* dedicata ad Altovoltaggio, che mi ha sempre
dato ottimi consigli! Sperando che ti piaccia! *
Panico in casa Malfoy
-
Come
hai potuto comprare a Scorpius la nuova Iperbolt?
-
È
una scopa meravigliosa e Scorpius è in grado di guidarla!
-
È
omologata dai dodici anni in su e lui ne ha nove! NOVE! S’ammazzerà di certo!
-
Nostro
figlio è molto più alto rispetto a quelli della sua età, può usare l’iperbolt senza problemi!
-
Senti
un po’, Draco, non ho intenzione di discuterne. Io dico che quella scopa non va
bene. Punto e basta!
-
Che
ne dici di continuare la conversazione di sopra?
Draco guardò sua moglie
con uno strano sorrisetto sulle labbra. La donna lo squadrò, con un
sopracciglio leggermente piegato all’insù.
Quindi i due salirono
al piano di sopra.
***
Scorpius era nervoso.
I suoi genitori avevano litigato. Di nuovo.
Era in camera sua e li
aveva sentiti discutere animatamente, anche se era al piano di sopra.
Capitava spesso, anzi,
non passava giorno che quei due non sbraitassero per qualcosa!
Alcuni suoi amici lo
avevano messo in guardia: se i genitori litigano tanto, divorzieranno presto.
Lui voleva bene ad
entrambi e non riusciva ad immaginare il suo futuro diviso tra la casa di mamma
e quella di papà.
Doveva assolutamente
sapere che cosa sarebbe stato della sua famiglia.
Deciso a scoprire la
verità andò a cercare la risposta nell’unico luogo in cui sapeva l’avrebbe trovata:
la camera di sua sorella.
Marianne, quasi
quindici anni, detta “ Annie ” dalle sue amiche, detta “ Megera ” da suo
fratello.
Scorpius bussò alla
porta della camera, quindi entrò senza aspettare d’essere invitato.
Annie era sdraiata sul
letto, a pancia bassa, gambe in alto, caviglie incrociate e dondolanti al ritmo
di una musica che solo lei poteva sentire attraverso gli auricolari che le
pendevano dalle orecchie.
Stava scrivendo su una
di quelle diavolerie babbane che lui ancora non capiva.
Quando la giovane vide
la porta aprirsi, chiuse di colpo lo schermo del suo portatile, per poi
riaprirlo, avendo constatato che non si trattava dei suoi genitori.
-
Che
diavolo vuoi, Scocciosus? Vattene da camera mia! Non vedi che sono impegnata?
-
Guarda
che se mi mandi via dico a papà che usi sempre il pici-uter!
-
Scegli:
o “ pici ” o “ computer ”!
-
Vabbè,
quell’affare lì!
-
E
secondo te chi me l’ha comprato?
-
Oh…e
allora perché quando mamma e papà si avvicinano tu lo nascondi sempre?
-
Fatti
miei! Che vuoi piattola?
Come se si fosse reso
conto solo in quel momento della gravità della situazione, il biondo fanciullo
divenne improvvisamente serio e, con tono grave, disse a sua sorella:
-
Mamma
e papà stanno per divorziare.
-
Ma
che diavolo dici? Gelerà l’inferno prima che quei due si dividano!
-
Ti
dico che è così! Ne sono sicuro!
-
Ma
smettila di dire cretinate e va a dormire!
-
No
che non ci vado! Anzi! Ora vado da loro e gli dico che se divorziano io scappo
di casa!
-
Me
lo prometti?
-
Scema!
Dopo quell’ultimo
scambio di battute, il piccolo Scorpius si fece coraggio ed andò dritto fino
alla camera dei suoi genitori. Quindi, cercando di calmare il tremore delle
mani, aprì lentamente la porta chiusa e si bloccò di colpo.
Rimase fermo come uno
stoccafisso, per diversi minuti, a guardare i suoi genitori, quindi tornò in
fretta e furia in camera della sorella.
