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Autore: Hyperviolet Pixie    20/12/2010    2 recensioni
« Puoi utilizzare ogni metodo possibile, Pan. Hai carta bianca. L'unica cosa che ti chiedo è di tenere lontano Potter dalla stanza delle necessità. Cosa vuoi in cambio, allora? ».
« Fammici pensare un po' su, poi ti farò sapere. » Esibì un ghigno malefico degno del ragazzo che aveva di fronte.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Il trio protagonista, Serpeverde | Coppie: Draco/Hermione, Draco/Pansy, Harry/Pansy
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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L'amore miete più vittime della guerra

I

Prior Incantatio e Polisucco




«
Deletrius».
Era la seconda volta che riusciva a praticare di nascosto l'incantesimo Prior Incantatio senza che Draco Malfoy la scoprisse. L'ultimo incanto eseguito da quella bacchetta era stato un semplice Reparo. Lasciandosi alle spalle tutti i timori che l'avevano attanagliata dal momento in cui aveva messo piede di nascosto nel dormitorio di Serpeverde, si incamminò verso l'uscita del dormitorio dei ragazzi.
Harry e Ron erano riusciti a incastrarla con un uso sapiente della psicologia inversa. Le avevano detto di non introdursi di nascosto nel dormitorio nemico se non se la sentiva, ma lei, sguardo di sfida e portamento fiero, aveva cominciato a studiare i modi possibili per entrare senza dare nell'occhio.
A quell'ora tutti i ragazzi del settimo anno di Serpeverde, ad eccezione di Malfoy, si trovavano a lezione mentre la ragazza a cui aveva preso in prestito le sembianze grazie alla polisucco giaceva abbandonata e narcotizzata in uno sgabuzzino delle scope al terzo piano.
Malfoy invece si trovava sotto la doccia mentre lei recitava alla perfezione la parte di Pansy Parkinson, fidanzatina impaziente di stare con l'amore della sua vita.
Avevano fatto colazione insieme al tavolo della Sala Grande (ah, che fatica bere la pozione ogni ora senza farsi scoprire) e lei gli aveva lanciato una provocazione (“Che ne dici di stare un po' soli? Che ne so...bigiamo?”) e casualmente a Daphne Greengrass che passava dietro a Malfoy era caduto il caffè bollente dalle mani andando a inzuppare il principino viziato da testa a piedi.
L'aveva condotto in camera per farlo lavare e lei aveva preso in custodia la sua bacchetta.
Tutto era andato secondo i piani anche quella volta e quasi saltellando dalla gioia si apprestava a varcare la porta per andarsene.
«Pan, dove vai?» Una voce strascicata alle sue spalle la fece rabbrividire.
«Eh?» Hermione Granger colta sul fatto si sentì in trappola. « Sei stato veloce! Comunque, scusa Draco, mi sono resa conto di una cosa...»
«Che cosa?»
«Che siamo in ritardo per pozioni! Io adoro pozioni!» Draco le rivolse uno sguardo scettico e lei capì di aver fatto una gaffe.
«Cioè, adoro vedere Potter e compagnia mentre vengono umiliati a pozioni, no?»
Draco fece per commentare ma la ragazza se ne andò velocemente lasciandolo indietro. Quella scusa da quando alla cattedra di pozioni c'era Lumacorno non era più plausibile, ma ormai aveva già fatto un casino.

*

Con il cuore che ancora le martellava nel petto, Hermione fece la sua comparsa durante la terza ora della giornata: Storia della Magia. Mentre Ruf spiegava poteva benissimo raccontare per filo e per segno cosa aveva trovato di sospetto nella camera di Malfoy e il risultato del Prior Incantatio. Per una volta non avrebbe preso appunti.
Si guardò attorno: né Malfoy, né la Parkinson erano presenti. Tirò un sospiro di sollievo e cominciò a scrivere sulla pergamena incantata.

Innanzitutto grazie per avermi messo di nuovo nei guai. Nella mia infinita grazia ho deciso però di perdonarvi perché Harry ha ragione. Ho visto Malfoy senza maglietta e sul braccio è presente davvero il marchio oscuro.

