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Autore: _ L a l a    19/12/2010    6 recensioni
Nove giorni al Natale.
Nove momenti natalizi, per i fratelli Pevensie.
E altre mie nove shot, giusto per intasare la sezione anche a Natale :D
Capitolo 1: - io te l'avevo detto che esisteva -
Capitolo 2: - non si può tornare indietro, si può solo andare avanti -
Capitolo 3: - Shopping natalizio
Capitolo 4: - albero di Natale
Capitolo 5: - mattina di Natale
Capitolo 6: - ballo scolastico
Capitolo 7: - spettacolino
Capitolo 8: - recita
Capitolo 9: - messa di Natale
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edmund Pevensie, Lucy Pevensie, Peter Pevensie, Susan Pevensie, Un po' tutti
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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N  o  v  e  n  a .

Nove giorni al Natale.

4. albero di Natale

Edmund era appena stato centrato in pieno viso da una palla di neve micidiale, scivolando su una lastra di ghiaccio e finendo gambe all’aria, quando Andrew Pevensie fece il suo ingresso dal cancello del cortile di casa, con un grosso scatolone in spalla.

- Edmund! – esclamò con finto tono indignato – ti fai battere a palle di neve da tua sorella? –

La risata di Lucy, nascosta dietro un cumulo di neve, arrivò ben chiara ad entrambi.

Andrew sbuffò con divertita esasperazione: - dov’è finito il tuo orgoglio? –

Edmund mugugnò qualcosa, che somigliava ad un “si è congelato”, finendo solo per inghiottire altra neve.

Poi si alzò a sedere, guardando storto Lucy che spuntava per metà da dietro il suo rifugio, e con la manica del giubbotto si tolse la neve dal volto, scuotendo poi la testa per togliersi i fiocchi bianchi dai capelli.

- Ed, dovevi vedere che volo che hai fatto! – rise Lucy, evitando per un soffio la palla di neve che il fratello, le aveva indirizzato.

Il padre rise, e Edmund lasciò cadere all’indietro il capo, guardandolo a testa in giù.

- cos’è quello, papà? – domandò con un cenno allo scatolone che l’uomo aveva appoggiato a terra.

- che cosa potrebbe mai essere, Ed? – sospirò divertito Andrew, mentre il figlio si alzava. – è il nostro nuovo albero di Natale –

- perché? – domandò Lucy, uscendo alla scoperto – cos’ha, quello vecchio, che non va? –

- oh, certo che non vi va mai bene niente – sbuffò il padre fingendosi risentito.

- è tutto spelacchiato, quello vecchio. – fece notare Edmund, e Lucy gli trotterellò tranquilla al fianco. – l’anno scorso ho piegato con troppa forza una rametto e si è rotto (*tratto da una storia vera. La mia, purtroppo -.-) –

Andrew scoppiò a ridere, mentre riprendeva lo scatolone e s’avviava verso casa, subito seguito dai due figli.

Quando la signora Pevensie aprì la porta di casa per farli entrare, però, si parò davanti a loro mani ai fianchi e sguardo inceneritore.

- dove credete di andare, conciati in quel modo? –

- dentro casa, cara – suggerì ironico Andrew, e Helen lo fulminò con lo sguardo.

- con i vestiti tutti gocciolanti che sporcheranno il pavimento che ho appena finito di pulire ? –

Lucy e Edmund si guardarono a vicenda: erano entrambi coperti da capo a piedi di neve, i capelli tutti bagnati e le scarpe che promettevano di lasciare giganteschi aloni d’acqua sul pavimento.

- emh.. –

- mamma, forse dovevi pensarci prima di lasciarli uscire a giocare a palle di neve – esordì Peter, appena apparso dalla cantina con diverse scatole trasparenti, piene di bocce natalizie.

- Peter, tu non dovresti portare su le bocce? – lo rimbeccò la madre.

- infatti. È quello che sto facendo – le fece notare il biondo, perplesso.

- beh, allora muoviti ad appoggiarle in salotto e a scendere in cantina a cercarne altre –

Susan si sporse dalla cucina ridacchiando, mentre Peter portava in salotto le scatole con uno sbuffo.