-
Annie!
Annie! Papà vuole uccidere la mamma!!!
-
Scorpius!
Ma che cavolo vai dicendo?!?
-
Te
lo giuro! Papà la sta soffocando!
-
Scorpius,
smettila di dire cretinate e tornatene a letto!
-
Ma
ti dico che è la verità! Lui è sopra di lei e la sta soffocando! mamma faceva
fatica a respirare! Aveva il fiato corto proprio come dopo una corsa e…
-
Che
cosa? Oh, Scorpius!
Annie, rendendosi
conto di quello che suo fratello poteva aver visto, cominciò ad immaginare la
scena dal punto di vista di un bambino di nove anni e capì di dover
tranquillizzare il suo petulante fratellino.
-
Senti
Scorpius, devi credermi sulla parola: papà ama la mamma e, sono sicura, che non
la sta uccidendo! Ok?
-
Certo
che non la ucciderà! Perché mamma in realtà è un vampiro!
-
Per
Salazar! E questa come ti è venuta in mente?
-
Mentre
papà la soffocava, lei gli stava succhiando il sangue dal collo e lui aveva una
faccia così strana…
Annie riuscì a non
scoppiare a ridere solo perché era dotata di un autocontrollo superiore alla
media. Avrebbe potuto infierire su suo fratello e divertirsi un mondo alle sue
spalle, raccontando alle amiche di quell’assurda nottata, invece decise di
tranquillizzare il bambino, visibilmente agitato, dicendogli solo una piccola
parte della verità, che lui aveva visto e lei soltanto intuito.
-
Vieni
qui, pulce! Ti devo dire una cosa importante: mamma e papà si amano tanto. A
volte si comportano come due poppanti, è vero, ma è il loro modo di volersi
bene. Quello che tu hai visto, o almeno credi d’aver visto, è un altro modo per
dimostrarsi affetto.
-
Con
morsi e graffi?
-
Sì,
anche con morsi e graffi.
-
Non
ti credo.
-
Toglimi
una curiosità: mamma e papà erano vestiti mentre si…mordevano?
-
Non
lo so…erano sotto le coperte! Però …aspetta! Papà aveva la schiena nuda!
-
E
scommetto che lo erano anche le braccia di mamma, mentre lo abbracciava, giusto?
-
Sì!
Esatto!
-
Ecco
la prova! Si amano tanto!
-
La
prova? Ma che cosa significa?
-
Lo
capirai fra qualche anno! Ora che ne dici di tornare in camera tua e provare a
dormire? Domani vedrai che sarà tutto a posto!
-
Uff…Va
bene…
Il bimbetto cominciò a
trascinarsi stancamente verso la sua camera, quindi, con occhi speranzosi, si
voltò verso la sorella e disse:
-
Non
è che potrei dormire qui con te? Mi faccio piccolo piccolo!
-
Tu
sei già un nano! …uffa…OK!
E con un balzo il nanetto
di casa si fiondò nel lettone della sorella, che, rassegnata, spense il
computer.
***
La mattina seguente,
quando i due eredi Malfoy scesero le scale per recarsi a colazione, Draco e
Ginny erano già seduti a tavola che chiacchieravano amabilmente.
Annie guardò suo
fratello con un’occhiata che stava ad indicare: hai visto? Te l’avevo detto!
Mentre Scorpius era
sempre più confuso. Lui aveva visto tutto!
-
Buongiorno
ragazzi! Dormito bene?
-
Sì,
grazie!
Rispose prontamente
Annie, mentre Scorpius rimase muto come un pesce.
-
Anche
tu Scorpius?
-
A
dire il vero non molto.
-
In
effetti hai l’aria stanca. Sei stato poco bene?
-
Non
proprio…
-
Perché
non ci racconti?
Il bimbo guardò la
sorella che, dopo aver bevuto un lungo sorso di succo di zucca, addentò un
toast e si chiamò fuori:
-
Io
c’ho provato! Ora sta a voi chiarire con lui!
