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Autore: frency70    19/12/2010    13 recensioni
che cosa fai se tuo figlio ti vede mentri stai uccidendo tua moglie?
come puoi giustificare un gesto così incomprensibile ai suoi occhi?
...ecco...incomprensibile è l'aggettivo giusto, proprio come questa introduzione, con la quale vorrei dirvi tutto senza dire niente!
spero che la curiosità vi porti a leggere questa mia nuova storia e, come sempre, vi chiedo clemenza! (anzi: doppia clemenza, visto che è natale!!)
un abbraccio dalla vostra Frency70
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Nuovo personaggio, Scorpius Malfoy | Coppie: Draco/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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panico in casa Malfoy

*  dedicata ad Altovoltaggio, che mi ha sempre dato ottimi consigli! Sperando che ti piaccia! *

 

Panico in casa Malfoy

 

-          Come hai potuto comprare a Scorpius la nuova Iperbolt?

-          È una scopa meravigliosa e Scorpius è in grado di guidarla!

-          È omologata dai dodici anni in su e lui ne ha nove! NOVE! S’ammazzerà di certo!

-          Nostro figlio è molto più alto rispetto a quelli della sua età, può usare l’iperbolt senza problemi!

-          Senti un po’, Draco, non ho intenzione di discuterne. Io dico che quella scopa non va bene. Punto e basta!

-          Che ne dici di continuare la conversazione di sopra?

 

Draco guardò sua moglie con uno strano sorrisetto sulle labbra. La donna lo squadrò, con un sopracciglio leggermente piegato all’insù.

Quindi i due salirono al piano di sopra.

 

***

 

Scorpius era nervoso. I suoi genitori avevano litigato. Di nuovo.

Era in camera sua e li aveva sentiti discutere animatamente, anche se era al piano di sopra.

Capitava spesso, anzi, non passava giorno che quei due non sbraitassero per qualcosa!

Alcuni suoi amici lo avevano messo in guardia: se i genitori litigano tanto, divorzieranno presto.

Lui voleva bene ad entrambi e non riusciva ad immaginare il suo futuro diviso tra la casa di mamma e quella di papà.

Doveva assolutamente sapere che cosa sarebbe stato della sua famiglia.

 

Deciso a scoprire la verità andò a cercare la risposta nell’unico luogo in cui sapeva l’avrebbe trovata: la camera di sua sorella.

Marianne, quasi quindici anni, detta “ Annie ” dalle sue amiche, detta “ Megera ” da suo fratello.

 

Scorpius bussò alla porta della camera, quindi entrò senza aspettare d’essere invitato.

Annie era sdraiata sul letto, a pancia bassa, gambe in alto, caviglie incrociate e dondolanti al ritmo di una musica che solo lei poteva sentire attraverso gli auricolari che le pendevano dalle orecchie.

Stava scrivendo su una di quelle diavolerie babbane che lui ancora non capiva.

Quando la giovane vide la porta aprirsi, chiuse di colpo lo schermo del suo portatile, per poi riaprirlo, avendo constatato che non si trattava dei suoi genitori.

 

-          Che diavolo vuoi, Scocciosus? Vattene da camera mia! Non vedi che sono impegnata?

-          Guarda che se mi mandi via dico a papà che usi sempre il pici-uter!

-          Scegli: o “ pici ” o “ computer ”!

-          Vabbè, quell’affare lì!

-          E secondo te chi me l’ha comprato?

-          Oh…e allora perché quando mamma e papà si avvicinano tu lo nascondi sempre?

-          Fatti miei! Che vuoi piattola?

 

Come se si fosse reso conto solo in quel momento della gravità della situazione, il biondo fanciullo divenne improvvisamente serio e, con tono grave, disse a sua sorella:

 

-          Mamma e papà stanno per divorziare.

-          Ma che diavolo dici? Gelerà l’inferno prima che quei due si dividano!

-          Ti dico che è così! Ne sono sicuro!

-          Ma smettila di dire cretinate e va a dormire!

