Libri > Il diario del vampiro
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Autore: Baranjok    20/12/2010    1 recensioni
Elena Gilbert ragazza di 18 anni, che vive con la zia e il fratello dato che ha perso i genitori.
Damon Salvatore ragazzo di 20 anni, che incontrerà Elena per caso e..
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Quasi tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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-Accomodati- dissi io mettendo un pòin ordine il salotto.
-Grazie- disse lui timidamente.
andai un cucina e iniziai a preparare il caffè.
-Vuoi un pò d'acqua, biscotti?- chiesi io.
-No, grazie il caffè basta- disse lui.
Presi le tazze nuove appena comprate e le portai in salotto. Dopo averlo bevuto iniziai.
-Allora, perchè sei venuto?-gli chiesi maliziosa.
-L'ho detto volevo il tuo numero di telefono- rispose lui posando la tazza sul tavolino.
-Ok, te lo darò se tu mi darai il tuo nuero di telefono- dissi io scrivendolo su un foglio di carta.
-Affare fatto-concluse lui.
Mi diede il suo numero di telefono e io gli diedi il mio, per sicurezza gli feci uno squillo.
-Che fai mi telefoni?- chiese lui.
-Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio. dissi io facendogli un'occhiolino.
Dopo una lungo discorso si era fatta già quasi mezzanotte, controllai l'orologio.
-Ti sto facendo fare troppo tardi?- chiese lui.
-No, figurati e che mi stavo domandando che fine ha fatto mio fratello- dissi io sinceramente preoccupata.
-Ah!- disse lui.
Si alzò e prese una foto nel salotto, erano mia madre e mio padre che si abbracciavano.
-Sono i toui?- domandò lui.
-Erano i miei-dissi io guardandomi le mani.
-Sono morti?-chiese lui un pò sorpreso.
-Si, a maggio- conclusi io.
-Mi dispiace- disse lui avvicinandosi a me.
-anche a me, ma ora basta parlare di me, dimmi qualcosa su di te.- dissi io posando la foto che Damon aveva preso.
-Mia madre è morta dandomi alla luce e mio padre è in una casa di cura, perchè da quando se ne è andata è diventato pazzo, ha sempre dato a me la colpa di tutto e ora vivo qui con mio zio- mi disse lui come se non fosse accaduto niente.
-Caspita, non hai nè fratelli nè sorelle?- chiesi io.
-Mia madre aveva avuto un'altra famiglia prima della nostra, ma non ha avuto figli io sono il suo unico figlio- disse lui con un velo di tristezza.
-Sei fidanzato?- domandai io curiosa.
-No, perchè?- domandò lui.
- così curiosità- dissi io sbadigliando, lui non se ne accorse.
-e tu? Sei fidanzata?.- domandò lui.
-Non più - dissi io scacciando un pensiero cattivo.
-Come mai, se posso saperlo- chiese bevendo un altro pò di caffè.
-Eravamo amici d'infanzia, ma poi dopo la morte dei miei ci siamo lasciati, perchè mi sono resa conto di non amarlo come una donna ama un uomo , ma più come una sorella ama il fratello- risposi io.
-Bhè Elena, mi ha fatto molto piacere chiacchierare con te, ma ora forse è meglio che vada , mio zio non ama andare a letto tardi- disse lui.
-Ok Damon, passa quando vuoi, approposito quanti anni hai?- chiesi io
-20 frequento la tua stessa scuola, sono stato bocciato 1 volta e sono di febbraio.- disse lui.
-allora ci vediamo domani- dissi io.


Poco dopo arrivarono mia zia e mio fratello.
-Chi era qual figo della madonna che è appena uscito da casa mia?- domandò mia zia curiosamente.
-Un mio amico è nuovo in città ed è passato a trovarmi, zia ha 20 anni e non metterti in testa strane idee ok?- dissi io posando le tzze in cucina.
-e dov'è il problema io o 25 anni- disse lei vantandosi.
Io e Jeremy iniziammo a ridere.
-Zia tu non hai 25 anni, ma 35 - disse Jeremy dandole un bacio e salendo su per le scale.
-Buonanotte zia- dissi io spegnendo le luci e andando in camera mia.



Il mattino dopo mi alzai prestissimo, feci colazione e andai da Bonnie.
-Scendo subito!!- urlò lei, mentre il padre scuotendo la testa mi fece accomodare in casa.
Dopo che si fu preparata andammo a scuola, le raccontai di Damon e di cosa era successo la notte precedente.
-Wow, da come lo descrivi deve essere davvero bello- disse lei.
-si è bellissimo -continuai io.
Arrivate a scuola  io andai direttamente in classe mentre lei si fermò nel parcheggio, incontrai Damon.
-Ciao Elena- disse lui dandomi un bacio sulla guancia.
-ciao Damon, allora come va il primo giorno?- chiesi io ricambiando il bacio.
-Ben, bene,senti ti va di mangiare insieme a pranzo?- disse lui.
-Va benissimo allora a dopo- dissi io dandogli un altro bacio, lui fece la stessa cosa e per sbaglio ci baciammo.

-Oh, scusa perdonami - disse lui.
-no scusami tu, ora devo andare, ci vediamo dopo- dissi io correndo in bagno. Iniziai a piangere, perchè nonstante tutto quando stavo con Damon, mi sentivo felice e non potevo esserlo perchè i miei erano morti e non potevo permetterlo.
-Elena? Tutto ok?- chiese Damon.
-Si si, non ti preoccupare- dissi io.
-Ti prego esci- disse lui.
Uscii dal bagmo e lui mi chiese scusa per il bacio e
-so come ti senti, non puoi essere felice per quello che è successo ai tuoi giusto?- chiese lui.
-Si damon- dissi io.
-Non preoccuparti Elena , loro non vorranno kica che tu sia triste per sempre?Ci conosciamo poco ed è stato un errore però vorrei conoscerti megli se a te va ok?- mi disse lui abbraccaindomi.
-Ok, allora ci vediamo a pranzo - dissi io ricambiando l'abbraccio e andando in classe con il suoi profumo adosso.

  
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