L'hai visto nudo?? - la risposta di Ron non si era certo fatta attendere, pensò mentre quelle poche parole comparivano sulla carta. Provò a immaginarsi la faccia di Ron, seduto esattamente dietro di lei insieme a Harry.

Non essere ridicolo, Ronald. Ho detto senza maglietta, non nudo.

Meglio.

Dicevo, ho scoperto inoltre che l'ultimo incantesimo da lui praticato è un semplice Reparo, ma dubito che ci potrà essere utile ai fini della nostra indagine.
Comunque si deve fidare davvero tanto di quella vacca della Parkinson se non ha paura di mostrarle il marchio.
In camera non nasconde nulla di sospetto. Ah, penso che Theodore Nott si faccia le canne. Ho trovato di tutto nel suo baule, ma non posso denunciarlo se no ci potrebbero scoprire. Questo è tutto.

L'ho sempre detto che sei una grande!

Con l'ombra di un sorriso e il cuore pieno di soddisfazione, Hermione Granger fece evanescere la pergamena e si dedicò completamente a seguire il resto della lezione.

*

La vera Pansy Parkinson fece la sua comparsa all'ora di cena sotto lo sguardo attento e preoccupato di Hermione Granger. La vide raggiungere a falcate il suo tavolo per poi sedersi affianco a Draco Malfoy. Venne distratta dalla voce squillante di Seamus Finnegan e non riuscì più a distinguere i capelli neri della ragazza tra la folla di Serpeverde.
Poco lontano da lì, Pansy Parkinson aveva appena raggiunto una conclusione molto importante e non vedeva l'ora di parlarne con Draco.
«Guarda che mi sono legato al dito il fatto che hai preferito pozioni a me, oggi.» Commentò il ragazzo mentre lei gli si sedeva affianco.
«E se ti dicessi che ho passato tutto il giorno a cercare di uscire da uno sgabuzzino delle scope, mi crederesti?»
Draco Malfoy la fissò con un sopracciglio inarcato cercando di capire quello che Pansy intendeva.
«Continua.» la invitò.
«Ti dico solo che l'ultimo ricordo che ho risale a quando me ne sono andata dalla Sala comune stamattina.»
«Potrei prenderti per matta, lo sai?» La interruppe.
«Lasciami continuare. So per certo che sono tipo svenuta e quando mi sono svegliata ero rinchiusa in uno stanzino delle scope.»
«Non penso sia una cosa normale.» Commentò Draco ghignando.
«Sii serio. Guarda qua.- Gli sventolò una mano davanti alla faccia. - Guarda le unghie! Una sembra tagliata!»
«Ti devi essere rotta un'unghia, Pan.- Draco cominciava ad innervosirsi. - Ti stai davvero montando una storia assurda per giustificare il fatto che non volevi stare con me. Ammettilo.»
«Ma smettila!- sbottò Pansy. - Hai detto che oggi ti ho dato buca? Quando è stata l'ultima volta che mi hai visto oggi?» Forse stava cominciando a capire quello che era successo.
«Stamattina in camera mia. Sono uscito dalla doccia e ti ho beccata mentre scappavi.»
«Ecco! Qualcuno deve aver assunto le mie sembianze per entrare nel dormitorio di Serpeverde e perquisire camera tua!»
Draco cominciava a capire dove Pansy volesse andare a parare e si lasciò andare a una serie di insulti.
Dopo pochi attimi di silenzio commentò: «Chiunque fosse ha visto il marchio sul braccio, Pansy. Ma chi è stato?»
Si guardarono per un attimo dritto negli occhi arrivando alla medesima conclusione: «Potter!»



________________

Angolo autrice

Non sono del tutto convinta da questa storia però avevo voglia di scrivere un po' di sano Draco/Pansy e ho una vena di cattiveria da sfogare u.u
sì, penso che può andare bene come primo capitolo.
Fatemi sapere <3
   
 
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