-          No che non ci vado! Anzi! Ora vado da loro e gli dico che se divorziano io scappo di casa!

-          Me lo prometti?

-          Scema!

 

Dopo quell’ultimo scambio di battute, il piccolo Scorpius si fece coraggio ed andò dritto fino alla camera dei suoi genitori. Quindi, cercando di calmare il tremore delle mani, aprì lentamente la porta chiusa e si bloccò di colpo.

Rimase fermo come uno stoccafisso, per diversi minuti, a guardare i suoi genitori, quindi tornò in fretta e furia in camera della sorella.

 

-          Annie! Annie! Papà vuole uccidere la mamma!!!

-          Scorpius! Ma che cavolo vai dicendo?!?

-          Te lo giuro! Papà la sta soffocando!

-          Scorpius, smettila di dire cretinate e tornatene a letto!

-          Ma ti dico che è la verità! Lui è sopra di lei e la sta soffocando! mamma faceva fatica a respirare! Aveva il fiato corto proprio come dopo una corsa e…

-          Che cosa? Oh, Scorpius!

 

Annie, rendendosi conto di quello che suo fratello poteva aver visto, cominciò ad immaginare la scena dal punto di vista di un bambino di nove anni e capì di dover tranquillizzare il suo petulante fratellino.

 

-          Senti Scorpius, devi credermi sulla parola: papà ama la mamma e, sono sicura, che non la sta uccidendo! Ok?

-          Certo che non la ucciderà! Perché mamma in realtà è un vampiro!

-          Per Salazar! E questa come ti è venuta in mente?

-          Mentre papà la soffocava, lei gli stava succhiando il sangue dal collo e lui aveva una faccia così strana…

 

Annie riuscì a non scoppiare a ridere solo perché era dotata di un autocontrollo superiore alla media. Avrebbe potuto infierire su suo fratello e divertirsi un mondo alle sue spalle, raccontando alle amiche di quell’assurda nottata, invece decise di tranquillizzare il bambino, visibilmente agitato, dicendogli solo una piccola parte della verità, che lui aveva visto e lei soltanto intuito.

 

-          Vieni qui, pulce! Ti devo dire una cosa importante: mamma e papà si amano tanto. A volte si comportano come due poppanti, è vero, ma è il loro modo di volersi bene. Quello che tu hai visto, o almeno credi d’aver visto, è un altro modo per dimostrarsi affetto.

-          Con morsi e graffi?

-          Sì, anche con morsi e graffi.

-          Non ti credo.

-          Toglimi una curiosità: mamma e papà erano vestiti mentre si…mordevano?

-          Non lo so…erano sotto le coperte! Però …aspetta! Papà aveva la schiena nuda!

-          E scommetto che lo erano anche le braccia di mamma, mentre lo abbracciava,  giusto?

-          Sì! Esatto!

-          Ecco la prova! Si amano tanto!

-          La prova? Ma che cosa significa?

-          Lo capirai fra qualche anno! Ora che ne dici di tornare in camera tua e provare a dormire? Domani vedrai che sarà tutto a posto!

-          Uff…Va bene…

 

Il bimbetto cominciò a trascinarsi stancamente verso la sua camera, quindi, con occhi speranzosi, si voltò verso la sorella e disse:

 

-          Non è che potrei dormire qui con te? Mi faccio piccolo piccolo!

-          Tu sei già un nano! …uffa…OK!

 

E con un balzo il nanetto di casa si fiondò nel lettone della sorella, che, rassegnata, spense il computer.

 

***

 

La mattina seguente, quando i due eredi Malfoy scesero le scale per recarsi a colazione, Draco e Ginny erano già seduti a tavola che chiacchieravano amabilmente.

Annie guardò suo fratello con un’occhiata che stava ad indicare: hai visto? Te l’avevo detto!

Mentre Scorpius era sempre più confuso. Lui aveva visto tutto!

 

-          Buongiorno ragazzi! Dormito bene?

-          Sì, grazie!

 

Rispose prontamente Annie, mentre Scorpius rimase muto come un pesce.

 

-          Anche tu Scorpius?

