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Autore: phoebe91    19/12/2010    1 recensioni
Salve a tutti!Come avrete capito questa storia è una rivisitazione della storia d'amore tra l'eroe Achille e la sacerdotesa di Apollo Briseide!Una tormentata relazione in mezzo ad una guerra sanguinaria...un amore impossibile tra due persone di popoli opposti e in guerra fra loro...l'amore che supera anche la guerra e la morte...in un odiessea senza fine!
Genere: Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Achille/Briseide
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 7

 

Le esequie di Patroclo furono celebrate quelle notte. A dar fuoco alla pira fu lo stesso Achille.

 

A troia intanto Ettore si preparava alla battaglia che lo attendeva. Sapeva che Achille si sarebbe vendicato,e non sarebbe stato felice finché non lo avesse visto morto. E qualcosa gli diceva che presto sarebbe accaduto. 

<<  Andromaca…voglio farti vedere una cosa, vieni…  >> prese la moglie per mano e la condusse in un passaggio segreto <<  Voglio che, se Troia dovesse essere messa sotto assedio,tu scappi via con il piccolo!Prendi tutti quelli che vuoi salvare,ma scappa!Me lo prometti?  >> Andromaca lo guardò torva <<  Ettore…perché mi dici questo?  >>

<<  Oggi ho ucciso un ragazzo,troppo giovane per morire così! Domani Achille verrà per vendicarsi e non credo che scamperò alla sua ira…  >>

<<  NO!  >> la donna si aggrappò al marito <<  Tu hai un figlio da crescere…non puoi lasciarmi sola!  >>

<<  Mi dispiace,non posso fare altrimenti!  >> baciò suo figlio <<  Sono sicuro che diverrai un grande uomo!  >> Andromaca scoppiò a piangere… Dopotutto lo aveva sempre saputo che sarebbe finita così…ma era troppo presto…anche se fosse accaduto fra cinquanta  anni sarebbe stato presto… ma ora era peggio…

 

L’indomani all’alba Achille fece sellare i suoi cavalli alla biga. Si armò fino ai denti. Briseide gli corse incontro nel momento della sua partenza e cercò disperatamente di fermarlo <<  Achille…non andare ti prego… Ettore è mio cugino,lui è buono…non l’avrebbe mai fatto se non fosse stato costretto… per favore…non farlo!  >> Achille la guardò in cagnesco,la spinse via e spronò i cavalli partendo al galoppo. Quando arrivò nei pressi di Troia iniziò ad invocare il nome di Ettore. Intanto lui si preparava e dire addio ai suoi cari. Priamo aveva le lacrime agli occhi e lo fissò <<  Sei il miglior figlio che un padre possa avere!  >>

<<  Grazie,mi onori padre!  >> poi salutò suo fratello <<  Mi dispiace Ettore… è colpa mia!  >>

<<  No,non è colpa di nessuno! Ti affido Andromaca,quindi vedi di non morire 

chiaro?!  >>

<<  Si…d’accordo!  >> Elena lo abbracciò scusandosi. E poi arrivò Andromaca 

<<  Ciao tesoro…abbi cura di te,e di lui!  >> baciò suo figlio per l’ultima volta e uscì dalle mura. Achille gli stava davanti furioso <<  Bene Troiano!A noi due ora!  >>

<<  Aspetta, ti chiedo solo una cosa!  >>

<< Che vuoi?  >>

<<  Vorrei solo che mi promettessi una cosa…  >>

<<  Io non scendo a patti con te!  >>

<<  Devi restituire il mio corpo a mio padre!  >> 

<<  Tsk…pensi che lo farò!Illuso!  >>

<<  Io l’ho fatto con il tuo amico!  >>

<<  Sta zitto e combatti ora!  >> il combattimento iniziò. Priamo e gli altri lo osservavano dalle mura.  Ettore e Achille furono quasi alla pari,ma la forza del Mirmidone era troppa,e la rabbia ancora di più. Non ci mise molto per riprendere il controllo della battaglia e quando Ettore inciampò in una pietra gli diede il tempo di alzarsi. Poi incalzò con la spada,lo scudo del troiano fu subito piegato a metà e iniziò il combattimento con le spade. Ferì Achille solo ad un braccio, il guerriero allora iniziò a ferirlo prima ad un braccio poi alla gamba,quando Ettore fu in ginocchio lo infilzò tra la spalla e il collo, uccidendolo. Andromaca si nascose dietro una colonna per non vedere altro,ma Achille non si accontentò di quello, legò Ettore alla biga e lo trascinò per tutte le mura di Troia portandolo nel campo greco. Andromaca iniziò a singhiozzare talmente forte che per poco non si sentì male e dovette dare il bambino ad Elena che le stette vicino,accompagnandola in camera. Priamo nascose il volto tra le mani e scoppiò a piangere,mentre Paride imprecava contro gli dei. Quando Achille giunse nel campo Acheo trascinando Ettore,tutti uscirono dalle proprie tende,Ulisse lo guardava inorridito. Ma quando arrivò Briseide le cose peggiorarono. La ragazza fissò il cadavere sfigurato del cugino,le ginocchia cedettero,fissò il ragazzo. Non riusciva più a vedere l’uomo dolce che aveva conosciuto,ora vedeva solo un mostro, tra i singhiozzi disse 