Quindi sorrise ai
genitori sempre più confusi, si alzò e si mise di fianco all’uscio. Come a
dire: io non c’entro niente, ma questa scena non voglio proprio perdermela!
Draco e Ginny si
rivolsero nuovamente al figlio che li guardava, incerto su come affrontare la
questione. Quindi, come colto da un lampo di genio disse, rivolto a sua madre:
-
Mamma!
Puoi venire un attimo alla luce del sole?
-
Che
cosa?
-
Ti
prego! Fallo per me!
-
Come
vuoi.
Ginny si avvicinò al
figlio quindi, insieme, andarono alla finestra, dove i raggi del sole baciarono
i ramati capelli della donna ed illuminarono le lentiggini che, da sempre,
caratterizzavano tutti i fratelli Weasley.
Durante questa scena
Draco rimase fermo a guardare Annie, letteralmente piegata in due dal ridere!
-
Ora
vuoi spiegarci cosa ti passa per la testa?
-
Tu
e papà divorzierete?
-
No!
Certo che no!
-
Davvero?
-
Te
lo assicuro!
-
E
allora perché litigate sempre?
-
Bhè….noi…
Draco venne in aiuto
alla moglie, visibilmente dispiaciuta, essendosi resa conto d’aver
involontariamente turbato il figlio.
-
Noi
non litighiamo davvero. È il nostro modo di parlare.
-
È
la verità?
-
Sono
almeno trent’anni che io e lei discutiamo animatamente per ogni più piccola
cosa! Dovrai preoccuparti sul serio quando non ci vedrai litigare!
-
Papà,
posso chiederti una cosa?
-
Sicuro!
-
Perché
stanotte hai tentato di soffocare la mamma?
-
Io
ho fatto cosa???
-
Ti
ho visto! E mamma ti ha morso il collo come fanno i vampiri!
Draco e Ginny si
guardarono imbarazzati, mentre una giovane donna di nome Annie si stava
rotolando per terra dal ridere.
-
Scopruis…io
non la stavo soffocando…è che l’amo così tanto che la stringevo forte a me!
-
E
i morsi sul collo?
-
Bhè…quando
io la stringo forte, lei mi morde il collo perché…perché…Ginny! Pensi di
aiutarmi e dire qualcosa? Perché mi mordi quando ti abbraccio?
Ginny era rimasta in
disparte, sperando che il marito riuscisse a tirare fuori entrambi da quella
situazione imbarazzante, senza bisogno del suo intervento. Vana speranza!
A quel punto tre paia
di occhi la stavano fissando, in attesa di una sua parola.
-
Ecco…io
non lo mordo davvero…io lo bacio!
-
Ma
mamma! I baci non si danno così!
-
Bhè…a
dire il vero, Scorpius, ci sono molti modi di baciare…
-
Ma…
A quel punto la voce
di Draco divenne autoritaria.
-
Adesso
basta! Dobbiamo andare da nonna Molly e stiamo facendo tardi. Io e mamma non
stiamo per divorziare, io non ho tentato di ucciderla e lei non è un vampiro. Chiaro?
-
Ok.
Guardandosi di
sottecchi, i due adulti cercarono di rassicurarsi a vicenda.
Poi, mentre Ginny
riempiva di baci il piccolo di casa, Draco, abbracciandola, prese da parte la
figlia maggiore e le chiese:
-
Tu
cos’hai visto?
-
Io
niente. Ho solo fatto due più due di ciò che mi ha raccontato Scorpius.
-
Mmmm…e
tu cosa sai in merito all’argomento?
-
Niente
che tu non sapessi già alla mia età!
-
Questo non mi rassicura per niente!
I due si guardarono
sorridendo, quindi Draco chiese:
-
Posso
farti quella domanda?
-
Avanti,
dai! Fammela!
