentemente. “Ma davvero? E cosa facevamo?” chiese Sirius, sorridendo maliziosamente. Hermione abbassò lo sguardo totalmente imbarazzata.
“Non c’è bisogno di fare quella faccia, piccola” disse Sirius, mise un dito sotto il suo mento e le alzò il volto. Hermione si ritrovò a guardare i suoi occhi scuri, il sorriso sensuale e i lunghi capelli neri. Mise la mano sul suo petto. “Perdonami”.
Felpato rise, allegro “Non è colpa tua, mica puoi controllare i tuoi sogni” disse, accarezzandole la guancia “Ma non nasconderò che mi fa piacere. Per un vecchio come me sono soddisfazioni”.
“Tu non sei vecchio” sputò fuori Hermione, senza pensare. Sirius sorrise di nuovo.
“Grazie”.
“Forse è meglio che vada a dormire” azzardò Hermione.
“Forse”.
“Non fare così”.
“Così come?”.
“Smettila” esclamò Hermione, Sirius rise di nuovo “Buona notte, Hermione” si avvicinò a lei e le stampo un bacio sulla guancia. Stava per allontanarsi quando Hermione lo afferrò per la mano.
Non capì mai perché lo fece, ma si scaraventò su di lui e posò le sue labbra su quelle dal Malandrino.
Sirius rimase scioccato dal gesto della ragazza. Non capì mai perché lo fece, ma rispose al bacio.

  
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