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Autore: phoebe91    19/12/2010    1 recensioni
Salve a tutti!Come avrete capito questa storia è una rivisitazione della storia d'amore tra l'eroe Achille e la sacerdotesa di Apollo Briseide!Una tormentata relazione in mezzo ad una guerra sanguinaria...un amore impossibile tra due persone di popoli opposti e in guerra fra loro...l'amore che supera anche la guerra e la morte...in un odiessea senza fine!
Genere: Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Achille/Briseide
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 9

 

Anche Briseide si accorse del frastuono,ma quello che sentiva erano rumori lontani, stava male,e non aveva più nemmeno la forza di alzarsi. I lividi le bruciavano come aghi infuocati,poiché la sera prima Agamennone aveva sfogato la sua rabbia su di lei,che non si era concessa per nessuna ragione. In cambio aveva ricevuto una pioggia di botte che l’avevano quasi ammazzata. Agamennone tentò l’unica via di fuga che gli rimaneva cercando di portare la fanciulla con se,ma Briseide non riusciva ad alzarsi,e dopo averla trascinata per un po’,il re si arrese. 

<<  Eh va bene lurida sgualdrina,se non vuoi salvarmi la vita,nemmeno tu sopravviverai!  >> prese una torcia e diede fuoco alla tenda scappando dal lato opposto. Quando Achille si accorse del fuoco spronò il cavallo che in un balzo raggiunse il re. Il guerriero smontò da cavallo <<  Eccoti finalmente bastardo!  >> Agamennone tentò di difendersi ma il ragazzo era troppo forte per lui,spezzò la sua spada in due e lo fece inginocchiare. Agamennone supplicò di non ucciderlo ma Achille ci rise sopra <<  Ti avevo giurato che avrei riso sul tuo cadavere,ed è quello che farò!Ma prima dimmi dov’è Briseide?  >>

<<  Probabilmente già nell’altro mondo…se non la posso avere io,non la cederò a 

te!  >> Achille allora infilò la spada nel petto del re,uccidendolo. Poi si guardò in giro,la tenda stava bruciando e allora capì,lei era lì dentro. Corse con tutta la forza che possedeva in petto,le fiamme stavano facendo crollare tutto,lei era a terra priva di sensi. Achille si fiondò su di lei facendosi largo con la spada. La prese in braccio e uscì di corsa dalle fiamme,salì in groppa a Castigo e lo spronò a correre verso la sua tenda…

Quando il cadavere del re fu ritrovato la battaglia cessò. I greci gli erano fedeli e decisero di ritirarsi. Ulisse era rimasto neutrale alla battaglia,aspettava i guerrieri nella parte ancora tranquilla dell’accampamento, quando vide Castigo galoppare a tutta velocità guidato da Achille,che teneva tra le braccia Briseide. Quando fermò il cavallo scese in tutta fretta <<  Achille…  >>

<<  E’ ferita…  >> il ragazzo sembrava molto agitato. La pose sul suo letto e cercò di farla svegliare <<  Sta calmo…è solo svenuta!Lasciala riposare…cos’è successo?  >> <<  Agamennone è morto!  >> Ulisse scosse il capo <<  Sapevo che l’avresti fatto!Ora l’esercito non ha più una guida!Cosa pensi che faranno?  >>

<<  Non mi riguarda…ora voglio solo che lei stia bene!  >> Ulisse capì e uscì senza aggiungere altro…

 

Dopo un ora circa Briseide si svegliò. Era tutta dolorante e le girava la testa. Quando mise a fuoco le immagini davanti a se riconobbe la tenda di Achille…fu sollevata,ma lo fu ancora di più quando lui entrò. Achille le sorrise 

<<  Ti sei svegliata finalmente,mi hai fatto preoccupare!  >> lei cercò di tirarsi su ma le costava molta fatica e il ragazzo dovette aiutarla 

<<  Dovresti restare a letto,sei ferita!  >>

<<  Cos’è successo?  >>

<<  Agamennone è morto finalmente!  >>

<<  Lo hai ucciso?  >>

<<  Si!Ho fatto come mi hai chiesto,volevi che combattessi per te,e l’ho fatto!E a quanto pare ho vinto!  >> Briseide sorrise. Lui le accarezzò il livido sotto l’occhio. Ma quando stava per baciarla lei urlò facendolo arretrare. Briseide allontanò il ragazzo,che le teneva una mano sulla schiena. 