Poi, la furia della signora Pevensie tornò ad abbattersi sui suoi due sciagurati figli minori.

- sbaglio o vi avevo detto di non bagnarvi troppo? – sibilò.

- beh, vedi mamma, sono scivolato e .. –

- c’era un buco in giardino e ci sono caduta dentro, quindi .. –

- ma, cara, se si gioca a palle di neve come si fa a non bagnarsi? – intervenne Andrew, sorridendo allegramente alla moglie.

- zitto, Andrew! – esclamò infuriata – e voi due! Subito a cambiarvi in camera vostra! –

I due ragazzi corsero ridendo su per le scale, mentre il padre cercava di calmare la moglie.

Quando i due ridiscesero, dopo essersi asciugati i capelli vicendevolmente con il phon e con vestiti nuovi, il signor Pevensie stava finendo di montare l’albero, aiutato da Peter.

- papà! – esclamò Lucy, sorpresa. – ma.. è tutto bianco! –

Andrew lasciò finire il lavoro al figlio maggiore, e si voltò verso di lei.

- beh, si. Non ti piace? –

- al contrario – commentò Lucy, guardando l’albero – è bellissimo –

Susan entrò in salotto, appoggiando sul tavolo un vassoio di biscotti appena fatti, e voltandosi a guardarli.

- lo facciamo tutto rosso? – propose, osservando poi le bocce colorate, ancora chiuse dentro le loro scatole.

Ce n’erano molte rosse e verdi, altre risalivano al corso di decoupage di Lucy, altre erano semplici statuine attaccate ad un filo e altre ancora erano regali di amici e parenti.

- anche oro, però – aggiunse Edmund.

- ma non abbiamo bocce dorate – gli fece presente Susan.

- potremmo usare quella ghirlanda dorata che c’è giù in cantina – suggerì Peter.

- e il puntale? – s’inserì Lucy– quello l’abbiamo solo trasparente –

Ci fu un attimo di silenzio, mentre riflettevano.

- vorrà dire che ci metteremo qualcos’altro – concluse Helen, entrando e sedendosi poi sul divano.

- quindi è deciso? – domandò Andrew, sorridendo alla propria famiglia – lo facciamo rosso e oro? –

I quattro fratelli annuirono decisi, e Peter scese a recuperare la ghirlanda.

 

- che bell’albero che avete fatto, quest’anno, Helen – esordì Mary Bloomwood, seduta al tavolo del salotto, mentre Susan e Peter assaggiavano la torta che aveva portato

- quella stella su in cima, al posto del puntale, è proprio bella – continuò, osservando soddisfatta come i due fratelli Pevensie si stessero gustando il dolce che aveva fatto a mano.

Helen sorrise.

- ah, le bocce rosse sono state un’idea di Susan – disse – e Edmund voleva qualcosa di dorato sull’albero, così abbiamo tirato fuori una vecchia ghirlanda e quel puntale –

- a proposito – s’inserì Henry Bloomwood, sistemandosi il capello, da cui non si separava mai, sulla testa – dove sono Edmund e Lucy? Non li ho più visti da quando siamo entrati –

Helen sorrise di nuovo, e Andrew, seduto di fianco a lei, ebbe la netta impressione che stesse ghignando.

- dove sono? – fece con finta aria pensosa – beh, direi a ripulire il macello che hanno lasciato ieri sera in bagno -

 

Buonaseraaaa :D

Ieri sono andata a vedere Narnia *-*

Kyaaa, che bello *_________*

EdEdEdEdEdEd *_*

Ok, basta scleri.

Mi sono divertita a scrivere questa shot, soprattutto la fine e l’inizio xD

Ah, avrei voluto inserire anche il presepe, ma proprio non sapevo dove >,<

Voi fate finta che ci sia, ok? ;)

Non mi sembra di aver nient’altro da dire, quindi sloggio.

Ah, beh. Ringrazio come al solito chi recensisce, chi segue, chi ricorda, chi preferisce e anche chi semplicemente legge.

Grazie mille!

Smàck <3

_ L a l a

 

   
 
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