SII IL MIO LORD, SARÒ LA TUA LADY

Lettera al mio Lord.

È passata la mezzanotte, ma io non ho sonno. Domani sarà un giorno come tutti gli altri. Un giorno vuoto, tetro. Un giorno all’insegna della noia e della monotonia.

La mia vita è piatta.

Intorno a me, gente felice vive la propria vita con gioia, giorno dopo giorno, dopo giorno.

Dimmi, mio Lord, esiste qualcosa di peggiore?

Dal mio pensatoio fuoriesce un ricordo. È dispettoso, non gli piace stare rinchiuso. Ma io lo so perché fa così: quel ricordo si sente superiore agli altri. E lo è.

Quel ricordo è il migliore che io possa desiderare. Lo conservo gelosamente. È l’unico che ho di te, mio Lord.

Il nostro primo incontro è stato l’attimo di svolta che ha cambiato la mia vita. È stato l’attimo in cui ho capito che la vita di ogni Lady è sprecata se non è vissuta accanto al proprio Lord.

Ti prego, sii il mio Lord, ed io sarò in eterno la tua Lady.

Ricordo tutto come fosse ieri. Io appena diciottenne, fresca di studi a Hogwarts; tu il Signore Oscuro. Io ingenua; tu senza cuore. Io lì per uno scherzo degli amici; tu lì per uno scherzo del destino. Io avevo paura di te, che volessi farmi del male; tu godevi della mia paura, ti leggevo negli occhi il desiderio di uccidermi.

Poi, non so perché, hai messo via la bacchetta magica e abbiamo parlato. Abbiamo parlato a lungo. Io ti ho parlato di quanto è bello amare; tu mi hai parlato di quanto è bello uccidere. Eppure l’atmosfera era quella giusta.

Sì, forse è proprio l’atmosfera che mi ha spinta ad aprire il mio cuore, lasciando che tu vi entrassi per non uscirne più. Eravamo in un giardino incantato.

Lo ammetto, il luogo l’ho incantato io, ma dovrai ammettere che l’ho reso più che suggestivo! Una fioca illuminazione, fontane zampillanti tutto intorno, una panchina nel mezzo di un parco. E poi la musica. Quella dolce melodia che è riuscita a farmi innamorare del Signore Oscuro, mentre trasportava i nostri corpi in una danza sensuale fuori dal nostro controllo.

Sii il mio Lord, sarò la tua Lady.

Perché non mi hai uccisa quella notte? Perché, mio Lord, non mi hai uccisa quando mi sono mostrata debole? Per continuare a desiderare di essere la tua Lady ho dovuto soffrire. Soffrire per la tua scomparsa. Sconfitto da un bambino.

Ma ora sei tornato, mio Lord. Sei tornato per prenderti il posto che ti spetta in questo mondo. Tu sarai il Lord che governa l’Oscurità; ed io, se me lo permetterai, sarò la tua Lady.

Sii il mio angelo della Morte; io sarò l’angelo che allevierà il tuo dolore all’inferno.

Perché se tu sarai il mio Lord, io sarò la tua Lady.

Allora, cosa hai deciso? Mi accetterai al tuo fianco?

Mio Lord Oscuro, se solo lo vorrai, io sarò per sempre la tua Lady. Altrimenti dovrai uccidermi per alleviare le mie pene.

Ma anche se lo facessi, la tua Lady non smetterebbe di amarti.

Lady Voldemort

Sii il mio Lord, sarò la tua Lady. Ti prego.

Questa, miei appassionati lettori, è la seconda della mie one-shot composte nella “notte delle follie”. Forse è più decente della prima, anche se è carica di difetti anche lei…

Io la trovo troppo melensa, oltre che troppo ripetitiva. Inoltre in alcuni punti non mi convince la scorrevolezza (ma che volete, l’ho scritta in 20 minuti alle 3 di notte!!).

Ma ancora una volta vi ricordo che io sono l’autrice, e che sta a voi LASCIARE UN COMMENTO. Per me è importante. Grazie.