<<  Cos’hai?  >>

<<  Non è niente…scusa!  >> Achille la fissò 

<<  Voltati!  >>

<<  Ti ho già detto che non è niente!  >> ma lui insistette e non fu difficile farla girare. Le aprì il vestito, spalancò gli occhi. La sua bellissima schiena, che aveva sempre accarezzato dolcemente, ora era rigata da ferite di frusta. Briseide si coprì voltandosi. <<  Quel maledetto…  >>

<<  Ormai è morto…non mi farà più del male!  >> Achille prese uno straccio imbevuto d’acqua e iniziò a passarlo sulla schiena della ragazza,quando si accorse che la sua pelle bruciava più del solito,e che nonostante fosse calda,stava tremando. 

<<  Ti senti bene?  >>

<<  Si…è solo…un po’ di freddo! >> si appoggiò al petto del ragazzo mentre il suo respiro diventava irregolare. Achille le mise una mano sulla fronte 

<<  Tu hai la febbre, scotti!  >> Briseide non lo ascoltava più, le si chiudevano gli occhi. Achille la coprì per bene con le lenzuola,ma quando stava per andare via lei lo trattenne debolmente con la mano e bofonchiò <<  Resta…con me…  >> il ragazzo sorrise e si accoccolò dietro di lei abbracciandola. Poi la ragazza si addormentò stremata…

Achille non chiuse occhio per tutta la notte, Briseide non aveva mai smesso di tremare e di agitarsi nel sonno. All’alba bruciava come la pece. Il ragazzo le passò un panno bagnato sulla fronte,ma non servì a farle scendere la febbre. Achille disperato uscì dalla tenda e chiamò un ragazzetto minuto e bruno <<  Va a cercare un guaritore presto,e portalo qui!  >> il ragazzo corse via per tornare poco dopo 

<<  Mi dispiace signore, ma non vi sono guaritori al campo!  >>

<<  Com’è possibile??? Maledizione…  >> Ulisse era accorso vedendo l’amico in agitazione <<  Che succede Achille?  >> 

<<  Briseide sta male e qui non c’è nessuno che possa curarla!  >>

<<  Cos’ha?  >>

<<  Ha la febbre alta da ieri sera,e non accenna a scendere!  >>

<<  Capisco!Mi dispiace amico mio,ma non abbiamo molta scelta…  >>

<<  Che vuoi dire?  >>

<<  Puoi solo stare a guardare e pregare per lei!  >>

<<  E vederla morire?MAI! >>

<<  Ma allora cosa facciamo?Non mi sembra che tu ne io,ci intendiamo di farmaci!  >> <<  Allora la porterò a Troia!  >>

<<  Sei impazzito?Non ti permetteranno di vederla mai più!  >>

<<  Preferisco non rivederla che saperla morta per colpa mia!  >> entrò nella tenda seguito da Ulisse <<  Ti prego Achille demordi, se andrai a Troia nemmeno tu uscirai vivo!  >> 

<<  La lascerò fuori dai cancelli!  >>

<<  Achille ti prego…  >>

<<  Non dire altro…non la lascerò morire…Ora vai,vorrei rimanere solo con lei…  >> Ulisse annuì e uscì. Achille sollevò un po’ la ragazza e la abbracciò 

<<  Mi dispiace Briseide,non ho altra scelta!  >> la ragazza sembrò sentirlo e bofonchiò qualcosa <<  Briseide…mi senti?  >> lei annuì leggermente  

<<  Ascolta…devo portarti a Troia…stai troppo male e qui non posso curarti!  >> la ragazza strinse il braccio del guerriero come per replicare <<  Sarà per poco…verrò a prenderti quando sarai guarita…  >> lei scosse il capo <<  Non essere cocciuta…Ti prometto che ci rivedremo…  >> Briseide provò a ridire qualcosa,ma tornò di nuovo nello stato di incoscienza per via della febbre. Achille la sollevò e la portò fuori,salì con lei in groppa a Castigo e si avviò verso le mura di Troia. Quando i guerrieri lo intravidero diedero l’allarme. Priamo e il suo seguito uscirono a vedere cosa accadeva. Achille si fermò presso le grandi porte di Troia e invocò il nome di Priamo 