<<  Come hai potuto…ACHILLE COME HAI POTUTO?  >> il guerriero la guardò in cagnesco <<  STA ZITTA!TORNATENE DAL TUO NUOVO RE SE NON VUOI STARE CON ME,IO NON HO BISOGNO DI TE!   >> Briseide scoppiò a piangere sul cadavere del cugino e Ulisse dovette portarla via…        

 

Quella notte Priamo attese a lungo che qualcosa avvenisse,che qualche animo buono avesse pietà di lui e gli riportasse il corpo del figlio. Ma attese invano,perché non venne nessuno. Così,affranto dal dolore,di nascosto da tutti uscì coperto da un mantello. Attraversò in silenzio il campo Acheo e trovata la tenda di Achille vi si infilò. Il guerriero era seduto su una cassa di legno e non si spaventò nel vedere l’uomo. Priamo si tolse il cappello scoprendosi il viso e si gettò ai piedi del guerriero baciandogli le mani. Achille aveva un espressione torva,non capiva.

<<  Tu chi sei?  >> chiese confuso 

<<  Sono il padre dell’uomo che hai ucciso oggi!  >>

<<  Il re Priamo?  >>

<<  Si!  >>

<<  Sei coraggioso a venire fin qui!Cosa vuoi?  >>

<<  E non lo immagini? Restituiscimi il corpo di mio figlio!  >> Achille si alzò 

<<  Hai rischiato tanto per venire fin qui! Perché non mandare un messaggero?  >>

<<  Pensi che mi importi ora di cosa rischio?!Tu hai ucciso mio figlio…  >>

<<  Lui ha ucciso mio cugino!  >>

<<  E tu quanti cugini hai ucciso? Quanti padri,fratelli…Ora perché non vuoi dare la possibilità a questo povero vecchio di fare le onoranze dovute a suo figlio?!  >> la fronte di Achille fu attraversata da una ruga di dolore. Solo ora si rese conto di ciò che aveva fatto. Si era fatto accecare dall’ira e aveva commesso il più grosso sbaglio della sua vita. Probabilmente ora Briseide lo odiava, e Priamo era arrivato a spingersi lontano dalla sua città per chiedere il corpo di suo figlio. Achille si passò una mano tra i capelli <<  Aspetta qui!  >> uscì e chiamò alcune schiave <<  Prendete il corpo del principe Troiano,pulitelo e cospargetelo di oli profumati!  >> quando le serve eseguirono l’ordine Achille lo caricò su un carro <<  Ora puoi andare,nessuno ti toccherà tranquillo!  >> Priamo commosso disse <<  Ti ringrazio!  >> 

<<  Non ringraziare me,ma te stesso!Sei un re migliore di quello che abbiamo qui!  >> <<  Guerriero aspetta,ti prego,potrei chiederti un ultima cosa?  >>

<<  Che c’è?  >>

<<  So che Briseide,una giovane vestale di Apollo, è stata fatta prigioniera qui!Per caso sai dove si trova?  >>

<<  Si lo so!E’ viva,ma non posso aiutarti,lei è prigioniera presso il re Agamennone!  >> <<  Capisco…  >>

<<  Vecchio re…da noi si usano dodici giorni di lutto!  >>

<<  Anche da noi…  >>

<<  In questi giorni nessuno oserà attaccare Troia!Ti do la mia parola!  >>

<<  Grazie guerriero,anche se sei mio avversario ti stai comportando lealmente!  >> Achille si avvicinò al re e gli sussurrò qualcosa che gli altri non udirono 

<<  Cercherò di riportarvi anche Briseide…  >> il re annuì e se ne andò guidando i cavalli verso casa…

 

Quando Agamennone venne a sapere del patto di Achille si infuriò molto 

<<  Per gli dei,ma come si permette,quell’arrogante!Fare un patto con il re Priamo,dare dodici giorni di lutto!E’ solo un arrogante!!!  >> Briseide ghignò 

<<  Cos’hai da ridere?Ti diverte qualcosa forse?  >>

<<   Si… voi maestà!  >> si inchinò in senso di burla. Agamennone le mollò un ceffone spaccandole il labbro. Poi chiamò un suo uomo e ordinò <<  Questa sgualdrina mi ha mancato di rispetto,frustatela!  >> Briseide spalancò gli  occhi,fu afferrata di peso 

<<  LSCIATEMI! LUI TI UCCIDERA’ BASTARDO…  >> le arrivò un pugno nello stomaco che le fece morire le parole in gola,poi fu portata via…

 

 

 

  
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