-
Hai
mai…morso qualcuno?
-
No,
papà. Sta tranquillo. Nessun morso!
Qualcuno c’ha provato, ma l’ho schiantato per bene!
-
Brava
la mia ragazza!
-
Se
è per questo sto imparando a fare anche la fattura orcovolante!
-
Ti
assicuro che è un sistema infallibile! Tua madre l’ha usata contro di me, anni
fa….Credo d’avere ancora una cicatrice, da qualche parte, per colpa sua!
-
A
volte credo che sarei dovuta finire con i serpeverde, invece che con i grifoni
come mamma…
-
Saresti
stata la regina delle serpi! Ma sono ugualmente molto orgoglioso di te!
-
Chissà….magari
l’anno prossimo chiedo alla Mc Grannit di fondare una quinta casa: i
grifonverdi oppure i serpedoro! Che ne dici?
Padre e figlia si
abbracciarono, felici dell’affetto e della complicità che li legava.
Quindi si unirono
all’altra metà della famiglia per andare in visita a casa dei nonni Weasley.
Arrivati alla Tana
Scorpius era così ansioso di far vedere ai cuginetti la sua nuova scopa che si
dimenticò del tutto dei fatti della notte precedente.
Come a voler
dimostrare una cosa ovvia, dopo pochi attimi il bimbo cadde dalla scopa,
graffiandosi il viso e le ginocchia.
Ginny fulminò con lo
sguardo suo marito, quindi si precipitò verso il figlio, per medicare le
ferite, per fortuna, solo superficiali.
-
Stai
bene?
-
Sì
mamma. Tutto a posto! Posso riprendere a volare?
-
Certo
che sì!
Rispose prontamente
Draco, che si era avvicinato a loro.
-
Draco!
Devo medicarlo!
-
Ginny,
è solo un graffietto!
-
E
se poi il taglio si infetta?
-
Ho
detto che non ha niente!
-
Ma…
-
Basta,
Ginny!
-
Sai
cosa ti dico? Sei l’essere più insensibile che io conosca! Sei più freddo di un
dissennatore!
-
Se
non sbaglio i dissennatori baciano le loro vittime… (*)
Così dicendo, prese
sua moglie fra le braccia e le diede un bacio mozzafiato!
Quindi, strizzando
l’occhio, si rivolse al figlioletto, che era rimasto lì a guardare la scena.
-
Tutto
bene ragazzo?
-
Sì
papà!
-
Sai
perché litigo sempre con tua madre?
-
No.
-
Perché
adoro fare pace con lei!
E rimase lì,
abbracciato alla donna che amava, a guardare il figlio che volteggiava felice
nel cielo azzurro.
The end
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(*) frase spudoratamente rubata a Luca (da me ribattezzato Lucius) marito di Chiara/Chandelora. Grazie Luca x la tua vena sarcastica e grazie Chiara x avermi dato il permesso di usarla! Siete un pozzo di aneddoti e di battute inesauribile!
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Eccomi qui!
Sono diversi mesi che non pubblico qualcosa e mi manca tanto l’emozione di vedere se le mie storie piacciono ancora o no!
Il 2010 è stato un anno ricco di emozioni, di ogni tipo, e solo ora sto riprendendo le mie vecchie sane abitudini, come scrivere fan fiction! Ne sentivo il bisogno e la mancanza!
Ne ho una lunga, quasi terminata, che spero di pubblicare a breve.
Intanto però oggi mi sono svegliata con quest’idea nella testa e ho provato a buttarla giù.
La mia Beta (ovvero mia figlia) s’è divertita nel sentirla, quindi spero che abbia strappato un sorriso anche a voi! È ovvio che è una cosa senza pretese, ma spero che nel suo piccolo, vi sia piaciuta.
Se vi va di farmelo sapere sapete come fare!!!
Un bacio e molti auguri di un sereno e lieto Natale fra le braccia del vostro Draco! =)
La Vostra
Frency70