<<  Re Priamo…sono Achille…non sono venuto per combattere! Voglio restituire Briseide,la vestale!  >> Paride fece segno di attaccarlo ma Priamo lo fermò, 

<<  Incosciente, vuoi forse uccidere tua cugina?  >>

<<  Ma lui ha ucciso mio fratello!  >>

<<  Ma ci ha anche restituito il suo corpo,e ora vuole riportare a casa Briseide! Andrò io stesso ad accertarmi di come stanno i fatti!  >> Priamo scese fino alle porte seguito dalle guardie,Paride e il padre della ragazza, che era in ansia per lei. Achille smontò da cavallo e gliela mostrò <<  Guarda come l’avete ridotta,barbari!  >> urlò Briseo 

<<  …La mia bambina…  >> Achille corrugò la fronte 

<<  Vi giuro che non sono stato io a farle questo…non avrei mai potuto,avrò anche ucciso molti uomini,ma non torturo le donne… in particolare lei…!  >> Priamo gli chiese <<  Perché vuoi riconsegnarla a noi!Pensavo fosse prigioniera di 

Agamennone!  >>

<<  Il re è morto,la guerra, per quanto riguarda me e i miei Mirmidoni,finisce qui!Quando la portai via da Agamennone lei era già malata, non posso curarla al campo,e non voglio lasciarla morire!  >>

<<  E da quando i bastardi come te provano pietà!  >> disse acido Paride,ma Priamo lo fermò <<  No Paride,non ora!  >>

<<  Da quando l’ho conosciuta principe e per lo stesso motivo per cui tu hai rapito Elena!  >> a queste parole Paride si zittì. Briseo si fece avanti <<  Dammela!  >> Achille corrugò la fronte,fissò la ragazza,conscio che probabilmente non l’avrebbe più rivista, le diede un tenero bacio sulla fronte e mormorò <<  Addio Briseide…  >> la consegnò nelle braccia di suo padre,che baciandola la portò subito dentro le mura,sotto gli occhi sofferenti di Achille. 

<< Quello che hai fatto per lei è molto bello e nobile!  >>

<<  Non lo è per me… non la rivedrò mai più!  >>

<<  Ogni addio richiede una preparazione,ma spesso guerriero,la vita ci coglie impreparati!  >>

<<  Ogni addio dici?Non si può dire addio alla persona che ami!Tu hai mai amato 

re?  >>

<<  Si, i miei figli!  >>

<<  Ecco,ora ne hai perso uno, sei forse riuscito a rassegnarti a dirgli addio?  >> Priamo scosse il capo <<  Nemmeno io posso farlo ora!  >> 

<<  Ma lei non è morta!  >>

<<  Ma Troia non mi accetterà mai come alleato,ne io potrei…E nemmeno tu dovresti, ho ucciso il tuo primogenito!  >>

<<  Perdonare è divino Achille…ma se qualcuno non inizia l’umanità non cambierà mai!Un mondo incapace di cambiare è un mondo senza speranza!  >> Achille salì a cavallo <<  Bada alle tue parole vecchio…i sogni sono per i deboli,e io temo di essere entrato in questa categoria…ma finchè lei avrà vita,io non alzerò un dito su Troia!Addio…  >> 

<<  Achille…ogni fine è anche un inizio,quando vorrai venire a Troia,sarai il 

benvenuto!  >> il guerriero scosse il capo 

<<  Solo per te forse…  >> spronò il cavallo e se ne andò col cuore gonfio di amarezza…sentiva che tutto ciò in cui aveva creduto fino a quel momento era crollato come un castello di sabbia. Per la prima volta nella sua vita non gli importava di morire in quel momento o morire senza gloria…la cosa a cui si era legato più che della sua stessa vita,ora non c’era più e ora nulla sembrava avere importanza…

 

*Alcune delle frasi sono tratte da un celebre fumetto di cui non farò il nome per le normative di privacy.

  
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