-          A dire il vero non molto.

-          In effetti hai l’aria stanca. Sei stato poco bene?

-          Non proprio…

-          Perché non ci racconti?

 

Il bimbo guardò la sorella che, dopo aver bevuto un lungo sorso di succo di zucca, addentò un toast e si chiamò fuori:

 

-          Io c’ho provato! Ora sta a voi chiarire con lui!

 

Quindi sorrise ai genitori sempre più confusi, si alzò e si mise di fianco all’uscio. Come a dire: io non c’entro niente, ma questa scena non voglio proprio perdermela!

 

Draco e Ginny si rivolsero nuovamente al figlio che li guardava, incerto su come affrontare la questione. Quindi, come colto da un lampo di genio disse, rivolto a sua madre:

 

-          Mamma! Puoi venire un attimo alla luce del sole?

-          Che cosa?

-          Ti prego! Fallo per me!

-          Come vuoi.

 

Ginny si avvicinò al figlio quindi, insieme, andarono alla finestra, dove i raggi del sole baciarono i ramati capelli della donna ed illuminarono le lentiggini che, da sempre, caratterizzavano tutti i fratelli Weasley.

Durante questa scena Draco rimase fermo a guardare Annie, letteralmente piegata in due dal ridere!

 

-          Ora vuoi spiegarci cosa ti passa per la testa?

-          Tu e papà divorzierete?

-          No! Certo che no!

-          Davvero?

-          Te lo assicuro!

-          E allora perché litigate sempre?

-          Bhè….noi…

 

Draco venne in aiuto alla moglie, visibilmente dispiaciuta, essendosi resa conto d’aver involontariamente turbato il figlio.

 

-          Noi non litighiamo davvero. È il nostro modo di parlare.

-          È la verità?

-          Sono almeno trent’anni che io e lei discutiamo animatamente per ogni più piccola cosa! Dovrai preoccuparti sul serio quando non ci vedrai litigare!

-          Papà, posso chiederti una cosa?

-          Sicuro!

-          Perché stanotte hai tentato di soffocare la mamma?

-          Io ho fatto cosa???

-          Ti ho visto! E mamma ti ha morso il collo come fanno i vampiri!

 

Draco e Ginny si guardarono imbarazzati, mentre una giovane donna di nome Annie si stava rotolando per terra dal ridere.

 

-          Scopruis…io non la stavo soffocando…è che l’amo così tanto che la stringevo forte a me!

-          E i morsi sul collo?

-          Bhè…quando io la stringo forte, lei mi morde il collo perché…perché…Ginny! Pensi di aiutarmi e dire qualcosa? Perché mi mordi quando ti abbraccio?

 

Ginny era rimasta in disparte, sperando che il marito riuscisse a tirare fuori entrambi da quella situazione imbarazzante, senza bisogno del suo intervento. Vana speranza!

A quel punto tre paia di occhi la stavano fissando, in attesa di una sua parola.

 

-          Ecco…io non lo mordo davvero…io lo bacio!

-          Ma mamma! I baci non si danno così!

-          Bhè…a dire il vero, Scorpius, ci sono molti modi di baciare…

-          Ma…

 

A quel punto la voce di Draco divenne autoritaria.

 

-          Adesso basta! Dobbiamo andare da nonna Molly e stiamo facendo tardi. Io e mamma non stiamo per divorziare, io non ho tentato di ucciderla e lei non è un vampiro. Chiaro?

-          Ok.

 

Guardandosi di sottecchi, i due adulti cercarono di rassicurarsi a vicenda.

Poi, mentre Ginny riempiva di baci il piccolo di casa, Draco, abbracciandola, prese da parte la figlia maggiore e le chiese:

 

-          Tu cos’hai visto?

-          Io niente. Ho solo fatto due più due di ciò che mi ha raccontato Scorpius.

-          Mmmm…e tu cosa sai in merito all’argomento?

-          Niente che tu non sapessi già alla mia età!

-          Questo  non mi rassicura per niente!

 

I due si guardarono sorridendo, quindi Draco chiese:

 

-          Posso farti quella domanda?

