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Autore: ViXi    21/12/2010    4 recensioni
Se lo diceva era perchè ci credeva fortemente: quelle ragazze non erano altro che bambole di pezza.
'Vittime affette da Sindrome di Stoccolma', come le definiva lui.
Genere: Malinconico, Poesia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lily Evans, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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L'ennesima FF sul bel Felpato.
Vi consiglio di abituarvici: ne avrete ancora per molto!
Ora vorrei evitare la sfilza di E-Mail in cui molti pongono la stessa domanda: 'Perchè Ti Piace Così Tanto Sirius?'
Beh, diciamo che ne ho ricevute abbastanza Asdd.
Non è che Sirius Mi piaccia, io gli sbavo proprio dietro, Lol.
Potranno piacermi, magari, Piton, Draco, Ron, Hermione,
ma temo proprio che quello per il bel Sirius, non sia solo un banale 'Sì, mi piace questo Personaggio.'.
Perchè lo ami così tanto, beh, non chiedetemelo.
Sarà per il fatto che è un Don Giovanni [lo stronzo ha sempre la sfilza di ammiratrici, tra cui la sottoscritta lol], sarà per il capello lungo, sara per il baffo attorcigliato, ma io perdo la testa vedendo quel Black *w*.


Approfitto di questa bella presentazione per mettere in chiaro una cosa semplice semplice.
Dopo la Graditissima [non è ironico, ho gradito davvero tanto] critica di Arwins, sono iniziate ad arrivare messaggi del tipo 'effettivamente io non sono della tua stessa opinione per questo o per quello' oppure 'quello che hai scritto non è assolutamente vero!', e il tutto, dopo che questi si erano 'complimentati' per le FF che in seguito hanno criticato negativamente.
Sappiate solo che io amo le critiche negative, perchè mi danno modo di rispondere in modo differente da un semplice 'Grazie!'. Percui, non aspettate che arrivi qualcuno a controbattere, per poi riempirmi di e-mail con nuove recensioni. Sarò ben felice di rispondere a recensioni in cui il mio pensiero non è affatto condiviso!


E con questo, vi lascio al giovane Sirius, ancora una volta.
Spero gradiate! Addio!
ViXi*

***
 


'Sirius, io credevo tu mi amassi!' urlò quella ragazza dai capelli rossi, con cui Sirius aveva passato la notte prima, sotto le sue lenzuola.
Effettivamente, Lui non se ne ricordava neppure il nome.
Come avrebbe potuto tenere a mente i nomi di tutte le giovani con cui andava a letto?
Sempre in lacrime, disperata e infuriata con quel Don Giovanni, continuò tra i singhiozzi: 'Come puoi evitarmi per tutto questo tempo? E ora mi dici anche di non assillarti e di lasciarti in pace? Ieri sembravi un altra persona! Quelle voci che circolano su di te e sulla tua reputazioni allora, sono vere!'

Sirius tirò un sospiro stanco, scosse la testa e, senza neppure guardare negli occhi quella ragazza, spiegò tranquillamente: 'Voi bambine siete tutte uguali..Tu sei esattamente come tutte quelle altre.. Pur sapendo di che pasta ero fatto, che tipo di ragazzo ero, ti sei comunque lasciata abbindolare da me. Dovresti averlo capito ormai..Tu sei stata solo uno dei miei tanti giocattoli, e ora sei nel ripostiglio insieme a tutte le altre...Ora vattene ragazzina, stai ostruendo il passaggio, e io devo cercare qualche altra ragazza con cui giocare..'.

Quella rossa corse via, probabilmente a piangere da qualche sua stupida amica.
Felpato uscì dall' aula di Pozioni. Aveva mentito. Non aveva affatto intenzione di andare a cercare qualche preda facile, bensì si sarebbe messo sulla sua pietra, a pensare a tutto quello che gli succedeva.



Così fece.
Tutto era così limpido attorno a lui, anche se pioveva a dirotto. Aveva i capelli fradici, insieme alla divisa scolastica.
Tutta quell' acqua.. qualche ragazza lo avrebbe definito 'attraente', lui lo definiva solo 'terribilmente fastidioso'..


Dei passi leggeri si udirono dietro alle sue spalle, e poi una vocetta autoritaria squittì: 'Un altra vittima, Sirius?'.
'Allora quelle vittime, come le chiami te' rispose lui spento 'sono tutte affette da sindrome di stoccolma.. Ieri notte sono stato con la stessa ragazza che era venuta piangere da me due volte..'.

Quella ragazza che lo aveva rimproverato, era Lily Evans, la capoclasse, nonchè la sua migliore amica.
Era strano, per lui, considerare una ragazza qualcosa di più che uno stupido divertimento, ma con Lily era diverso.. Con lei era come parlare con Remus o con James, non di certo con una bambina.

'Tu pensa al tuo James' sussurrò Felpato 'io sono occupato a pensare ai miei giocattoli'.

'Non mettere di mezzo me e James, qui, ora, il problema sei tu.' gli rispose calma Lily.
'Sono tutte uguali.. tutte così ingenue, così facilmente manovrabili.. Non scherzo, sai, quando dico che sono solo dei giocattoli. Se lo sostengo è perchè lo penso, e loro non sanno, o non vogliono accettarlo. Sono così..piccole per rendersi conti di quello che succede..' spiegò Black, evitando lo sguardo dell' amica 'Prendi ad esempio quella ragazza coi capelli rossi.. Stamattina, a Pozioni, non la finiva più di assillarmi sostenendo che mi amasse.. Lily, non mi ricordavo il suo nome, pur avendoci passato assieme una notte, ma a lei, non interessava! A lei interessava soltanto il fatto che non ricambiassi i suoi sentimenti. Poi quelle mocciosette, beh, hanno la lacrima facile..'.
'Sirius, neppure io rimarrei impassibile, se James tutto d'un tratto mi dicesse che sono stata solo un giocattolo.'
Balbettò la giovane, che proprio non riusciva a capire il ragionamento dell' amico.
'E' diverso, tu e James vi amate.
Io per quelle là, non provo assolutamente nulla, se non pena. Sono solo un oggetto, nulla di più, nulla di meno.' sospirò Sirius, come rassegnato alla stupidità di quelle bambole di pezza.
Lily era sconcertata. Oggetti, bambole di pezza, giocattoli.. Come poteva un essere umano avere certi concetti stampati in mente?
'Lascia perdere Lily. Se la cosa ti possa essere di conforto, tu non sei come le altre. Tu sei una Malandrina. Non ti considero una specie di Giocattolo.' le disse dolcemente l'amico, con un sorriso spudoratamente Forzato.

Felpato si alzò fradicio dalla pietra, lasciando Lily incredula sotto la pioggia.
Non osò spostarla: non voleva interrompere i suoi pensieri come lei aveva fatto con lui. Aveva bisogno di qualcos' altro da fare.

'Andiamo a giocare con le bambole'. Sirius salutò la capoclasse, che non rispose all' amico. 'Questa volta, voglio una Corvonero..'
.
 

***


*Buon Pomeriggio, Vixi*
 

 


 

  
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