-          Avanti, dai! Fammela!

-          Hai mai…morso qualcuno?

-          No, papà. Sta tranquillo. Nessun morso! Qualcuno c’ha provato, ma l’ho schiantato per bene!

-          Brava la mia ragazza!

-          Se è per questo sto imparando a fare anche la fattura orcovolante!

-          Ti assicuro che è un sistema infallibile! Tua madre l’ha usata contro di me, anni fa….Credo d’avere ancora una cicatrice, da qualche parte, per colpa sua!

-          A volte credo che sarei dovuta finire con i serpeverde, invece che con i grifoni come mamma…

-          Saresti stata la regina delle serpi! Ma sono ugualmente molto orgoglioso di te!

-          Chissà….magari l’anno prossimo chiedo alla Mc Grannit di fondare una quinta casa: i grifonverdi oppure i serpedoro! Che ne dici?

 

Padre e figlia si abbracciarono, felici dell’affetto e della complicità che li legava.

Quindi si unirono all’altra metà della famiglia per andare in visita a casa dei nonni Weasley.

 

Arrivati alla Tana Scorpius era così ansioso di far vedere ai cuginetti la sua nuova scopa che si dimenticò del tutto dei fatti della notte precedente.

Come a voler dimostrare una cosa ovvia, dopo pochi attimi il bimbo cadde dalla scopa, graffiandosi il viso e le ginocchia.

Ginny fulminò con lo sguardo suo marito, quindi si precipitò verso il figlio, per medicare le ferite, per fortuna, solo superficiali.

 

-          Stai bene?

-          Sì mamma. Tutto a posto! Posso riprendere a volare?

 

 

-          Certo che sì!

 

Rispose prontamente Draco, che si era avvicinato a loro.

 

-          Draco! Devo medicarlo!

-          Ginny, è solo un graffietto!

-          E se poi il taglio si infetta?

-          Ho detto che non ha niente!

-          Ma…

-          Basta, Ginny!

-          Sai cosa ti dico? Sei l’essere più insensibile che io conosca! Sei più freddo di un dissennatore!

-          Se non sbaglio i dissennatori baciano le loro vittime… (*)

 

Così dicendo, prese sua moglie fra le braccia e le diede un bacio mozzafiato!

Quindi, strizzando l’occhio, si rivolse al figlioletto, che era rimasto lì a guardare la scena.

 

-          Tutto bene ragazzo?

-          Sì papà!

-          Sai perché litigo sempre con tua madre?

-          No.

-          Perché adoro fare pace con lei!

 

E rimase lì, abbracciato alla donna che amava, a guardare il figlio che volteggiava felice nel cielo azzurro.

 

 

The end

 

***********

 

(*) frase spudoratamente rubata a Luca (da me ribattezzato Lucius) marito di Chiara/Chandelora. Grazie Luca x la tua vena sarcastica e grazie Chiara x avermi dato il permesso di usarla! Siete un pozzo di aneddoti e di battute inesauribile!

 

***********

 

Eccomi qui!

Sono diversi mesi che non pubblico qualcosa e mi manca tanto l’emozione di vedere se le mie storie piacciono ancora o no!

 

Il 2010 è stato un anno ricco di emozioni, di ogni tipo, e solo ora sto riprendendo le mie vecchie sane abitudini, come scrivere fan fiction!  Ne sentivo il bisogno e la mancanza!

Ne ho una lunga, quasi terminata, che spero di pubblicare a breve.

Intanto però oggi mi sono svegliata con quest’idea nella testa e ho provato a buttarla giù.

La mia Beta (ovvero mia figlia) s’è divertita nel sentirla, quindi spero che abbia strappato un sorriso anche a voi! È ovvio che è una cosa senza pretese, ma spero che nel suo piccolo, vi sia piaciuta.

Se vi va di farmelo sapere sapete come fare!!!

 

Un bacio e molti auguri di un sereno e lieto Natale fra le braccia del vostro Draco!  =)

 

La Vostra

Frency70

   
 
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